Archivio di novembre 2011
Quando arriva il Natale, le famiglie tendono a regalare ai propri figli un cucciolo, un animale da compagnia, ma questo povero e innocente cucciolo alla fine dove va a finire?!
Dovete sapere che la maggior parte delle volte questi poveri animali, con l’arrivo delle vacanze estive, vengono abbandonati dai proprietari, i quali si rendono conto SOLO in quel momento dell’impegno, responsabilità che comporta possedere un cucciolo.
Un animale non è un giocattolo che si prende per scopi personali, solamente per coccolarlo e strapazzarlo o per trattarlo come un peluche, un animale lo si prende per amarlo, per accudirlo e per tenerlo fino alla fine come amico, come animale da compagnia.
E voi che ne pensate?
Vi sembra giusto abbandonare esseri innocenti in mezzo alla strada?
Lasciatemi un commento con le vostre riflessioni e idee 😉
Oggi durante l’ora dei piccoli gruppi di italiano abbiamo fatto un’attività assai bizzarra.
Ci siamo divisi in coppie . Ogni coppia si doveva immedesimare in Abramo Lincon o nel Capo Seattle degli indiani d’America.
Ogni coppia doveva creare un DISCORSO che convincesse la propria nazione a far rispettare le loro idee.
Il nostro discorso doveva iniziare con una vocazione e finire chiudendo l’argomento. Nello svolgimento dovevamo spiegare le nostre idee sulla questione delle terre degli indiani, motivando le nostre risposte.
Questo esercizio ci ha aiutato a migliorare la nostra capacità di argometare.
Tutto ciò è statao fatto in 25 minuti.
Scrivete qui i vostri discorsi perchè sono cuiosa di sapere se volevate la GUERRA o la PACE, ma soprattutto il PERCHE’.
Non sai cosa fare? I libri ti annoiano? Non riesci a finirne uno nel giro di un mese?
Non ti preoccupare è capitato anche a me, quando avevo sette anni leggere per me era una noia, non capivo come mia madre potesse leggere così tanti libri nel giro di un mese, quando io ne leggevo uno con fatica.
Ora invece sono tutta il contrario, sempre con un libro in mano, deve venire mia madre a togliermelo dalle mani, a volte mi metteanche in punizione!!!!!
Ma non è questo il punto, io ho iniziato a leggere molto nel momento in cui ho trovato un libro che mi piacesse veramente, certo ora non mi piace più quel genere perchè sono cresciuta e lo trovo troppo infantile però da quella collana: Valentina, sono riuscita ad amare la lettura.
E voi leggete o ne fareste volentieri a meno?
Da quando la lettura vi piace?
Credi che leggere possa servire a qualcosa nella vita? Perchè?
Dovete sapere che esiste un paesino in Germania nella Romantische Strabe che è molto famoso per il suo natale.
Prima di tutto dovete sapere che la Romantische Strabe è una strada costruita nel medioevo per costruire un collegamento tra vari paesi.
Questo paesino è caratteristico per le sue facciate ,sono dipinte come quelle della Petit France infatti nella sua storia c’è anche un periodo in cui bìviene abitato dai Francesi.
Questo paesino si chiama Rothenburg ob der Tauber.
La seconda ragione per cui è famoso è il villaggio di natale,infatti nel cuore della città,ci sono due casette apparentemente piccole e ignote ma che si rivelano piene di risorse.ùApenna si varca la soglia della porta gli occhi danno spazio ad un panorama natalizio fantastico.
Luna park per i Teddy Bear,presepi meccanici che rappresentano la vita nel futuro nel passato e nel presente,alberi di natale alti metri e metri e palline di ogni forma e colore,insomma se si vuole fare un regalo di natale quello è il posto giusto!
Che cosa rispondere: la pittura (anche se non so disegnare), suonare uno strumento (anche se non so la scala musicale), fare uno sport (anche se ho cinque in educazione fisica)
Per tante persone avere un hobby significa uscire dalla vita quotidiana e fare ciò che lo appassiona.
Ma per sapere veramente quale è il tuo hobby ti devi domandare.:
Che cosa mi piace?
Che cosa mi appassiona?
Ora raccontateci brevemente un vostro hobby e perchè l’avete scelto
Sono tutta orecchie!!
Tutte le classi della scuola si stanno impegnando per non dividersi visto che è l’ultimo anno di scuola, eppure la nostra classe è sempre perennemente divisa. Non riusciamo a prendere un accordo, le ragazze sono oramai divise del tutto mentre i maschi formano due grandi gruppi.
Io parlo in veste di ragazza, mai una volta noi ragazze ci siamo sedute a tavola tutte insieme in questi due anni, tre con questo. Mai siamo state tutte e dodici insieme durante un intervallo come anche non siamo mai state sempre tutte d’accordo su una cosa. Siamo una classe divisa, anche se alcuni provano a rimetterci insieme, niente, siamo sempre perennemente divisi. Io stessa mi trovo a vagare tra i vari gruppetti perché ce ne sono troppi ed io non so con chi stare.
Un altro grave problema della nostra classe sono i pettegolezzi, girano troppe voci e quando si vanno a chiedere spiegazioni tutti che fanno la doppia faccia per non farsi scoprire.
Ragazzi, è l’ultimo anno cerchiamo di godercelo al massimo, unendoci per formare la 3G!!!
Ragazze e ragazzi non possiamo fare qualcosa per unire la classe?
Io vorrei dare un consiglio, se volete dire ad una persona della classe ciò che avete detto alle sue spalle, scrivetelo qui come commento. Vi aiuterà e se mai dovrete litigare ma almeno avevate detto tutto ciò che avevate da dire.
Domenica 27 novembre un gruppo di ragazzi, ragazze e bambini rom si è esibito in un concerto al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
Molti dei musicisti che hanno partecipato sono gli stessi che si vedono spesso sul metrò o nelle stazioni della metropolitana, o ancora per le vie del centro. Alcuni musicisti del Conservatorio insieme al maestro e direttore li hanno aiutati a perferzionare le loro conoscenze musicali.
Guardate per credere e per ricordarci che vale sempre la pena di “allargare il nostro sguardo”.
Un passo importante del romanzo di Alessandro Manzoni.
Lucia, la madre Agnese e Renzo lasciano il paese e si preparano a dividersi: Lucia cercherà rifugio in un monastero a Monza, mentre Renzo parte verso Milano. Entrambi partono con la speranza di potersi presto rivedere e di sposarsi.
Per leggere il capitolo VIII integralmente cliccate qui
Per leggere il testo dell'”addio ai monti” cliccate qui
Le parole de Presidente durante l’incontro al Quirinale con la Federazione delle chiese evangeliche.
“Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un’autentica follia, un’assurdità. I bambini hanno questa aspirazione”, ha detto Napolitano durante l’incontro al Quirinale con la Federazione delle chiese evangeliche. (…)
Il presidente della Repubblica ha tenuto a sottolineare che ora ci sono maggiori possibilità di confronto anche se ha detto: “Non credo che in pochi giorni il mare in tempesta sia diventato una tavola. È un po’ incrinato, un po’ mosso, ma credo ci siano maggiori possibilità di confronto fra gli schieramenti”, ha concluso.
Fonte www. repubblica.it, 22/11/2011
Ecco cosa rispondono i ragazzi e le ragazze della così detta Seconda Generazione
Roma, 22 Novembre 2011 – La Rete G2 , ringrazia il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per essersi fatto ancora una volta portavoce della causa sulla cittadinanza italiana per i figli d’immigrati. (…)
“Grazie Presidente, perché della cittadinanza hanno bisogno le seconde generazioni per essere definite come già sentono di essere e ne ha bisogno il nostro Paese. Il nostro grande Paese sempre meno giovane e oggi sempre più in difficoltà, per il quale noi figli d’immigrati nutriamo un profondo sentimento di appartenenza, tanto da cercare costantemente, come Rete G2 di dare un contributo forte in termini di energie e sviluppo, in qualità di cittadini attivi; oggi più che mai a fronte di una crisi economico/sociale incalzante e destabilizzante come quella che stiamo attraversando”.
“Ed è proprio la consapevolezza di tutte queste “energie italiane” senza diritti, disperse da una legge sulla cittadinanza italiana poco lungimirante, che ci ha sempre spinti a chiedere una riforma della cittadinanza per un’ Italia moderna e cosmopolita, fatta di volti non tipicamente italiani ma di spirito non diversamente italiani”
Fonte: http://www.secondegenerazioni.it/
La Commissione Europea ha predisposto un sito facilmente accessibile dedicato ai bambini e ai ragazzi per aiutarli a conoscere quali sono i loro diritti.
Ci sono informazioni, giochi e video.
Lo trovate a questo link (cliccate qui)
Vi propongo gli audio sui diritti realizzati da Margherita, Sara e Giorgia: detti e citazioni e un’intervista su cosa pensano loro di alcuni diritti.
Ascoltateli!
Avete mai pensato di applicare delle arti marziali e del ballo allo sport???
La nike lo ha fatto con questo stupendo video nella quale viene applicata la break dance e la capoeira al calcio.
La particolarità di questo video è che non sono maestri, professionisti o persone del genere, ma sono dei ragazzi dai sedici ai venti anni circa.
Vi consiglio di guardare questo filmato e di commentarlo: Che cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Via ha divertito?
Se volete guardare la trasmissione di Dialogo TV a cui avete partecipato mercoledì mattina alla Triennale di Milano durante il laboratorio “Radioweb Diritti” andate qui.
Ci siete voi
Mercoledì siamo andati alla Triennale di Milano dove l’Università Bicocca, Facoltà di Scienze della Formazione, e il Museo della Triennale hanno organizzato una tre giorni sui Diriti dei Bambini.
Noi abbiamo partecipato ad un laboratorio e poi provato a fare radio anche dal Museo. Potete ascoltare i podcast, ma siamo andati in diretta, ospiti questa volta di Radio Melisandra.
Gli episodi che abbiamo registrato sono: I diritti sono uguali per tutti; Intervista a Giorgia ed Enrico;Intervista agli studenti.
Più tanti altri che vi presenteremo presto!
Per ascoltarli dovete andare sull’ultima icona a destra e selezionare.
Si è svolta martedì la marcia per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza promossa da Unicef e da Arciragazzi. Alcune classi della nostra scuola hanno partecipato mentre la redazione di Radio USB ha seguito l’iniziativa con una diretta.
Potete ascoltarla su Radio USB a questo link (Raga Radio)
Finalmente il gioco più atteso dell’anno è arrivato infatti mw3 è ora disponibile su tutte le piattaforme di gioco.Molte persone locriticano, altre lo elogiano, ma noi cercheremo di fare delle considerazione obbiettive.La prima cosa di cui si deve parlare sicuramente è la connessione perchè tantissime persone si sono lamentate dei server che non supportano troppi giocatori infatti se andiamo in modalità in cui i giocatori sono numerosi troveremo del lag che farà andare la partita a scatti rendendola noiosa.La seconda cosa di cui parlare sono il livelli, qust’anno le case produttrici hanno davvero esagerato perchè 80 livelli per ogni prestigio sono davvero troppi.Dopo queste due considerazioni lasciate dei commenti anche magari su vostre considerazioni.
Cosa ne pensate?
Postate qui le altre informazioni o link che trovate sui diritti. Sono ammesse anche le interviste…forza!
Art. 32. “Gli stati riconoscono il diritto del bambino di essere protetto contro lo sfruttamento economico e di non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o metta a repentaglio la sua educazione o la sua salute, il suo sviluppo fisico, mentale, morale o sociale.”
“Sono ancora troppi i bambini che in tutto il mondo lavorano, molti dei quali svolgono anche dei lavori nocivi e pericolosi. La maggior parte dei bambini lavoratori del mondo viene impiegato nel settore dell’agricoltura, e spesso quest’attività è svolta in seno alla famiglia, ma ce ne sono anche molti che sono costretti a lavorare per estinguere un debito (bonded labour), o che sono vittime di tratta e sfruttamento sessuale, inseriti nei circuiti della pedopornografia, o ancora impiegati per ingrossare le fila di eserciti di bambini soldato.
Sono concentrati principalmente nell’Africa subsahariana, nell’area dell’Asia Pacifico e nell’America Latina e Caraibica.
Ma anche in Italia esiste un esercito silenzioso di baby lavoratori, circa mezzo milione, che hanno meno di 15 anni e che sono appartengono alle fasce più vulnerabili, come ad esempio i minori stranieri (…)
In Italia, nonostante esista una difficoltà di fondo a monitorare il fenomeno, secondo alcuni studi esistono dei fattori di rischio che contribuiscono a far aumentare la probabilità che un minore si trovi precocemente inserito nel mondo del lavoro: si tratta di minori maschi, di nazionalità straniera, che vivono in una famiglia mono-genitoriale o in un nucleo familiare con più minori, e risiedono in un territorio con un alto tasso di disoccupazione. Inoltre molti appartengono a famiglie monoreddito o con un reddito inferiore al 50% della media nazionale. (…)
In Italia, però, se si confrontano le esperienze dei minori stranieri e di quelli italiani che lavorano, i primi il più delle volte, continuano ad andare a scuola, mentre per quelli italiani si nota una maggiore tendenza ad assentarsi da scuola a lungo o addirittura ad interrompere la frequenza.
Le esperienze di lavoro dei minori migranti nel nostro paese si realizzano prevalentemente all’interno del gruppo familiare, mentre al contrario, tra i minori italiani si registra la quota più alta di lavoro presso terzi. Esiste una forte diversità anche tra i luoghi di lavoro dei minori stranieri rispetto a quelli degli italiani: tra i primi, 1 su 3 lavora in strada come venditore ambulante o in alcuni casi svolgendo attività di accattonaggio, mentre i secondi dichiarano di lavorare prevalentemente in ambienti “più protetti” quali negozi, bar, ristoranti.
Una ricerca condotta a Roma ha portato alcuni dati
I ragazzi intervistati risultano principalmente impiegati nella ristorazione (pizzaiolo, barista, cameriera), edilizia (muratore), artigianato, ma anche attività illegali e di sfruttamento (borseggio, combattimenti clandestini), mendicità, prostituzione.
Nella maggior parte dei casi (40 su 62) i ragazzi e le ragazze risultano impegnati per 6-9 ore al giorno, ma in alcuni casi anche tra le 9 e le 12 ore o addirittura “senza limite” nel caso di attività come mendicità e prostituzione in cui viene stabilita una cifra giornaliera da dover raggiungere ad ogni costo, indipendentemente dalle ore necessarie per farlo.
Per quanto riguarda invece il rapporto tra età e tipo di lavoro, è significativo come i bambini più piccoli – cioè di 8, 11, 12 anni – siano prevalentemente coinvolti in mendicità e attività illegali. Per quanto riguarda infine la frequenza della scuola, in contemporanea con l’attività lavorativa, solo in 23 casi su 61 essa è attestata e soltanto 1 intervistato su 42 ha dichiarato di aver assolto all’obbligo scolastico mentre lavorava.
Fonte: Save the Children, 9/6/2010
Venerdì 4 Novembre abbiamo letto un curioso testo intitolato “La lingua proibita“. Il testo narra di un bambino Nigeriano che a scuola sta scrivendo una letterina per sua mamma, ma la maestra continua a correggerlo per ogni piccola cosa.
Il suo villaggio non conosce l’inglese, perciò decide di scriverlo in “yoruba”, perciò la prof appena vede quella lingua la sminuisce chiamandola dialetto semplicemente perchè era ignorante, poi Seven inizia a scrivere in inglese iniziando:”Cara mamy”,
Allora la maestra va da lui e gli dice di scrivere “mamma”, non “mamy”,perciò lui scrive un indirizzo falso a cui inviare la lettera, perciò
poi la maestra voleva controllare l’indirizzo, ovviamente falso e lui doveva andare dal preside a riferire che aveva risposto alla maestra.
Cosa ne pensate? Come vi immaginate la maestra? E come la classe? E secondo voi che emozioni prova Seven?
E voi cosa avreste fatto se foste stati al posto di Seven?
Mi spiace informarvi che la registrazione di ieri mattina non è venuta: si sente solo la musica ma non il parlato!
Valerio pensa che l’errore sia stato accendere il mixer dopo il computer.
Direi che la fretta dei dj e la disattenzione di tutti ci hanno rovinato una bella puntata!
Vale la pena imparare dagli errori 😕 Vi ricordate che ieri in radio ci hanno detto che “fare radio” è un lavoro di squadra??
In occasione della giornata sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il Comune di Milano e alcune associazioni invitano i ragazzi delle scuole ad un incontro con i Consigli di Zona.
Obiettivo dell’incontro è ascoltare e confrontarsi su come i bambini e i ragazzi vorrebbero veder cambiare la zona in cui vivono e studiano.
La nostra scuola aderisce all’iniziativa e, come abbiamo detto oggi in classe, ognuno di voi deve immaginare come sarebbe la nostra zona se voi aveste il potere di creare la città ideale dei bambini e dei ragazzi…
Cosa cambiereste? Cosa vorreste? Ricordatevi che non si tratta solo di agire sugli spazi o sugli oggetti ma anche di proporre iniziative, nuove spazi di espressione, di gestione, ecc.
Siate creativi ma cercate di localizzare nello spazio le vostre idee Es: vorrei che all’interno di Bonola…..oppure Immagino di attraversare….. e trovare….
Durante gli anni sono nati molti generi musicali, ripercorriamo la loro storia
insieme.
Nel 1952 Bill Halley canta Rock Around The Clock, una delle prime e più importanti
canzoni Rock&Roll ed ha la struttura di un blues, che è articolata su 12 misure
anziché dalle classiche 8 della musica classica.
Negli anni sessanta Bob Dylan si distanzia dal Rock&Roll creando il rock moderno,
contemporaneamente i Beatles diventano sempre più famosi, fino a diventare il
complesso musicale con più successo al mondo, con oltre un miliardo di dischi
venduti.
Negli anni ’70 nascono molte rock band, la più famosa è quella dei Led-Zeppelin,
che rinnovò il rock stesso e dal quale presero esempio numerose altre band future;
sono inoltre considerati i pionieri dell’ heavy metal insieme ai Deep Purple ed ai
Black Sabbath.
Sempre negli anni settanta in Inghilterra nasce un movimento, il Punk, da questo
movimento nasce un nuovo tipo di rock, il punk rock. I suoi principali esponenti
sono i The Clash ed i Sex Pistols, tuttora il punk rock è un genere molto seguito dai
giovani, famose band punk rock contemporanee sono i Green Day ed i Blink-182
Nel 1982 l’album Thriller di Michael Jackson supera i 100 milioni di dischi venduti,
diventando così il più venduto di sempre.
Ho sorvolato molti generi musicali importanti come Blues, Jazz, Metal e quelli più
“moderni” come pop, hip-hop e techno, sapete dirmi che canzoni e che album che non ho citato nell’articolo hanno fatto la storia della musica?