Da una conversazione con il regista di Vado a scuola di PASCAL LISSON
L’IDEA
Vado a scuola nasce da un incontro straordinario che mi ha commosso profondamente. Ero nel Nord del Kenya alla ricerca di luoghi per un film sulla natura. Ho intravisto alcune strane forme in lontananza. Camminavano dritti verso di noi e quando si sono avvicinati mi sono accorto che erano tre giovani guerrieri Masai. Mi hanno spiegato che avevano lasciato la casa prima dell’alba e che avevano corso due ore per raggiungere la scuola. Questi giovani Masai hanno rinunciato ad esser guerrieri pur di studiare. Volevo fare un film su questi bambini.
LA RICERCA
Abbiamo ottenuto il sostegno dell’UNESCO e di AIDE ET ACTION, un’organizzazione internazionale che lavora per l’istruzione. Ci siamo informati su chi erano gli alunni che affrontavano i viaggi più difficili per raggiungere la scuola e abbiamo raccolto circa 60 storie provenienti da tutto il mondo.
VITE CATTURATE
Questi bambini non sono attori, volevo che continuassero a vivere la loro vita come al solito. Era importante che rimanessero se stessi nonostante la Cosa pensate dell’ultima frase del regista?nostra presenza. Ho anche fatto il viaggio a scuola con ciascuno di loro diverse volte, così ho potuto veramente capire com’era, cosa succedeva durante il cammino. I bambini non avevano mai visto una macchina fotografica o una troupe cinematografica. L’unica cosa che ho chiesto loro è stata di non guardare nella fotocamera. Ho voluto che si comportassero con naturalezza, li lasciavo percorrere il loro cammino verso la scuola liberamente e mi posizionavo sulla strada per filmarli.
OGGI
Non è possibile immergersi in questo tipo di progetto e poi lasciare le persone che hai incontrato dove le hai trovate come se niente fosse. Sono ancora in contatto con i bambini. Abbiamo acquistato una sedia a rotelle per Samuel più adatta alle sue esigenze. I bisogni di Carlito e Zahira sono diversi e abbiamo lavorato con le scuole e con le organizzazioni che li supportano.
Ogni bambino deve essere aiutato a sviluppare il proprio potenziale, sia che viva in un angolo sperduto del pianeta, sia nelle nostre città.
Cosa pensate dell’ultima frase del regista?
Ogni ragazzo ,bambino deve assolutamente sviluppare le proprie qualità anche se non valgono e non importa se i bambini abitano lontano o vicino dalla scuola .
Noi valiamo .
E dobbiamo farci sentire.
Sempre che siamo vicino o lontano.
Guarda le mie aggiunte. Rendono un po’ più chiaro il tuo pensiero. Fai attenzione a non scordare soggetti e verbi!
Che ha ragione se uno vive in una mecropoli non necessemente sa più cose di uno delle steppe.
Perchétutti hanno un potenziale.
Sono d’accordo con il regista perché in tutti noi ce del potenziale ma a volte non lo noti . Se aiutato il potenziale esce
Tutti i bambini hanno il diritto di andare a scuola anche se lontanissimi da essa. Per questo motivo essere contenti di andarci perché noi abitiamo a 20/30 minuti massimo di strada e non facciamo fatica mentre loro camminano dalle 2 alle 4 ore per arrivare a scuola.
Bene. Grazie per il commento che anche se un po’ sintetico rende bene ciò che vuoi dire!
Sono perfettamente d’accordo con il regista perché tutti noi abbiamo un potenziale ma il problema è che non viene individuato subito.
Visto che noi andiamo a scuola ci dobbiamo sentire molto fortunati e dobbiamo impegnarci per raggiungere uno scopo nella vita.
E forse la scuola può aiutare a individuare questo potenziale nascosto. Tu cosa dici?
Ognuno di noi ha potenziali e appena si dà sfogo all’abilità principali della persona magari si può chiedere qualcosa a quella persona perché si sa che ha abilità particolari.
Pensiero un po’ contorto. Perché non provi a rimandarcelo, cercando di chiarire ancora meglio l’idea che pure si intuisce?!
Sono d’accordo con il regista perché tutti noi abbiamo dei potenziali e abbiamo il diritto di svilupparli al meglio.
Ogni potenziale è diverso e tutti i potenziali che abbiamo sono unici e perfetti. Secondo me, basta che ci diano un po’ di spazio e noi li riusciamo ad esprimere (in questo caso il potenziale di questi ragazzi è di andare a scuola anche se è lontana da casa e affrontare ogni volta vari pericoli).
Va bene!
Secondo me, il registra ha ragione perché se comunque uno abita in un posto e l’altro magari dall’altra parte del mondo tutti devono avere gli stessi diritti e devono essere aiutati a sviluppare il proprio potenziale ugualmente.
Attenzione a non perdere i soggetti!
Io penso che sia molto importante per tutti i ragazzi e bambini studiare e sono completamente d’accordo con il regista e ognuno di noi deve poter sviluppare il proprio sogno e il proprio potenziale.
Vitto<3
Per me tutti in luoghi vicini e lontani abbiano il diritto di studiare e far fiorire il loro potenziale. È realizzare piropi sogni
Secondo me il protagonista ha ragione perchè noi non possiamo non imparare cose nuove perchè sennò rimarremmo ignoranti per sempre.
Come nel film,
loroi protagonisti sono nel mezzo del nulla, lontani da tutto, ma ci vanno lo stesso a scuola. Tutti hanno gli stessi diritti tra cui quello di andare a scuola, per esempio!Sintetico come commento ma abbastanza chiaro! Guarda le mie aggiunte
Secondo me ha pienamente ragione perché tutti hanno delle capacità,non tutti ce le hanno uguali ma c’è chi è più attento con la vista chi ha più udito e chi ha qualche altra dote…ma la cosa che mi sorprende é che l’autore riconosce come due bambini uno di una città e uno della savana abbiano le stesse doti solo che quello di città ha delle doti diverse sviluppate mentre quello della savana ne ha altre ancora diverse più sviluppate…è un giro di parole ma il succo è che ognuno ha doti diverse e che in base al luogo o alla condizione sono più o meno sviluppate.
Io penso che il regista a completamente ragione su questa frase perche tutti noi aviamo un potenziale bastabche qualcuno ci aiuti a svilupparlo in maniera corretta cioè verso la scuola , secondo me tutti anno il diritto come dice il regista do sviluppare questo potenziale non interessa se sei africano, cinese, marocchino, o se sei di coloro o di religione diferente tutti abiamo questo diritto a sviluparlo
Io penso che il regista a completamente ragione su questa frase perche tutti noi aviamo un potenziale basta che qualcuno ci aiuti a svilupparlo in maniera corretta cioè verso la scuola , secondo me tutti anno il diritto come dice il regista di sviluppare questo potenziale non interessa se sei africano, cinese, marocchino, o se sei di colore o di religione diferente tutti abiamo questo diritto ad andare a scuola e a sviluppare il nostro propio potenziale verso lo studio per cosi poter aiutarci in futuro con il lavoro