1° recensione.
Titolo del libro: ” Dieci piccoli indiani”.
Autore: Agatha Christie.
Casa editrice: classici moderni Oscar mondadori.
Genere: giallo.
Trama:
Dieci piccoli indiani è un libro in cui dieci persone: Vera Clayrthone, Anthony Marston, i servienti Rogers, l’ex ispettore Blore, il generale Macarthur, Philip Lombard, Emily Brent, il dottor Armstrong e il giudice Wargrave, ricevettero delle lettere dove vennero invbitati a Nigger Island. Alo loro arrivo vennero accolti da due servienti, i Rogers.
Tutti si chiesero dove sia il padrone e i Rogers risposero dicendo:-noi non abbiamo ancora visto i signori Rogers perchè loro erano arrivati due giorni prima lì e il padrone(gli Owen) erano in ritardo. Gli invitati cenarono e poi si accomodarono nel salotto, dove presero da bere ed incominciarono a conoscersi.
Ad un certo punto sentirono delle voci, che provenivano dal gira dischi. Quelle voci gli accusavno uno ad uno di omicidio, dicendogli perfino la data e chi avevano ucciso. Tutti si terrorizzarono!. Quando le voci finirono di parlare, gli invitati chiesero al maggiordomo e alla cameriera(i Rogers), chi aveva messo in funzione il gira dischi e loro dissero di essere stati incarcati dal padrone di mettere in funzione il gira dischi, propio a quell’ora.
Ad un tratto si accorsero che il giovane Anthony Marston ….era morto. Ma come è morto, in così poco tempo di distrazione, per ascoltare il gira dischi?. Era morto avvelenato con il cianuro, che è un veleno.
Il mattino seguente il maggiordomo, stava svegliando la moglie ma…lei non si svegliava. Era morta, pure lei morta avvelenata con il cianuro. Tanti incominciarono a dubitare che l’assassino fosse il dottor Amstrong perchè solo lui la sera gli aveva dato da bere una medicina, dato il suo svenimento dopo appena aver sentito le accuse del disco.
Il mattino seguente Macarthur andò, giù fino al mare e si sedette sugli scogli. Dopo un po’ la signorina Emily lo raggiunse ed incominciarono a parlare. Durante la conversazione, Macarthur disse varie volte:- è finita, ormai è la fine, muoriremo tutti…-, sembrava che lui sapesse già tutto e alla ragazza vennero dei dubbi.
Verso l’ora di pranzo ognuno entrò in casa e si diresse nella sala da pranzo. Mancava solo il generale, dove sarà finito?. Emily disse che lei lo incontrò agli scogli e che avevano chiaccherato a lungo. Allora uno di loro andò fino agli scogli a controllare se c’era.Intanto in casa tutti fissavano la signorina Brent, che era stupita da tutto ciò.
Al ritorno del compagno, esso gli raccontò che aveva trovato il generale in acqua e lo ha trasportato fino alla spiaggia, infine notò subito che era morto. Pranzarono tutti silenziosamente, dopodicchè si misero a ragionare su cm fosse possibile la morte di tutte queste persone in soli due giorni.
All’alba del giorno successivo, il maggiornomo come al suo solito si alzò presto per andare a spaccare la legna per il camino. Al risvegio degli altri lo trovarono morto, aveva un’ascia conficcata nella testa. A questo punto, non sapendo più cosa pensare si chiesero se apparte loro sull’isola c’era qualcun altro e per verificare se fosse vero, girarono tutta l’isola dividendosi in gruppi. Al ritorno di tutti si affermò che sull’isola c’erano solo dieci persone, ovvero loro. Allora incominciarono a dubitare che l’assassino potesse essere uno di loro e ognuno disse chi credeva che potesse essere. Secondo Vera l’assassino si stava ispirando alla poesia che notò subito appena entrata nella sua stanza….
Dopo una sfilza di possibili verità, decisero che se ne volevano andare da quel posto ma per il momento non potevano, perchè il battello che l’aveva portati fino all’isola di Nigger Island, ultimamente non passava a causa della pioggia.
Improvvisamente nei giorni successivi morirono altri d loro, cioè: Emily Brent e il giudice Wargrave. Wargrave lo trovarono seduto in sala, ed aveva una parrucca in testa, fatta con la tenda che non trovava più il maggiordomo e con la lana grigia che non trovava più Emily. Aveva anche una puntura sul collo e l’assassino voleva fargli credere, che quello fosse una puntura di vespa che l’aveva ucciso, mettendo una vespa viva sul vetro della sala.
Non sapevano che altro fare, ma uno di loro ebbe un’idea e la propose:-per risolvere questo problema, mettiamo, chiusi in un armadio tutte le armi e medicine che possono, in qualche modo, servire all’assassino e non bisogna mai lascia due di noi staccati dal gruppo, piuttosto uno, ma da solo e teniamo gli occhi ben aperti, questo è tutto-.
Poi morì il dottore e rimasero in tre. Successivamente morì Blore, assassino gli aveva fatto cadere in testa un masso di marmo.
Infine,da ragazza astuta Vera ammazzò Lombard per paura che fosse lui il malvagio assassino, ma non perchè lo fosse lei, lo fece solo come difesa.
Rimasta sola essa si sentì in colpa per quello che aveva fatto e non sapendo cosa fare, tutta addolorata salì su nella sua stanza. E stranamente, appena entrò in camera vide un cappio, quelli che si fanno per impiccarsi. Ma chi ce lo avrà messo lì?, era un mestero.
era tutto un mistero.
Questo libro mi è piaciuto perchè: non avevo mai letto un libro giallo e questo mi ha colpito subito, incuriosendomi e mi è piaciuto fino alla fine, ogni minimo dettaglio.
Il personaggio che mi ha colpito di più è: l’assassino perchè ha usato una strategia ben diversa da quelli letti in classe e mi è sembrato molto ingegnoso. Un’altra cosa che mi ha colpito di lui è stato il fatto che già da piccolo lui aveva il desiderio di ammazzare le persone.
Trama:
L’Ultimo Sostizio, è il secondo libro di una serrie che racconta le avventure di Matt Freman, un ragazzo con poteri soprannaturali, è la reincarnazione di un guerriero inca vissuto molti secoli fa.
La storia di questo libro comincia nello Yorkshire, dove Matt convive con il giornalista Richard ed è in contatto con la misteriosa organizzazione Nexus, che tramite Fabian lo sostiene economicamente.
La missione di Matt è impedire che sulla terra ritornino dei Demoni noti come “gli Antichi” che porterebbero morte e distruzione.
La zia di Matt cerca di ucciderlo, incendiando la casa perchè obbligata dagli antichi, ma Matt si salva grazie a delle visioni sul futuro.
La Nexus informa Matt e Richard di un libro ritrovato da poco che parla della storia degli Antichi con particolari che neanche la Nexus conosceva.
Nemico di Matt è Diego che riesce a rubare il libro per far rivivere gli Antichi e scappa in Perù.
Mentre Matt è in viaggio per il Perù sogna di un ragazzo sudamericano importante per la sua missione in quanto anch’egli ha poteri sovrannaturali.
Tra varie peripezie trovano una copia del libro e la fanno analizzare dalla dottoressa Chambers, che gli indica di andare a Nazca, famosa per le sue linee nel grano, qui Matt grazie ai suoi poteri uccide Diego il suo rivale, esce dal duello distrutto e non riesce a impedire il ritorno degli Antichi che si disperdono nel mondo sotto forma di spiriti.
Pedro, il sudamericano, guarisce Matt con i suoi poteri, devono ora trovare altri tre guardiani in modo di formare una squadra che possa distruggere per sempre gli Antichi.
Mi è piaciuto molto tanto che sto cercando gli altri libri collegati è molto avvincente a me piacciono gli Inca e il protagonista Matt vorrei essere io.
Per spiegarvi la trama dovrò tornare molto indietro nel tempo a circa quindici anni fa in un luogo chiamato Cornovaglia dove vennero rinvenuti due cadaveri nei pressi di una scogliera; si trattavano di un uomo e una donna.
A quei tempi quel duplice suicidio come lo aveva definito la polizia aveva fatto molto scalpore ed erano girati molti pettegolezzi, tutti si chiedevano se era stata la moglie a uccidere il marito o viceversa.
Ma per mancanza di prove il caso fu archiviato ma non dimenticato infatti nel mondo ci sono diversi generi di persone, ma ce n’è uno in particolare di cui si sono serviti il detective Poirot e la scrittrice Oliver: gli elefanti, ma badate bene che con il termine elefanti non si sono riferiti agli animali ma alle persone che hanno buona memoria.
E’ da loro che interrogandoli mano a mano riusciranno ad arrivare ad un colpevole.
IL PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO DI PIU’ E PERCHE’?
Il personaggio che mi ha colpito di più in questo libro e Celia Ravenscroft, una ragazza descritta in modo aggressivo all’inizio, vista dagli occhi della scrittrice e di Poirot è anche un po’ pericolosa ma di lei mi ha colpito molto la sua determinazione nello scoprire la verità sui suoi genitori e finchè non l’avrà scoperta non si sposerà. Solo dicendo questo mi ha colpito anche perché non viene descritta molto nel libro e quindi la vedo come un’estranea perciò a questa frase in cui dice di non volersi sposare prima di scoprire la verità mi ha un po’ stupito.
MI E’ PIACIUTO / NON MI E’ PIACIUTO PERCHE’:
Questo libro mi è piaciuto perché non solo il caso è difficile ma anche perché era ormai un caso vecchio e archiviato.
E mi ha sorpreso leggere tutto ciò che diceva la gente interrogata, i particolari che usavano le persone e come se li ricordavano bene anche se a volte tutti facevano un po’ di confusione.
Mi ha colpito in particolare la metafora sugli elefanti, all’inizio leggendo solo il libro mi chiedevo cosa centrassero gli elefanti e poi durante la lettura tutto ha avuto senso.
LO SUGGERISCO A CHI E PERCHE’:
Lo suggerisco a tutte le persone a cui piacciono i gialli ma anche a chi vuole fare un salto nel passato leggendo.
E’ un libro molto interessante e buffo se lo si guarda dal punto di vista della scrittrice che si fa sempre prendere dall’ansia quando deve incontrare le sue fun.
IL SOGNATORE:
Storia del bambino che diventò Pablo Neruda
AUTORE: Pam Munoz Ryan y Peter Sìs
EDITORE : Mondadori
GENERE : Biografia
SINTESI DELLA TRAMA:
In una piccola città del Cile, un bambino, Neftali Reyas, ritenuto già all’età di otto anni da suo padre un idiota che non ha amici, chiuso in se stesso, sta iniziando a mettere le sue radici per diventare uno dei più celebri poeti del mondo: Pablo Neruda.
Le sue poesie e i suoi testi hano iniziato ad essere letti dalla gente già all’età di tredici anni sul giornale dello zio Orlando, un eroe dal punto di vista del ragazzo perché lotto per i diritti dei Mapuche, gente analfabeta che vive come vagabondi.
Ma quando un giorno il giornale va a fuoco ecco che per Neftalì è tutto perduto mentre lo zio è sempre più forte e combattivo.
La carriera del ragazzo però decollerà quando le sue poesie inizieranno ad essere pubblicate sul giornale dell’università, dove la scrittura diventerà il modo più semplice per farsi capire e ascoltare dalle persone.
Ogni sua emozione andrà a formare una frase che andrà poi a formare insieme ad altre frasi poesie meravigliose che faranno emozionare la gente.
I suoi racconti verranno letti in tutto lo stato e poi tradotti e letti in tutto il resto del mondo.
IL PROTAGONISTA:
Neftalì viene chiamato il sognatore sul titolo perché non riusciva mai a stare coi piedi per terra, per ogni cosa, oggetto, animale o persona lui doveva fantasticarci sopra, pensava a qualsiasi cosa e aveva la mania di raccogliere qualsiasi oggetto trovasse per terra che gli interessasse: pigne, foglie, pietre…e poi tutto su una mensola come fossero trofei; per esempio, il suo primo giorno nella grande foresta Neftalì non sapeva dove cominciare era pieno di animali, alberi da tutte le parti e allora si mise all’opera prese di tutto da legnetti a pietre e fogli, persino delle penne che degli uccelli avevano perso e quando venne il momento di tornare sul treno ne aveva le mani piene.
M a un altro problema che ha e per cui suo padre lo considera ancora più scemo è il fatto di essere balbuziente, ossia di non riuscire a parlare scandendo bene le parole; è anche per questo che la scrittura diventerà un punto fondamentale nella sua vita.
MI È PIACIUTO/ NON MI PIACIUTO:
Questo libro non mi è piaciuto tantissimo perché a volte era un po’ noioso soprattutto quando si metteva a pensare, perché pensava veramente di tutto.
Comunque dopo un po’ inizia ad essere un po’ più interessante, la mia parte preferita del libro è quando inizia a raccontare del lavoro dello zio e delle riunioni a cui partecipava quando è andato a lavorare da lui e soprattutto un giorno in cui il padre era fuori per lavoro e in casa rimangono solo lui, Laurita, suo fratello, la madre e lo zio e iniziano a ballare e travestirsi bevendo cioccolata calda pensando che quel momento non finisca più e assaporando tutta la felicità.
LO SUGGERISCO A:
Lo suggerisco alle persone che amano Pablo Neruda in particolare per fargli conoscere la storia del loro poeta preferito ma anche a chi come a me piace sedersi su un divano o camminare per strada pensando a tutto ciò ci capiti per la mente.
SINTESI DELLA TRAMA:
Poirot viene chiamato in Francia per aiutare un famoso milionario ma sfortunatamente scopre al suo arrivo che l’uomo è oramai morto: assassinato.
Con lui c’è anche il buon capitano Hastings che ben presto si ritroverà in mezzo a una sfida tra Poirot e il segugio umano: il detective Geraud un noto investigatore molto conosciuto in Francia.
Nella storia saranno implicati la moglie della vittima, il figlio Jhon che all’ora dell’omicidio doveva trovarsi su una nave diretta a Buenos Aires, la sua fidanzata, che in realtà è anche la figlia dell’ex amante di suo padre e la misteriosa Bella della lettera ritrovata nella tasca della vittima.
Una delle più belle storie di Agatha Christie nella quale Poirot come sempre arriverà ad una conclusione con molta facilità e riuscirà anche finalmente a legare in matrimonio il buon amico Hastings con la bella e attraente Dulie legata in un qualche modo al delitto.
HASTINGS:
Il capitano Hastingsè uno dei più stimati amici di Hercule Poirot.
Ha all’incirca venti anni ed essendo in congedo per via di una ferita di guerra segue Poirot aiutandolo con i casi, anche se, Poirot deve sempre dargli qualche consiglio e fargli riflettere prima che capisca anche lui chi è l’assassino, tutto sta nelle cellule grigie.
Ma il suo cervello si offusca sempre quando una bella ragazza è vicino a lui, infatti trova tutte le donne molto belle in particolare se sono buone d’animo.
È simpatico e sempre molto allegro anche se a volte si irrita quando Poirot inizia a darsi troppe arie con una finta modestia.
Ci tiene tanto a rispettare le regole del suo vecchio college: Oxford, tra cui ce né una in particolare a cui tiene molto ed è quella di immischiarsi negli affari altrui.
MI È PIACIUTO/ NON MI È:
Questo libro mi è piaciuto perché c’è molta suspance , non si riusciva mai a capire niente perché entravano sempre più fatti e persone nella storia che nel giro di pochi minuti cambiavi idea sul colpevole.
Ma mi è piaciuto anche per via della sfida tra Poirot e Giraud.
LO SUGGERISCO A:
Lo suggerisco a tutte le persone che amano i gialli, per prendere questo libro come una sfida e vedere se le nostre cellule grigie sono migliori di quelle di Hercule Poirot.
Titolo: La foresta dei Pigemei
autore: Isabell Allende
casa editrice: feltrinelli
Genere: avventura, fantasy
Trama:
Il libro “La foresta dei Pigmei” racconta di una compagnia dell’International Geographic e due ragazzi: Alexander Cold e Nadia Santos.
Alla compagnia dell’International Geographic viene dato l’ordine di fare un reportage sui safari a dorso di elefante in africa, finito il safari giunge a prenderli Angy Ninderera una pilota di aerei, la quale li deve portare alla civiltà, in quel momento arriva Fratel Fernando, il quale li convince ad andare a Ngoubè per cercare i suoi amici missionari, allora Angy carica tutti sul suo aereo e viaggiano verso la meta, ma a mancanza di carburante la pilota deve tentare un atterraggio di emergenza su una spiaggia, lì incontrano alcuni uomini che in cambio di cibo li portano all’entrata della foresta per andare a Ngoubè.
In quel posto incontrano degli strani tipetti molto bassi, i quali li conducono al villaggio dove vivono i pigmei e i bantù che prima andavano d’accordo sotto il governo della regina Nana-Asante, ma adesso governati dal re Kosongo e dall’ufficiale Mbembelè, due delle tre forze maggiori a Ngoube, il terzo è lo sciamano Sombe, non vanno più d’accordo.
Nadia e Alex non piace come si comportano il re e l’ufficiale e così voglio causare una sottospecie di colpo di stato dove gli abitanti “rovesciano” la dittatura. Per poterlo fare avevano bisogno dell’amuleto sacro dei Pigmei che gli spiriti erano dalla parte loro. Per prendere l’amuleto Nadia usa la sua abilità di diventare invisibile così si infiltra nella casa del re, l’amuleto si trovava attaccato al sacro mantello di Kosongo, lei lo prende e appicca un incendio che funge come diversivo per tagliare la corda. Preso l’amuleto Alexander e Nadia vanno nell’antico cimitero dei Pigmei per parlare con gli spiriti, all’inizio era solo trascorrere una notte lì e poi dire ai Pigmei che gli spiriti erano con loro, ma lì incontrano la regina e nello stesso tempo parlano con gli spiriti. Il mattino seguente riferirono tutto ai Pigmei e così iniziò la rivolta.
Il piano consisteva nello screditare il re e poi sfidare ad un combattimento fino all’ultimo sangue e poi far scoprire che lo sciamano è solo un impostore.
Alexander e Nadia fecero inciampare gli schiavi che portavano la portantina reale, così fecero cadere il re che quando si rialzò tutti avevano paura della leggenda che lui andava a raccontare cioè che se toccava la terra con i piedi la terra tremava, ma non successe nulla e tutti gli diedero contro e si accorsero che il re era Mbembelè, così lui scappò.
Arrivo Mbembelè il quale venne subito sfidato a duello dal più abile cacciatore fra i pigmei, lui aveva con se l’amuleto della sua tribù e l’amuleto di Alexander un escremento di drago dato a lui da Dil Bahadur nelle fredde vette dell’Himalaya, l’amuleto serviva per schivare le armi da taglio e infatti il combattimento prevedeva una sfida con i macheti. Il Pigmeo risparmiò Mbembelè e così anche lui scappò.
Infine arrivò lo sciamano Sombe il quale incuteva terrore a tutti, appena arrivò mise subito terrore a tutti, ma Alexander notò una certa somiglianza tra lo sciamano e Mbembelè e così lo smascherò, ma infine arrivò un mostro a tre teste, Alexander invocò il suo animale totemico: il giaguaro, subito si trasformò in esso e rincorse la bestia che infine venne buttata nel pozzo dei coccodrilli.
Questo libro mi è piaciuto perchè avendo letto gli altri due mi aspettavo una cosa meno bella dei libri precedenti, ma devo dire che questo è molto più bello degli atri due.
Autore: Antoine de Saint-Exupèry
Titolo: Il piccolo principe
Casa editrice: Tascabili, Bompiani
Genere: Fantastico
TRAMA
Tutto inizia del deserto, dove un aviatore sta cercando di riparare il suo aereoplano dopo essersi schiantato. La mattina seguente arriva il piccolo principe che chiede all’uomo:” Mi disegni una pecora?” dopo vari tentativi di disegnare la pecora, l’aviatore disegna una scatola con tanti piccoli fori e dice che al suo interno ci sono delle pecore. Al bambino andò bene il disegno perchè pensò che l’essenziale è invisibile agli occhi. Da li il bambino inizia a raccontare la sua storia e di come mai fosse in mezzo al deserto del Sahara. Voleva conoscere l’universo e per fare ciò vagava da un asteroide all’altro. Durante le sue tappe incontra insolite persone tra cui:
– Un re sempre triste perchè non ha nessun suddito a servirlo;
– Un ubriacone che beve per non provare vergogna;
– Un omino che spegne e riaccende i suoi lampioni continuamente;
– Un uomo d’affari sempre indaffarato a contare le stelle;
– E un geografo che non ha ancora scoperto nulla.
Da tutti questi insoliti personaggi impara ogni volta qualcosa.
Il personaggio che mi ha colpito di più e perchè…
Il personaggio che mi ha colpito di più è il piccolo principe perchè trovo che sia un personaggio umile, generoso e avventuroso.
Lo consiglio a chi…perchè…
Lo consiglio a tutti quelli a cui piace fare mentalmente viaggi nella fantasia, attraverso pianeti mai visti prima, conoscendo nuove persone insolite.
Non mi è piaciuto perchè…
A me questo libro non è piaciuto perchè la trama è, a mio parere difficile e l’intreccio della storia complicato, nel complesso l’ho trovato poco scorrevole.
Titolo: Il sognatore Storia del ragazzo che diventò Pablo Neruda
Scrittori: Pam Munoz Ryan & Peter Sìs
Genere: Storia del quotidiano
Trama: Neftalì, è un ragazzino spesso ammalato da piccolo, a cui piace scrivere le parole che impara su una striscetta di carta e poi le ammucchia in un cassetto.
Crescendo scopre che ha un talento per la poesia, però il padre gli impedisce di scriverne perché vuole che lui diventi un bravo architetto, o un dottore.
Un giorno però conosce un suo zio che gestisce un giornale e che gli permette di pubblicare le sue poesie.
Un giorno però il giornale viene incendiato, a causa degli articoli scritti dallo zio, sui diritti degli indigeni che abitano nelle zone circostanti al paese, scacciati dalle loro terre per la costruzione delle ferrovie.
Diventato grande inizia a scrivere su giornali importanti sotto falso nome, deciderà di chiamarsi Pablo Neruda.
Commento Personale: Mi è piaciuto molto, è un libro molto poetico e profondo, ci sono addirittura pagine coperte di suoni onomatopeici che rappresentavano la pioggia piuttosto che dei passi, eccetera.
Paragrafo preferito: Ci sono diverse poesie molto belle sul libro: Neftali? Chi versa l’acqua dalle nubi alle cime nevose fino al fiume e alimenta l’oceano famelico?
Titolo: L’isola misteriosa
Autore: Jules Verne
Genere: Avventura
Casa editrice: De Agostini
Trama: Durante la guerra di secessione americana, dei prigionieri unionisti sono prigionieri in una campo di prigionia confederato, dal quale evadono con un aerostato, che però li trascina su un’isola deserta.
La compagnia è composta da un ingegnere, un giornalista, un marinaio, un ragazzo, un ex schiavo ed un cane.
Fortunatamente l’isola è provvista di ogni genere di cose, dalla cacciagione ai minerali alle piante.
Grazie all’ingegnere riescono a costruire di tutto, una fornace, un mulino a vento, un battello e persino un telegrafo.
Però sull’isola c’è un misterioso benefattore che li aiuta facendogli trovare casse con utensili e medicine, ed una volta li aiuta a distruggere una nave pirata, alla fine riusciranno ad incontrare il misterioso benefattore che non altri che Capitan Nemo, il famoso protagonista di ventimila leghe sotto i mari.
Commento personale:
Il libro mi è piaciuto molto, e mi ha colpito il modo in cui scrive Jules Verne, come se fosse una cronaca piuttosto che un romanzo di avventura.
Titolo: L’isola del tesoro
Autore: Robert Stevenson
Genere: avventura
Trama:
L’isola del tesoro narra di un giovane ragazzo di nome Jim il quale trova una vecchia mappa del tesoro di un famoso pirata: il capitano Flint. Il manufatto gli venne lasciato dopo la morte di Billy Bones un vecchio marinaio che prese alloggio nella locanda dei genitori. Jim, il protagonista, decide di ritrovare il magnifico tesoro del capitano, la spedizione venne preparata dal conte Trelavney e dal dottor Livesey che in poco tempo trovarono la nave, la Hispaniola. Grazie anche al cuoco di bordo, Long Jhon Silver venne trovato anche l’equipaggio. Il viaggio procedeva bene, ma quando mancava poco all’arrivo, Jim venne a sapere che gran parte della ciurma complottava l’ammutinamento capitanato da Silver. Jim andò subito a riferirlo al conte e al dottore e poi sbarcati assieme al capitano Smollett costruiscono un fortino di legno dove il più in fretta possibile trasportano tutto il necessario, Jim intanto sbarca insieme a Silver e immediatamente scappa, mentre fugge incontra un naufrago di nome Ben Gunn, Jim si intrattiene a parlare con lui e scopre che è stato lasciato lì tre anni prima da Flint stesso, Jim ritorna al fortino e decide di esplorare l’isola da solo, guardando da tutte le parti in ogni singolo angolo trova la canoa di Gunn con la quale andò sull’Hispaniola, lì si mise a combattere contro un marinaio, Jim stesso però riesce ad impadronirsi della nave e portarla in salvo in una baia lì vicino. Jim ritornò al fortino, però lo ritrovò occupato dagli ammutinati. Il giorno seguente cominciano le ricerche del magnifico tesoro per gli ammutinati che erano in possesso della mappa la quale gli venne scambiata dal conte per il forte e per un po’ di provviste, ma quando arrivarono nel punto segnato sull’antico manufatto notarono che qualcuno lo aveva già disseppellito, intanto arrivò il dottore che sparò contro i rivoltosi e Jim, Silver e gli altri sopravvissuti lo seguirono, li portò nella grotta di Ben dove videro il forziere contente il favoloso tesoro, così la Hispaniola salpò dall’isola piena zeppa d’oro.
Questo libro mi è piaciuto perchè mi ha fatto provare l’ebbrezza di tuffarmi in un racconto di pirati, mi è piaciuto anche perchè mi ha fatto ritornare bambino quando mi piacevano i pirati.
Autore: Sue Towsend
Titolo: Il diario segreto di Adrian Mole di anni 13 e 3/4
Casa Editrice: Pane e cioccolata
Genere: Diario
TRAMA
Chi non vorrebbe iniziare un diario del nuovo anno pieno di propositi??
In questo caso lo farà un ragazzino di quasi 14 anni di nome Adrian, sul quale annoterà i fatti principali di un anno di vita.
Dovete sapere che Adrian non ha la nostra stessa fortuna, perché abita in una casa sempre sporca e disordinata con due genitori che litigano continuamente. I litigi li portano alla separazione e la madre va a vivere con Lucas l’ex vicino di casa, il quale era appena stato lasciato dalla moglie.
Adrian tra i banchi di scuola si innamorerà di Pandora una ragazzina con i capelli color melassa che all’inizio dell’anno si metterà con Nigel, il migliore amico di Adrian. Questa sarà la prima di una lunga serie di peripezie che gli capiteranno, con a volte lati positivi.
Il personaggio che mi ha colpito e perché…
Il personaggio che mi ha colpito di più è il protagonista Adrian Mole.
Mi ha colpito perché lui fa parte di una famiglia scombinata, i suoi genitori non si occupano mai di lui e, malgrado ciò, riesce a condurre una vita quasi normale, cogliendo spesso il lato ironico delle cose.
Mi è piaciuto perché…
Mi è piaciuto perché racconta come questo ragazzino riesce a condurre una vita quasi normale, da solo, senza che nessuno lo aiuti.
Lo consiglio a chi… perché…
Lo consiglio a chi piace il genere del diario e perché è molto scorrevole e semplice da leggere.
Autore: Arthur Conan Doyle
Titolo: Il mastino dei Baskerville
Casa Editrice: Classici Moderni, Oscar Mondadori
Genere: Romanzo Giallo
TRAMA
Nel Devonshire, sir Charles Baskerville viene trovato morto nel parco della sua villa, apparentemente ucciso da un attacco cardiaco. Il suo medico e amico, James Mortimer, è invece convinto, che la causa della morte è colpa di un essere diabolico, che si aggirerebbe nella brughiera, sotto forma di gigantesco cane.
Sulla famiglia dei Baskerville c’è una maledizione, provocata dal capostipite Hugo un uomo crudele e senza cuore, che due secoli prima aveva ucciso una ragazza, ed era stato attaccato,per questo, da un enorme cane. Da allora il mostro perseguita gli eredi maschi della famiglia.
Per risolvere il caso e proteggere sir Henry, ultimo erede venuto in Inghilterra per prendere le proprietà dello zio, il dottor Mortimer chiede aiuto a Sherlock Holmes.
Holmes non accetta l’idea di una maledizione, accetta però di occuparsi del caso e chiede a Watson di svolgere le indagini preliminari.
Durante i giorni di permanenza nel maniero, Watson scopre che delle persone vicine a sir Henry precisamente i suoi due maggiordomi coniugi nascondevano un segreto.
E’ ovviamente Sherlock Holmes, nascostosi nella brughiera all’insaputa di Watson e rientrato in scena in tempo, che risolve il caso, svelando così l’identità dell’ assassino di sir Charles e la verità sul cane dei Baskerville. Holmes non riesce però a catturare il colpevole, che però nella fuga trova la sua fine nelle paludi di Grimpen.
Mi è piaciuto perché…
Questo libro mi è piaciuto perché ha molte e precise descrizioni sia dei luoghi si delle persone, del loro aspetto e del loro carattere.
Lo consiglio perché…
Lo consiglio a tutti quelli a cui piacciono i romanzi gialli con Sherlock Holmes e il dottor Watson, anche perché è molto scorrevole e semplice da leggere.
Titolo:La prima indagine di Theodore Boone
Genere:Giallo
Trama: Theodore Boone è un ragazzo appassionato ai tribunali,e non vede l’ora di andare a vedere il processo per omicidio che si sta svolgendo proprio nella sua città.
Però da spettatore diventerà “parte” del processo, perchè grazie ad un compagno di scuola troverà un testimone dell’omicidio sconosciuto a tutti che può dimostrare la colpevolezza dell’imputato.
Commento personale: In genere a me i gialli non piacciono, però questo mi ha colpito (positivamente) perchè è molto divertente, e anche perchè Grisham ha una scrittura semplice e scorrevole.
Lo consiglio a tutti ma soprattutto a chi piacescoprire nuove cose sui tribunali.
Titolo: Saga Harry Potter
Autrice: J. K. Rowling
Genere: Romanzo di formazione, Fantasy
Casa editrice: Salani
Trama: Essendo una delle saghe di libri (e film) più famose di sempre peso che tutti conoscano la trama, quindi la sintetizzerò.
Questa è la storia di un ragazzino orfano che vive con gli zii ed il cugino, dove viene trattato male da tutti, lui ancora non lo sa, ma nel mondo al quale appartiene, il mondo dei maghi, è molto famoso perché lui è il ragazzo che sconfisse Lord Voldemort , il signore oscuro che imperversava e uccideva nel mondo magico, che provocò anche la morte dei suoi genitori. Il giorno del suo undicesimo compleanno arrivano lettere con un invito alla scuola di magia di Hogwarts dove conosce quelli che diventeranno i suoi migliori amici Ron ed Hermione che durante i vari libri lo aiuteranno a combattere Voldemort che cerca disperatamente di rinascere, obbiettivo che riuscirà a raggiungere solo nel quarto libro. Una volta rinato riunisce i suoi seguaci: i Mangiamorte.
Silente, il preside di Hogwarts, spiega ad Harry come combattere Voldemort prima di morire ucciso dall’uomo di cui si fidava di più di tutti.
Durante l’ultimo libro non torna a scuola, ma va alla ricerca degli Horcrux, oggetti nei quali Voldemort ha racchiuso parte della sua anima.
L’ultimo è nascosto ad Hogwarts, Voldemort scoperto dove si trova Harry attacca Hogwarts e riesce ad uccidere Harry, che però riesce a risvegliarsi dopo ad aver parlato con Silente, in un luogo simile al paradiso.
Alla fine durante un duello Harry riesce a sconfiggere finalmente Voldemort e a salvare il mondo magico.
Commento personale:
I libri mi sono piaciuti molto di più dei film, ci sono molte più cose, più particolari e soprattutto nel film hanno eliminato parti importantissime, senza le quali si capisce ben poco di parti che sarebbero state molto interessanti come il motivo per il quale Voldemort ha cercato di uccidere Harry quando era un neonato, oppure la storia di Piton, che non si capisce mai se è un mangiamorte oppure uno dei buoni.
Il libro che mi è piaciuto di più è stato il settimo, perché è il più avventuroso, e finalmente si svelano le decine di misteri che vorticano intorno a tutti i personaggi.
Consiglio questa serie di libri a tutti, persino mio padre ha letto il primo ed ha detto che non è male.
Titolo: L’isola misteriosa
Autore: Jules Verne
Genere: Avventura
Casa editrice:
Trama: Durante la guerra di secessione americana, dei prigionieri unionisti sono prigionieri in una campo di prigionia confederato, dal quale evadono con un aerostato, che però li trascina su un’isola deserta.
La compagnia è composta da un ingegnere, un giornalista, un marinaio, un ragazzo, un ex schiavo ed un cane.
Fortunatamente l’isola è provvista di ogni genere di cose, dalla cacciagione ai minerali alle piante.
Grazie all’ingegnere riescono a costruire di tutto, una fornace, un mulino a vento, un battello e persino un telegrafo.
Però sull’isola c’è un misterioso benefattore che li aiuta facendogli trovare casse con utensili e medicine, ed una volta li aiuta a distruggere una nave pirata, alla fine riusciranno ad incontrare il misterioso benefattore che non altri che Capitan Nemo, il famoso protagonista di ventimila leghe sotto i mari.
Commento personale:
Il libro mi è piaciuto molto, e mi ha colpito il modo in cui scrive Jules Verne, come se fosse una cronaca piuttosto che un romanzo di avventura.
Lo consiglio agli amanti dell’avventura, però penso che anche gli altri possano leggere questo libro.
Titolo: Il giovane Holden
Autore: J.D.Salinger
Casa Editrice: Einaudi
Genere: Romanzo di formazione
Trama:
Il giovane Holden racconta di un ragazzo di nome Holden il quale dovrà avventurarsi nella difficile strada per diventare adulto.
I suoi familiari cioè sua sorella Phoebe e suo fratello minore Allie che è morto circa da tre anni.
Il protagonista studia al Pencey college dove lo dovranno bocciare, Holden decide di non aspettare la fine del college e di scappare a New York, quando arriva a New York decide di abitare in un hotel dove non costi tanto. Poi Holden esce dall’hotel e si reca in un locale, alla chiusura di esso va in un’altra locanda e dopo va all’hotel.
Il giorno dopo il protagonista lascia l’hotel e telefona a Sally per vedersi nel pomeriggio, i due passano una bella giornata, ma alla fine della stessa discutono se loro due possono stare insieme e finisce con un litigio.
Holden infine va a trovare la sua sorellina e le dà appuntamento davanti al museo vicino alla sua scuola, Phoebe si presenta con le valigie in mano pronta per partire con su fratello verso l’ovest, ma Holden vedendo sua sorella decide di non partire più e passare una stupenda giornata allo zoo.ù
Mi è piaciuto immaginare questo ragazzo messo alle strette dai duri lavori di essere adulto e questo mi ha fatto pensare che deve essere molto duro questo incarico.
Un’altra cosa stupenda è il legame con la sorellina perchè si vede che i due si vogliono bene ed è bellissimo immaginare una bambina che decide di andarsene dai suoi genitori per seguire il fratello è una cosa meravigliosa.
Ragazzi sto leggendo le vostre recensioni! Ricordatevi che oltre ai dati (Autore, Titolo, Casa ed, Genere), e alla trama, dovete scrivere anche un vostro commento.
NON COPIATE da altre recensioni in internet o dai libri. Non vi serve a nulla e io comunque me ne accorgo!
Per il commento:
*** Vi è piaciuto o no e perché (evitiamo magari le solite frasi generiche e andiamo un po’ al sodo!!!)
*** Avete imparato qualcosa?
*** Vi siete divertiti? Siete rimasti sorpresi dal libro e perché?
*** Vi è piaciuto un sacco un personaggio?
Titolo:L’isola del tesoro Autore: Robert Louis Stevenson Genere:romanzo Trama:
Il libro è ambientato nel settecento, racconta di una vecchia mappa del tesoro ritrovata dai protagonisti e questache li condurrà in viaggio dal porto di Bristol fino ad un’isola del Mar dei Caraibi.
Jim Hawkins, cioè il protagonista, è un ragazzo che vive con i genitori in una locanda sul mare vicino a Bristol chiamata “Ammiraglio Benbow”. Billy Bones, un capitano dall’ aspetto minaccioso, affitta una stanza nella locanda, ; dopo la morte del padre del protagonista, muore anche Billy. (Qui si poteva dire qualcosa di più per rendere più chiaro)
Jim e sua madre aprono il forziere lasciato da Bones e vi trovano una mappa.
Jim mostra la mappa ad alcuni suoi amici che gli dicono che si tratta della mappa del luogo in cui è nascosto il tesoro del capitano Flint. Nel reclutare la ciurma per il viaggio, senza saperlo reclutano alcuni uomini di Flint, fra cui Long John Silver e il capitano della nave Smollett. Jim dopo averlo saputo decide di liberarsi di loro, concedendoli concedendo loro di sbarcare sull’isola del tesoro per riposarsi, con l’intenzione di abbandonarli. Senza dirlo a nessuno Jim scende a terra con i pirati dai quali poi fugge. Addentrandosi nella foresta Jim incontra un ex marinaio di Flint abbandonato sull’isola tre anni prima.
Intanto anche Smollett e la sua banda di marinai sono sbarcati e si sono addentrati nel vecchio rifugio di Flint. Jim li raggiunge e gli racconta dell’incontro con Gunn. Dopo c’è una battaglia in cui i pirati assaltano il rifugio. Jim esce dal rifugio e con la canoa di Gunn va verso la sua nave l’Hispaniola, slega le corde e la porta ad arenarsi in un posto sicuro, sfuggendo al tentativo di Israel Hands di ucciderlo. Tornato al rifugio dei suoi scopre che i pirati l’hanno conquistato e viene fatto prigioniero.
Mentre Jim è prigioniero, Silver viene ammutinato dai suoi stessi uomini, e si trova in pericolo di vita; riesce però a farsi riaccettare come capo e, in questa operazione, salva anche la vita a Jim. Così è costretto a restituire il favore a Silver giurando di difenderlo davanti al tribunale per salvarlo.
Titolo:Il giovane Holden Genere:romanzo di formazione Casa editrice:Einaudi Autore:J.D.Salinger Trama:
Holden Caulfield è un ragazzo figlio di una famiglia benestante di New York, neIla sua famiglia ci sono i suoi genitori, suo fratello maggiore e dalla sua sorellina Phoebe e da suo fratello minore, il quale è morto da circa tre anni facirca tre anni prima. Il libro inizia con il protagonista che racconta una esperienza a distanza di un anno da quando è accaduta.
Holden si trova nel Pencey college in Pennsylvania e la sua situazione scolastica è molto brutta: ha già cambiato quattro scuole ed anche qui non ha ottenuto risultati soddisfacenti. Nelle cinque materie presentate è riuscito ad ottenere la sufficienza solo in inglese.
Il compagno di stanza di Holden è Stradlater, un ragazzo che a volte irrita il protagonista. Il giovane viene a sapere che il suo compagno di stanza esce con Jane, una ragazza di cui lui è innamorato, e per lei i due si mettono a litigare in modo violento: quello che ha la peggio è Holden.
Il mattino seguente lui decide di scappare a New York e non aspettare la chiusura del college. Tuttavia non avrebbe dovuto far sapere a nessuno della sua famiglia che era stato cacciato per l’ennesima volta da scuola. Arrivato in città Holden trova alloggio in un hotel di bassa categoria. Dopo un po’ esce dalla sua stanza e va in un locale, dove conosce tre ragazze, con le quali si intrattiene per quattro chiacchiere e balli. Finita la serata nel locale Holden si sente tutt’altro che assonnato; così prende un taxi e va in un altro locale della città. In questo locale incontra una vecchia conoscenza del fratello maggiore, in compagnia di un ufficiale della marina, che gli propone di sedersi al loro tavolo; Holden però rifiuta e torna in albergo. Qui Maurice, l’addetto all’ascensore, propone ad Holden un incontro con una prostituta; Holden accetta e torna in camera. Nella stanza si chiede se avesseabbia fatto bene ad accettare la proposta, essendo lui ancora vergine.
Mentre rimuginava su questo fatto, Sunny, la giovane prostituta, bussa alla porta. Dopo una breve conversazione con la ragazza, Holden le dice che non ha più voglia di fare niente, ma che le avrebbe dato lo stesso i cinque dollari che le sarebbero spettati. Durante la notte, mentre dorme in camera, risente bussare: si tratta di Maurice, protettore di Sunny, che chiede altri cinque dollari. Holden si rifiuta di darglieli, ma viene malmenato da Maurice che riesce infine a prendersi lo stesso i soldi.
Il mattino seguente Holden lascia l’hotel e mette le valigie negli armadietti di sicurezza della stazione; quindi telefona a Sally, una vecchia conoscenza, e si mette d’accordo per vedersi nel pomeriggio. Con lei Holden passa un bel pomeriggio; vedono uno spettacolo, vanno a pattinare ed infine a mangiare; tuttavia le cose tra i due non funzionano e, in seguito ad una discussione sulla probabilità che i due potessero stare insieme che si trasforma in litigio, Sally scoppia a piangere e Holden si allontana.
Dopo questo inconveniente Holden chiama un’altra conoscenza, Carl Luce, al quale dà appuntamento in un bar. I due parlano a lungo, Carl non ritiene opportuno fare discorsi seri con un tipo come Holden. Dopo che Carl se ne va Holden resta solo nel bar e si ubriaca. Smaltita la sbronza Holden decide di tornare a casa per far visita alla sorellina Phoebe, senza farsi scoprire dai genitori. Entra in casa e si dirige, cautamente, nella camera della sorella, che sveglia e parla a lungo. Lei gli dice che i genitori non erano presenti e che nell’appartamento c’erano soltanto lei e la governante sorda; poi intuisce che Holden è stato ancora una volta espulso da scuola. Inizialmente si arrabbia molto per questo fatto, ma poi si mette a ballare con lui. Ad un tratto però entrano in casa i genitori; Holden si nasconde nell’armadio, mentre la sorella distrae la madre per non farlo scoprire.
Dopo essere riuscito ad uscire dall’appartamento, Holden si dirige verso la casa del professor Antolini, a cui aveva chiesto precedentemente ospitalità. Prima di andare a dormire il professore si intrattiene per ascoltare le recenti avventure del ragazzo. Ma durante la notte Holden si sveglia perché si sente accarezzare la nuca: è il professor Antolini. Prendendo l’episodio come un tentativo di approccio sessuale, Holden, spaventato, si riveste ed usa come scusa l’aver lasciato le valigie alla stazione per poter andare via. Mentre va alla stazione pensa che sarebbe dovuto partire da solo verso l’Ovest degli Stati Uniti, andando alla ricerca di un lavoro per poter vivere in una capanna in montagna e metter su famiglia.
Prima di partire vuole salutare un’ultima volta la sorellina; le dà così appuntamento all’ingresso di un museo vicino alla scuola della bambina, ma questa si presenta con una valigia ed il desiderio di partire con il fratello a cui è molto affezionata. Questo tipo di comportamento provoca in Holden molti turbamenti, che fanno sì che il suo desiderio di lasciare la città svanisca; così passa un pomeriggio in compagnia della sorella, allo zoo. Al termine della giornata Holden ritorna a casa. Nell’ultimo, breve capitolo viene accennata la sua malattia, presentata in una riga nel primo capitolo: la TBC, che porta Holden a essere ricoverato in una casa di cura, seguito da uno psicanalista. Questi gli chiede se a settembre si metterà a studiare di nuovo, ma Holden non sa rispondergli.
Anche se in parte il testo è rielaborato molto è preso da qui http://it.wikipedia.org/wiki/Il_giovane_Holden e questo non vale!
Perché non provi a riscrivere il tuo testo? Aggiungi in questi giorni anche un commento personale sul libro e sul personaggio.
Autore: Clive Cussler Titolo: Oro blu Casa editrice: Mondadori Genere: romanzo Ok ma di che tipo?
Sintesi della trama Le risorse d’acqua del pianeta non sono infinite e l’acqua inizia a scarseggiare. La dottoressa Cabral scopre e mette a punto un sistema rivoluzionario per la desalinizzazione dell’acqua. Si reca in viaggio da casa sua in Brasile agli Stati Uniti per rendere pubblica la sua invenzione. Durante il viaggio un gruppo di pirati cerca senza riuscire di rapire la dottoressa, il tentativo non riesce e l’aereo è costretto a un drammatico atterraggio di fortuna nella giungla inesplorata del Venezuela e se ne perdono le tracce. Molti anni dopo due amici, Kurt Austin e Joe Zavala, agenti della Numa (???? che cos’è?), stanno partecipando ad una gara di motoscafi offshore, durante la quale viene evitata per un soffio la collisione con un branco di balene morte per cause misteriose. Parte da questo episodio un’indagine che porterà i due agenti fino a una strana centrale sottomarina nella baia californiana. Comincia da qui un’operazione di spionaggio dovedurante la quale i due agenti si trovano al centro di uno dei più complessi intrighi affrontati dalla Numa. Ormai è chiaro che in palio ci sono le riserve d’acqua e la famosa conversione di quelle salate. Si scopre così una macchinazione per questo che viene definito oro blu: una spietata imprenditrice nordica vuole impossessarsi a tutti i costi della formula di desalinizzazione per essere così padrona del mondo. Nelle loro ricerche i due amici ritrovano la dottoressa Cabral e con lei e la sua scoperta sconfiggono l’imprenditrice e le sue cattive intenzioni. Sconfitta la parte cattiva si pùo così mettere a disposizione dei paesi senz’acqua l’invenzione e creare benessere anche in quelle parti del mondo. Mi sono piaciute molto tutte le peripezie che i due scienziati della Numa fanno per il bene di tutto il pianeta.
Mi permetto di suggerrirlo anche alla mia prof., è sicuramente un libro che a lei piacerà moltissimo.
Benissimo, allora lo leggerò anch’io volentieri!
Ok il testo, ma ATTENZIONE ALLE MAIUSCOLE! Te le ho corrette tutte in neretto. Guarda.
Autore: John Grisham Titolo: La prima indagine di Theodore Boone
Casa editrice: Mondadori Genere: giallo Sintesi della trama: Theodore Boone figlio tredicenne di due avvocati vuole a sua volta diventare avvocato; egli fornisce consulenze legali ai suoi compagni di scuola,talvolta ai suoi insegnanti, e quando sospetta che ci sia un’un errore nella giustizia indaga da solo. Nel suo tempo libero passa in tribunale e assiste ai processi come spettatore, ma poi si fa un’inchiesta tutta sua. Un pomeriggio si trova appunto in tribunale per assistere al processo del secolo: Peter Duffy ricco giocatore di golf sta per essere scagionato per insufficienza di prove dall’accusa di avere ucciso la moglie. Tutti sono convinti che lui sia l’assassino, ma le prove non sono sufficienti. Theodore però conosce un testimone importantissimo che conosce la verità, ma che ha solo tredici anni ed è un clandestino. Come fare per assicurare un assassino alla giustizia???? Il ragazzino riesce così a coinvolgere i genitori e far fermare il processo in corso per un aggiornamento con nuovi indizi e nuove prove. In questo caso il piccolo avvocato riesce anche a dare un futuro dignitoso al piccolo testimone che, con la sua testimonianza potrà avere il permesso di soggiorno e una casa. Nel suo piccolo è comunque un futuro grande avvocato.
Il personaggio che più mi ha colpito è propio il bambino prodigio Theodore che con grande audacia riesce a capire anche cose che nemmeno i giudici capiscono. Anche questo è un libro adatto ai miei compagni e coetanei perchè sviluppa un senso di ricerca e di conoscienzaconoscenza delle cose.
Autore:George Orwell Titolo:La fattoria degli animali Casa editrice:Oscar Mondadori
Genere:avventura Sintesi della trama
Gli animali di una fattoria sono stanchi di subire dagli esseri umani ogni tipo di sopruso, decidono quindi di ribellarsi e, dopo avere cacciato il proprietario, tentano di gestire la fattoria da soli con un concetto di uguaglianza tra tutti gli animali. Quasi subito però si crea una nuova classe di prepotenti e tiranni animali che si impongono sugli altri più docili. Così piano piano si perdono le condizioni di uguaglianza e di fraternità su cui era fondata la nuova fattoria; anche le leggi proclamate nelle precedenti riunioni si vanno perdendo e il grosso maiale Napoleone riesce a mettersi al potere ed appropiarsi di tutti gli utili della fattoria; tornano così gli stessi maltrattamenti e le stesse privazioni di quando comandava l’uomo. Il racconto finisce con la rivolta dei pochi animali sopravvissuti al dominio e alle leggi di Napoleone che, a sua volta viene sopraffatto da un gruppo di agricoltori vicini di fattoria. Il personaggio che più mi è piaciuto è il cavallo da tiro Boxer che, fino all’ultimo, anche quando sta andando al macello per volere di Napoleone che lo vuole eliminare, non comprende la malvagità di quest’ultimo e continua dopo dodici anni nella sua fedeltà assoluta e cieca verso lo stesso . Mi è piaciuto perchè è una bella storia fantasiosa anche se un pò irreale.
lo suggerisco ai miei compagni e anche alla mamma perchè è importante capire che non ci si può sempre fidare di tutti.
Autore: Aprilynne Pike Titolo: Wings Genere: Romanzo di quale tipo??? Casa editrice: Sperling e Kupfer
Sintesi della trama:
Questo libro racconta la vicenda di una ragazza di nome Laurel una ragazza che ha quindici anni, gli occhi e i capelli chiari, mangia solo frutta e verdura non ama gli spazi chiusi, i vestiti lunghi e non è mai andata a scuola perché preferiva studiare a casa.
Un giorno lei e la sua famiglia si trasferiscono dalla città di Orik e dalla loro casa nel bosco, a Crescent City in una villetta di città.E per finire in bellezza la madre decide di mandarla al liceo e Laurel dovrà affrontare anche la vita in pubblico. Arrabbiata dal velocissimo cambio di ambiente, il primo giorno di scuola incontra David, un ragazzo gentile e carino, appassionato di biologia, con cui fa subito amicizia. David l’aiuterà ad integrarsi nella scuola,e a fare anche amicizia.
Dopo qualche giorno però la scuola e gli amici non sono più un problema, perché ce nè un altro in questione, dopo un paio di giorni a Laurel nasce un foruncolo sulla schiena che mano a mano diventa sempre più enorme fino a che non spuntano un paio di ali. Terrorizzata, si confida con David che la consola e cerca di aiutarla a trovare una risposta con la scienza, riuscendo solo ad aumentare le domande.
Le risposte arriveranno il giorno in cui lei e la sua famiglia torneranno alla vecchia casa di Orik. Nel bosco intorno alla casa incontrerà Tamani, un ragazzo bellissimo e misterioso, che le rivelerà la verità sulle sue ali: lei è una fata.
Personaggio che mi ha colpito di più e perchè:
Il personaggio che mi ha colpito di più è stato Tamani, così misterioso, ma anche dolce nei confronti di Laurel.Mi ha impressionato anche il fatto che sia apparso dal nulla e si sia comportato con Laurel come se tra loro ci fosse stato qualcosa nel passato.
Mi è piaciuto perchè…
Questo libro mi è piaciuto perchè ti attira subito, è scorrevole da leggere ed è molto intrigante.
Lo consiglio a chi perchè…
Lo consiglio agli amanti delle saghe fantasi come Twilight, il diario del vampiro, perchè questo libro, secondo me, è ancora più affascinante secondo me.
bene! Recensione interessante per gli amanti del fantasy
Autore: Francesco D’adamo. Titolo: Storia di Iqbal Casa editrice: Edizione El Genere: Realistico (tratto da una storia vera) Trama:
La storia di Iqbal narra di una ragazza, Fatima, che racconta al lettore, il periodo in cui era stata venduta a un padrone, per pagare un debito della sua famiglia. Il padrone le faceva costruire i tappeti. Lei non era l’unica bambina, c’erano altri bambini, che come lei erano lì, perchè dovevano pagare un debito.
Tutti lavoravano ogni giorno, e ogni giorno il padrone cancellava ad ognuno di loro, un segno da una lavagna per indicare che avevano cancellato una parte del debito.
Un giorno venne un ragazzo nuovo, si chiamava Iqbal, Fatima passava tutte le notti con lui a chiacchierare; anche lui era venuto dal padrone per un debito, solo che era già stato venduto ad altri otto padroni prima di esso, quindi Iqbal diceva che il debito non si sarebbe più tolto.
Un giorno vennero alla casa del padrone alcuni clienti, Iqbal aveva da fare un tappeto pregiato, solo che lo ruppe per ribellarsi con un coltello.
Venne messo in castigo nella tomba, una buca in giardino.
Per ben tre giorni rimase là dentro.
Una mattina Iqbal scomparve, e scappò, ritornando con un signore che, era autorizzato a liberare tutti i bambini, perchè era contro il lavoro minorile e lo sfruttamento.
Li portò tutti in una casa per bambini, dove tutti vennero riconsegnati alle loro famiglie.
Tranne Iqbal però che da quel giorno si occupò di salvare e di liberare i bambini; venne anche premiato, per la sua abilità di infilarsi nelle case dei padroni, raccogliere le prove per denunciarli e liberare i bambini.
Purtroppo un brutto giorno Fatima ricevette una lettera, che diceva che Iqbal era stato assassinato.
Personaggio che mi ha colpito di più
Il personaggio che mi ha colpito di più è stato Iqbal, perchè è riuscito a salvare tanti bambini, e ha avuto anche il coraggio di ribellarsi dai suoi padroni.
Mi è piaciuto perchè
Mi è piaciuto tutto il libro.
La fine però mi è sembrata un po’ deludente.
Infatti dopo un’ avventura piena di sofferenze divertimento e anche la maniera di descriverle con le emozioni ecc. di quello che stava succedendo, tutto finisce con una semplice lettera . Lo suggerisco a chi, perchè?
Lo suggerisco a chi piacciono le storie vere e anche a chi è contro il lavoro e lo sfruttamento minorile.
Ma anche ai padroni che anno e stanno maltrattanto e sfruttando i bambini, perchè leggendo le ingiustizie che sono raccontante in questo libro, possano accorgersi di quanto un bambino soffra e di quanto sia brutto costringere a lavorare un minorenne, facendogli fare lavori davvero faticosi.
Autore: Jack London Titolo: Il richiamo della foresta Genere: Romanzo d’avventura Sintesi della trama:
Questo libro racconta di un cane di nome Buck,un San bernardo che vive una vita semplice nella valle di Santa Clara insieme al suo padrone. Un giorno però, Manuel, il giardiniere della villa, ruba Buck al suo padrone e lo vende per pagare dei debiti. Buck viene inviato in Alaska e venduto ad una coppia di canadesi chiamati Francois e Perrault,che lo avevano comprato perché erano rimasti sorpresi dal suo fisico. Francois e Perrault lo allenano come cane da slitta e Buck impara velocemente come sopravvivere alle fredde notti invernali e alle regole della muta osservando i propri compagni. Lui e il capo muta, Spitz, diventano rivali. Durante la storia Buck batte Spitz in uno scontro, e dopo la sconfitta Spitz è ucciso dagli altri cani. Buck diventa quindi il leader della muta.
In seguito Buck viene venduto ad un uomo di nome Charles, sua moglie, e suo fratello, i quali non conoscono assolutamente nulla né di trasporti su slitta né di come sopravvivere nell’ Alaska. Lottano per controllare la slitta e ignorano gli avvertimenti di non viaggiare durante il disgelo nella stagione primaverile. Inizialmente danno troppo da mangiare ai cani poi, quando il mangiare comincia a scarseggiare, non li nutrono affatto. Durante il viaggio si imbattono in John Thornton, un esperto della vita all’aria aperta, che nota il terribile stato in cui sono i cani della muta a causa del trattamento dei padroni. Thornton avverte i tre di non attraversare il fiume gelato ma loro non intendono ascoltare i suoi consigli; anzi, ordinano a Buck dicontinuare. Lui, esausto, affamato e percependo il pericolo, si rifiuta di obbedire e continua a stare sulla neve immobile. Thornton, nota che Buck è un San bernardo di grande valore ed è disgustato dall’atteggiamento violento dei suoi padroni nei suoi confronti, libera Buck dalle sue corde dopo essere stato picchiato e dice al trio che ha intenzione di tenere il cane. Dopo alcune discussioni, il trio parte e tenta di attraversare il fiume ma, come Thornton aveva avvertito, il ghiaccio si ruppe e i tre cadono nel fiume insieme ai cani e alla slitta.
Mentre Thornton accudisce Buck e lo riporta in piena salute, tra i due si instaura un rapporto di fedele amicizia, amore e devozione. Buck salva la vita a Thornton quando cade nel fiume, quindi Thornton porta Buck con sé in viaggio alla ricerca dell’oro. Durante il viaggio un uomo fa una scommessa con Thornton sulla forza del cane. Buck vince la scommessa tirando fuori una slitta di mezza tonnellata da un terreno ghiacciato. Mentre Thornton e i suoi compari ritornano nel campo per continuare la ricerca dell’oro, Buck inizia ad esplorare l’ambiente venendo in contatto e facendo amicizia con un lupo della landa. Una notte però, Buck ritorna da una breve caccia e trova il suo amato padrone e gli altri nel campo morti, uccisi da un gruppo di indiani Yeehat. Nello scontro finale Buck uccide gli indiani per vendicare Thornton e, dopo aver capito che la sua vecchia vita è solo un ricordo del passato, segue il lupo nella foresta rispondendo al richiamo della vita selvaggia. Personaggio che mi ha colpito di più e perchè:
Ci sono tanti personaggi che mi hanno colpito, come l’uomo con la maglia rossa, che picchia Buck con il randello. Decisamente lui è stato uno dei personaggi più impressionanti perchè, quando leggevo, mi chiedevo quanto si può essere stupido, e orribile per maltrattare un animale. Mi è piaciuto/Non mi è piaciuto e perchè:
Questo libro mi è piaciuto, peccato per l’inizio così veloce e anche pieno di sofferenze per Buck, poi però sono stata felice che abbia trovato un amico, mi sono sorpresa però che non sia tornato alla vita di prima, perchè durante il viaggio ripensava alla bella vita di prima. Lo suggerisco a chi perchè:
Lo suggerisco agli amanti dell’avventura e a chi piacciono i libri scorrevoli e che ti appassionano dal primo momento.
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1° recensione.
Titolo del libro: ” Dieci piccoli indiani”.
Autore: Agatha Christie.
Casa editrice: classici moderni Oscar mondadori.
Genere: giallo.
Trama:
Dieci piccoli indiani è un libro in cui dieci persone: Vera Clayrthone, Anthony Marston, i servienti Rogers, l’ex ispettore Blore, il generale Macarthur, Philip Lombard, Emily Brent, il dottor Armstrong e il giudice Wargrave, ricevettero delle lettere dove vennero invbitati a Nigger Island. Alo loro arrivo vennero accolti da due servienti, i Rogers.
Tutti si chiesero dove sia il padrone e i Rogers risposero dicendo:-noi non abbiamo ancora visto i signori Rogers perchè loro erano arrivati due giorni prima lì e il padrone(gli Owen) erano in ritardo. Gli invitati cenarono e poi si accomodarono nel salotto, dove presero da bere ed incominciarono a conoscersi.
Ad un certo punto sentirono delle voci, che provenivano dal gira dischi. Quelle voci gli accusavno uno ad uno di omicidio, dicendogli perfino la data e chi avevano ucciso. Tutti si terrorizzarono!. Quando le voci finirono di parlare, gli invitati chiesero al maggiordomo e alla cameriera(i Rogers), chi aveva messo in funzione il gira dischi e loro dissero di essere stati incarcati dal padrone di mettere in funzione il gira dischi, propio a quell’ora.
Ad un tratto si accorsero che il giovane Anthony Marston ….era morto. Ma come è morto, in così poco tempo di distrazione, per ascoltare il gira dischi?. Era morto avvelenato con il cianuro, che è un veleno.
Il mattino seguente il maggiordomo, stava svegliando la moglie ma…lei non si svegliava. Era morta, pure lei morta avvelenata con il cianuro. Tanti incominciarono a dubitare che l’assassino fosse il dottor Amstrong perchè solo lui la sera gli aveva dato da bere una medicina, dato il suo svenimento dopo appena aver sentito le accuse del disco.
Il mattino seguente Macarthur andò, giù fino al mare e si sedette sugli scogli. Dopo un po’ la signorina Emily lo raggiunse ed incominciarono a parlare. Durante la conversazione, Macarthur disse varie volte:- è finita, ormai è la fine, muoriremo tutti…-, sembrava che lui sapesse già tutto e alla ragazza vennero dei dubbi.
Verso l’ora di pranzo ognuno entrò in casa e si diresse nella sala da pranzo. Mancava solo il generale, dove sarà finito?. Emily disse che lei lo incontrò agli scogli e che avevano chiaccherato a lungo. Allora uno di loro andò fino agli scogli a controllare se c’era.Intanto in casa tutti fissavano la signorina Brent, che era stupita da tutto ciò.
Al ritorno del compagno, esso gli raccontò che aveva trovato il generale in acqua e lo ha trasportato fino alla spiaggia, infine notò subito che era morto. Pranzarono tutti silenziosamente, dopodicchè si misero a ragionare su cm fosse possibile la morte di tutte queste persone in soli due giorni.
All’alba del giorno successivo, il maggiornomo come al suo solito si alzò presto per andare a spaccare la legna per il camino. Al risvegio degli altri lo trovarono morto, aveva un’ascia conficcata nella testa. A questo punto, non sapendo più cosa pensare si chiesero se apparte loro sull’isola c’era qualcun altro e per verificare se fosse vero, girarono tutta l’isola dividendosi in gruppi. Al ritorno di tutti si affermò che sull’isola c’erano solo dieci persone, ovvero loro. Allora incominciarono a dubitare che l’assassino potesse essere uno di loro e ognuno disse chi credeva che potesse essere. Secondo Vera l’assassino si stava ispirando alla poesia che notò subito appena entrata nella sua stanza….
Dopo una sfilza di possibili verità, decisero che se ne volevano andare da quel posto ma per il momento non potevano, perchè il battello che l’aveva portati fino all’isola di Nigger Island, ultimamente non passava a causa della pioggia.
Improvvisamente nei giorni successivi morirono altri d loro, cioè: Emily Brent e il giudice Wargrave. Wargrave lo trovarono seduto in sala, ed aveva una parrucca in testa, fatta con la tenda che non trovava più il maggiordomo e con la lana grigia che non trovava più Emily. Aveva anche una puntura sul collo e l’assassino voleva fargli credere, che quello fosse una puntura di vespa che l’aveva ucciso, mettendo una vespa viva sul vetro della sala.
Non sapevano che altro fare, ma uno di loro ebbe un’idea e la propose:-per risolvere questo problema, mettiamo, chiusi in un armadio tutte le armi e medicine che possono, in qualche modo, servire all’assassino e non bisogna mai lascia due di noi staccati dal gruppo, piuttosto uno, ma da solo e teniamo gli occhi ben aperti, questo è tutto-.
Poi morì il dottore e rimasero in tre. Successivamente morì Blore, assassino gli aveva fatto cadere in testa un masso di marmo.
Infine,da ragazza astuta Vera ammazzò Lombard per paura che fosse lui il malvagio assassino, ma non perchè lo fosse lei, lo fece solo come difesa.
Rimasta sola essa si sentì in colpa per quello che aveva fatto e non sapendo cosa fare, tutta addolorata salì su nella sua stanza. E stranamente, appena entrò in camera vide un cappio, quelli che si fanno per impiccarsi. Ma chi ce lo avrà messo lì?, era un mestero.
era tutto un mistero.
Questo libro mi è piaciuto perchè: non avevo mai letto un libro giallo e questo mi ha colpito subito, incuriosendomi e mi è piaciuto fino alla fine, ogni minimo dettaglio.
Il personaggio che mi ha colpito di più è: l’assassino perchè ha usato una strategia ben diversa da quelli letti in classe e mi è sembrato molto ingegnoso. Un’altra cosa che mi ha colpito di lui è stato il fatto che già da piccolo lui aveva il desiderio di ammazzare le persone.
Titolo L’ULTIMO SOLSTIZIO
Autore Anthony Horowitz
Casa Editrice Mondadori
Protagonista MATT
Trama:
L’Ultimo Sostizio, è il secondo libro di una serrie che racconta le avventure di Matt Freman, un ragazzo con poteri soprannaturali, è la reincarnazione di un guerriero inca vissuto molti secoli fa.
La storia di questo libro comincia nello Yorkshire, dove Matt convive con il giornalista Richard ed è in contatto con la misteriosa organizzazione Nexus, che tramite Fabian lo sostiene economicamente.
La missione di Matt è impedire che sulla terra ritornino dei Demoni noti come “gli Antichi” che porterebbero morte e distruzione.
La zia di Matt cerca di ucciderlo, incendiando la casa perchè obbligata dagli antichi, ma Matt si salva grazie a delle visioni sul futuro.
La Nexus informa Matt e Richard di un libro ritrovato da poco che parla della storia degli Antichi con particolari che neanche la Nexus conosceva.
Nemico di Matt è Diego che riesce a rubare il libro per far rivivere gli Antichi e scappa in Perù.
Mentre Matt è in viaggio per il Perù sogna di un ragazzo sudamericano importante per la sua missione in quanto anch’egli ha poteri sovrannaturali.
Tra varie peripezie trovano una copia del libro e la fanno analizzare dalla dottoressa Chambers, che gli indica di andare a Nazca, famosa per le sue linee nel grano, qui Matt grazie ai suoi poteri uccide Diego il suo rivale, esce dal duello distrutto e non riesce a impedire il ritorno degli Antichi che si disperdono nel mondo sotto forma di spiriti.
Pedro, il sudamericano, guarisce Matt con i suoi poteri, devono ora trovare altri tre guardiani in modo di formare una squadra che possa distruggere per sempre gli Antichi.
Mi è piaciuto molto tanto che sto cercando gli altri libri collegati è molto avvincente a me piacciono gli Inca e il protagonista Matt vorrei essere io.
GLI ELEFANTI HANNO BUONA MEMORIA
AUTORE: Agata Christie
EDITORE: Mondatori
GENERE: Giallo
SINTESI DELLA TRAMA:
Per spiegarvi la trama dovrò tornare molto indietro nel tempo a circa quindici anni fa in un luogo chiamato Cornovaglia dove vennero rinvenuti due cadaveri nei pressi di una scogliera; si trattavano di un uomo e una donna.
A quei tempi quel duplice suicidio come lo aveva definito la polizia aveva fatto molto scalpore ed erano girati molti pettegolezzi, tutti si chiedevano se era stata la moglie a uccidere il marito o viceversa.
Ma per mancanza di prove il caso fu archiviato ma non dimenticato infatti nel mondo ci sono diversi generi di persone, ma ce n’è uno in particolare di cui si sono serviti il detective Poirot e la scrittrice Oliver: gli elefanti, ma badate bene che con il termine elefanti non si sono riferiti agli animali ma alle persone che hanno buona memoria.
E’ da loro che interrogandoli mano a mano riusciranno ad arrivare ad un colpevole.
IL PERSONAGGIO CHE MI HA COLPITO DI PIU’ E PERCHE’?
Il personaggio che mi ha colpito di più in questo libro e Celia Ravenscroft, una ragazza descritta in modo aggressivo all’inizio, vista dagli occhi della scrittrice e di Poirot è anche un po’ pericolosa ma di lei mi ha colpito molto la sua determinazione nello scoprire la verità sui suoi genitori e finchè non l’avrà scoperta non si sposerà. Solo dicendo questo mi ha colpito anche perché non viene descritta molto nel libro e quindi la vedo come un’estranea perciò a questa frase in cui dice di non volersi sposare prima di scoprire la verità mi ha un po’ stupito.
MI E’ PIACIUTO / NON MI E’ PIACIUTO PERCHE’:
Questo libro mi è piaciuto perché non solo il caso è difficile ma anche perché era ormai un caso vecchio e archiviato.
E mi ha sorpreso leggere tutto ciò che diceva la gente interrogata, i particolari che usavano le persone e come se li ricordavano bene anche se a volte tutti facevano un po’ di confusione.
Mi ha colpito in particolare la metafora sugli elefanti, all’inizio leggendo solo il libro mi chiedevo cosa centrassero gli elefanti e poi durante la lettura tutto ha avuto senso.
LO SUGGERISCO A CHI E PERCHE’:
Lo suggerisco a tutte le persone a cui piacciono i gialli ma anche a chi vuole fare un salto nel passato leggendo.
E’ un libro molto interessante e buffo se lo si guarda dal punto di vista della scrittrice che si fa sempre prendere dall’ansia quando deve incontrare le sue fun.
IL SOGNATORE:
Storia del bambino che diventò Pablo Neruda
AUTORE: Pam Munoz Ryan y Peter Sìs
EDITORE : Mondadori
GENERE : Biografia
SINTESI DELLA TRAMA:
In una piccola città del Cile, un bambino, Neftali Reyas, ritenuto già all’età di otto anni da suo padre un idiota che non ha amici, chiuso in se stesso, sta iniziando a mettere le sue radici per diventare uno dei più celebri poeti del mondo: Pablo Neruda.
Le sue poesie e i suoi testi hano iniziato ad essere letti dalla gente già all’età di tredici anni sul giornale dello zio Orlando, un eroe dal punto di vista del ragazzo perché lotto per i diritti dei Mapuche, gente analfabeta che vive come vagabondi.
Ma quando un giorno il giornale va a fuoco ecco che per Neftalì è tutto perduto mentre lo zio è sempre più forte e combattivo.
La carriera del ragazzo però decollerà quando le sue poesie inizieranno ad essere pubblicate sul giornale dell’università, dove la scrittura diventerà il modo più semplice per farsi capire e ascoltare dalle persone.
Ogni sua emozione andrà a formare una frase che andrà poi a formare insieme ad altre frasi poesie meravigliose che faranno emozionare la gente.
I suoi racconti verranno letti in tutto lo stato e poi tradotti e letti in tutto il resto del mondo.
IL PROTAGONISTA:
Neftalì viene chiamato il sognatore sul titolo perché non riusciva mai a stare coi piedi per terra, per ogni cosa, oggetto, animale o persona lui doveva fantasticarci sopra, pensava a qualsiasi cosa e aveva la mania di raccogliere qualsiasi oggetto trovasse per terra che gli interessasse: pigne, foglie, pietre…e poi tutto su una mensola come fossero trofei; per esempio, il suo primo giorno nella grande foresta Neftalì non sapeva dove cominciare era pieno di animali, alberi da tutte le parti e allora si mise all’opera prese di tutto da legnetti a pietre e fogli, persino delle penne che degli uccelli avevano perso e quando venne il momento di tornare sul treno ne aveva le mani piene.
M a un altro problema che ha e per cui suo padre lo considera ancora più scemo è il fatto di essere balbuziente, ossia di non riuscire a parlare scandendo bene le parole; è anche per questo che la scrittura diventerà un punto fondamentale nella sua vita.
MI È PIACIUTO/ NON MI PIACIUTO:
Questo libro non mi è piaciuto tantissimo perché a volte era un po’ noioso soprattutto quando si metteva a pensare, perché pensava veramente di tutto.
Comunque dopo un po’ inizia ad essere un po’ più interessante, la mia parte preferita del libro è quando inizia a raccontare del lavoro dello zio e delle riunioni a cui partecipava quando è andato a lavorare da lui e soprattutto un giorno in cui il padre era fuori per lavoro e in casa rimangono solo lui, Laurita, suo fratello, la madre e lo zio e iniziano a ballare e travestirsi bevendo cioccolata calda pensando che quel momento non finisca più e assaporando tutta la felicità.
LO SUGGERISCO A:
Lo suggerisco alle persone che amano Pablo Neruda in particolare per fargli conoscere la storia del loro poeta preferito ma anche a chi come a me piace sedersi su un divano o camminare per strada pensando a tutto ciò ci capiti per la mente.
AIUTO, POIROT
AUTORE: Agatha Christie
EDITORE: Mondatori
GENERE: Giallo
SINTESI DELLA TRAMA:
Poirot viene chiamato in Francia per aiutare un famoso milionario ma sfortunatamente scopre al suo arrivo che l’uomo è oramai morto: assassinato.
Con lui c’è anche il buon capitano Hastings che ben presto si ritroverà in mezzo a una sfida tra Poirot e il segugio umano: il detective Geraud un noto investigatore molto conosciuto in Francia.
Nella storia saranno implicati la moglie della vittima, il figlio Jhon che all’ora dell’omicidio doveva trovarsi su una nave diretta a Buenos Aires, la sua fidanzata, che in realtà è anche la figlia dell’ex amante di suo padre e la misteriosa Bella della lettera ritrovata nella tasca della vittima.
Una delle più belle storie di Agatha Christie nella quale Poirot come sempre arriverà ad una conclusione con molta facilità e riuscirà anche finalmente a legare in matrimonio il buon amico Hastings con la bella e attraente Dulie legata in un qualche modo al delitto.
HASTINGS:
Il capitano Hastingsè uno dei più stimati amici di Hercule Poirot.
Ha all’incirca venti anni ed essendo in congedo per via di una ferita di guerra segue Poirot aiutandolo con i casi, anche se, Poirot deve sempre dargli qualche consiglio e fargli riflettere prima che capisca anche lui chi è l’assassino, tutto sta nelle cellule grigie.
Ma il suo cervello si offusca sempre quando una bella ragazza è vicino a lui, infatti trova tutte le donne molto belle in particolare se sono buone d’animo.
È simpatico e sempre molto allegro anche se a volte si irrita quando Poirot inizia a darsi troppe arie con una finta modestia.
Ci tiene tanto a rispettare le regole del suo vecchio college: Oxford, tra cui ce né una in particolare a cui tiene molto ed è quella di immischiarsi negli affari altrui.
MI È PIACIUTO/ NON MI È:
Questo libro mi è piaciuto perché c’è molta suspance , non si riusciva mai a capire niente perché entravano sempre più fatti e persone nella storia che nel giro di pochi minuti cambiavi idea sul colpevole.
Ma mi è piaciuto anche per via della sfida tra Poirot e Giraud.
LO SUGGERISCO A:
Lo suggerisco a tutte le persone che amano i gialli, per prendere questo libro come una sfida e vedere se le nostre cellule grigie sono migliori di quelle di Hercule Poirot.
Titolo: La foresta dei Pigemei
autore: Isabell Allende
casa editrice: feltrinelli
Genere: avventura, fantasy
Trama:
Il libro “La foresta dei Pigmei” racconta di una compagnia dell’International Geographic e due ragazzi: Alexander Cold e Nadia Santos.
Alla compagnia dell’International Geographic viene dato l’ordine di fare un reportage sui safari a dorso di elefante in africa, finito il safari giunge a prenderli Angy Ninderera una pilota di aerei, la quale li deve portare alla civiltà, in quel momento arriva Fratel Fernando, il quale li convince ad andare a Ngoubè per cercare i suoi amici missionari, allora Angy carica tutti sul suo aereo e viaggiano verso la meta, ma a mancanza di carburante la pilota deve tentare un atterraggio di emergenza su una spiaggia, lì incontrano alcuni uomini che in cambio di cibo li portano all’entrata della foresta per andare a Ngoubè.
In quel posto incontrano degli strani tipetti molto bassi, i quali li conducono al villaggio dove vivono i pigmei e i bantù che prima andavano d’accordo sotto il governo della regina Nana-Asante, ma adesso governati dal re Kosongo e dall’ufficiale Mbembelè, due delle tre forze maggiori a Ngoube, il terzo è lo sciamano Sombe, non vanno più d’accordo.
Nadia e Alex non piace come si comportano il re e l’ufficiale e così voglio causare una sottospecie di colpo di stato dove gli abitanti “rovesciano” la dittatura. Per poterlo fare avevano bisogno dell’amuleto sacro dei Pigmei che gli spiriti erano dalla parte loro. Per prendere l’amuleto Nadia usa la sua abilità di diventare invisibile così si infiltra nella casa del re, l’amuleto si trovava attaccato al sacro mantello di Kosongo, lei lo prende e appicca un incendio che funge come diversivo per tagliare la corda. Preso l’amuleto Alexander e Nadia vanno nell’antico cimitero dei Pigmei per parlare con gli spiriti, all’inizio era solo trascorrere una notte lì e poi dire ai Pigmei che gli spiriti erano con loro, ma lì incontrano la regina e nello stesso tempo parlano con gli spiriti. Il mattino seguente riferirono tutto ai Pigmei e così iniziò la rivolta.
Il piano consisteva nello screditare il re e poi sfidare ad un combattimento fino all’ultimo sangue e poi far scoprire che lo sciamano è solo un impostore.
Alexander e Nadia fecero inciampare gli schiavi che portavano la portantina reale, così fecero cadere il re che quando si rialzò tutti avevano paura della leggenda che lui andava a raccontare cioè che se toccava la terra con i piedi la terra tremava, ma non successe nulla e tutti gli diedero contro e si accorsero che il re era Mbembelè, così lui scappò.
Arrivo Mbembelè il quale venne subito sfidato a duello dal più abile cacciatore fra i pigmei, lui aveva con se l’amuleto della sua tribù e l’amuleto di Alexander un escremento di drago dato a lui da Dil Bahadur nelle fredde vette dell’Himalaya, l’amuleto serviva per schivare le armi da taglio e infatti il combattimento prevedeva una sfida con i macheti. Il Pigmeo risparmiò Mbembelè e così anche lui scappò.
Infine arrivò lo sciamano Sombe il quale incuteva terrore a tutti, appena arrivò mise subito terrore a tutti, ma Alexander notò una certa somiglianza tra lo sciamano e Mbembelè e così lo smascherò, ma infine arrivò un mostro a tre teste, Alexander invocò il suo animale totemico: il giaguaro, subito si trasformò in esso e rincorse la bestia che infine venne buttata nel pozzo dei coccodrilli.
Questo libro mi è piaciuto perchè avendo letto gli altri due mi aspettavo una cosa meno bella dei libri precedenti, ma devo dire che questo è molto più bello degli atri due.
RECENSIONE DEL TERZO LIBRO
Autore: Antoine de Saint-Exupèry
Titolo: Il piccolo principe
Casa editrice: Tascabili, Bompiani
Genere: Fantastico
TRAMA
Tutto inizia del deserto, dove un aviatore sta cercando di riparare il suo aereoplano dopo essersi schiantato. La mattina seguente arriva il piccolo principe che chiede all’uomo:” Mi disegni una pecora?” dopo vari tentativi di disegnare la pecora, l’aviatore disegna una scatola con tanti piccoli fori e dice che al suo interno ci sono delle pecore. Al bambino andò bene il disegno perchè pensò che l’essenziale è invisibile agli occhi. Da li il bambino inizia a raccontare la sua storia e di come mai fosse in mezzo al deserto del Sahara. Voleva conoscere l’universo e per fare ciò vagava da un asteroide all’altro. Durante le sue tappe incontra insolite persone tra cui:
– Un re sempre triste perchè non ha nessun suddito a servirlo;
– Un ubriacone che beve per non provare vergogna;
– Un omino che spegne e riaccende i suoi lampioni continuamente;
– Un uomo d’affari sempre indaffarato a contare le stelle;
– E un geografo che non ha ancora scoperto nulla.
Da tutti questi insoliti personaggi impara ogni volta qualcosa.
Il personaggio che mi ha colpito di più e perchè…
Il personaggio che mi ha colpito di più è il piccolo principe perchè trovo che sia un personaggio umile, generoso e avventuroso.
Lo consiglio a chi…perchè…
Lo consiglio a tutti quelli a cui piace fare mentalmente viaggi nella fantasia, attraverso pianeti mai visti prima, conoscendo nuove persone insolite.
Non mi è piaciuto perchè…
A me questo libro non è piaciuto perchè la trama è, a mio parere difficile e l’intreccio della storia complicato, nel complesso l’ho trovato poco scorrevole.
Titolo: Il sognatore Storia del ragazzo che diventò Pablo Neruda
Scrittori: Pam Munoz Ryan & Peter Sìs
Genere: Storia del quotidiano
Trama: Neftalì, è un ragazzino spesso ammalato da piccolo, a cui piace scrivere le parole che impara su una striscetta di carta e poi le ammucchia in un cassetto.
Crescendo scopre che ha un talento per la poesia, però il padre gli impedisce di scriverne perché vuole che lui diventi un bravo architetto, o un dottore.
Un giorno però conosce un suo zio che gestisce un giornale e che gli permette di pubblicare le sue poesie.
Un giorno però il giornale viene incendiato, a causa degli articoli scritti dallo zio, sui diritti degli indigeni che abitano nelle zone circostanti al paese, scacciati dalle loro terre per la costruzione delle ferrovie.
Diventato grande inizia a scrivere su giornali importanti sotto falso nome, deciderà di chiamarsi Pablo Neruda.
Commento Personale: Mi è piaciuto molto, è un libro molto poetico e profondo, ci sono addirittura pagine coperte di suoni onomatopeici che rappresentavano la pioggia piuttosto che dei passi, eccetera.
Paragrafo preferito: Ci sono diverse poesie molto belle sul libro: Neftali? Chi versa l’acqua dalle nubi alle cime nevose fino al fiume e alimenta l’oceano famelico?
Titolo: L’isola misteriosa
Autore: Jules Verne
Genere: Avventura
Casa editrice: De Agostini
Trama: Durante la guerra di secessione americana, dei prigionieri unionisti sono prigionieri in una campo di prigionia confederato, dal quale evadono con un aerostato, che però li trascina su un’isola deserta.
La compagnia è composta da un ingegnere, un giornalista, un marinaio, un ragazzo, un ex schiavo ed un cane.
Fortunatamente l’isola è provvista di ogni genere di cose, dalla cacciagione ai minerali alle piante.
Grazie all’ingegnere riescono a costruire di tutto, una fornace, un mulino a vento, un battello e persino un telegrafo.
Però sull’isola c’è un misterioso benefattore che li aiuta facendogli trovare casse con utensili e medicine, ed una volta li aiuta a distruggere una nave pirata, alla fine riusciranno ad incontrare il misterioso benefattore che non altri che Capitan Nemo, il famoso protagonista di ventimila leghe sotto i mari.
Commento personale:
Il libro mi è piaciuto molto, e mi ha colpito il modo in cui scrive Jules Verne, come se fosse una cronaca piuttosto che un romanzo di avventura.
Titolo: L’isola del tesoro
Autore: Robert Stevenson
Genere: avventura
Trama:
L’isola del tesoro narra di un giovane ragazzo di nome Jim il quale trova una vecchia mappa del tesoro di un famoso pirata: il capitano Flint. Il manufatto gli venne lasciato dopo la morte di Billy Bones un vecchio marinaio che prese alloggio nella locanda dei genitori. Jim, il protagonista, decide di ritrovare il magnifico tesoro del capitano, la spedizione venne preparata dal conte Trelavney e dal dottor Livesey che in poco tempo trovarono la nave, la Hispaniola. Grazie anche al cuoco di bordo, Long Jhon Silver venne trovato anche l’equipaggio. Il viaggio procedeva bene, ma quando mancava poco all’arrivo, Jim venne a sapere che gran parte della ciurma complottava l’ammutinamento capitanato da Silver. Jim andò subito a riferirlo al conte e al dottore e poi sbarcati assieme al capitano Smollett costruiscono un fortino di legno dove il più in fretta possibile trasportano tutto il necessario, Jim intanto sbarca insieme a Silver e immediatamente scappa, mentre fugge incontra un naufrago di nome Ben Gunn, Jim si intrattiene a parlare con lui e scopre che è stato lasciato lì tre anni prima da Flint stesso, Jim ritorna al fortino e decide di esplorare l’isola da solo, guardando da tutte le parti in ogni singolo angolo trova la canoa di Gunn con la quale andò sull’Hispaniola, lì si mise a combattere contro un marinaio, Jim stesso però riesce ad impadronirsi della nave e portarla in salvo in una baia lì vicino. Jim ritornò al fortino, però lo ritrovò occupato dagli ammutinati. Il giorno seguente cominciano le ricerche del magnifico tesoro per gli ammutinati che erano in possesso della mappa la quale gli venne scambiata dal conte per il forte e per un po’ di provviste, ma quando arrivarono nel punto segnato sull’antico manufatto notarono che qualcuno lo aveva già disseppellito, intanto arrivò il dottore che sparò contro i rivoltosi e Jim, Silver e gli altri sopravvissuti lo seguirono, li portò nella grotta di Ben dove videro il forziere contente il favoloso tesoro, così la Hispaniola salpò dall’isola piena zeppa d’oro.
Questo libro mi è piaciuto perchè mi ha fatto provare l’ebbrezza di tuffarmi in un racconto di pirati, mi è piaciuto anche perchè mi ha fatto ritornare bambino quando mi piacevano i pirati.
RECENSIONE DEL SECONDO LIBRO
Autore: Sue Towsend
Titolo: Il diario segreto di Adrian Mole di anni 13 e 3/4
Casa Editrice: Pane e cioccolata
Genere: Diario
TRAMA
Chi non vorrebbe iniziare un diario del nuovo anno pieno di propositi??
In questo caso lo farà un ragazzino di quasi 14 anni di nome Adrian, sul quale annoterà i fatti principali di un anno di vita.
Dovete sapere che Adrian non ha la nostra stessa fortuna, perché abita in una casa sempre sporca e disordinata con due genitori che litigano continuamente. I litigi li portano alla separazione e la madre va a vivere con Lucas l’ex vicino di casa, il quale era appena stato lasciato dalla moglie.
Adrian tra i banchi di scuola si innamorerà di Pandora una ragazzina con i capelli color melassa che all’inizio dell’anno si metterà con Nigel, il migliore amico di Adrian. Questa sarà la prima di una lunga serie di peripezie che gli capiteranno, con a volte lati positivi.
Il personaggio che mi ha colpito e perché…
Il personaggio che mi ha colpito di più è il protagonista Adrian Mole.
Mi ha colpito perché lui fa parte di una famiglia scombinata, i suoi genitori non si occupano mai di lui e, malgrado ciò, riesce a condurre una vita quasi normale, cogliendo spesso il lato ironico delle cose.
Mi è piaciuto perché…
Mi è piaciuto perché racconta come questo ragazzino riesce a condurre una vita quasi normale, da solo, senza che nessuno lo aiuti.
Lo consiglio a chi… perché…
Lo consiglio a chi piace il genere del diario e perché è molto scorrevole e semplice da leggere.
RECENSIONE DEL PRIMO LIBRO
Autore: Arthur Conan Doyle
Titolo: Il mastino dei Baskerville
Casa Editrice: Classici Moderni, Oscar Mondadori
Genere: Romanzo Giallo
TRAMA
Nel Devonshire, sir Charles Baskerville viene trovato morto nel parco della sua villa, apparentemente ucciso da un attacco cardiaco. Il suo medico e amico, James Mortimer, è invece convinto, che la causa della morte è colpa di un essere diabolico, che si aggirerebbe nella brughiera, sotto forma di gigantesco cane.
Sulla famiglia dei Baskerville c’è una maledizione, provocata dal capostipite Hugo un uomo crudele e senza cuore, che due secoli prima aveva ucciso una ragazza, ed era stato attaccato,per questo, da un enorme cane. Da allora il mostro perseguita gli eredi maschi della famiglia.
Per risolvere il caso e proteggere sir Henry, ultimo erede venuto in Inghilterra per prendere le proprietà dello zio, il dottor Mortimer chiede aiuto a Sherlock Holmes.
Holmes non accetta l’idea di una maledizione, accetta però di occuparsi del caso e chiede a Watson di svolgere le indagini preliminari.
Durante i giorni di permanenza nel maniero, Watson scopre che delle persone vicine a sir Henry precisamente i suoi due maggiordomi coniugi nascondevano un segreto.
E’ ovviamente Sherlock Holmes, nascostosi nella brughiera all’insaputa di Watson e rientrato in scena in tempo, che risolve il caso, svelando così l’identità dell’ assassino di sir Charles e la verità sul cane dei Baskerville. Holmes non riesce però a catturare il colpevole, che però nella fuga trova la sua fine nelle paludi di Grimpen.
Mi è piaciuto perché…
Questo libro mi è piaciuto perché ha molte e precise descrizioni sia dei luoghi si delle persone, del loro aspetto e del loro carattere.
Lo consiglio perché…
Lo consiglio a tutti quelli a cui piacciono i romanzi gialli con Sherlock Holmes e il dottor Watson, anche perché è molto scorrevole e semplice da leggere.
Titolo:La prima indagine di Theodore Boone
Genere:Giallo
Trama: Theodore Boone è un ragazzo appassionato ai tribunali,e non vede l’ora di andare a vedere il processo per omicidio che si sta svolgendo proprio nella sua città.
Però da spettatore diventerà “parte” del processo, perchè grazie ad un compagno di scuola troverà un testimone dell’omicidio sconosciuto a tutti che può dimostrare la colpevolezza dell’imputato.
Commento personale: In genere a me i gialli non piacciono, però questo mi ha colpito (positivamente) perchè è molto divertente, e anche perchè Grisham ha una scrittura semplice e scorrevole.
Lo consiglio a tutti ma soprattutto a chi piacescoprire nuove cose sui tribunali.
Titolo: Saga Harry Potter
Autrice: J. K. Rowling
Genere: Romanzo di formazione, Fantasy
Casa editrice: Salani
Trama: Essendo una delle saghe di libri (e film) più famose di sempre peso che tutti conoscano la trama, quindi la sintetizzerò.
Questa è la storia di un ragazzino orfano che vive con gli zii ed il cugino, dove viene trattato male da tutti, lui ancora non lo sa, ma nel mondo al quale appartiene, il mondo dei maghi, è molto famoso perché lui è il ragazzo che sconfisse Lord Voldemort , il signore oscuro che imperversava e uccideva nel mondo magico, che provocò anche la morte dei suoi genitori. Il giorno del suo undicesimo compleanno arrivano lettere con un invito alla scuola di magia di Hogwarts dove conosce quelli che diventeranno i suoi migliori amici Ron ed Hermione che durante i vari libri lo aiuteranno a combattere Voldemort che cerca disperatamente di rinascere, obbiettivo che riuscirà a raggiungere solo nel quarto libro. Una volta rinato riunisce i suoi seguaci: i Mangiamorte.
Silente, il preside di Hogwarts, spiega ad Harry come combattere Voldemort prima di morire ucciso dall’uomo di cui si fidava di più di tutti.
Durante l’ultimo libro non torna a scuola, ma va alla ricerca degli Horcrux, oggetti nei quali Voldemort ha racchiuso parte della sua anima.
L’ultimo è nascosto ad Hogwarts, Voldemort scoperto dove si trova Harry attacca Hogwarts e riesce ad uccidere Harry, che però riesce a risvegliarsi dopo ad aver parlato con Silente, in un luogo simile al paradiso.
Alla fine durante un duello Harry riesce a sconfiggere finalmente Voldemort e a salvare il mondo magico.
Commento personale:
I libri mi sono piaciuti molto di più dei film, ci sono molte più cose, più particolari e soprattutto nel film hanno eliminato parti importantissime, senza le quali si capisce ben poco di parti che sarebbero state molto interessanti come il motivo per il quale Voldemort ha cercato di uccidere Harry quando era un neonato, oppure la storia di Piton, che non si capisce mai se è un mangiamorte oppure uno dei buoni.
Il libro che mi è piaciuto di più è stato il settimo, perché è il più avventuroso, e finalmente si svelano le decine di misteri che vorticano intorno a tutti i personaggi.
Consiglio questa serie di libri a tutti, persino mio padre ha letto il primo ed ha detto che non è male.
Titolo: L’isola misteriosa
Autore: Jules Verne
Genere: Avventura
Casa editrice:
Trama: Durante la guerra di secessione americana, dei prigionieri unionisti sono prigionieri in una campo di prigionia confederato, dal quale evadono con un aerostato, che però li trascina su un’isola deserta.
La compagnia è composta da un ingegnere, un giornalista, un marinaio, un ragazzo, un ex schiavo ed un cane.
Fortunatamente l’isola è provvista di ogni genere di cose, dalla cacciagione ai minerali alle piante.
Grazie all’ingegnere riescono a costruire di tutto, una fornace, un mulino a vento, un battello e persino un telegrafo.
Però sull’isola c’è un misterioso benefattore che li aiuta facendogli trovare casse con utensili e medicine, ed una volta li aiuta a distruggere una nave pirata, alla fine riusciranno ad incontrare il misterioso benefattore che non altri che Capitan Nemo, il famoso protagonista di ventimila leghe sotto i mari.
Commento personale:
Il libro mi è piaciuto molto, e mi ha colpito il modo in cui scrive Jules Verne, come se fosse una cronaca piuttosto che un romanzo di avventura.
Lo consiglio agli amanti dell’avventura, però penso che anche gli altri possano leggere questo libro.
Titolo: Il giovane Holden
Autore: J.D.Salinger
Casa Editrice: Einaudi
Genere: Romanzo di formazione
Trama:
Il giovane Holden racconta di un ragazzo di nome Holden il quale dovrà avventurarsi nella difficile strada per diventare adulto.
I suoi familiari cioè sua sorella Phoebe e suo fratello minore Allie che è morto circa da tre anni.
Il protagonista studia al Pencey college dove lo dovranno bocciare, Holden decide di non aspettare la fine del college e di scappare a New York, quando arriva a New York decide di abitare in un hotel dove non costi tanto. Poi Holden esce dall’hotel e si reca in un locale, alla chiusura di esso va in un’altra locanda e dopo va all’hotel.
Il giorno dopo il protagonista lascia l’hotel e telefona a Sally per vedersi nel pomeriggio, i due passano una bella giornata, ma alla fine della stessa discutono se loro due possono stare insieme e finisce con un litigio.
Holden infine va a trovare la sua sorellina e le dà appuntamento davanti al museo vicino alla sua scuola, Phoebe si presenta con le valigie in mano pronta per partire con su fratello verso l’ovest, ma Holden vedendo sua sorella decide di non partire più e passare una stupenda giornata allo zoo.ù
Mi è piaciuto immaginare questo ragazzo messo alle strette dai duri lavori di essere adulto e questo mi ha fatto pensare che deve essere molto duro questo incarico.
Un’altra cosa stupenda è il legame con la sorellina perchè si vede che i due si vogliono bene ed è bellissimo immaginare una bambina che decide di andarsene dai suoi genitori per seguire il fratello è una cosa meravigliosa.
Ragazzi sto leggendo le vostre recensioni! Ricordatevi che oltre ai dati (Autore, Titolo, Casa ed, Genere), e alla trama, dovete scrivere anche un vostro commento.
NON COPIATE da altre recensioni in internet o dai libri. Non vi serve a nulla e io comunque me ne accorgo!
Per il commento:
*** Vi è piaciuto o no e perché (evitiamo magari le solite frasi generiche e andiamo un po’ al sodo!!!)
*** Avete imparato qualcosa?
*** Vi siete divertiti? Siete rimasti sorpresi dal libro e perché?
*** Vi è piaciuto un sacco un personaggio?
Chiaro il messaggio? :-))
Titolo:L’isola del tesoro
Autore: Robert Louis Stevenson
Genere:romanzo
Trama:
Il libro è ambientato nel settecento, racconta di una vecchia mappa del tesoro ritrovata dai protagonisti
e questache li condurrà in viaggio dal porto di Bristol fino ad un’isola del Mar dei Caraibi.Jim Hawkins, cioè il protagonista, è un ragazzo che vive con i genitori in una locanda sul mare vicino a Bristol chiamata “Ammiraglio Benbow”. Billy Bones, un capitano dall’ aspetto minaccioso, affitta una stanza nella locanda
,; dopo la morte del padre del protagonista, muore anche Billy. (Qui si poteva dire qualcosa di più per rendere più chiaro)Jim e sua madre aprono il forziere lasciato da Bones e vi trovano una mappa.
Jim mostra la mappa ad alcuni suoi amici che gli dicono che si tratta della mappa del luogo in cui è nascosto il tesoro del capitano Flint. Nel reclutare la ciurma per il viaggio, senza saperlo reclutano alcuni uomini di Flint, fra cui Long John Silver e il capitano della nave Smollett. Jim dopo averlo saputo decide di liberarsi di loro,
concedendoliconcedendo loro di sbarcare sull’isola del tesoro per riposarsi, con l’intenzione di abbandonarli. Senza dirlo a nessuno Jim scende a terra con i pirati dai quali poi fugge. Addentrandosi nella foresta Jim incontra un ex marinaio di Flint abbandonato sull’isola tre anni prima.Intanto anche Smollett e la sua banda di marinai sono sbarcati e si sono addentrati nel vecchio rifugio di Flint. Jim li raggiunge e gli racconta dell’incontro con Gunn. Dopo c’è una battaglia in cui i pirati assaltano il rifugio. Jim esce dal rifugio e con la canoa di Gunn va verso la sua nave l’Hispaniola, slega le corde e la porta ad arenarsi in un posto sicuro, sfuggendo al tentativo di Israel Hands di ucciderlo. Tornato al rifugio dei suoi scopre che i pirati l’hanno conquistato e viene fatto prigioniero.
Mentre Jim è prigioniero, Silver viene ammutinato dai suoi stessi uomini, e si trova in pericolo di vita; riesce però a farsi riaccettare come capo e, in questa operazione, salva anche la vita a Jim. Così è costretto a restituire il favore a Silver giurando di difenderlo davanti al tribunale per salvarlo.
La trama mi sembra un po’ scopiazzata. http://myschoolsharing.it/index.php?option=com_content&view=article&id=145:riassunto-qlisola-del-tesoroq-di-r-l-stevenson&catid=34:italiano&Itemid=53
e manca un commento
Il compito così non è valido
Titolo:Il giovane Holden
Genere:romanzo di formazione
Casa editrice:Einaudi
Autore:J.D.Salinger
Trama:
Holden Caulfield è un ragazzo figlio di una famiglia benestante di New York, neIla sua famiglia ci sono i suoi genitori, suo fratello maggiore e dalla sua sorellina Phoebe e
dasuo fratello minore, il quale è mortoda circa tre anni facirca tre anni prima. Il libro inizia con il protagonista che racconta una esperienza a distanza di un anno da quando è accaduta.Holden si trova nel Pencey college in Pennsylvania e la sua situazione scolastica è molto brutta: ha già cambiato quattro scuole ed anche qui non ha ottenuto risultati soddisfacenti. Nelle cinque materie presentate è riuscito ad ottenere la sufficienza solo in inglese.
Il compagno di stanza di Holden è Stradlater, un ragazzo che a volte irrita il protagonista. Il giovane viene a sapere che il suo compagno di stanza esce con Jane, una ragazza di cui lui è innamorato, e per lei i due si mettono a litigare in modo violento: quello che ha la peggio è Holden.
Il mattino seguente lui decide di scappare a New York e non aspettare la chiusura del college. Tuttavia non avrebbe dovuto far sapere a nessuno della sua famiglia che era stato cacciato per l’ennesima volta da scuola. Arrivato in città Holden trova alloggio in un hotel di bassa categoria. Dopo un po’ esce dalla sua stanza e va in un locale, dove conosce tre ragazze, con le quali si intrattiene per quattro chiacchiere e balli. Finita la serata nel locale Holden si sente tutt’altro che assonnato; così prende un taxi e va in un altro locale della città. In questo locale incontra una vecchia conoscenza del fratello maggiore, in compagnia di un ufficiale della marina, che gli propone di sedersi al loro tavolo; Holden però rifiuta e torna in albergo. Qui Maurice, l’addetto all’ascensore, propone ad Holden un incontro con una prostituta; Holden accetta e torna in camera. Nella stanza si chiede se
avesseabbia fatto bene ad accettare la proposta, essendo lui ancora vergine.Mentre rimugina
vasu questo fatto, Sunny, la giovane prostituta, bussa alla porta. Dopo una breve conversazione con la ragazza, Holden le dice che non ha più voglia di fare niente, ma che le avrebbe dato lo stesso i cinque dollari che le sarebbero spettati. Durante la notte, mentre dorme in camera, risente bussare: si tratta di Maurice, protettore di Sunny, che chiede altri cinque dollari. Holden si rifiuta di darglieli, ma viene malmenato da Maurice che riesce infine a prendersi lo stesso i soldi.Il mattino seguente Holden lascia l’hotel e mette le valigie negli armadietti di sicurezza della stazione; quindi telefona a Sally, una vecchia conoscenza
,e si mette d’accordo per vedersi nel pomeriggio. Con lei Holden passa un bel pomeriggio; vedono uno spettacolo, vanno a pattinare ed infine a mangiare; tuttavia le cose tra i due non funzionano e, in seguito ad una discussione sulla probabilità che i due potessero stare insieme che si trasforma in litigio, Sally scoppia a piangere e Holden si allontana.Dopo questo inconveniente Holden chiama un’altra conoscenza, Carl Luce, al quale dà appuntamento in un bar. I due parlano a lungo, Carl non ritiene opportuno fare discorsi seri con un tipo come Holden. Dopo che Carl se ne va Holden resta solo nel bar e si ubriaca. Smaltita la sbronza Holden decide di tornare a casa per far visita alla sorellina Phoebe, senza farsi scoprire dai genitori. Entra in casa e si dirige, cautamente, nella camera della sorella, che sveglia e parla a lungo. Lei gli dice che i genitori non erano presenti e che nell’appartamento c’erano soltanto lei e la governante sorda; poi intuisce che Holden è stato ancora una volta espulso da scuola. Inizialmente si arrabbia molto per questo fatto, ma poi si mette a ballare con lui. Ad un tratto però entrano in casa i genitori; Holden si nasconde nell’armadio, mentre la sorella distrae la madre per non farlo scoprire.
Dopo essere riuscito ad uscire dall’appartamento, Holden si dirige verso la casa del professor Antolini, a cui aveva chiesto precedentemente ospitalità. Prima di andare a dormire il professore si intrattiene per ascoltare le recenti avventure del ragazzo. Ma durante la notte Holden si sveglia perché si sente accarezzare la nuca: è il professor Antolini. Prendendo l’episodio come un tentativo di approccio sessuale, Holden, spaventato, si riveste ed usa come scusa l’aver lasciato le valigie alla stazione per poter andare via. Mentre va alla stazione pensa che sarebbe dovuto partire da solo verso l’Ovest degli Stati Uniti, andando alla ricerca di un lavoro per poter vivere in una capanna in montagna e metter su famiglia.
Prima di partire vuole salutare un’ultima volta la sorellina; le dà così appuntamento all’ingresso di un museo vicino alla scuola della bambina, ma questa si presenta con una valigia ed il desiderio di partire con il fratello a cui è molto affezionata. Questo tipo di comportamento provoca in Holden molti turbamenti, che fanno sì che il suo desiderio di lasciare la città svanisca; così passa un pomeriggio in compagnia della sorella, allo zoo. Al termine della giornata Holden ritorna a casa. Nell’ultimo, breve capitolo viene accennata la sua malattia, presentata in una riga nel primo capitolo: la TBC, che porta Holden a essere ricoverato in una casa di cura, seguito da uno psicanalista. Questi gli chiede se a settembre si metterà a studiare di nuovo, ma Holden non sa rispondergli.
Anche se in parte il testo è rielaborato molto è preso da qui http://it.wikipedia.org/wiki/Il_giovane_Holden e questo non vale!
Perché non provi a riscrivere il tuo testo? Aggiungi in questi giorni anche un commento personale sul libro e sul personaggio.
Autore: Clive Cussler
Titolo: Oro blu
Casa editrice: Mondadori
Genere: romanzo Ok ma di che tipo?
Sintesi della trama
Le risorse d’acqua del pianeta non sono infinite e l’acqua inizia a scarseggiare.
La dottoressa Cabral scopre e mette a punto un sistema rivoluzionario per la desalinizzazione dell’acqua.
Si reca in viaggio da casa sua in Brasile agli Stati Uniti per rendere pubblica la sua invenzione.
Durante il viaggio un gruppo di pirati cerca senza riuscire di rapire la dottoressa, il tentativo non riesce e l’aereo è costretto a un drammatico atterraggio di fortuna nella giungla inesplorata del Venezuela e se ne perdono le tracce.
Molti anni dopo due amici, Kurt Austin e Joe Zavala, agenti della Numa (???? che cos’è?), stanno partecipando ad una gara di motoscafi offshore, durante la quale viene evitata per un soffio la collisione con un branco di balene morte per cause misteriose.
Parte da questo episodio un’indagine che porterà i due agenti fino a una strana centrale sottomarina nella baia californiana.
Comincia da qui un’operazione di spionaggio
dovedurante la quale i due agenti si trovano al centro di uno dei più complessi intrighi affrontati dalla Numa.Ormai è chiaro che in palio ci sono le riserve d’acqua e la famosa conversione di quelle salate.
Si scopre così una macchinazione per questo che viene definito oro blu: una spietata imprenditrice nordica vuole impossessarsi a tutti i costi della formula di desalinizzazione per essere così padrona del mondo.
Nelle loro ricerche i due amici ritrovano la dottoressa Cabral e con lei e la sua scoperta sconfiggono l’imprenditrice e le sue cattive intenzioni.
Sconfitta la parte cattiva si pùo così mettere a disposizione dei paesi senz’acqua l’invenzione e creare benessere anche in quelle parti del mondo.
Mi sono piaciute molto tutte le peripezie che i due scienziati della Numa fanno per il bene di tutto il pianeta.
Mi permetto di suggerrirlo anche alla mia prof., è sicuramente un libro che a lei piacerà moltissimo.
Benissimo, allora lo leggerò anch’io volentieri!
Ok il testo, ma ATTENZIONE ALLE MAIUSCOLE! Te le ho corrette tutte in neretto. Guarda.
Autore: John Grisham
Titolo: La prima indagine di Theodore Boone
Casa editrice: Mondadori
Genere: giallo
Sintesi della trama:
Theodore Boone figlio tredicenne di due avvocati vuole a sua volta diventare avvocato; egli fornisce consulenze legali ai suoi compagni di scuola,talvolta ai suoi insegnanti, e quando sospetta che ci sia
un’un errore nella giustizia indaga da solo.Nel suo tempo libero passa in tribunale e assiste ai processi come spettatore, ma poi si fa un’inchiesta tutta sua.
Un pomeriggio si trova appunto in tribunale per assistere al processo del secolo:
Peter Duffy ricco giocatore di golf sta per essere scagionato per insufficienza di prove dall’accusa di avere ucciso la moglie.
Tutti sono convinti che lui sia l’assassino, ma le prove non sono sufficienti.
Theodore però conosce un testimone importantissimo che conosce la verità, ma che ha solo tredici anni ed è un clandestino.
Come fare per assicurare un assassino alla giustizia????
Il ragazzino riesce così a coinvolgere i genitori e far fermare il processo in corso per un aggiornamento con nuovi indizi e nuove prove.
In questo caso il piccolo avvocato riesce anche a dare un futuro dignitoso al piccolo testimone che, con la sua testimonianza potrà avere il permesso di soggiorno e una casa.
Nel suo piccolo è comunque un futuro grande avvocato.
Il personaggio che più mi ha colpito è propio il bambino prodigio Theodore che con grande audacia riesce a capire anche cose che nemmeno i giudici capiscono.
Anche questo è un libro adatto ai miei compagni e coetanei perchè sviluppa un senso di ricerca e di
conoscienzaconoscenza delle cose.Ok Attenzione alle maiuscole
Autore:George Orwell
Titolo:La fattoria degli animali
Casa editrice:Oscar Mondadori
Genere:avventura
Sintesi della trama
Gli animali di una fattoria sono stanchi di subire dagli esseri umani ogni tipo di sopruso, decidono quindi di ribellarsi e, dopo avere cacciato il proprietario, tentano di gestire la fattoria da soli con un concetto di uguaglianza tra tutti gli animali.
Quasi subito però si crea una nuova classe di prepotenti e tiranni animali che si impongono sugli altri più docili.
Così piano piano si perdono le condizioni di uguaglianza e di fraternità su cui era fondata la nuova fattoria; anche le leggi proclamate nelle precedenti riunioni si vanno perdendo e il grosso maiale Napoleone riesce a mettersi al potere ed appropiarsi di tutti gli utili della fattoria; tornano così gli stessi maltrattamenti e le stesse privazioni di quando comandava l’uomo.
Il racconto finisce con la rivolta dei pochi animali sopravvissuti al dominio e alle leggi di Napoleone che, a sua volta viene sopraffatto da un gruppo di agricoltori vicini di fattoria.
Il personaggio che più mi è piaciuto è il cavallo da tiro Boxer che, fino all’ultimo, anche quando sta andando al macello per volere di Napoleone che lo vuole eliminare, non comprende la malvagità di quest’ultimo e continua dopo dodici anni nella sua fedeltà assoluta e cieca verso lo stesso .
Mi è piaciuto perchè è una bella storia fantasiosa anche se un pò irreale.
lo suggerisco ai miei compagni e anche alla mamma perchè è importante capire che non ci si può sempre fidare di tutti.
Ok
Autore: Aprilynne Pike
Titolo: Wings
Genere: Romanzo di quale tipo???
Casa editrice: Sperling e Kupfer
Sintesi della trama:
Questo libro racconta la vicenda di una ragazza di nome Laurel una ragazza che ha quindici anni, gli occhi e i capelli chiari, mangia solo frutta e verdura non ama gli spazi chiusi, i vestiti lunghi e non è mai andata a scuola perché preferiva studiare a casa.
Un giorno lei e la sua famiglia si trasferiscono dalla città di Orik e dalla loro casa nel bosco, a Crescent City in una villetta di città.E per finire in bellezza la madre decide di mandarla al liceo e Laurel dovrà affrontare anche la vita in pubblico. Arrabbiata dal velocissimo cambio di ambiente, il primo giorno di scuola incontra David, un ragazzo gentile e carino, appassionato di biologia, con cui fa subito amicizia. David l’aiuterà ad integrarsi nella scuola,e a fare anche amicizia.
Dopo qualche giorno però la scuola e gli amici non sono più un problema, perché ce nè un altro in questione, dopo un paio di giorni a Laurel nasce un foruncolo sulla schiena che mano a mano diventa sempre più enorme fino a che non spuntano un paio di ali. Terrorizzata, si confida con David che la consola e cerca di aiutarla a trovare una risposta con la scienza, riuscendo solo ad aumentare le domande.
Le risposte arriveranno il giorno in cui lei e la sua famiglia torneranno alla vecchia casa di Orik. Nel bosco intorno alla casa incontrerà Tamani, un ragazzo bellissimo e misterioso, che le rivelerà la verità sulle sue ali: lei è una fata.
Personaggio che mi ha colpito di più e perchè:
Il personaggio che mi ha colpito di più è stato Tamani, così misterioso, ma anche dolce nei confronti di Laurel.Mi ha impressionato anche il fatto che sia apparso dal nulla e si sia comportato con Laurel come se tra loro ci fosse stato qualcosa nel passato.
Mi è piaciuto perchè…
Questo libro mi è piaciuto perchè ti attira subito, è scorrevole da leggere ed è molto intrigante.
Lo consiglio a chi perchè…
Lo consiglio agli amanti delle saghe fantasi come Twilight, il diario del vampiro, perchè questo libro, secondo me, è ancora più affascinante
secondo me.bene! Recensione interessante per gli amanti del fantasy
Autore: Francesco D’adamo.
Titolo: Storia di Iqbal
Casa editrice: Edizione El
Genere: Realistico (tratto da una storia vera)
Trama:
La storia di Iqbal narra di una ragazza, Fatima, che racconta al lettore, il periodo in cui era stata venduta a un padrone, per pagare un debito della sua famiglia. Il padrone le faceva costruire i tappeti. Lei non era l’unica bambina, c’erano altri bambini, che come lei erano lì, perchè dovevano pagare un debito.
Tutti lavoravano ogni giorno
,e ogni giorno il padrone cancellava ad ognuno di loro,un segno da una lavagna per indicare che avevano cancellato una parte del debito.Un giorno venne un ragazzo nuovo, si chiamava Iqbal, Fatima passava tutte le notti con lui a chiacchierare; anche lui era venuto dal padrone per un debito, solo che era già stato venduto ad altri otto padroni prima di esso, quindi Iqbal diceva che il debito non si sarebbe più tolto.
Un giorno vennero alla casa del padrone alcuni clienti, Iqbal aveva da fare un tappeto pregiato, solo che lo ruppe per ribellarsi con un coltello.
Venne messo in castigo nella tomba, una buca in giardino.
Per ben tre giorni rimase là dentro.
Una mattina Iqbal scomparve, e scappò, ritornando con un signore che, era autorizzato a liberare tutti i bambini, perchè era contro il lavoro minorile e lo sfruttamento.
Li portò tutti in una casa per bambini, dove tutti vennero riconsegnati alle loro famiglie.
Tranne Iqbal però che da quel giorno si occupò di salvare e di liberare i bambini; venne anche premiato, per la sua abilità di infilarsi nelle case dei padroni, raccogliere le prove per denunciarli e liberare i bambini.
Purtroppo un brutto giorno Fatima ricevette una lettera, che diceva che Iqbal era stato assassinato.
Personaggio che mi ha colpito di più
Il personaggio che mi ha colpito di più è stato Iqbal, perchè è riuscito a salvare tanti bambini, e ha avuto anche il coraggio di ribellarsi dai suoi padroni.
Mi è piaciuto perchè
Mi è piaciuto tutto il libro.
La fine però mi è sembrata un po’ deludente.
Infatti dopo un’ avventura piena di sofferenze divertimento e anche la maniera di descriverle con le emozioni ecc. di quello che stava succedendo, tutto finisce con una semplice lettera .
Lo suggerisco a chi, perchè?
Lo suggerisco a chi piacciono le storie vere e anche a chi è contro il lavoro e lo sfruttamento minorile.
Ma anche ai padroni che anno e stanno maltrattanto e sfruttando i bambini, perchè leggendo le ingiustizie che sono raccontante in questo libro, possano accorgersi di quanto un bambino soffra e di quanto sia brutto costringere a lavorare un minorenne, facendogli fare lavori davvero faticosi.
Autore: Jack London
Titolo: Il richiamo della foresta
Genere: Romanzo d’avventura
Sintesi della trama:
Questo libro racconta di un cane di nome Buck,un San bernardo che vive una vita semplice nella valle di Santa Clara insieme al suo padrone. Un giorno però, Manuel, il giardiniere della villa, ruba Buck al suo padrone e lo vende per pagare dei debiti. Buck viene inviato in Alaska e venduto ad una coppia di canadesi chiamati Francois e Perrault,che lo avevano comprato perché erano rimasti sorpresi dal suo fisico. Francois e Perrault lo allenano come cane da slitta e Buck impara velocemente come sopravvivere alle fredde notti invernali e alle regole della muta osservando i propri compagni. Lui e il capo muta, Spitz, diventano rivali. Durante la storia Buck batte Spitz in uno scontro, e dopo la sconfitta Spitz è ucciso dagli altri cani. Buck diventa quindi il leader della muta.
In seguito Buck viene venduto ad un uomo di nome Charles, sua moglie, e suo fratello, i quali non conoscono assolutamente nulla né di trasporti su slitta né di come sopravvivere nell’ Alaska. Lottano per controllare la slitta e ignorano gli avvertimenti di non viaggiare durante il disgelo nella stagione primaverile. Inizialmente danno troppo da mangiare ai cani poi, quando il mangiare comincia a scarseggiare, non li nutrono affatto. Durante il viaggio si imbattono in John Thornton, un esperto della vita all’aria aperta, che nota il terribile stato in cui sono i cani della muta a causa del trattamento dei padroni. Thornton avverte i tre di non attraversare il fiume gelato ma loro non intendono ascoltare i suoi consigli; anzi, ordinano a Buck dicontinuare. Lui, esausto, affamato e percependo il pericolo, si rifiuta di obbedire e continua a stare sulla neve immobile. Thornton, nota che Buck è un San bernardo di grande valore ed è disgustato dall’atteggiamento violento dei suoi padroni nei suoi confronti, libera Buck dalle sue corde dopo essere stato picchiato e dice al trio che ha intenzione di tenere il cane. Dopo alcune discussioni, il trio parte e tenta di attraversare il fiume ma, come Thornton aveva avvertito, il ghiaccio si ruppe e i tre cadono nel fiume insieme ai cani e alla slitta.
Mentre Thornton accudisce Buck e lo riporta in piena salute, tra i due si instaura un rapporto di fedele amicizia, amore e devozione. Buck salva la vita a Thornton quando cade nel fiume, quindi Thornton porta Buck con sé in viaggio alla ricerca dell’oro. Durante il viaggio un uomo fa una scommessa con Thornton sulla forza del cane. Buck vince la scommessa tirando fuori una slitta di mezza tonnellata da un terreno ghiacciato. Mentre Thornton e i suoi compari ritornano nel campo per continuare la ricerca dell’oro, Buck inizia ad esplorare l’ambiente venendo in contatto e facendo amicizia con un lupo della landa. Una notte però, Buck ritorna da una breve caccia e trova il suo amato padrone e gli altri nel campo morti, uccisi da un gruppo di indiani Yeehat. Nello scontro finale Buck uccide gli indiani per vendicare Thornton e, dopo aver capito che la sua vecchia vita è solo un ricordo del passato, segue il lupo nella foresta rispondendo al richiamo della vita selvaggia.
Personaggio che mi ha colpito di più e perchè:
Ci sono tanti personaggi che mi hanno colpito, come l’uomo con la maglia rossa, che picchia Buck con il randello. Decisamente lui è stato uno dei personaggi più impressionanti perchè, quando leggevo, mi chiedevo quanto si può essere stupido
,e orribile per maltrattare un animale.Mi è piaciuto/Non mi è piaciuto e perchè:
Questo libro mi è piaciuto, peccato per l’inizio così veloce e anche pieno di sofferenze per Buck, poi però sono stata felice che abbia trovato un amico, mi sono sorpresa però che non sia tornato alla vita di prima, perchè durante il viaggio ripensava alla bella vita di prima.
Lo suggerisco a chi perchè:
Lo suggerisco agli amanti dell’avventura e a chi piacciono i libri scorrevoli e che ti appassionano dal primo momento.