Nel libro che stiamo leggendo, Il canto della balena, il Futuro sembra essere un bambino che un giorno nascerà e che avrà un occhio azzurro, l’occhio del mare… Si tratta di un vero bambino? O è solo una metafora, un’immagine per rappresentare l’idea del futuro che arriverà? Andrea ieri ha detto che forse l’occhio è azzurro perché indica il cambiamento che ci sarà, visto che nel luogo in cui è ambientata la vicenda le persone hanno quasi sempre i lineamenti scuri e gli occhi marroni. Lo scopriremo, proseguendo la lettura.

Ma il futuro è un concetto molto importante e sia l’arte, che la letteratura hanno provato a descriverlo, a disegnarlo, a interpretarlo.

Provate a fare una ricerca e sul quaderno o qui scrivete come viene rappresentato. Intanto, tra le mille possibilità, vi presento qui l’immagine piuttosto critica, disegnata da Banski, lo stesso autore di cui state parlando in arte.

nofuture1 banski

6 Commenti a “Come viene rappresentato il Futuro?”

  • Andrea xBliZzArDx scrive:

    Per me non esiste né il passato né il futuro,perché se ragioniamo,il passato è il presente dei nostri avi,e il futuro il presente dei nostri prossimi,quindi io il futuro lo descrivo come uno dei tanti presenti che ci sono e che ci saranno.

  • Luke 4316 scrive:

    Secondo me il futuro esiste perchè ieri è passato e domani sarà il futuro e la cosa che c’è scritta sul libro è una metafora secondo me.

  • admin scrive:

    Ciao ATTENZIONE!!!! Le vostre risposte sono interessanti ma non risolvono la richiesta fatta!

  • Francesca scrive:

    Secondo me il Futuro presente nel libro che stiamo leggendo in classe, “Il canto della balena”, corrisponde a un bambino reale e non a una metafora, perché l’autore lo descrive come se fosse una persona (e infatti scrive il suo nome con la maiuscola).
    Anche io penso come Andrea, cioè che l’occhio è azzurro perché indica il cambiamento che ci sarà!

    I risultati migliori del futurismo furono ottenuti nella poesia, nella pittura e nella musica attraverso l’astrazione delle forme.
    Giacomo Balla (1871-1958), è stato un artista italiano che si basava sulla pittura futurista.
    Il pittore si rivolgeva sempre ai temi della vita quotidiana, al ritratto e al paesaggio, che furono la base della sua formazione.
    Un suo quadro che mi ha colpito molto si chiama: “Bambina che corre sul balcone”.
    Mentre con il pittore Mario Tessari si possono osservare dei richiami al Surrealismo e al Futurismo, ad esempio, nei dipinti “Proiezioni al Futuro” e “Le strade del destino”.

  • Vittory01 scrive:

    Ho trovato su internet, anche grazie al consiglio della prof. , questo artista che ha dipinto quadri futuristici.
    Umberto Boccioni è un pittore, scultore e scrittore d’arte. È nato a Reggio Calabria nel 1882 e morto nel 1916 a Verona. Il Dopo un breve soggiorno a Parigi e in Russia, si stabilì a Milano nel 1907, dove la sua pittura subì fortemente l’influenza dei divisionisti (Autoritratto, Milano, Brera; Officine di Porta Romana, Milano, Banca Commerciale). Con Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini firmò, nel 1910, il manifesto dei pittori futuristi, e di quel movimento, fu il teorico e il maggiore esponente artistico. A Parigi, nel 1911, incontrò Pablo Picasso e Georges Braque, e da quel momento tutta la sua ricerca si rivolse alla composizione della forma nello spazio per effetto del movimento, al dinamismo, all’espressione plastica degli “stati d’animo” (Gli addii; Quelli che restano; Quelli che vanno, 1911, New York, Museum of modern art). Del 1912 è il suo Manifesto tecnico della scultura futurista, del 1914 l’importante scritto Pittura scultura futuriste. Le scarse opere realizzate tra il 1914 e il 1916 indicano tuttavia un ritorno a figurazioni realistiche (Ritratto di Busoni, Roma, Galleria nazionale d’arte moderna). Fu un volontario di guerra nel 1915.
    Vitto <3

  • RAKXALE scrive:

    Il futuro me lo immagino come un posto al buio con due pietre focaie e un po’ di paglia perchè per arrivare al futuro bisogna coordinarsi anche al buio.

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