Oggi abbiamo assistito all’incontro con l’ex modella Ilaria Caprioglio che attualmente è un avvocato; oltre ad essere un avvocato è anche una scrittrice. Ha scritto diversi romanzi ma quello che ha “presentato” all’incontro è stato “Milano-collezioni andata e ritorno” che è un romanzo autobiografico che narra la sua esperienza di modella.
L’autrice ha avuto un passato come anoressica e bulimica, due malattie che nacquero entrambe per il suo lavoro: ci ha detto che era arrivata a mangiare una mela al giorno divisa in tre e che ne mangiava un pezzo a colazione, uno a pranzo e uno a cena; in seguito per lavoro si deve trasferire in Germania dove passa da circa 46Kg a 70Kg perché ha seguito una sbagliata dieta alimentare.
A cura di Lancé (con qualche piccola revisione della proff)
Questo incontro mi ha fatto molto riflettere sul fatto che molte ragazze ultimamente si definiscono grasse avendo magari un kilo in più della norma ma non capiscono che avendo quella mentalità in un batter d’occhio si può cadere nel baratro o della anoressia o della bulimia.Riguardo a questo credo che comunque anche personalmente mi sia servito molto, anche nella parte spiegata sui social network, ormai la vita di tutti i ragazzi.
Quest’ incontro mi ha fatto scoprire molte cose che sapevo già, ma non avevo mai approfondito. La cosa che mi ha stupito di più è stato quando lei ha detto che mangiava solo una mela al giorno fatta a spicchi, assurdo! Non so come si possa arrivare a questi livelli.
Poi mi ha fatto molto riflettere sul mondo della moda e della televisione, che non è solo quello che ti fanno vedere, tutto perfetto e bellissimo, ma ci sono anche i lati negativi e che lati negativi! Le modelle vengono costrette a mangiare meno e a dimagrire per avere il lavoro. Ha aggiunto anche che fare una dieta può essere molto pericoloso, bisogna scegliere quella giusta perchè il nostro organismo si abitua all’ alimentazione della dieta e appena si va fuori dalle regole e si mangia di più, si rischia di ingrassare il doppio di come si ingrassa normalmente perchè il nostro organismo è abituato a un ritmo lento.
In conclusione è stata un’ esperienza molto interessante e originale, che ci ha insegnato un paio di cose di questi ambienti.
L’incontro con Ilaria è stato molto interessante perchè trattava di argomenti che ci toccano da vicino, quello di essere magre. Come tutte ragazze penso di essere troppo grassa e che uno o due chili in meno mi farebbero comodo.
Una cosa che mi ha colpito è stato il modo in cui Ilaria definiva gli aspetti positivi e negativi della modo, le luci e le ombre. Le luci credo che siano ciò che noi vediamo cioè modelle magre ed affascinanti. Mentre le ombre sono i disordini alimentari come l’anoressia e la bulimia.
Io mi sono “spaventata” quando ci ha detto che a 19 anni pesava 45 chili, in quel momento mi sono detta:
“Ma come è possibile?!”, mi sembrava surreale anche se di storie sull’anoressia ne avevo sentite. Lei era addirittura arrivata a mangiare una mela al giorno, una parte per ogni pasto. Io non ce la farei MAI!!!!
Ci ha anche parlato nei social network, ha chiesto quante persone avevano facebook e quasi tutti avevano le mani alzate. Io non sapevo nulla di ciò che diceva e mi ha colpito molto la storia che noi siamo dei prodotti che facebook vende.
L’incontro con Ilaria Caprioglio è stato senza dubbio interessante, anche se molte delle cose dette (particolarmente quelle legate a Facebook) le conoscevo già, soprattutto per i lavori che sono stati fatti fin dalla prima sul cyberbullismo e sulla privacy.
È stato molto più interessante la parte sulla bulimia, perché ci ha spiegato ciò che potrebbe accadere se si segue una dieta “fai da te” e non una fatta da scienziati o medici specializzati, perché in alcuni casi il metabolismo potrebbe rallentare di molto, se si ricomincia a mangiare normalmente con il metabolismo rallentato il corpo metterebbe molto tempo a metabolizzare il cibo facendo così ingrassare la persona.
Bene sono felice che l’incontro vi sia piaciuto. Purtroppo oggi proprio non potevo esserci ma domani mi racconterete? Un’idea di come sia andata me la sto facendo comunque leggendo i vostri commenti, molto interessanti e personali 😉
Io con Margherita e Giorgia alla fine della conversazione con Ilaria Caprioglio ci siamo fermate per farle alcune domande.
Le risposte che mi hanno colpito di più sono quelle dove nella domanda compariva una metafora.
Ad esempio la sua definizione di scintillante carrozzone che ha associato alla sua esperienza.
Scintillante perchè all’inizio fare la modella è il sogno di ogni adolescente,in questo carrozzone possono però entrare gli addetti che ti aiutano, ti proteggono ma possono entrare anche i non addetti che sono le persone che devi evitare per sopravvivere.
Nel suo lavoro ci sono luci ed ombre.Le luci sono le cose belle che si mettono in circolazione sul lavoro della modella ma per lei le ombre sono il distacco dalla famiglia, quindi lo stare sola e l’episodio che l’ha portata a mangiare una mela al giorno è stato un abuso in America che ha dato inizio all’odio per il suo corpo e al desiderio di prosciugarlo.
Lei ha scritto un autobiografia prima come modo di sfogarsi per raccontare a qualcuno le sue disavventure e in secondo luogo per non fare cadere le ragazze nelle sua stessa trappola mortale.
Un’altra risposta che mi ha colpito è stata quando ha detto che la parola che caratterizza tutta la sua vita è l’inquietudine.
Io conoscendomi non so se sarei riuscita a risalire. Se avessi avuto un abuso forse mi sarei spenta come una candela quando manca l’ossigeno, ma se fossi riuscita a resistere avrei sicuramente raccontato la mia vicenda.
Lei nell’intervista ha modificato un detto,ovvero il detto “Dagli errori si impara”, secondo lei si impara dalla sofferenza perchè purtroppo viviamo in mondo dove bisogna cavarsela da soli.
Una cosa che mi fa arrabbiare è come noi persone fragili protette da un gracile scudo dobbiamo farci del male per episodi che caratterizzano la nostra vita ma di cui noi non possiamo intervenire per fermarli.
In seguito ha parlato del network.
Secondo me il suo modo di spiegare era ipnotico perchè è riuscita a catturare l’attenzione di tutti.
L’incontro di oggi mi ha fatto riflettere molto, perchè comunque Ilaria ha realizzato il suo sogno di diventare modella, viaggiato e sfilato, ma anche facendo il lavoro che ha sempre sognato si è ritrovata in un mondo da una parte spettacolare e dall’altra con delle “ombre” – come le definisce lei – che sono l’aspetto negativo del mondo della moda, ovvero lo stress, stare attenti a quello che si mangia, contare solo sul proprio corpo, avere disturbi alimentari sempre per lo sress.
Detto ciò, Ilaria ha avuto problemi alimentari, dovuti allo stress, troppo lavoro ecc..
diventando bulimica, poi quando l’hanno ” sospesa” per riprendere la propria linea, è diventata anoressica.
Quello che mi sono chiesta dopo aver sentito la storia di Ilaria è questo:
Tutti i nostri sogni hanno dei lati negativi, di cui non sappiamo l’esistenza?
L’esperienza di oggi è stata molto interessante, soprattutto perché ho visto in modo diverso il mondo della moda, che come ha detto la scrittrice, non è un mondo fatto solo di sfilate, viaggi, feste ma anche di ombre, ossia cose o persone che potrebbero rivelarsi essere pericolose, l’esempio che ha fatto la Caprioglio è stato il tentato stupro di cui stava per essere vittima e che le ha fatto vedere diversamente il suo corpo, rendendosi conto che attrae le persone e la rende un possibile soggetto di violenze, più di altre donne.
Ha anche descritto il mondo della moda come un “scintillante carrozzone” , dove ci sono molte feste, sfilate, persone importanti ecc.
Ci ha anche parlato della sua “battaglia con la bilancia” definendola così, perché più dimagriva è più si aggiungeva uno stilista, arrivando così a pesare pochissimo e a mangiare ogni giorno solo una mela che le faceva da colazione, pranzo e cena, una cosa che mi ha sbalordito.
Ha detto però anche, che in seguito , iniziando la sera a mangiare malissimo per la fame, il metabolismo non essendo più abituato a bruciare così tanto, la faceva ingrassare così che, alla fine venne emarginata dal mondo della moda, come se fosse un rifiuto.
Le cose però che mi hanno interessato di più sono state, quando ci ha detto che l’importante però nella vita è riuscire a realizzare i propri sogni e che non bisogna mai vivere solo nel passato, ma anche andare avanti soprattutto se nel passato ci sono solo rimpianti.
È stato molto interessante questa esperienza e mi ha fatto vedere il mondo della moda da un altro punto di vista, perché quando ho scoperto che la scrittrice era una ex modella ero un po’ scettica, perché mi aspettavo una donna che parlasse solo di bulimia e anoressia, ma quando invece ho scoperto che nella sua vita aveva affrontato così tante esperienze, che l’avevano fatta maturare, ho capito che è in particolare dal dolore e dalle sofferenze che si riesce a crescere.
Questo incontro è stato molto interessante non perchè abbiamo parlato della anoressia ma del lato negativo che la moda nasconde. Per esempio per essere una modella perfetta devi pesare 50 kg e adesso devi avere la taglia 38. Secondo me questi requisiti sono sbagliati perchè è possibile mettere a rischio la vita delle modelle come per esempio con l’anoressia e la bulimia.
Il discorso riferente a Facebook è stato molto interessante sapere che ogni mi piace che mettiamo Facebook prende soldi e che ogni foto che pubblichiamo diventa di loro proprietà.
Il discorso che ha fatto è molto giusto che non bisogna chattare con persone virtuali se non conosciute prima in carne e ossa.
Mi ha colpito anche la “descrizione” del pedofilo che ha una stanza divisa in due parti, una per chattare con noi e diventare un ragazzino della nostra età ed l’altra parte dei macchinari impressionanti che ci fanno un “curricolum” di come siamo fatti e delle nostre vite.
Questo incontro pur essendo stato breve è stato interessantissimo.
L’incontro di oggi per me è stato molto interessante, la cosa che mi ha colpito di più è che lei, per realizzare il suo sogno, per poter sfilare su delle passerelle con addosso vestiti di stilisti famosi, è dovuta arrivare a pesare 46 kg, ma non solo per questo motivo arrivata a questa cifra, ma anche perché quando era in Germani ha subito un abuso che le ha fatto talmente “odiare” il suo corpo da farla diventare anoressica. Successivamente in Germania è passata da 46 kg a 70 kg diventando bulimica cioè una persona che mangia in modo disordinato, senza rendersene conto.
Se devo essere sincera quando ha iniziato a parlare dicendo che quando aveva 19 anni ed era alta metri 1.80 e che pesava 45 kili mi sono spaventata e mi sono detto:” Cavolo, sono grassa…” 😀
L’incontro di oggi è stato interessante, e devo dire che Ilaria ne ha passate davvero tante: è stata in America, in Germania e in molti altri posti, è stata una modella, una scrittrice ed è tuttora avvocato, ed ha anche rischiato uno stupro ed è stata sia anoressica che bulimica. Molte cose sulla bulimia e sull’anoressia ne sapevo già, ma mi è piaciuto il modo in cui le ha interpretate e il modo in cui ci ha fatto vedere le “ombre” e le “luci” della moda, cioè gli aspetti positivi e negativi. L’aspetto negativo dell’anoressia lo conoscevo, come ho detto prima, ma che vedi la tua famiglia così poco non lo sapevo, è vero che vai in tanti posti ma io pensavo che la famiglia veniva con te
Ha parlato anche del problema dei social network, e questa è stata la parte che mi ha interessato di più. Non sapevo neanche che più “mi piace” metti su facebook più guadagnano quelli di facebook, ora capisco perchè è gratis.
Tutto ciò lo ha raccontato in un modo molto personale, visto che ci è passata su queste cose, e ha descritto molto bene il suo periodo di crisi dopo la bulimia. Penso che sia assurdo pesare 48 kg essendo alta 1:80 come lei, e arrivare a mangiare una mela al giorno è altrettanto assurdo. Secondo me non è giusto che per guadagnare dei soldi una non deve mangiare più, anche perchè è proprio il cibo uno dei motivi per cui devi guadagnare i soldi. Ecco perchè odio essere chiamata anoressica: io mica mangio una mela al giorno O.O anzi mangio anche di gusto 😀
commento di Afrina