Oggi è il 21 marzo, è l’inizio della primavera, è la giornata internazionale della poesia ed è anche la giornata scelta dall’Associazione Libera per ricordare e omaggiare tutte le vittime di mafia.
Ogni anno viene scelta una città che ospiti la manifestazione nazionale, quella più grande, ma da qualche anno il 21 marzo viene celebrato anche in tante altre città italiane con lo stesso scopo di riunire le persone che si schierano a favore della legalità e contro le mafie.
Vi riporto qui alcune notizie comparse sui media e che raccontano come è andata oggi.
“In 25mila a Locri e mezzo milione in tutta Italia. Sono i numeri della marcia organizzata da ‘Libera’ per la Giornata della memoria e del ricordo delle vittime della mafia.
In testa al corteo i familiari delle vittime che reggono due striscioni di Libera con lo slogan della Giornata di quest’anno: “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza”. Dietro di loro una grande bandiera della pace portata da ragazzi migranti minorenni giunti in Calabria a bordo di barconi nei mesi scorsi. A seguire i gonfaloni, le autorità e migliaia di persone giunte da tutta Italia.” (www.ansa.it)
“La mafia si annida nell’indifferenza, nella superficialità, nel quieto vivere, nel puntare il dito senza far nulla perché vuol dire venir meno ad un senso di responsabilità. Coraggio e umiltà non richiedono ‘eroismi’ ma generosità e responsabilità, consapevolezza e responsabilità. Dobbiamo ribellarci tutti all’impotenza” (www.larepubblica.it). Sono le parole di Don Ciotti, fondatore di Libera. A Locri sono arrivati cittadini, studenti, scout, personalità delle istituzioni da tutta la Calabria e anche dalle altre regioni per marciare insieme e mostrare che si può dire di no alla mafia. “La legalità non può essere un insieem di principi sacrosanti ma astratti…” ed è necessario che ci siano progetti concreti, spazi e opportunità per contrastare la mafia.
E a Milano?
Si sono trovati in piazza Capuana, a Quarto Oggiaro, dove sono stati letti i novecentoquarantatre nomi delle vittime nel silenzio più totale. Anche qui c’erano molti giovani e molte persone, le autorità ma anche i semplici cittadini. Ha parlato il sindaco Sala: “Quando personalmente penso a quello che si deve fare nella lotta contro la mafia ho in mente tre cose: la prima è che non dobbiamo distrarci mai perché loro non si distraggono, sono sempre attenti al loro sporco interesse”. In secondo luogo, per Sala è importante ricordare che “questa battaglia non si vince da soli”. Infine ricorda che occorre creare occasioni affinché tutti possano esprimere il loro impegno. (www.ilgiorno.it)
Noi abbiamo già iniziato con il lavoro di quest’anno e dell’anno scorso. Un pezzettino ma che ha il suo valore.
Per saperne di più e per trovare la lista di tutti i nomi potete andare sul sito di libera cliccando qui.
“La mafia uccide, il silenzio pure. Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!” (P. Impastato)