Il testo che leggerete è tratto da un racconto di Steven King… uno degli scrittori di horror contemporanei più apprezzati. Ve la sentite di proseguire la sua storia? Volete raccogliere la sfida? Il racconto più bello verrà premiato con qualcosa di speciale!
Scadenza per presentare il racconto: 21 febbraio. Il testo deve essere scritto sul blog nei commenti a questo articolo o presentato su chiavetta usb con stampa allegata.
Fatevi sotto e vinca il racconto più horror e non scordatevi di dargli un titolo !
“Non so quanto tempo dopo cominciò l’incubo. Cominciò come gli altri. Percorro la stradina che porta al nostro cottage, ascoltando i grilli e le strolaghe, guardando soprattutto il cielo buio sopra di me. Raggiungo la sterrata e lì sento qualcosa che si aggira nel bosco, che fa crepitare le foglie morte e spezza un ramo.
“Meglio che vai laggiù”, mi invita una voce nella testa!
Scendo per la sterrata, mi immergo nell’odore pulito ma acre dei pini, scavalco alcuni degli alberi caduti, altri li allontano con il piede. Alzo la mano per togliermi i capelli bagnati dalla fronte… sto sudando.
Riprendo a camminare ma a ogni passo il mio terrore cresce e quando sono a metà della discesa che porta alla casa di tronchi, tenebrosa massa multiforme nella sera, la paura mi penetra nelle ossa come una febbre. C’è qualcosa di sbagliato qui, qualcosa di storto.
“Scappo”, penso. “Scappo”, torno di corsa da dove sono venuto…
Solo che dietro di me, nell’oscurità crescente, sento un respirare bavoso e uno sbattere di passi…
Prof mi spiace però questo concorso non riuscirò mai a farlo perché io non riesco a scrivere dei racconti horror perché non mi piace il genere . Grazie comunque .
Grazie prof. ci proverò al meglio di me un buon voto fa comodo a tutti e se non ci riesco almeno mi sono impegnato.
All’inizio volevo accettare la sfida e tentare nell’impresa, ma ora ho letto la prima parte del racconto e sono rimasta impaurita perché io non so scrivere così bene aggiungendo tutti questi particolari e aggettivi
Non ne sono molto convinta però vorrei tentarci comunque, anche se so che molto probabilmente non sarò io la vincitrice del concorso, che vinca il migliore 😉
Gli zombie invadono il mondo.
Non so quanto tempo dopo cominciò l’incubo. Cominciò come gli altri. Percorro la stradina che porta al nostro cottage, ascoltando i grilli e le strolaghe, guardando soprattutto il cielo buio sopra di me. Raggiungo la sterrata e lì sento qualcosa che si aggira nel bosco, che fa crepitare le foglie morte e spezza un ramo.
“Meglio che vai laggiù”, mi invita una voce nella testa!
Scendo per la sterrata, mi immergo nell’odore pulito ma acre dei pini, scavalco alcuni degli alberi caduti, altri li allontano con il piede. Alzo la mano per togliermi i capelli bagnati dalla fronte … sto sudando.
Riprendo a camminare ma a ogni passo il mio terrore cresce e quando sono a metà della discesa che porta alla casa di tronchi, tenebrosa massa multiforme nella sera, la paura mi penetra nelle ossa come una febbre. C’è qualcosa di sbagliato qui, qualcosa di storto.
“Scappo”, penso. “Scappo”, torno di corsa da dove sono venuto …
Solo che dietro di me, nell’oscurità crescente, sento un respirare bavoso e uno sbattere di passi …
… mi girai e improvvisamente, dietro un cespuglio, vidi due occhi che mi fissavano e avevano l’iride molto grande e di color giallo.
Non capii cosa fosse.
Mi si gelò tutto il corpo, non riuscivo a muovermi, a parlare perché quella creatura mi aveva come ipnotizzato.
Dopo qualche secondo (che a me sembrava un’eternità) decisi di urlare per cercare di spaventare quella orribile cosa.
Un forte e acuto grido uscì dalla mia bocca ma la creatura non si spostò neanche di un millimetro.
Dovevo fare qualcosa e l’unica cosa che mi veniva in mente era scappare.
Iniziai a correre più veloce che potevo ma dopo pochi metri inciampai in un ramo e caddi sul terreno bagnato del bosco.
Mi girai e di fianco a me trovai il mostro: era uno zombie (gli colava il sangue dagli occhi e dalla bocca).
Sapevo che stavo per morire ma proprio nel momento in cui lo zombie mi stava per strappare il cuore dal petto una persona, con una accetta, gli tagliò la testa e lo fece cadere.
Poi tutto nero: ero svenuta!!! Quando mi svegliai e aprii gli occhi mi trovai in una casetta e trovai un anziano signore che mi portò un tazza di caffè e mi raccontò che cosa era successo.
Mi disse anche che gli zombie stavano invadendo il mondo e chiunque veniva morso da loro diventava anche lui uno zombie e mi disse che erano poche le persone sopravvissute.
Ero ancora sconvolto quando, dopo cinque minuti, io e il signore sentimmo dei rumore provenienti da fuori.
Il signore mi accompagnò in una stanza: era il suo laboratorio!
Mi spiegò che lui era uno scienziato e che stava studiando da due anni a una pozione contro gli zombie.
Mi disse anche che oggi voleva provarla; io ero spaventato ma accettai la sfida.
Prendemmo due pistole d’acqua e riempimmo i serbatoi con quella pozione e uscimmo di casa.
L’anziano mi disse di sparare la pozione in aria e così feci.
Dopo due minuti la sua pistola d’acqua si inceppò e da lontano vedemmo un zombie avvicinarsi.
La pozione non funzionava allora gli chiesi il perché e lui mi disse che c’era bisogno di tempo.
Il morto vivente si stava avvicinando sempre di più.
Io avevo finito la pozione e la pistola dell’anziano si era rotta.
Lo zombie ormai era di fronte a noi: aprì la bocca, noi cercammo di scappare ma ormai ci aveva preso, si avvicinò a noi e … lo zombie si trasformò in un umano: la pozione aveva funzionato!!!
Tutti gli zombie presto ritornarono ad essere degli umani.
Io lo devo fare sto iniziando a mettere giù tra 3 giorni sarà pronto grazie ma so di nn vincere per me vincerà la Francesca o la Vittoria e magari Christian.
Forza Matteo…non ti scoraggiare. Potresti essere benissimo tu il vincitore!!!
Ma prof. io lo ho iniziato una ora fa circa però lo ho fatto come se fosse una storia horror da un minuto e mi stava venendo bene ma poi ho letto qua e ho visto che bisognava continuare con il racconto di Stephen King, prof si può fare anche una storia diversa o no?
Vitto <3
Cara Vittory01 posta sul blog anche la tua storia da un minuto…ma per il concorso bisogna che sia la continuazione del testo di King!
Dai riprova :-))
Aspettiamo comunque anche quella da un minuto
La gita………
È il giorno del mio compleanno,mi alzo e vado a fare colazione con la mia famiglia che mi aspetta in cucina.Arrivato in cucina urlano “AUGURIIII” e arriva il mio regalo e quello di mia sorella.Lo scartiamo e dentro a ognuno di esso troviamo 2 biglietti di un Luna park,mia madre dice:” VERRÀ ANCHE ANDREA,VASCO,DAVIDE E DANIELA”,Gaia rispose :”che bello andremo a un Luna park …….” Sono le 9:00 e siamo all’Luna park:-) e vediamo arrivare Andre e la sua famiglia . Per prima giostra facciamo le montagne russe , per seconda gli angoscianti che è la mia giostra preferita e per ultimo il gioco della pistola,in poche parole c’è /tieni una pistola e devi colpire gli obbiettivi.Sono le 20:00 abbiamo fatto una giornata bellissima e quindi,per finire in bellezza,ci siamo presi pure una pizza……che buona…… Finito di mangiare ci avviamo verso l’ uscita ma mentre camminiamo vedo una giostra chiamata ” scegli lo sfondo e immergiti ” allora lo proviamo……..scegliamo lo sfondo di un cimitero con una casa sperduta dentro …….e facciamo la foto …….ma il flash è cosí forte che ci acceca per un momento e……quando riapriamo gli occhi ci troviamo nel luogo che avevamo scelto. Si sentono dei rumori …….sembrano zombi……anzi sono zombi……..
Io mi sono organizzata male e quindi non ho potuto fare il testo per il concorso però volevo farvi vedere il testo horror da un minuto che mi sono impegnata a fare!!
San Valentino
Salve a tutti, io sono Laura e vado alla scuola media di via Ojetti, precisamente 2° media, oggi è San Valentino e mi devo fare bella e truccarmi per il mio ragazzo Michele. Questa sera dovremo uscire e spero che mi faccia una bella sorpresa, è sempre così dolce! È il nostro primo San Valentino insieme e proprio non so cosa aspettarmi!! Ora vado a farmi una bella doccia e poi a prepararmi per il grande evento che si terrà in un ristorante molto chic. Mi spogliai, entrai in doccia, aprii lentamente l’acqua per controllare se era troppo fredda o troppo calda ed era tiepida quindi perfetta. Spensi un attimo l’acqua per insaponarmi come sempre, poi la riaprii. L’acqua limpida scendeva, ad un certo punto vidi delle gocce rosse che cadevano dal soffitto, era sangue umano, sangue che mischiandosi con l’acqua si schiariva sempre più fino a cadere a terra e la scompariva. Molto lentamente alzai la testa, e vidi che c’era un grosso buco con un cadavere con la bocca aperta e con i denti terribilmente gialli e anche rossi per via del sangue che gocciolava sempre di più, uscii velocemente dalla doccia e cercai di asciugarmi il sangue che mi era caduto sulla testa, mi poggiai l’asciugamano sulla testa coprendomi anche il viso. Sentivo dei dolori lancinanti alle gambe e alla schiena che se camminavo aumentavano ancora di più. Allora andai davanti allo specchio, sfilai lentamente l’asciugamano dal viso. Non ci potevo credere. Ero piena zeppa di rughe, anche dei nei ricoperti di peli neri, dalle labbra usciva, a mia inconsapevolezza, della saliva. Corrugando la fronte le rughe diventavano sempre più pronunciate. Cos’era successo? Siamo proprio sicuri che bel sangue era umano?
Ecco il testo e spero che vi piaccia nonostante io purtroppo non abbia potuto partecipare al concorso!!
Vitto <3
IL DEMONE SO
“Non so quanto tempo dopo cominciò l’incubo. Cominciò come gli altri. Percorro la stradina che porta al nostro cottage, ascoltando i grilli e le strolaghe, guardando soprattutto il cielo buio sopra di me. Raggiungo la sterrata e lì sento qualcosa che si aggira nel bosco, che fa crepitare le foglie morte e spezza un ramo.
“Meglio che vai laggiù”, mi invita una voce nella testa!
Scendo per la sterrata, mi immergo nell’odore pulito ma acre dei pini, scavalco alcuni degli alberi caduti, altri li allontano con il piede. Alzo la mano per togliermi i capelli bagnati dalla fronte… sto sudando.
Riprendo a camminare ma a ogni passo il mio terrore cresce e quando sono a metà della discesa che porta alla casa di tronchi, tenebrosa massa multiforme nella sera, la paura mi penetra nelle ossa come una febbre. C’è qualcosa di sbagliato qui, qualcosa di storto.
“Scappo”, penso. “Scappo”, torno di corsa da dove sono venuto…
Solo che dietro di me, nell’oscurità crescente, sento un respirare bavoso e uno sbattere di passi. Mi giro ma l’oscurita’ della notte mi impedisce di mettere a fuoco l’immagine davanti a me. Inizio a sbattere le palpebre piu velocemente per cercare un’immagine piu nitida, ma le gocce di sudore impediscono ciò. La paura mi blocca, non riesco a muovermi finche’ una musica soave giunge alle mie orecchie:”1,2,3, SO arriva da te; 4,5,6, tu nel bosco ci sei; 7,8,9,io ti acchiappo, non ti muovere…”Continuo a guardarmi intorno, mi faccio forza ed inizio così a scappare ma le mie orecchie continuano a sentire la filastrocca. Ad un tratto inciampo, cado per terra. La paura mi impedisce di alzarmi. Inizio a gattonare, cercando di mettermi in salvo. Adesso la filastrocca la sento sempre piu’ vicina come se gli alberi la cantassero. Mentre cerco ancora di alzarmi, vado a sbattere contro un albero. A questo punto vedo qualcosa che non saprei definire, i nostri occhi si incrociano, i miei muscoli sono paralizzati dalla paura. Lui comincia a cantare la canzoncina e terminata mi fa un flebe sorriso sul suo volto arcigno, quasi mi sembra un demone. Ha una mascella d’accaio e sul mento fuoriesce uno spuntone. All improvviso mi prende, tento invano di svincolarmi. Mi butta per terra prendendomi la mano e mi tatua il suo nome:”SO”con il suo spuntone. Sento un bruciore intenso e un odore sgradevole di carne bruciata, inizio ad urlare dal dolore. Un dolore così non l’avevo mai provato…svengo…quando riprendo conoscenza mi trovo sul banco della scuola. La professoressa sta interrogando, ad un certo punto mi guarda e mi dice: “signor Manzione,”mentre dice questo il tempo si ferma e vedo SO dalla lavagna che mi guarda con quel suo sorriso arcigno e mi dice:”Christian…..in classe bisogna stare attenti.”
Scusate per il ritardo ma la prof venerdì mi aveva detto che io avevo il sabato e domenica per fare il testo visto che mi ero impegnata a fare l’altro testo da un minuto e quindi ho voluto provare per vedere cosa sapevo fare !! In realtà non sono molto soddisfatta del mio lavoro ma per me non è stato facile!!
La luce
Non so quanto tempo dopo cominciò l’incubo. Cominciò come gli altri. Percorro la stradina che porta al nostro cottage, ascoltando i grilli e le strolaghe, guardando soprattutto il cielo buio sopra di me. Raggiungo la sterrata e lì sento qualcosa che si aggira nel bosco, che fa crepitare le foglie morte e spezza un ramo.
“Meglio che vai laggiù”, mi invita una voce nella testa!
Scendo per la sterrata, mi immergo nell’odore pulito ma acre dei pini, scavalco alcuni degli alberi caduti, altri li allontano con il piede. Alzo la mano per togliermi i capelli bagnati dalla fronte… sto sudando.
Riprendo a camminare ma a ogni passo il mio terrore cresce e quando sono a metà della discesa che porta alla casa di tronchi, tenebrosa massa multiforme nella sera, la paura mi penetra nelle ossa come una febbre. C’è qualcosa di sbagliato qui, qualcosa di storto.
“Scappo”, penso. “Scappo”, torno di corsa da dove sono venuto…
Solo che dietro di me, nell’oscurità crescente, sento un respirare bavoso e uno sbattere di passi… la stessa voce di prima mi diceva di non girarmi ma non ce la facevo, dovevo scoprire cos’erano quei passi. Molto lentamente mi girai con la testa bassa e subito vidi dei piedi verdi, pieni di alghe, o così sembravano, piano alzai la testa e vidi un corpo completamente verde con ancora le alghe marroni che pendevano dalle braccia, dalla bocca e che erano addirittura in mezzo alle dita dei piedi! Alzai la testa per vedere il suo viso e………della bava gialla penzolava dalle sue labbra, e il suo respiro quasi affannoso e pesante mi investiva facendomi venire anche la nausea. Io feci un sorriso smagliante come per dire “ eheheheh……..aiutooooooo”, poi mi girai lentamente e cominciai a camminare facendo finta di essere tranquillo, sentii di nuovo quei passi quindi cominciai a camminare velocemente e poi a correre ma lui mi seguiva e il suo respiro si faceva sempre più affannato e sentivo la puzza del suo alito, e la bava che gocciolava a terra. Dopo aver corso per un po’ mi sentivo male……non mi reggevo in piedi e non riuscivo più a correre………dopo pochi secondi……il buio totale!
Mi ritrovai su un pezzo di pietra quasi trasparente ma sporca di sangue…..legato con una robusta corda……era tutto buio e quasi non si vedeva niente ma……..vidi una luce forte improvvisa poi tutto si spense di nuovo!!
Grazie prof per avermi dato più tempo, spero che il mio testo vi piaccia e che vinca il migliore!!!!!!
Vitto <3 😉
Prof ma alla fine chi ha vinto?????
Vitto<3
Cara Vittory
hanno vinto a pari merito Francesca e Christian ma anche il tuo racconto è molto bello! Ci saranno altri concorsi!
Ok grazie prof.
Vitto <3