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Ciao a tutti ragazzi, sono Nicholas, con questo post volevo soltanto ripescare dalla vostra memoria : situazioni, risate, momenti passati insieme, stupidate fatte in classe.
Da un po’ di giorni a questa parte ho incominciato a pensare a voi, nella mia classe superiore infatti non mi trovo benissimo i compagni sono simpatici ma con loro tendo ad essere più chiuso rispetto a come ero con voi. Solo
ora ho capito davvero cosa eravamo e cosa avevo di speciale, eravamo un gruppo classe unito, che se bisticciava in pochi minuti risolveva tutto, andavamo d’accordo con i docenti mentre alle superiori tutto è cambiato io
non provo le stesse emozioni che provavo quando ero nella ” 3G”, sembra tutto monotono ora, si va a scuola solo perchè si deve mentre l’anno
scorso non era un peso andare a scuola, io per esempio il mercoledì sarei venuto anche con quaranta di febbre perchè volevo assistere alle lezioni di italiano, lo stesso quando avevamo educazione fisica le ultime due ore che
si faceva a gara per uscire prima dalla palestra e riunirsi il pomeriggio.
Spero che per voi non sia la stessa cosa, forse siete riusciti a restare con amici che avevate già in passato o che comunque erano ” del quartiere ” io invece un po’ per la tipologia di scuola un po’ per
la lontananza a scuola sono rimasto da solo, pur facendo amicizia con i nuovi compagni.
All’inio ero gasattissimo solo all’idea ti poter prendere una coca-cola al bar o un panino mentre adesso è diventata una routine quotidiana molto noiosa.
Con questo post vi chiedo solo di estrapolare dalla vostra mente i ricordi più belli di noi, pensarci per due minuti e fare un sorriso.
Spero di avervi rubato cinque minuti nel migliore dei modi senza avervi fatto annoiare un bacio GorDy Dj
P.s: magari fatemi sapere tramite i commenti un po’ da voi come sta andando
Noi abbiamo sempre commentato, tutt’ora continuiamo a farlo, chi su dei social network, chi magari su dei BLOG, come questo di classe per esempio ma non ci siamo mai chiesti realmente cosa possa significare fare un commento nè tanto meno come si possa fare seguondo dei giusti criteri. Se volete a fare dei commenti migliori, oppure siete solo curiosi, provate a seguire la seguente guida:
1 Cosa significa fare un commento?
Commentare un testo significa esporre delle osservazioni, personali, sulla struttura, sul contenuto, il suo significato e per finire il linguaggio in cui è scritto. Infine si può anche esporre una propria valutazione sul brano letto, motivandola.
2 Come fare un commento? analiziamo i tre punti principali:
(1)ANALISI: riconoscere la struttura del brano, ricostruire il coontesto e il luogo dove si svolge l’azione, individuare personaggi, ambienti e le proprie caratteristiche, tecniche narrative.
Ecco alcune domande riguardanti l’analisi che ci possono aiutare a dare delle risposte accurate da inserire nei nostri commenti: in che epoca è ambientata la storia? da che cosa lo si capisce? quanto tempo dura la storia? i fatti narrati sono reali, verosimili, inverosimili, surreali? qual è la struttura del racconto? chi è il protagonista della storia? quali sono i personaggi secondari, che ruolo hanno? quali relazioni ci sono tra i personaggi che influiscono nella storia? qualche personaggio ha un’evoluzione nella storia? come sono descritti i luoghi? ci sono momenti in cui la descrizione dell’ambiente ha una connotazione particolare? in quale ordine sono raccontati i fatti? chi è l’autore del racconto? in quale persona è narrato? chi è il narratore? da che punto di vista sono raccontati i fatti? e considerati? predominano gli avvenimenti, le riflessioni o le descrizioni? ci sono punti in cui l’autore esprime la sua opinione personale? ci sono molti dialoghi? funzionano o annoiano? con che registro si esprime l’autore? alto, basso o medio?
(2)INTERPRETAZIONE: esporre i significati che il lettore trova nel testo, qual è il tema centrale, quali messaggi trasmette, quali reazioni ed emozioni suscita in chi legge.
Ecco alcune domande per aiutarci: qual è il tema principale del racconto? l’autore vuole comunicarci un messaggio? quale effetto vuole suscitare nei lettori? il racconto finisce bene o male?
(3)VALUTAZIONE: esprimere un giudizio complessivo sul testo, che si può basare su principi oggettivi (il confronto con altri testi e il rispetto del genere per esempio) oppure su principi soggetivi (personali di chi ha letto il testo)
Ecco alcune domande per aiutarci: quali aggettivi useresti per definire il racconto? la lettura ti ha coinvolto? le tematiche ti riguardano direttamente? ti è piaciuto il racconto? molto importante in quest’ultima domanda rispondere tramite un: perchè ti è piaciuto?
Un saluto DjGorDy
Qui di seguito le tre tracce tra cui scegliere. I vostri testi dovranno essere consegnati (o postati qui sul blog) entro mercoledì 18 aprile.
Vi ricordo di:
- prendervi il giusto tempo per scrivere un tema (e non una misera collezione di frasi)
- leggere bene la traccia per capire cosa vi viene chiesto
- fare uno schema o comunque mettere giù le idee prima di scrivere
- rileggere e correggere prima di consegnare. Andatevi a rivedere le “regole” che ci siamo dati nell’articolo che trovate a questo link
Traccia 1
Vai all’articolo Razzismo? Ne parliamo alla Feltrinelli e ascolta le interviste, vai nella sezione di questo blog Migranti ma non solo e rivedi quali sono gli articoli e gli spunti di cui abbiamo parlato quest anno (testi, video, commenti, ecc.); aiutati se vuoi anche con l’antologia o con altri materiali che conosci o che puoi trovare e scrivi un testo in cui dici cosa pensi tu del razzismo e perché; quali sono, secondo te, le ragioni che portano le persone ad essere razziste o ad avere dei pregiudizi negativi su alcuni gruppi di individui e cosa, secondo te, sarebbe bene fare per educare i ragazzi al rispetto e all’integrazione delle diversità.
Traccia n.2
Immagina di essere un importante studioso di letteratura e di essere stato invitato da una classe di studenti di 3a media a tenere una lezione su un autore dell’800 o del 900. Sei stato prescelto tra tanti e non puoi permetterti di fallire.
Scrivi il testo della tua relazione (la presentazione dell’autore, di alcuni suoi testi a partire da quello che abbiamo letto o detto in classe ma anche da quello che potresti conoscere tu). Ricordati che per coinvolgere il tuo pubblico dovrai esporre in modo chiaro e trovare i punti più interessanti, curiosi, facendo degli esempi precisi presi dai testi in modo che i ragazzi ti possano capire. Per loro è importante che tu spieghi il perché delle tue affermazioni.
Traccia n. 3
“Non capivo perché si comportava così…”
Continua tu, raccontando una vicenda realmente accaduta che è stata per te importante perchè ti ha mostrato lati inaspettati di qualcuno oppure inventando un racconto su una situazione simile.
Ecco qua alcune regole per scrivere una buona recensione di un film, anche se lo sapete che la qualità del testo ce la mettete voi!
- “Informare, analizzare, giudicare, cioè descrivere l’oggetto (il film) in questione con eventuali notizie sull’autore, sugli avvenimenti storici che costituiscono il contesto della vicenda o sulla sua origine letteraria o teatrale;
- enuclearne i temi evidenti o latenti, i significati, il discorso, il sottotesto collegandoli con i film precedenti del regista, se ne vale la pena, o con altri prodotti dello stesso tipo o genere;
- formulare il giudizio di valore, graduando consenso e dissenso, elogi e riserve.
Il recensore immaginiamo di un quotidiano è, o dovrebbe sforzarsi di essere, anzitutto un giornalista al servizio dei suoi lettori.
Il suo primo dovere è, dunque, la chiarezza della comunicazione, cioè un linguaggio semplice, diretto, efficace, qualità che non corrispondono necessariamente a banalità, sciatteria, superficialità. E’, insomma, un problema di scrittura: di stile (…)
Uno dei modi per essere efficaci è, come per un qualsiasi altro articolo, la ricerca di un attacco, di un avvio energico e inventivo, magari a effetto, allo scopo di catturare subito l’attenzione del lettore. E altrettanto importante è il finale, saper chiudere la recensione con un aforisma, un riepilogo secco del giudizio, una piroetta. Avete poco spazio a disposizione, bisogna sfruttarlo al meglio.
(…)Fonte: Morando Morandini, Non sono che un critico (Il Castoro, 2003)
Ora provate voi a recensire “The Millionaire“. In palio oltre che ad un buon voto un punto meraviglia per la recensione migliore!
Volete esercitarvi nella scrittura oltre i soliti compiti?
Ecco qua qualche regola da tenere a mente: le stesse che ci diciamo in classe
Regole:
1) Leggere bene il titolo prima di iniziare.
2) Munirsi di un foglio di brutta o di un blocco su cui per PRIMA COSA buttare giù le idee. Le idee possono essere messe giù in forma di scaletta oppure di mappa. Vi basta scrivere delle parole forti o parole chiave, i famosi “tag”; oppure delle brevi frasi che vi facciano subito capire di che si tratta.
3) Una volta scritto di che cosa vorrete parlare, definite un ordine. Ricordatevi che un testo ha in genere: a) un’introduzione; b) uno svolgimento; c) una conclusione.
4) Cominciate a scrivere partendo dai vostri appunti. Capirete presto che è meglio avere un foglio con la scaletta o la mappa da tenere ben visibile e uno diverso su cui scrivere.
5) Rileggete chiedendovi: “Si capisce? Ho scritto proprio tutto? E’ chiaro il mio punto di vista? La storia ha senso?”
6) Rileggete ancora, facendo attenzione a:
a) ortografia: accenti, apostrofi, doppie, maiuscole, consonanti, ecc.
b) sintassi:
*tempi dei verbi, ad es. indicativo/congiuntivo/condizionale: “Io credo che tu sia…” e non “Io credo che tu sei”;
*pronomi: es “gli ho parlato” = ho parlato a lui, “le ho scritto” = ho scritto a lei; “li ho messi sul banco”;
*c’è il soggetto? E’ chiaro chi è? Il verbo concorda in numero e genere con il soggetto?
*punteggiatura. Per capire meglio potete rileggere e dove avete la necessità di tirare un respiro probabilmente andrà una virgola o, per una pausa più lunga, un punto e virgola o un punto. Ricordate che tra soggetto e verbo e c.ogg non vanno virgole a meno che non ci siano degli incisi. Es. E’ sbagliato scrivere: “Io voglio, un gelato”. Mentre è corretto: “Lucia, mia sorella, vuole un gelato”.
*vocabolario e sinonimi. Non usate sempre le stesse parole; non usate parole che non vogliono dire nulla e che sono imprecise (grande, carino, strano, bello, brutto, praticamente, ecc.), ma cercate sempre l’aggettivo che renda al meglio ciò che volete scrivere (enorme, di proporzioni esagerate, particolare curioso, strabiliante, affascinante, orripilante, disgustoso, riprovevole, ecc.)
*controllate il reale significato di alcuni vocaboli che vi suonano giusti ma non lo sono. Una risata è fragorosa ma non è fragrante. Il pane è fragrante e non è fragoroso!
7) Copiate nella più bella calligrafia che avete, rispettando margini, spazi, ecc.
8) Verificate di aver messo il vostro nome, altrimenti chiunque potrebbe dire che il testo per il quale vi siete così tanto e lungamente impegnati è suo!
E ora ditemi: quante di queste regole rispettate realmente quando scrivete?
Scegliete uno di questi titoli, scrivete seguendo le regole che ci siamo dati e consegnatemi il vostro testo.
Lo correggerò volentieri e voi potrete anche migliorarlo.
1) Scegliete un articolo di giornale e dopo averlo letto:
- riassumete la notizia: di cosa si parla? Cosa è accaduto? Dove? Quando? Che posizioni ci sono rispetto al fatto?, ecc.
- esprimete il vostro commento, facendo riferiemento anche ad altri fatti o letture o esperienze che conoscete
Consegnatemi anche l’articolo oltre al testo.
2) Oggi è stata una giornata in cui…
- raccontate cosa è accaduto e perché ritenete che sia importante raccontarlo
- soffermatevi sulla descrizione dei fatti, delle persone, dei luoghi della vostra giornata e provate ad associarli al vostro stato d’animo, alle vostre emozioni, a quello che avete fatto, imparato, scoperto, ecc. Es: ero in classe, faceva molto caldo perché anche se siamo in inverno e fuori fa freddo i caloriferi in classe sono al massimo e quasi non si respira. E’ stato un attimo appisolarsi e perdersi tutta la lezione di scienze; certo che ora non capisco più nulla e ho pure un 4 sul registro: mi sono risvegliato solo con l’urlo assordante della proff che mi scandiva il mio nome, accompagnando ogni sillaba con un colpo secco sul tavolo!. Ecc.
3) Un bambino particolare: storia di un bambino che più di tutto voleva studiare.
- Può essere un racconto
- Può essere un racconto in cui però utilizzate anche tutte le informazioni che avete ad es sui bambini lavoratori, sui bambini stranieri che emigrano, sui bambini ebrei vittime delle leggi raziali, ecc.
4) ….e scoprì un luogo che…
- scegliete un personaggio (reale o immaginario); scegliete un luogo che conoscete abbastanza bene (anche solo per averne letto da qualche parte) e descrivetelo attentamente, mettendo in relazione ciò che fa e che pensa il personaggio con il luogo stesso e viceversa. Potete partire da caratteristiche del luogo che producono effetti sul personaggio o da aspetti del personaggio che man mano svelano elementi del luogo.