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Non copiate!

Ho letto qualche commento e qualche compito e non mi è stato difficile capire che qualcuno di voi ha copiato alla grande da qualche pagina internet trovata in rete. Me ne accorgo subito perché ho imparato a conoscere il vostro stile e credo di sapere abbastanza bene fino a dove si spinge il vostro vocabolario, quindi quando trovo frasi ben articolate e parole scelte con cura, alcune anche molto particolari, il dubbio sorge spontaneo. Ha imparato il vocabolario Treccani in una notte o non è forse roba sua?!
Lo abbiamo già detto ma ci riprovo. Non dovreste copiare. Perché?

  1. Perché me ne accorgo e preferirei leggere voi invece che chiunque altro che posso trovare da sola in internet.
  2. Perché quando copiate non imparate spesso nulla di ciò che state copiando. Tanto è che se poi vi chiedo di parlarne non sapete da che parte cominciare…e allora chiedetevi: “Perché lo sto facendo se non mi serve a nulla?”
  3. Perché copiare senza citare la fonte (cioè il testo, la pagina web, l’autore da cui state copiando) è o può essere un reato. Nessuno magari verrà a lamentarsi direttamente con voi ora, ma non è un modo corretto di lavorare. Vi piacerebbe se uno qualunque copiasse la vostra idea geniale e dicesse che è frutto della sua testa? E se fosse la miglior dichiarazione d’amore che avete scritto per il /la tipo/a che vi piace da impazzire e uno/una la usa al posto vostro? Oppure qualcosa a cui tenete, che è solo vostro…se un altro dicesse che è suo senza fare il vostro nome?
  4. Perché qualcuno potrebbe anche dire che è frode, inganno, furto, imbroglio, ecc.  e rifarsela davvero con voi.

Preferirei che non copiaste. Penso che non ce ne sia bisogno. Penso che copiando fate un torto ai vostri compagni e anche a me e a chi vi legge oltre alla vostra fonte non citata. Tutti pensano di leggere qualcosa scritto da voi, si fanno un’idea, magari vi ammirano ed è tutto un inganno.

Meditateci!

La civiltà degli alberi

Abbiamo letto in classe un articolo nel quale veniva spiegato che albero cosa significa l’espressione “civiltà degli alberi” e il riferimento era alla diffusione di alcune piante e di alcuni alberi in specifiche zone del paese. La presenza di un certo tipo di vegetazione condizionava i consumi, le abitudini, ma aveva effetti anche nel campo della letteratura, del pensiero e dell’arte.

Abbiamo deciso di cercare quale “civiltà degli alberi” caratterizza il  nostro quartiere e abbiamo iniziato a:

  • capire quali fonti possiamo usare
  • ricercare informazioni sulle piante intorno a noi
  • trovare i possibili usi, le caratteristiche delle piante più diffuse nella zona
  • cercare il significato o qualche leggenda, racconto associato ad alcune delle piante trovate.

Poi abbiamo scritto un testo con tutte queste informazioni. Il prosimo passo sarà inventare una storia.

Cliccando qui potete leggere quanto ha scritto Fabio.