Zlata Filipovic è nata a Sarajevo e quando scoppio la guerrà che portò alla divisione della ex Iugoslavia aveva 11 anni. “I suoi genitori sono musulmani ma nella famiglia scorre anche sangue serbo e croato. Tuttavia Zlata nega di voler appartenere ad una nazionalità precisa. Odia tutte queste distinzioni che sono la causa della guerra”.
Prima della guerra Zlata è una ragazzina come tante altre, simile per molti aspetti ad una qualunque altra ragazzina di un paese europeo e come loro tiene un diario. Quando però a Sarajevo nel 1992 scoppia la guerra la sua vita cambia radicalmente e si trova a dover crescere rapidamente.
Vissuta in epoca diversa Zlata come Anna Frank racconta al suo diario tutto ciò che accade e quello che pensa e che prova. Se per Anna l’amica a cui rivolgersi era Kitty, per Zlata è Mimmy.
Vi propongo alcuni paragrafi a questo link, ma sinceramente vi consiglio di leggerlo. Lo trovate anche in biblioteca.
Da i paragrafi che abbiamo letto in classe il diario di Zlata mi sembra molto bello e interessante perchè racconta di quando c’è stata la guerra nella sua città e di quello che è successo.Io se fossi stata lei non avrei avuto tutto quel coraggio ad assistere ad una cosa del genere; al contrario io avrei avuto molta paura anche perchè Zlata ha visto una sua amica morire per colpa di un bombardamento.
Secondo me, Zlata con i pensieri che aveva
tranella testa ha scritto questo diario per poterci dare una testimonianza di quello che era ,ma anche per sfogarsi.Bene!
Dal poco che abbiamo letto oggi in classe ho capito che questa ragazzina durante questa guerra sapeva di già che voleva scrivere non solo per confidarsi ma anche per lasciare una testimonianza.
Se qualcuno lo vuole leggere credo che sia anche abbastanza leggero perchè la bambina, almeno da quanto ho capito, non calcava tantissimo sui fatti brutti e poi scriveva abbastanza
infantivamenteinfantilmente.Mi è piaciuto pure molto il fatto che lei, pur avendo all’incirca undici anni, sapeva più o meno ciò che stava accadendo.
Bene! Attenzione alla punteggiatura: gli incisi (frasi che interrompono il discorso principale con altre informazioni o per dire da che punto di vista si scrive) vanno tra le virgole!
Anche a me piace molto questo diario, perchè racconta cose accadute e ci fa riflettere su cosa sucesse in quel periodo, in una sorta di diario.
Mi piace molto anche perchè è molto dettagliata nelle cose e l’argomento è realistico e quindi induce più a continuare a leggerlo.
Davvero bello questo diario
,. Io con tutti quei pensieri nella testa della guerra ecc..non sarei mai stata in gardo di scrivere un diario.E’ interessante perchè racconta le emozioni che prova Zlata con la sua famiglia, ciò che accade in guerra.
Io non sarei stata in grado di scriverlo, ma sarebbe stato davvero utile per sfogarmi, proprio come fa lei sfogando (meglio: raccontando) tutta la sua rabbia.
Ok. Cerca di evitare le ripetizioni delle stesse parole.
Come ha detto Angy oggi abbiamo letto un pezzetto di questo diario; anche a me è piaciuto molto perchè mi immaginavo proprio le immagini che lei stessa scriveva. Riuscivo a “cadere nelle parole”, vedevo ciò che aveva visto lei e che aveva scritto, provavo quello che provava lei e che ha scritto.
Avrei anch’io sicuramente tenuto un diario su cui sfogarmi, non riesco a stare senza nemmeno adesso che la mia vita è tutta monotona, figuramoci durante una guerra, l’avrei portato sempre con me!
Molto personale e interessante!
Oggi abbiamo letto in classe questo libro e sinceramente a me è piaciuto molto; io non so se avrei avuto il coraggio di Zlata
aper sopportare la guerra per tanto, ma soprattutto a nascondermi.Perchè sono molto paurosa. 😀
Però avrei tenuto un diario come ha fatto lei, soprattutto per scrivere e sfogarmi, su quello che pensavo e su come passavo la giornata.
Bene!