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Lo sapevate?
Il 16 aprile ricorre l’anniversario della morte del giovane Iqbal Masih ucciso a solo 12 anni per aver osato denunciare lo sfruttamento minorile nel suo
paese(Pakistan) e aver portato alla luce le tristi condizioni di lavoro che lui per primo ed altri bambini erano costretti a sostenere. Il 16 aprile è diventata la data della Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile che riguarda oggi ancora circa 400 milioni di bambini.
L’ONU si prepara ad un incontro previsto per martedì (“Meeting of the Child Labour Platform”), mentre Unicef informa che il problema dello sfruttamento non riguarda solo i paesi più lontani da noi ma anche, ad esempio, la Grecia che travolta dalla crisi economica degli ultimi anni ha allentato l’attenzione sul rispetto dei diritti dei bambini.
Sono circa 100.000 i bambini lavoratori ma molto maggiore è il numero dei bambini che si trovano in condizione di malnutrizione. E anche l’impossibilità di avere una dieta sana rappresenta una violazione della Convenzione ONU.
Per saperne di più potete andare a questo link su Unimondo
Guardate la video presentazione realizzata da DjGordy sul tema dei bambini lavoratori affrontato in classe.
Il movimento NATs
(..) sulla base delle situazioni e dei diversi tipi di lavori nei quali i minori sono coinvolti, la Banca Mondiale, l’Organizzazione Internazionale sul Lavoro e l’UNICEF stanno realizzando un progetto congiunto internazionale dal titolo “Comprendere il lavoro minorile“.Questo approccio – secondo di suoi sostenitori – permetterebbe anche di garantire delle forme di tutela e una maggiore regolamentazione del fenomeno.
Un esempio di questa visione è l’auto-organizzazione di piccoli lavoratori che difendono il diritto di lavorare ma allo stesso tempo chiedono condizioni degne, sono i Niños y Adolescentes Trabajadores – NATs (Bambini e adolescenti lavoratori). I movimenti NATs sono organizzazioni autogestite dai bambini e dagli adolescenti che le compongono, e sono basate sull’organizzazione e la rappresentazione democratica. Si tratta di organizzazioni a più livelli, nelle quali i bambini, supportati ed accompagnati da educatori adulti che svolgono una funzione di facilitatori, operano direttamente sul territorio in difesa dei loro diritti.
L’esperienza è nata in Perù nel 1976 e successivamente si è estesa a quasi tutti i paesi dell’America Latina, in diversi paesi dell’Africa ed in India ed altri paesi asiatici. I movimenti dei NATs hanno come obiettivo principale la difesa del lavoro minorile dallo sfruttamento, pur essendo contrarie ad un’abolizione del lavoro infantile assoluta ed indifferenziata. L’approccio dei NATs fa riferimento alla cosiddetta valorizzazione critica; secondo tale approccio il lavoro, quando svolto in condizioni di diritto e dignità, con modalità che non ledano lo sviluppo fisico e psicologico e l’integrazione sociale del minore, può essere un mezzo di sviluppo e crescita del soggetto, anche se si tratta di un bambino.
Secondo questa visione l’esperienza del lavoro, per la maggioranza dei bambini e delle bambine dei settori popolari, costituisce un ambito significativo di costruzione di un’identità sociale: il lavoro non è solo guadagno, ma può anche essere esperienza educativa, grazie alla quale rendersi attivi e partecipare, come esseri umani, alla vita della società. Uno degli obiettivi fondamentali dei NATs è diffondere la conoscenza e la promozione dei diritti civili e sociali dei minori, affinché siano in grado di rivendicarli e difenderli, grazie alla pratica collettiva, con esperienze cooperative e di solidarietà.
I movimenti NATs per esempio non riconoscono la Giornata mondiale contro il lavoro minorile istituita dall’ONU perchè secondo loro questa data che non rispetta l’autonomia e la cultura originaria dei paesi latinoamericani del mondo rurale, andino e amazzonico e rifiutano la celebrazione di questa giornata secondo loro “creata da funzionari e tecnici che credono di sapere cosa sia meglio per noi bambini lavoratori”.
Durante l’Incontro Mondiale dei Movimenti dei Bambini e Adolescenti Lavoratori di Asia, Africa e America Latina, che ha avuto luogo nell’ottobre del 2006 a Siena, i delegati presenti hanno votato la decisione di festeggiare nella giornata del 9 dicembre di ogni anno, la “Giornata mondiale dei bambini e adolescenti lavoratori”. Questa data è particolarmente cara al Movimento perchè il 9 dicembre del 1996, a Kundapur in India, è iniziato il lungo processo che ha portato, le diverse organizzazioni di bambini e adolescenti lavoratori presenti in tutti i continenti, a fondare il Movimento Mondiale del quale fa parta anche l’associazione italiana Italianats”.
Fonte: Scheda “Sfruttamento minorile” di Unimondo: www.unimondo.org/Guide/Economia/Sfruttamento-minorile.