Ecco qua alcune regole per scrivere una buona recensione di un film, anche se lo sapete che la qualità del testo ce la mettete voi!
- “Informare, analizzare, giudicare, cioè descrivere l’oggetto (il film) in questione con eventuali notizie sull’autore, sugli avvenimenti storici che costituiscono il contesto della vicenda o sulla sua origine letteraria o teatrale;
- enuclearne i temi evidenti o latenti, i significati, il discorso, il sottotesto collegandoli con i film precedenti del regista, se ne vale la pena, o con altri prodotti dello stesso tipo o genere;
- formulare il giudizio di valore, graduando consenso e dissenso, elogi e riserve.
Il recensore immaginiamo di un quotidiano è, o dovrebbe sforzarsi di essere, anzitutto un giornalista al servizio dei suoi lettori.
Il suo primo dovere è, dunque, la chiarezza della comunicazione, cioè un linguaggio semplice, diretto, efficace, qualità che non corrispondono necessariamente a banalità, sciatteria, superficialità. E’, insomma, un problema di scrittura: di stile (…)
Uno dei modi per essere efficaci è, come per un qualsiasi altro articolo, la ricerca di un attacco, di un avvio energico e inventivo, magari a effetto, allo scopo di catturare subito l’attenzione del lettore. E altrettanto importante è il finale, saper chiudere la recensione con un aforisma, un riepilogo secco del giudizio, una piroetta. Avete poco spazio a disposizione, bisogna sfruttarlo al meglio.
(…)Fonte: Morando Morandini, Non sono che un critico (Il Castoro, 2003)
Ora provate voi a recensire “The Millionaire“. In palio oltre che ad un buon voto un punto meraviglia per la recensione migliore!
prof. lei dice che non faccio i compiti però quando li faccio non li corregge 😀 sono impazienteeeee
Prof riguardando la mia recensioni ho notato che era incompleta quindi ho deciso di rifarla.
L’autore di The Millionaire è Danny Boyle . E’ un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico inglese. Ha già esordito con altri film ma con The Millionaire ha
fattoavuto molto successo in tutto il mondo ericeveha ricevuto 8 premi Oscar 2009, tra cui quelli come miglior film e come miglior regia appunto per Boyle.Il film racconta di due fratelli, Salim e Jamal, che sono nati nella baracche di Mumbay a Bombay, hanno passato una vita molto brutta e si sono spesso aiutati l’uno con l’altro. Quando
suala loro madre è venuta a mancare loro incontrano una bambina anche lei rimasta sola che si unisce a loro. Ad un certo momento un uomo si mostra gentile con loro(glidà loro da mangiare, insegna a cantare) ma in realtà gli fa del male, li fa lavorare(elemosina), li sfrutta. I due fratelli riescono a fuggire da quest’uomo ma la ragazza no. Jamal si innamora di lei ma non può tornare a prenderla.Ormai cresciuto, lavora come ragazzo del tè
Si iscrive a “Chi vuol essere milionario” solo perché sa che la ragazza che si chiama Latika è sposata(obbligata) con un uomo ricco e guarda sempre quel programma.
Per pura casualità tutte le domande sono collegate alla sua vita e le indovina tutte. Viene persino arrestato perché pensano che lui bari, soprattutto il conduttore lo pensa perché è lui che lo fa arrestare
eglisuggerisceaveva suggerito persino una domanda sbagliata mentre erano in pubblicità ma Jamal non ci casca e la fa giusta comunque.Nell’ultima domanda Jamal dice di non sapere qual è il terzo moschettiere e vuole chiamare suo fratello. In quel momento il telefono ce l’ha Latika perché Salim lavora per il ricco marito di Latika. Salim le da le chiavi e il cellulare per andare da Jamal. Latika risponde al telefono e gli dice che non
l’ha mai saputo la risposta, lui non si rattrista ma ha il sorriso stampato in faccia. Alla fine vince 20.000.000 di rupie, corre da Latika e finalmente si baciano.Salim per far
lia loro un favore,muore, ma prima di morire uccide il riccone.I temi sono:
La povertà perché nella vita dei due ragazzi c’è un cambiamento quando diventano grandi. Prima hanno vissuto nella povertà e quando sono cresciuti ognuno è andato per la propria strada e Jamal è stato il più fortunato ma ha anche usato la testa e non è diventato un “delinquente “ come Salim. Si può notare in diverse parti del film, ad esempio: quando fa vedere le baracche e dove abitavano, ma anche come vivevano.
Il lavoro minorile perché
si sonovengono presentate diverse parti in cui vengono sfruttati e lavorano, ad esempio: quando incontrano l’uomo che si mostra bravo all’inizio, che dopo li ferisce (acceca un bambino) e gli fa fare l’elemosina.La violenza che possiamo anche collegare al lavoro minorile. La violenza anche quando Latika riesce a scappare per la prima volta da suo marito e quando la vengono a riprendere Salim gli fa un taglio con un coltello in faccia. La violenza la vediamo da quando sono piccoli fino a grandi.
Stereotipo perché quando Jamal è al milionario viene preso in giro dal conduttore che ripete che la prossima la sbaglierà perché è un ragazzo delle baracche
èe non sa niente, ha avuto solo fortuna. Anche il capo del poliziotto lo prende in giro.L’amore penso che sia il tema più importante perché tutto quello che fa Jamal è per amore.
Secondo me, i punti di forza sono : l’alternanza tra scene del presente e del passato che ti fanno capire meglio il perché della
suarisposta di Jamal, rende chiara la storia, fa capire bene cosa significa amare una persona.n The Millionaire
Dal regista: Danny Boyle di “Piccoli omicidi tra amici” e “Trainspotting” con Anil Capoor (il presentatore), Dev Patel (Jamal) e Freida Pinto (Latika) ecco a voi “The Millionaire”, un film ambientato in India a Bombay, in particolare nei quartieri poveri della città dove vivono Jamal e suo fratello, i quali hanno solo una speranza anche se quasi impossibile per sfuggire dal quel posto: il Milionario
;. Ma vincere al milionario non è una cosa semplice specialmente per un ragazzo con Jamal, un ragazzo costretto sin da piccolo a vivere di sacrifici e in una realtà dove non sai mai di chi ti puoi fidare; Jamal però non si arrende pur di sfuggire a quel mondo perfido e maligno.“Il Milionario“ è l’unica speranza che hanno queste persone, l’unico modo per sfuggire ad un mondo così crudele, ma saper rispondere alle domande che ti pongono è molto difficile soprattutto per persone che come Jamal vivono nella miseria e che hanno poco tempo per andare a scuola e farsi una cultura.
Non sempre però per saper rispondere bisogna avere un’istruzione, ce lo fa capire Jamal che, rispondendo correttamente alle domande rivive momenti della sua vita, i quali pieni di sogni, dolore, tristezza, gioia sono ricchi di insegnamenti preziosi. (Non si può lasciare la frase in sospeso)
C’è una domanda però, la penultima, quella che gli farà portare a casa moltissimi soldi: “Come si chiamava l’ultimo moschettiere?“. Una domanda semplice direte voi, ma lui che conosceva il nome di due dei tre moschettieri non sapeva rispondere, infatti, sin da piccolo aveva giocato con il fratello maggiore il quale faceva il primo moschettiere mentre lui faceva il secondo, il terzo esisteva, ma non l’avevano mai fatta entrare ufficialmente nel gruppo: era la bella Latika, l’amore di Jamal sin da quando era un bambino, una ragazza bellissima che era stata presa da un potente uomo di quel posto e a cui lui non faceva altro che pensare, sognando di poterla rivedere un giorno.
Questo è un film pieno di flashback che ti fa rivivere la vita del ragazzo, un film che rappresenta le milioni di persone povere costrette a vivere in baracche e che vengono ogni giorno sfruttate. Questo film fa capire che sono loro le vere vittime non la gente comune che superficialmente gli li vede come delle persone bugiarde, sporche, di cui non potersi fidare ed è attraverso questi stereotipi che la gente inizia a dubitare delle risposte di Jamal .
Non sono una critica ma credo che questo film abbia centrato il problema dei preconcetti, un problema che
succedesi verifica spesso nel mondo e checomprenderiguarda/coinvolgemolta gentemolte persone, le quali appena vedono una persona la etichettano subito senza neanche volerla conoscere; questo è un problema serio che ci limita nelle relazioni e nella possibilità di migliorare ed imparare qualcosa anche da qualcuno diverso da noi.Va abbastanza bene come contenuto; attenzione a: inserire i soggetti quando non chiari; non usare l’espressione “la gente” che è molto vaga e che è meglio sostituire con “le persone”; la punteggiatura.
Recensione :”The Millionaire”
Il film è narrato in India nei nostri tempi. L’autore si concentra sulla povertà e della ricchezza a Bombay, facendo dei paragoni tramite le vicende e i pensieri dei protagonisti. Narra la storia di Jamal , un ragazzo cresciuto nella parte povera di Bombay
,che cerca di vincere 20 000 000 di rupie tramite il famoso programma a premi dal titolo “The millionaire”. Una cosa che mi è piaciuta moltissimo è che in ogni domanda Jamal, per rispondere, doveva riguardare il suo passato molto movimentato.La trama si basa anche su una storia d’amore cresciuta in passato e non riuscita mai ad andare avanti tra Jamal e Latika, una ragazza trovata orfana in mezzo alla strada. Ogni domanda un ricordo, un pensiero,
unun’emozione. Da piccolo insieme a suo fratello Salim Jamel (indicare il soggetto se non chiaro) scappanoda casa loro per via di una rivolta tra religioni, quella degli indiani e quella dei musulmani. Lasciata la casa che li ha cresciuti fin dalla nascita iniziano a lavorare sfruttati o chiedendo le elemosina ai passanti. Grazie ad ogni minimo dettaglio ricordatosi , Jamal riesce a rispondere a tutte le domande aggiudicandosi 10.000.000 rupie. Mancava l’ultima domanda quando viene preso dalla polizia locale,e portato in una sala conlaassoluta mancanza di igiene (meglio: totalmente sporca). Viene interrogato con l’accusa di aver mentito al paese truffando il gioco.C’eCe la farà a riuscire agiocarerispondere alla domanda da 20 000 000 di rupie ? Riuscirà a concludere al meglio la relazione con Latika ? Se volete sapere le risposte a queste domande vi consiglio di guardare il film.Contenuto abbastanza buono anche se non rispetti proprio del tutto le indicazioni. Ci sono però diversi errori anche di ortografia!
Titolo: “The Millionarie”
Regia: Danny Boyle
Questo film narra di Jamal cha partecipa a “Chi vuol essere millionario” ma non esattamente per vincere il premio di 20.000.000 ma nella speranza di essere visto dal “suo amore” Latika, una ragazza di cui si era innamorato che ha perso di vista da anni.
Lui da piccolo insieme a suo fratello Salim hanno perso la mamma in uno scontro tra mussulmani e buddisti e quindi hanno dovuto vivere da soli per sempre nelle baraccopoli di Bombay.
Essendo senza soldi incominciarono a lavorare per un mafioso di Bombay
lail quale gli offriva di andar in giro a chiedere l’elemosina e gli insegnava a cantare delle canzoni che in fondo un trabocchetto avevano.Jamal era uno dei migliori “cantanti” tra tutti i bambini e un lato positivo ce l’aveva.
Salim essendo il bambino più grande di tutti era come il “capetto” di tutti gli altri e quindi era l’incaricato di mandare i bambini dal capo.
Quel giorno, al contrario di sempre, rimase lì a vedere
aquello che accadeva ai bambini e scoprì una bruttissima notizia che non avrebbe mai voluto sapere.Ai bambini bravi a cantare come suo fratello gli toglievano un’occhio così da sembrare “più poveretti”
per cosìaffinché prendessero per il cuore la gente costringendola a dare l’ elemosina.Il capo a quel punto disse a Salim di andare a chiamare suo fratello, e lui così fece.
Arrivati dal capo Salim con
un’un atto di coraggio prese la bottiglitta dell’ acido e la scaraventò addosso alla guardia ordinando così di scappare via.Tutti i bambini si inoltrarono nel bosco e salirono su un treno in movimento potendo così scappare.
Ma Latika non ce la
fùfece e venne catturata.La cosa che mi impressiona di più è che Jamal è riuscito a vincere quel elevatissimo montepremi come mai nessuno ci
f+ùc’era riuscito e tutti pensarono che fosseun’un imbroglione e invece per ogni domanda sapeva la risposta grazie ad ogni momento passato della sua vita che ricordava e che gli permetteva di rispondere alla domanda di quel fantastico gioco e di riuscire a vincere.Mi è piaciuto perchè: Questo
librofilm mi è piaciuto perchè è un film molto emotivo e che ogni tanto ti lascia col “fiato sul collo”.Attenzione!!!! Un/un’ lo sbagli molte volte. Qualche altro errore di sintassi…devi completare le frasi o comunque verificare che si capisca quello che vuoi dire. A volte mancano delle parole.
L’autore di The Millionaire è Danny Boyle . è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico inglese. Ha già esordito altri film ma con The Millionaire ha fatto molto successo in tutto il mondo e riceve 8 premi Oscar 2009, tra cui quelli come miglior film e come miglior regia appunto per Boyle.
Il film racconta di due fratelli, Salim e Jamal, che sono nati nella baracche di Mumbay a Bombay, hanno passato una vita molto brutta e si sono spesso aiutati l’uno con l’altro. Quando sua madre è venuta a mancare loro incontrano una bambini anche lei rimasta sola e si unisce a loro. Ad un certo momento un uomo si mostra gentile con loro ma in realtà gli fa del male, li fa lavorare(elemosina), li sfrutta. I due fratelli riescono a fuggire da quest’uomo ma la ragazza no. Jamal si innamora di lei ma non può tornare a prenderla.
Ormai cresciuto, lavora come ragazzo del te. Si iscrive a chi vuol essere milionario solo perché sa che la ragazza che si chiama Latika è sposata(obbligata) con un uomo ricco e guarda sempre quel programma.
Per pura casualità tutte le domande sono collegate alla sua vita e le indovina tutte. Viene persino arrestato perché pensano che lui bari, soprattutto il conduttore lo pensa perché è lui che lo fa arrestare e gli suggerisce una domanda sbagliata mentre erano in pubblicità ma Jamal non ci casca e la fa giusta comunque.
Nell’ultima domanda Jamal dice di non sapere qual è il terzo moschettiere e vuole chiamare suo fratello. In quel momento il telefono ce l’ha Latika perché Salim lavora per il ricco marito di Latika. Le da le chiavi e il cellulare per andare da Jamal. Latika risponde al telefono e gli dice che non l’ha mai saputo, lui non si rattrista ma ha il sorriso stampato in faccia. Alla fine vince 20.000.000 di rupie, corre da Latika e finalmente si baciano.
Salim per fargli un favore, muore, ma prima di morire uccide il riccone.
Va bene, abbiamo corretto gli errori in classe e ora purtroppo non si vedono…ad ogni modo fai attenzione ai pronomi!!
Il film è ambientato in India, dove un ragazzo riesce a portare a casa un milione di rupie. Il gioco che riesce a vincere il ragazzo, soprannominato dal conduttore il “ragazzo del tè riesce”, è una copia
del milionario“Chi vuol essere milionario“; il ragazzo riesce a trionfare nel gioco perché nella sua storia accadono fatti o eventi che saranno poi le domande che gli verranno fatte.Mi ha colpito molto il fatto che dopo la vincita il ragazzo viene preso dalla polizia e torturato perché non si spiegavano come avesse fatto a vincere, dove avvocati e laureati si sono fermati molto
più in bassoprima di lui.Questo film mi è piaciuto molto anche se ha una scena un pò cruenta dove dei signori bruciano gli occhi a un bambino per poterlo mandare a chiedere l’elemosina.
Va bene…è scritta prima che dessimo le indicazioni più complete. Attenzione alle maiuscole ad inizio frase!
Il ragazzo del thè vince 20.000.000 di rupie. Ma come è possibile? È possibile perchè dietro ogni domanda si cela una parte della sua vita, una vita dura, difficile ma che lo ha aiutato a conquistare non solo i soldi ma che il suo unico e grande amore, Latika. Latika è una ragazza dolce, fragile che si unisce a lui e Salim, il fratello, creando il gruppo dei Tre Moschettieri. Ma andiamo con ordine.
Jamal è un ragazzo nato e cresciuto nella bidonville di Mumbai, è un ragazzo dall’animo innocente, coraggioso e molto determinato. Poi c’è Salim, suo fratello, lui è il tipico ragazzo della favelas, duro, affascinato dai soldi, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno eppure vuole molto bene al fratello e fa di tutto per aiutarlo.
I due fratelli devono presto imparare a cavarsela da soli, dopo la morte della madre in una guerra di religione e così vanno in cerca di qualcosa da mangiare in una discarica dove si accampano per la notte. Dopo la morte della madre si unisce a loro una ragazzina dolce ed anche lei senza famiglia, Latika. Il mattino dopo un uomo offre loro una casa, del cibo ma tutto questo ha un costo: per poter stare lì devono andare in giro per le strade a chiedere le elemosine, tutti tranne Salim. Lui deve mandarli a lavorare e aiuta quest’uomo nello sfruttamento di quei bambini, tra cui Jamale Latika. La notte però succede l’impensabile, i bambini con una bella voce vengono ciecati e Salim aiuta quest’uomo a farlo. Ma poi arriva il turno di Jamal e Salim lo salva da quel destino ostile, ma nel tentativo di scappare Latika resta in quel luogo e di lei non si sa più nulla. I fratelli salgono su un treno e comincia il loro viaggio verso
Latika,??? una volta scesi si spacciano per delle guide turistiche che inventano le storie dei tempi e dei monumenti guadagnando molti soldi tra foto e fantasie.Inizia anche la ricerca di Latika rimasta in balia di quello sfruttatore, i due riescono a ritracciarla ma pare che si faccia chiamare Cherry e che sia un abile danzatrice, il tesoro dello sfruttatore. Jamal e Salim riescono a liberare Latika sbarazzandosi dello sfruttatore e dei suoi uomini. Ma presto Latika e Jamal, innamorati da sempre, dovranno spararsi perchè il fratello ubriaco li divide minacciando di uccidere Jamal.
Ed ecco qui, il nostro Jamal che spera con tutto il cuore che la sua Latika lo stia guardando, lei lo guarda ed è anche molto vicina. Il ragazzo del thè arriva all’ultima domanda: Come si chiama il terzo moschettiere? Una domanda facile ma a cui Jamal non riesce a rispondere perchè non fece in tempo, quando era piccolo, ad arrivare a scuola e quindi conosceva solo il nome dei primi due. Jamal decide allora di utilizzare l’ultimo aiuto, quello della chiamata. Chiama suo fratello ma il cellulare ce lo ha Latika, risponde lei ma non conosce la risposta. Jamal resta sbalordito nel sentire la voce di Latika e riesce a rispondere all’ultima domanda vincendo 20.000.000 di rupie.
Intanto Salim muore, ucciso dagli uomini del suo capo. Lui era diventato un mafioso ed aveva ucciso il capo e quindi era stato fatto fuori.
Jamal e Latika si rincontrano e sono sicura che non si lasceranno mai più. E voi alla domanda: Come ha fatto Jamal Malik a vincere 20.000.000 di rupie, che cosa rispondereste?
Questo film mi è piaciuto molto perché mi riesco ad identificare in Jamal; ma come direte voi? Tu non sei povera, tu hai ricevuto e stai ricevendo un’istruzione ma io mi metto nei panni di Jamal quando lui viene etichettato. Io molte volte mi sento addosso un’etichetta, quella della sporca negra, dell’immigrata, della clandestina ecc. Passo per le strade e vedo persone che mi squadrano dall’alto in basso, che mi fissano come se avessi una strana malattia. Io non sono diversa da voi, ho sola la pelle un po’ più colorata, tutto qua. Ma non tutti la pensano come me, ogni volta io devo dimostrare qualcosa, devo dimostrare che posso essere come voi se non meglio. Io devo sudare sempre una camicia in più per poter arrivare dove voi arrivate sudando solo sette camicie.
Io mi sento uguale a Jamal da questo punto di vista perché come lui viene accusato di aver imbrogliato solo perché viene da una bidonville, io devo sopportare le vecchiette che quando si siedono dove mi ero seduta io prima, prendono un fazzoletto e puliscono il sedile.
Molto bene! Buono il contenuto e la riflessione personale; bene la struttura.
Ti sei mai chiesta se alle persone che vincono tanti soldi ad un gioco televisivo chiedono spiegazioni o sospettano truffe?
Questo film racconta la vita di Jamal,un bambino nato nelle favelas di Bombay ,che nell’età adulta riesce a partecipare al gioco del milionario e vince.
Per ogni domanda riesce a trovare la rispettiva risposta ricordando il suo passato,quel passato da bambino nato nelle favelas.
Ad ogni domanda del gioco ed a ogni immagine della sua infanzia si capisce in che condizioni viveva e vive tuttora la gente come Jamal.
Se ti trovi costretto a guadagnare per vivere,a fare il fuorilegge, nella vita puoi contare solo su te stesso, ti trovi tu contro tutto il resto del mondo.
In una vita così devi scegliere 😮 gli amici,o la famiglia o il lavoro,tutte e tre le cose non le puoi salvare.
In una vita in cui botte, paura e ingiustizia sono all’ordine del giorno e la parola diritti umani non si conosce, sopravvivere è difficile, se non impossibile.
In una vita in cui vedi morire familiari ,amici davanti ai tuoi occhi è difficile riuscire a rimanere dolce,affettuoso,diventare come gli altri è più facile.
In una vita da favelas trovare l’amore inseguirlo, proteggerlo e rispettarlo per una persona è una sciocchezza ma per Jamal no.
Lui che voleva creare una battaglia,ma non come quelle che accadevano molto spesso tra mussulmani e induisti,non una battaglia che si sarebbe portata via vittime,lui stava combattendo una guerra dentro il proprio cuore, lui doveva riuscire a restare Jamal non voleva diventare la massa.
In quel luogo dove i piccoli vogliono essere già grandi, in quel luogo dove la bugia equivale alla verità.
Jamal era nato in un mondo in cui i ragazzi non hanno paura di ammazzare e lui e solo lui era riuscito a vincere al gioco del milionario, lui aveva fatto la storia.
In un mondo dove se non sei furbo muori, Jamal aveva vissuto ed ora si trovava al commissariato sospettato di truffa,
dovequando, invece, era la prima volta che non stava mentendo.In questo film si capisce anche la differenza tra SUD e NORD del mondo, due facce della stessa moneta ma ognuna oscura all’altra.
Ragazzo nato povero e diventato ricco, ragazzo che ha rincorso l’amore e alla fine lo ha trovato, ragazzo che non ha voluto uccidere e non lo ha fatto, ragazzo che ha discusso con il fratello ma ha sempre fatto pace; e dall’altra parte il fratello ,che era più vulnerabile, lo ha sempre aiutato ed è morto per aiutare il fratello un’ultima volta.
In un mondo dove la polizia non vede cosa????, Jamal è stato aiutato ad andare un’ultima volta in tv per vincere,perché era scritto.
In un mondo dove Jamal era solo e soltanto alla fine si è trovato insieme, insieme al suo popolo,l’India. Non chiarissimo
Mumbai,la città più popolosa dell’India ,una città di persone cattive,buone,misteriose, la capitale commerciale e dell’intrattenimento dell’India, dove la gente lavora per riuscire a superare giorno dopo giorno la fame.
Mumbai,la città che si affaccia sul mar arabico nella costa occidentale dell’India ,mentre Jamal si è affacciato dalla sua finestra per vedere un’India diversa,un’India da milionario.
Con il termine Favela si indicano le baraccopoli brasiliane, costruite generalmente alla periferia delle maggiori città. Con il termine favela si intende la vita di milioni di persone spezzata con la facilità con cui un bambino strappa i petali di una margherita.
Il nome favela deriva da un fatto storico: rifugiati ed ex soldati reduci della sanguinosa guerra di Canudos, ma le persone che ci vivono adesso non hanno ancora smesso di sanguinare.
L’autore,la persona che è riuscita a fare emerge una storia di un ragazzo che non era niente
. L’autoredefinisce così il suo film: “Un film astuto, smaliziato per come uso gli ingredienti di sicura presa, ma niente affatto banale: racconto il sogno che diventa realtà per un ragazzo dei bassifondi di Mumbai che riesce a partecipare a un quiz milionario”.Uomo di grande stile con ben otto premi oscar, il regista è nato da una famiglia di emigranti irlandesi e riesce dopo due anni di mestiere a trovarsi con dei registi considerati la storia del cinema.
Io non sono un critico e mai lo vorrei essere ma l’idea di creare un flash-back in un film come questo è perfetta. Un voto che vorrei dare è un otto perché rivolto in orizzontale è il simbolo dell’infinito,ed infinito il tempo in cui mi ricorderò di questo video, perché le storie raccontate non si dimenticheranno mai e questo vale anche per i film che mostrano immagini della vita di oggi che i nostri occhi non vorrebbero vedere ma che il nostro cuore conosce.
Bene il contenuto, bene il commento; in alcuni punti non è chiarissima la narrazione. Controlla
Vincere al Milionario non è una cosa semplice specialmente per un ragazzo con Jamal, un ragazzo proveniente da un quartiere povero dell’India costretto sin da piccolo a vivere di sacrifici dove non sai mai di chi ti puoi fidare; Jamal però non si arrende pur di sfuggire a quel mondo perfido e maligno.
Il Milionario è l’unica speranza che hanno queste persone, l’unico modo per sfuggire ad un mondo così crudele, ma saper rispondere alle domande che ti pongono è molto difficile soprattutto per persone che come Jamal vivono nella miseria e che hanno poco tempo per andare a scuola e farsi una cultura.
Ma non sempre per saper rispondere bisogna avere un’istruzione, ce lo fa capire Jamal che rispondendo correttamente alle domande rivive momenti della sua vita, i quali pieni di sogni, dolore, tristezza, gioia…
C’è una domanda però, la penultima, quella che gli farà portare a casa moltissimi soldi, come si chiamava l’ultimo moschettiere?; Una domanda semplice direte voi, ma lui che conosceva il nome di due dei tre moschettieri non sapeva rispondere, infatti, sin da piccolo aveva giocato con il fratello maggiore il quale faceva il primo moschettiere mentre lui faceva il secondo, il terzo esisteva, ma non l’avevano mai fatta entrare ufficialmente nel gruppo: era la bella Latika, l’amore di Jamal sin fa quando era un bambino, una ragazza bellissima che era stata presa da un potente uomo di quel posto e a cui non faceva altro che pensare sognando di poterla rivedere un giorno.
Un film pieno di flashback che ti fa rivivere la vita del ragazzo, un film che rappresenta le milioni di persone povere costrette a vivere in baracche e che vengono ogni giorno sfruttate, questo film fa capire che sono loro le vere vittime non la gente comune che superficialmente gli vede come delle persone bugiarde, sporche, di cui non potersi fidare ed è attraverso queste generalizzazioni che la gente inizia a dubitare delle risposte di Jamal .
Non sono una critica ma credo che questo film abbia centrato il problema dei preconcetti, un problema che succede spesso nel mondo e che comprende molta gente, la quala appena vede una persona la etichetta subito senza neanche volerla conoscere; questo è un problema serio che ci limita nelle relazioni e nella possibilità di migliorare ed imparare qualcosa anche da qualcuno diverso da noi.
Scusi prof per quel mini commento che ho inviato non l’ho fatto apposta lo può anche cancellare. Grazie :))
Questo film racconta di Jamal, un ragazzo che riesce a vincere il milionario, rispondendo alle domande ripercorrendo, la sua infanzia. Vincendo il più famoso programma televisivo al mondo Jamal riesce a sfuggire alla miseria lasciandosi alle spalle la povertà.
Due fratelli provenienti dalle favelas di Bombay, fin da piccoli se la sono dovuti cavare da soli, a causa della morte della madre in una guerra di religione tra Musulmani e Buddisti.
Jamal è un ragazzino dai modi gentili, altruista e buono di animo, un ragazzino che non avrebbe mai ucciso qualcuno, anche se sotto minaccia. Ha passato un’infanzia dura nelle favelas, dove è cresciuto, ma con il suo carattere forte è riuscito a non farsi buttare giù dagli altri, andando avanti e percorrendo la sua vita
Jamal e Salim sono due fratelli, ma completamente diversi.
Salim è un ragazzo dal carattere forte, duro, uno che non si fa mettere in piedi in testa, una persona che sa il fatto suo e che vuole comandare, ma allo stesso tempo è una persona che tiene a suo fratello e che farebbe qualunque cosa per lui.
Sono dovuti scappare dalle favelas quando ancora erano bambini, da lì la loro vita è cambiata, ci sono stati momenti duri, difficili, ma pur sempre superabili e altri meravigliosi, divertenti e gioiosi dove la felicità era sovrana.
Jamal ha passato la maggior parte della sua vita nelle bidonville di Bombay, che ha visto evolvere con il passare del tempo diventando una grande città, le baracche vennero abbattute e subito ci ricostruirono sopra enormi edifici e palazzi, ma questo non fa dimenticare a Jamal il passato, la sua infanzia e quello che successe.
Da bambino fece amicizia con Latika, una bambina dolce, fragile che rubò il cuore di Jamal facendolo innamorare a tal punto da cercarla per anni anche quando non c’erano più contatti.
Questo film mi è piaciuto perchè racconta la vera situazione che c’è in India, quello che accade realmente, la storia di due fratelli che devono sopravvivere senza una guida, senza qualcuno che gli dica cosa fare; nonostante ciò Jamal e suo fratello riescono a condurre una vita quasi normale fino a quando le loro strade non si dividono.
Non ti scordare i verbi!!!
Questo film narra di una persona, Jamal, che vince il millionario. Tutti pensano che abbia imbrogliato perchè è un “pezzente”, uno che viene dalle favelas. Jamal riesce a vincere grazie al suo passata ed ai tre moschettieri, lui, suo fratello, Salin, e Latika.
Jamal è un ragazzo dolce,romantico, protettivo, sincero e da questi comportamenti non si direbbe che venga dalle bidonville dove la violenza è sovrana, dove la paura è storia di tutti i giorni, dove la fame e la miseria non si possono distruggere e dove solo pochi riescono a uscirne e Jamal è stato uno di loro.
Salin era un ragazzo tipico delle favelas, adottava la violenza per ogni cosa, incuteva terrore sugli altri, era rozzo.
Jamal ha visto cambiare il volto di Bombay che dalle baraccopoli diventò l’ombelico del mondo, le baracche vennero abbattute e costruiti su di esso uffici ma non serve distruggere per zittire il passato perchè questo ti si rivereserà sempre su di te in qualsiasi momento che tu voglia o non voglia.
Jamal alla fine ha tutto il sostegno del popolo povero delle Favelas perchè è conosciuto come quello che c’è riusciuto, riuscito a sfuggire dalla fame e dalla povertà, questo, secondo me, grazie a suo fratello che lo ha sempre aiutato, sostenuto e protetto come un fratello dovrebbe fare, non importa se non ha aiutato anche Latika perchè il suo scopo era aiutare lui.
Secondo me questo film assomiglia a “Jolao e Bilu” tutti e due narrano della vita nelle Favelas di una città in via di sviluppo e della miseria e della violenza che c’è in esso.
Questo film mi è piaciuto molto perchè non era il solito documentario sulle favelas ma ha saputo interpretarlo in modo non troppo asciutto e a volte comico. I flashback fra la vita del passato e del presente, per me, sono stati molto belli percheè essendo un tipo molto curioso volevo conoscere la vita di Jamal. Inoltre questo film ha parlato non delle solite informazioni sulle favelas ma dell’amore, dell’amicizia, dell’amore fraterno e del non mollare mai.
Il film che abbiamo visto si intitola “The Millionaire” ed è di Danny Boyle.
Il film narra di un ragazzo, Jamal, che partecipa a “Chi vuol essere milionario” non per vincere ma perchè così facendo è sicuro che Latika, la ragazza che ama e che non vede da anni lo guardi in tv e lo venga a cercare. Incredibilmente però riesce a rispondere e a vincere, non solo il premio (20.000000 di rupie) ma anche l’amore di Latika. In ogni risposta c’è un pezzo della sua vita, della sua esistenza, e lui riesce a rispondere proprio perchè si ricorda di questi momenti che lo hanno segnato
,e in cui ha scoperto anche molte cose che gli vengono appunto domandate nel gioco. Come, per esempio, quando rincontra un bambino a cui da piccolo avevano bruciato gli occhi e scopre che sulla banconota dei 100 dollari c’è Benjamin Franklin. Si ricorda di questo avvenimento non perchè era importante chi sta sui 100 dollari ma perchè quel bambino era suo amico, gli voleva bene, e vederlo cresciuto e ancora cieco è molto toccante per lui, oltre al fatto che quando a quel bambino avevano tolto la possibilità di vedere per chiedere l’elemosina, volevano toglierla anche a Jamal ma fortunatamente il Fratello lohaaveva fatto fuggire con lui. Fra una domanda e l’altra c’è proprio per questo motivo un flashback a colmare i pensieri di Jamal. Alla fine riesce a vincere le rupie nonostante tutti credano che abbia barato perchè nessuno era mai riuscito a conquistare quella somma in tutta la tv indiana.Credo che questo sia un film molto realistico, che fa vedere veramente cosa succede nei paesi più poveri come appunto l’India, dove nessuno dà importanza ai diritti, dove le persone incendiano case di altre persone solo perchè di un’altra religione, dove pur di riuscire a impietosire le persone convincendole a darti qualche spicciolo vengono maltrattati i bambini, facendoli appunto diventare ciechi o facendoli sembrare tristi; una realtà dove si rubano scarpe, si smontano auto o si fa le “guide turistiche dalla tanta fantasia” per avere qualcosa da vivere. Questo film mi ha fatto riflettere e sono molto contenta di averlo visto. Mi è piaciuto il modo in cui Jamal era triste quando dava una risposta giusta, perchè dando quella risposta aveva fatto salire in superficie un brutto ricordo che non avrebbe mai voluto rivivere e anche perchè magari si chiedeva se Latika lo stava guardando e stava sperando per lui; un modo per far capire che i soldi non fanno la felicità, quando non ti è rimasto più nessuno, il fratello, la madre, e tutta la sua famiglia probabilmente morta e anche Latika che spera di rivedere. In questo caso mi riferisco alla scena in cui vince i soldi ma lui non ne sembra contento.
Mi è piaciuto anche il modo in cui si alternavano i ricordi e le risposte, il passato e il presente, un po’ come nel film “La chiave di Sara”. Mi ha colpito particolarmente il fatto che la gente è arrivata addirittura ad arrestarlo solo perchè aveva risposto a domande che non aveva mai saputo risolvere nessuno. La storia di Jamal è una storia particolarmente triste, è cresciuto nel quartiere povero di Bombay, giocava sui rifiuti; ma ci sono stati anche momenti felici, per esempio, ha imparato a non fidarsi di chiunque ed è riuscito a trovare la vera felicità, non mi riferisco a quella materiale, per esempio i soldi
;, ma a quella degli affetti, delle amicizie e sì, anche del suo amore per Latika. Suo fratello (Salim) faceva il ‘boss’ e qualche volta era anche molto crudele, ma in fondo voleva bene a suo fratello, per questo l’ha salvato dalla possibile perdita degli occhi; e anche se l’ha trattato male, gli ha detto perfino una bugia (quella che Latika sen’era andata quando in realtà era ancora con lui) ma poi sen’è pentito e ha aiutato Latika a scappare e a raggiungere Jamal.Il presentatore, invece, credo che sia meschino, provocatore e molto, molto egoista; ma questo credo che lo pensino tutti. Credo però che rappresenti l’ostacolo che Jamal deve superare: ha cercato perfino di suggerirgli la risposta sbagliata pur di non perdere il suo ruolo, perchè lui è l’unico, dopo Jamal, a essere riuscito a vincere quella somma. Il regista personalmente non lo conosco, ma grazie a questo film credo di avere una buona opinione su di lui. La trama di questo film deriva dal romanzo “Question and Answer” ‘Domanda e risposta’ di Vikas Swarup, da cui il regista ha preso spunto. Questo romanzo infatti descrive un ragazzo che da triste e povero diventa un gran vincitore di quiz televisivi.
In generale credo che questo film se li sia meritati a pieno, quegli 8 oscar.
Bene, ti ho corretto qualche virgola e qualche punto. Ricordati che in generale non va la e dopo la virgola.
ma ha vinto Sara daiiiiiiiiiii
Questo compito è per domani o per venerdì? Non abbiamo finito di vedere il film.