Quanto è difficile trovare la propria strada, perseguire un proprio sogno, cercare la propria via? Cosa significa scegliere cosa fare da grande?

Guardate questi due video tratti da due film diversi (L’attimo fuggente e Alla ricerca della felicità) e provate a rispondere

Cosa vi colpisce nell’uno e nell’altro?

Cosa pensate e quali emozioni vi suscitano i video?

Quali sono le differenze tra i due adulti che si vedono?

25 Commenti a “Crescere è anche trovare la propria strada?”

  • Fabi scrive:

    Dopo aver rivisto i filmati in classe posso dire che tutte e due i filmati mi hanno interessato molto!
    mi ha colpito molto il secondo perchè questo padre vuole impedire al proprio figlio di inseguire il suo sogno e gli dice che diventerà come lui uno che non è bravo ma neanche una schiappa ! questa cosa mi ha dato un po fastidio perchè nessuno si può permettere di distruggere un sogno ad un bambino ! Mentre del primo mi è piaciuto che il maestro fa camminare i ragazzi nel loro modo,perchè nessuno gli giudicherà!
    Tra i due uomini sceglierei tutte e due ma la frase che mi è piaciuta di più è ” Non permettere a nessuno di impedirti di inseguire il tuo sogno” !

  • Emmina scrive:

    Mi ha colpito più il secondo, in particolare, il padre perchè all’inizio lo sgrida, gli dice che da grande non avrà mai un futuro da giocatore di basket; poi però cambia atteggiamento e capisce che quello è il suo sogno e lui non può impedirgli di realizzarlo e quindi gli dice che non deve permettere a nessuno di ostacolarlo, neanche suo padre.
    Nel primo il prof è molto deciso a insegnare ai ragazzi come andare avanti e a insegnare loro quale strada devono prendere. Mi ha insegnato molto.

  • |--------->_*Afragola*_<----------| scrive:

    Prof., scrivo dalla biblioteca :roll:
    Nel primo video mi ha colpito il modo di insegnare del professore, e il modo strano con cui lo guardavano gli altri. Solo non riesco a capire chi sia la figura che li guarda dall’alto. Questo fa riflettere perchè ti fa capire che ogni persona è diversa e non bisogna seguire gli altri, per esempio la moda, che uno deve seguire per forza gli altri anche se quella moda non gli piace.
    Nel secondo video mi ha colpito il padre che dice prima al bambino che lo sport non fa per lui, che non può stare sempre a lanciare palloni tutto il giorno eccetera; ma poi ammette di aver sbagliato e si accorge che il bambino c’è rimasto male e gli dice che se vuole qualcosa deve inseguirla e che quando uno ti dice che non sei capace è perchè non lo è lui, capace.

  • ▒ℒąŋƇḝ▒ scrive:

    Mi è piaciuto di più il secondo video perchè il padre avendo una certa esperienza vuole che suo figlio abbandoni i suoi sogni e cominci a stare con i piedi per terra, ma poi capisce che è un bambino e deve comportarsi come tale.
    Differenza tra i due adulti nei video per me non ce ne sono perchè tutti e due hanno uno scopo, cioè quello di insegnare a qualcuno cosa significa sognare.
    Emozioni che mi suscitano ce ne sono molte, malinconia della mia infanzia, ma anche per il fatto del padre che vuole negare un sogno al bambino, poi gioia per il discorso bellissimo che ha fatto il padre al bambino e compassione perchè il padre ha fatto promettere al bambino che non dovrà mai smettere di sognare anche se tutti gli diranno che non la sa fare.

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    A me personalmente è piaciuto di più il primo video.
    Mi è piaciuto particolarmente la scena in cui il professore fa camminare i ragazzi come vogliono, sono liberi in quel momento, possono esprimere quello che sentono attraverso una semplice camminata.
    In quel momento pensano con la propria testa e come ha detto il professore loro non devono seguire gli amici ma devono seguire la propria testa, devono decidere loro cosa fare e non farsi influenzare dagli altri.
    Per me il messaggio che voleva trasmettere era questo.
    Nel secondo video invece mi ha colpito quando il padre dice al figlio che nessuno, mai nessuno, deve permettersi di ostacolare i suoi sogni, perchè i sogni si possono realizzare solo se ci si crede veramente.

    Interessante! Bene :-)

  • Des98 scrive:

    Il primo video mi ha colpito molto, soprattutto perchè di solito non sono gli insegnanti, ma i parenti più stretti ad insegnartelo, perciò mi sembrava una grande famiglia quella classe.
    Invece il secondo mi ha colpito la limitazione del padre rispetto al figlio, la quale viene spaccata dall’ultima frase citata da Will Smith ovvero che nessuno gli doveva impedire di sognare, neanche suo padre.
    La prima cosa che ho sentito è stato il senso di libertà nel primo, invece nel secondo ho sentito un sentimento più profondo, che neanche io riesco ad esprimere.
    Le differenze tra i due è che il primo sapeva già cosa doveva fare, quindi forse aveva più esperienza, il secondo invece capisce dopo che aveva sbagliato e rimedia molto bene insegnando al figlio una lezione la quale dovrà ricordare sempre.
    :-)

  • DJGoRdY scrive:

    Risposte:
    1.Nel primo mi colpisce il fatto che il professore con un semplice ordine ovvero quello di camminare liberamente nel giardino riesca, non so come, a far marciare i ragazzi come dei soldatini; in reltà non c’è un perchè nelle azione che hanno fatto gli studenti, si sono messi a marciare tutti insieme, e questa cosa è curiosa perchè vuol dire che tutti i ragazzi pensano nello stesso modo e tutti seguno l’esempio.Questo modo di fare le cose potrebbe essere giusto da un lato perchè si può notare convinzione e determinazione di gruppo, ma dall’altro si trova anche ”incertezza personale” perchè tutti fanno come tutti e magari questa idea in futuro potrebbe essere usata in malo modo e far scaturire problemi, un po’ come si vede nei giovani d’oggi perchè addesso se non hai le NIKE o le ADIDAS vieni considerato uno ”SFIGATO”. Ovviamente e per fortuna non tutti la pensano così.
    2.Mi colpisce il fatto che il padre dopo aver sbagliato non pensa di aver ragione e dettare una dittatura dicendo che era così e basta, ma fa capire al figlio che nella vita si può fare tutto benissimo, bsta crederci e non bisogna permettere a nessuno di schiacciare questo sogno come una carta da stracciare.
    3.Ho fatto una lunga riflessione ma non mi suscitano nessuna emozione.
    4.Le differenze sono che nel primo il professore gioca con le emozioni e cerca di farle uscire tramite azioni fisiche come la camminata, invece nell’altro usa lo stesso una azione fisica ma inconsciamente perchè poi collega la azione al suo sbaglio e spiega poi la cosa più importante del film.
    :-)

  • J.Page scrive:

    Il video più interessante secondo me è il secondo, perché il padre dice che il figlio non ha speranze di fare una cosa (diventare campione di basket) perché lui non era bravo a farla, e subito si smentisce, perché capisce che ha detto una cosa sbagliata, perché tutti hanno diritto di sognare e di avere speranza.
    Il secondo primo video mi è piaciuto perché mi piace il modo in cui insegna il professore, dice che non bisogna essere per forza tutti uguali, ma si può scegliere di essere diversi e non seguire la massa, o come di ce nel video “il gregge”.

  • Vєяσ ♥ scrive:

    Nel primo video mi ha colpito molto quando il professore dice al ragazzo che può continuare da solo, che non gli serve seguire i propri amici.
    Nel secondo video, mi ha colpito la reazione del padre, che, quando gli ha detto quella cosa il bambino si è fermato e ha smesso di giocare, ci rimane male, allora il padre vedendo il figlio molto dispiaciuto gli dice di non permettere a nessuno di infrangere i suoi sogni, di non permettere a nessuno di dirgli che non sa farlo.
    Le emozioni che entrambi i video mi suscitano è sono orgoglio, autostima, non arrendersi.
    Le differenze degli adulti è che nel secondo video il padre vedendo il figlio distrutto va lì e gli dice scusa, gli dice delle parole molto significative, gli dà come un avvertimento di non farsi suggestionare dagli altri.
    Mentre nel primo video…???
    :-)

  • Gigia scrive:

    Anche il padre è un personaggio molto importante, ha capito di aver sbagliato quando nega al figlio il sogno della pallacanestro ma capisce subito che ciò che ha fatto è sbagliato e da questo ne detrae una lezione, non solo per il figlio ma anche per se stesso così da farci capire che per migliorarci bisogna imparare dai proprie errori, oltre ovviamente a insegnarci che se si è determinati a inseguire la propria strada e il proprio sogno basta ascoltare il cuore e pensare con la propria mente, mai ascoltare i commenti negativi degli altri, perchè a volte la gente non lo fa per dare consigli ma solo per depistare e confondere la persona dal suo obbiettivo per paura o per invidia.
    Io per ora non ho mai avuto questo problema e spero di non avercelo mai, non sogno di trovarmi in nessuna delle due situazioni, in quella del ragazzo invidiato, in quella del ragazzo geloso.
    Nell’ambito del lavoro mia madre mi dice spesso che accade molte volte e che quindi quando sarò grande di stare molto attenta a queste persone, perchè c’è chi fa di tutto per conquistare ciò che vuole e non si ferma davanti a niente e che per arrivare a qualcosa non ha paura di seguire strade poco “sportive”.
    Invece per la storia del professore credo che ci accada spesso di sentirci dire dai nostri prof. che tutti noi dobbiamo seguire la nostra strada e che ognuno è diverso, solo che quando ce lo dicono non vi diamo molta importanza, anzi ce ne freghiamo. Questo professore, invece, con l’esercizio che ha messo inscena è riuscito a far interessare i ragazzi, facendoli anche divertire, solo così potranno iniziare a pensarci veramente.

  • Trottolina98 scrive:

    Del primo video mi ha colpito una scena in particolare, quando il professore spiega che non bisogna seguire i tuoi amici per stare insieme a loro, ma che devi trovare la tua strada e continuarla con o senza di loro.
    Del secondo video mi ha colpito quando il padre dice al bambino che nessuno si deve permettere di commentare in modo negativo le tue capacità, perché significa che quello sport, per esempio, non gli riesce tanto bene.
    Io penso che questi due video vogliono insegnarci due cose differenti: la prima é che si deve seguire la propria strada e la seconda che non dobbiamo permettere a nessuno di commentare le nostre abilità.
    Questi video mi hanno fatto pensare che non tutte le persone sono uguali, il primo me l’ha fatto capire quando il prof. descrive la camminata di tutti e tre i ragazzi, il secondo quando il padre gli dice che se vuoi una cosa vai e inseguila. Punto.
    Il professore mi sembra molto simpatico e tramite una camminata riesce a spiegare una cosa che è difficile spiegarla da spiegare, soprattutto ai ragazzi di quell’età.
    All’inizio il padre mi sembrava cattivo però poi si è rilevato molto saggio e capace di arrivare subito al punto.

    :)

  • $crocchia scrive:

    Questi due video mi sono piaciuti ma quello più bello, secondo me, è il secondo.
    Mi ha colpito che il padre non vuole che lui gioca perchè,il padre non era bravo, ma poi il padre gli dice che avrebbe avuto speranza.

    Anche se il padre non ha speranza il figlio protrebbe non commettere gli errori del padre.

  • Brik scrive:

    Ciò che mi colpisce del primo video é che anche nelle piccole cose si cresce come, ad esempio, nel camminare, ma ciò che mi colpisce ancora di piú é che il professore ci tiene a farlo capire ai suoi alunni. Emozioni secondo me non ne suscita peró fa riflettere tanto. La differenza tra i due adulti é che tutti e due cercano di far crescere i propri ragazzi, ma il professore lo fa scherzando invece il padre cerca di dare una seria lezione al figlio.
    Ció che mi colpisce del secondo video é che il padre é abbastanza cattivo con il figlio, gli tronca un sogno sul nascere . Per fortuna il padre capisce di aver sbagliato e insegna una lezione al figlio.
    La sensazione che mi suscita il secondo video é quella di ribellarmi a tutti coloro che mi dicono:” Non lo sai fare.

  • Patissimo98 scrive:

    La differenza tra i due personaggi è che, nel primo video, il professore prende le cose più con felicità divertimento ma è anche allo stesso tempo freddo e diretto.
    Invece, nel secondo video il personaggio, come dice il titolo, va sempre dritto al punto senza girare intorno al discorso.
    Nel primo video provo un’emozione di felicità, nel senso che mi fa ridere il modo di spiegare cose importanti.
    Nel secondo video ho provato dispiacere nel vedere il bambino che mette il pallone nel sacchetto.
    Nell’ultima scena ho provato una senzazione strana che non riesco a descrivere.
    Però il video che mi è piaciuto di più è stato il secondo perchè il contenuto, secondo me, è più importante.

  • Gianmix scrive:

    1.Nel primo video mi ha fatto capire cosa significa distinguersi dagli altri.Anche se ora tutti i ragazzi si vestono uguali solo per segure la folla,in questo video il prof. fa’ capire che ognuno si deve distinguere dalla propria cammiata, cioè dal proprio carattere.Spero che gli altri mi vedano come uno che cammina contromano, uno diverso dagli altri.

    2.Il secondo video per me ha un significato più profondo del primo.Il padre insegna al figlio che nella vita bisogna porsi mete o sogni. Anche se gli altri ti ostacolano non ti devi fermare mai. Ho capito che se ho un sono devo raggiungerlo con ogni mezzo.

  • Giuly scrive:

    Nel primo video mi colpisce il fatto che il prof trova un modo di fare lezione con una semplice camminata e ci insegna molto. Nell’altro mi colpisce il fatto che il padre, secondo me, ha voluto mettere alla prova il figlio facendogli capire di non farsi dire, neanche da suo padre, che non sa fare una determinata cosa. Il primo mi ha suscitato divertimento, il secondo non lo so…

  • ́ ́ ̄`··._.·αngу`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`·· scrive:

    Dei due video mi ha compito di più il primo, perchè il professore insegna ai ragazzi ad essere diversi e a non seguire il “gregge”.
    Tra il professore e il padre però scelgo il papà.
    Perchè adesso che sto scegliendo la scuola superiore non vengo molto appoggiata dai miei genitori su ciò che voglio fare, quindi mi piace di più il padre perchè dice a suo figlio di seguire i suoi sogni e che nessuno può impedirgli di avverarli.
    Il video però che insegna di più secondo me è il primo, perchè il professore ci dice di non copiare gli altri e di essere noi stessi.
    Nel nostro caso, che dobbiamo scegliere la scuola superiore non dobbiamo farci influenzare dalle scelte degli altri, ma di seguire la nostra strada.

  • Mumu scrive:

    Al contrario di Saretta98 io trovo molti momenti per parlare con i miei genitori di ciò che mi aspetta. Loro mi conoscono come non mi conosce nessun’altro.
    Ma anche a me succede che mio padre voglia impormi qualcosa, anche se so che lo fa per il mio avvenire non credo che ne abbia il diritto. E’ vero sa che cosa è meglio per me perchè ha molta più esperienza.
    Mi fido del suo giudizio ma mi piacerebbe scegliere ogni tanto. Una caratteristica che abbiamo in comune è quella di saper trovare accordi, sia per la scuola che per il divertimento.
    Io so trattere molto bene con mio padre e insieme abbiamo scelto la scuola più adatta a me e che mi apra più porte sul futuro.
    Io dico sempre che: “Non tutto il male viene per nuocere”, forse non andrò nella scuola che sognavo e forse dovrò sudare di più ma più in là nel tempo gli sforzi fatti ora mi aiuteranno domani.

  • Saretta98 scrive:

    Non ho molte occasione nelle quali mi trovo a discutere qullo che farò da grande ma spesso discuto con mio padre sulle superiori.
    Io non reputo mio padre una persona che ha abbia il diritto di scegliere quello che devo fare per il semplice fatto che ci ha abbandonato e che ci vede una volta ogni due settimane se va bene.
    Certo è sempre mio padre ma non può impormi una scelta senza neanche sapere chi sono io.
    Come fa a conoscermi se non sa neanche che non mi piace la minestra e me la propina tutte le volte che ci vediamo?
    Questa è una cosa che non capisco, una caratteristica di mio padre è che segue la mandria e non riesco a farlo cambiare.

  • Saretta98 scrive:

    Nel Il secondo video mi ha colpito il carattere del padre che incita al figlio di inseguire i propri sogni ma e il discorso è molto chiaro e fluido: di solito i genitori prima di arrivare al sodo iniziano dall’era dei primati,invece lui dice una frase in modo serio e deciso e basta. Secondo me non ha iniziato dall’era dei primati perchè il concetto è il bambino. ?????
    Cioè un sogno non bisogna farselo distruggere nemmeno dalla persona a cui tieni di più solo tu devi essere in grado dii distruggerlo se vuoi, non devi essere obbligato.
    Le emozioni del bambino, secondo me, prima sono sconforto e delusione ma poi quando il padre gli parla da adulto secondo me si sente orgoglioso di se stesso perchè viene trattato come un adulto grande. Il padre invece è stato corretto a scusarsi ma non con un semplice scusa come se i ruoli si fossero invertiti: quando lui chiede scusa il bambino cresce di vent’anni e il padre torna giovane.

    Ok ma attenzione: non sempre il discorso è chiaro

  • Saretta98 scrive:

    Mi sono piaciuti tutte i due video e ho notato diversi modi di far capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.
    Secondo me, le differenze principali tra i due adulti sono che nel primo l’insegnante insegna a essere se stessi e che le diversità che abbiamo l’uno dall’altro sono qulle che ci rendono speciali; anche lui è diverso,anche lui trova la propria strada,infatti, il preside dalla finestra lo guarda male perchè non si doveva insegnare in quel modo “strano”,si doveva seguire lo schema e non sgarrare, infatti i ragazzi sono tutti vestiti uguali quindi anche lui si distingue dal gregge.
    Mi ha colpito il ragazzo che sta in disparte perchè la sua faccia trasmette arroganza, ha capito subito quello che intendeva il professore.
    Una frase che reputo importante è stata:”Non devi mostrarti o fare spettacolo ma lo devi fare per te stesso.”
    Molte volte uno per essere accettato fa lo stupido, fa lo spettacolino in classe per entrare nel gruppo invece il professore dice che lo devi fare per te stesso.

  • Mumu scrive:

    Nel primo video si parte da un gioco, da una camminata. Il professore prende affetuosamente n giro i ragazzi ma poi inizia a parlare del conformismo, di quanto tutti abbiamo bisogno di sentirci accettati. Mi ha colpito la poesia che cita il proff:”Due starde trovai nel bosco ed io, ed io scelsi la meno battuta. Ed è per questo che sono diverso.”. Mi ha colpito perchè mi ha fatto pensare che molti scrittori hanno scritto cose del genere e che hanno sempre scelto la strada più faticosa; questo può significare che la maggior parte di noi è pigro e preferisce stare sugli allori. Se ci pensiamo perchè nessuno vuole andare in collegio, perchè lì la vita è dura, sveglia alle cinque del mattino e poi lavoretti. Sembra una tortura per noi che vogliamo sempre dormire fino a tardi, le nove minimo.
    Negli ultimi secondi del video si vede un ragazzo che non marcia e il professor gli domanda il perchè e lui risponde:
    “Esercito il diritto di non camminare.”, la risposta del proff è stata:
    “Vedo che hai afferato al volo il concetto.”, gli risponde così perchè lui aveva parlato di differenzarsi dal gregge e il ragazzo non cammina come gli altri, si differenzia ed è per questo il prof gli risponde in quel modo.
    Alla nostra età è importante non seguire il gregge perchè se noi seguimo il gregge potremmo scegliere il liceo sbagliato per noi, che non ci porterà da nessuna parte. A questa età dobbiamo saper pensare con la nostra testa e non con quella degli altri.
    Nel secondo video mi ha colpito il bambino che dopo il discorsetto della pallacanestro lancia la palla a terra e il padre gli dice:
    “Non permettere a nessuno di ostacolare i tuoi sogni, nemmeno a me.A volte gli adulti ti diranno che non sai fare wualcosa solo perchè loro non la sanno fare.”. Questo commento mi hai fatto riflettere su quanto possa smorzare un sogno un piccolo commento; se il gregge dice che non sai fare qualcosa tu non la devi saper fare, mentre dovremmo cercare di non farci trascinare dal gregge. Se io so fare qualcosa che il gragge non sa fare gli dimosto chi sono, non mi faccio mettere i piedi in testa.
    E’ proprio vero che se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto. Nessuno ci può dire che il nostro sogno è una perdita di tempo, solo noi possiamo dirlo. Neanche i nostri genitori, possono cercare di farci cambiare idea ma non possono dirci che il nostro sogno è una perdta di tempo.
    I due adulti sono molto diversi, uno è un professore che da una banale camminata tira fuori il grande tema del conformismo e l’altro è un povero padre sull’astrico alle soglie della povertà che insegna a suo figlio a seguire i propri sogni.
    Sinceramente mi ha colpito di più il padre perchè non si scusa dicendo solo:
    “Scusa mi dispiace”, ma gli spega che nessuno può ostacolare i suoi sogni, nemmeno lui che è suo padre.

    Discorso molto articolato e interessante! :-)

  • Gigia scrive:

    Il primo video mi ha interessato molto, lo stile di insegnamento usato dal prof. era molto originale. Con la camminata secondo me si stava riferendo a più cose contemporaneamente ma in particolare al fatto che tutti sono diversi ed è per questo che ognuno ha la propria strada da percorrere e se nella vita si vuole essere qualcuno la strada migliore da percorrere sarà sempre quella meno battuta, solo così si potrà imparare a lottare e a crescere, chi sceglierà nella vita una strada semplice senza ostacoli non concluderà mai niente di concreto, seguirà sempre il gregge.
    Quindi l’importante è essere se stessi, pensare con il proprio cervello, seguire gli altri rende solo le perone deboli alle influenze altrui così da avere sempre meno valori, un argomento di cui abbiamo discusso l’anno scorso. Infine un’altra cosa molto importante è essere determinati, portando sempre a termine tutto ciò che si sta facendo dando il massimo.
    Il secondo video fa capire quanto la gente si faccia influenzare troppo dai pareri altrui ed è per questo che poi il padre dice al bambino di non farsi mai mettre i piedi in testa da nessuno e che basta seguire i propri sogni anche se sei negato, che l’importante è credere in quello che fai e seguire una strada che ti renda felice. Solo così potrai vivere una vita piena di cui essere orgoglioso.

    Interessante…ma ricordati di dividere le frasi troppo arzigogolate (come la prima) :-)

  • Saretta98 scrive:

    Secondo me il primo video fa capire che tutte le persone sono diverse e che è questo che le rende speciali.
    Uno deve pensare con la proprio testa e non seguire il “gregge”.
    La camminata è un esempio semplice ma che fa riflettere che anche la cosa più banale ci rende diversi ognuno è quello che è e nessuno dovrebbe privarlo delle sue diversità.
    Anche adesso credo che molti ragazzi, particolarmente i maschi, si vestano e si identifichino come una persona sola memntre io vedo tante persone tutte quante diverse.
    Una frase che mi ha colpita è stata:”Ero nel bosco c’erano due strada e io scelsi quella meno battuta e per questo che sono diverso:”
    Questa frase mi ha fatto capire che uno deve essere accettato per quello che è senza essere considerato strano.Il prof. specifica anche che la camminata serve a noi stessi non per farsi notare; questo molto volte accade, cioè che uno fa lo sciocco per farsi notare e per entrare nel gruppo.
    Il secondo video credo mi sia piaciuto di più per il semplice fatto che non avevo visto il film ma e perchè uno non deve farsi distruggere i sogni da nessuno perchè lui chi è per giudicare, per sapere se è giusto o sbagliato.
    Infatti, il padre quando distrugge ogni speranza al piccolo di diventare un giocatore di basket,secondo me, lo fa per cercare di creargli una vita con un sogno che si possa creare non una follia, ma poi, capendo che aveva sbagliato e che tutti hanno il diritto di avere un sogno ,quanto pazzo esso possa essere, spiega al figlio che se ha un sogno lo deve inseguire proteggere e raggiungere perchè nessuno si deve permettere di giudicare un sogno altrui e niente meno che meno dirgli che non ce la farà mai.

    Bene! Qualche suggerimento per rendere il discorso più fluido :-)

  • Fabi scrive:

    Nel secondo video mi ha colpito molto come parla il padre del bambino che gli dice che se vuoi seguire un sogno devi farlo punto e non devi permettere a nessuno di potertelo impedire.
    Questo video mi suscita,sicurezza nelle parole che disse il padre ma prima anche un po po’ di tristezza perchè comunque è come se uno mi dicesse di non inseguire il mio sogno perchè non ne sono capace.
    Sinceramente io il primo video non l’ho capito molto bene,non lo riesco a capire.
    Il secondo video invece mi piace molto perchè riesco a capire molto ciò che vuole dire e ti fa davvero riflettere!

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