Nel libro che stiamo leggendo, Il canto della balena, il Futuro sembra essere un bambino che un giorno nascerà e che avrà un occhio azzurro, l’occhio del mare… Si tratta di un vero bambino? O è solo una metafora, un’immagine per rappresentare l’idea del futuro che arriverà? Andrea ieri ha detto che forse l’occhio è azzurro perché indica il cambiamento che ci sarà, visto che nel luogo in cui è ambientata la vicenda le persone hanno quasi sempre i lineamenti scuri e gli occhi marroni. Lo scopriremo, proseguendo la lettura.
Ma il futuro è un concetto molto importante e sia l’arte, che la letteratura hanno provato a descriverlo, a disegnarlo, a interpretarlo.
Provate a fare una ricerca e sul quaderno o qui scrivete come viene rappresentato. Intanto, tra le mille possibilità, vi presento qui l’immagine piuttosto critica, disegnata da Banski, lo stesso autore di cui state parlando in arte.
Per me non esiste né il passato né il futuro,perché se ragioniamo,il passato è il presente dei nostri avi,e il futuro il presente dei nostri prossimi,quindi io il futuro lo descrivo come uno dei tanti presenti che ci sono e che ci saranno.
Secondo me il futuro esiste perchè ieri è passato e domani sarà il futuro e la cosa che c’è scritta sul libro è una metafora secondo me.
Ciao ATTENZIONE!!!! Le vostre risposte sono interessanti ma non risolvono la richiesta fatta!
Secondo me il Futuro presente nel libro che stiamo leggendo in classe, “Il canto della balena”, corrisponde a un bambino reale e non a una metafora, perché l’autore lo descrive come se fosse una persona (e infatti scrive il suo nome con la maiuscola).
Anche io penso come Andrea, cioè che l’occhio è azzurro perché indica il cambiamento che ci sarà!
I risultati migliori del futurismo furono ottenuti nella poesia, nella pittura e nella musica attraverso l’astrazione delle forme.
Giacomo Balla (1871-1958), è stato un artista italiano che si basava sulla pittura futurista.
Il pittore si rivolgeva sempre ai temi della vita quotidiana, al ritratto e al paesaggio, che furono la base della sua formazione.
Un suo quadro che mi ha colpito molto si chiama: “Bambina che corre sul balcone”.
Mentre con il pittore Mario Tessari si possono osservare dei richiami al Surrealismo e al Futurismo, ad esempio, nei dipinti “Proiezioni al Futuro” e “Le strade del destino”.
Ho trovato su internet, anche grazie al consiglio della prof. , questo artista che ha dipinto quadri futuristici.
Umberto Boccioni è un pittore, scultore e scrittore d’arte. È nato a Reggio Calabria nel 1882 e morto nel 1916 a Verona. Il Dopo un breve soggiorno a Parigi e in Russia, si stabilì a Milano nel 1907, dove la sua pittura subì fortemente l’influenza dei divisionisti (Autoritratto, Milano, Brera; Officine di Porta Romana, Milano, Banca Commerciale). Con Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini firmò, nel 1910, il manifesto dei pittori futuristi, e di quel movimento, fu il teorico e il maggiore esponente artistico. A Parigi, nel 1911, incontrò Pablo Picasso e Georges Braque, e da quel momento tutta la sua ricerca si rivolse alla composizione della forma nello spazio per effetto del movimento, al dinamismo, all’espressione plastica degli “stati d’animo” (Gli addii; Quelli che restano; Quelli che vanno, 1911, New York, Museum of modern art). Del 1912 è il suo Manifesto tecnico della scultura futurista, del 1914 l’importante scritto Pittura scultura futuriste. Le scarse opere realizzate tra il 1914 e il 1916 indicano tuttavia un ritorno a figurazioni realistiche (Ritratto di Busoni, Roma, Galleria nazionale d’arte moderna). Fu un volontario di guerra nel 1915.
Vitto <3
Il futuro me lo immagino come un posto al buio con due pietre focaie e un po’ di paglia perchè per arrivare al futuro bisogna coordinarsi anche al buio.