”No EXPO a Milano” un ragazzo ventenne viene arrestato perchè  imbrattava le vetrate di un negozio e lanciava  uova contro un cittadino che aveva messo la bandiera tricolore.

Vernice sui muri di banche e negozi del centro, uova contro  la bandiera italiana. E, striscioni srotolati dal tetto dell’Expo Gate, sede dell’Esposizione in centro a Milano: la vigilia dell’inaugurazione di Expo è ad alta tensione con la polizia in tenuta antisommossa che è costretta a intervenire  per fermare i danneggiamenti. E questa era solo la prima delle manifestazioni previste, visto che il grosso della protesta  è il Primo Maggio, in concomitanza con l’inaugurazione dell’Esposizione. Alle 10 del mattino della vigilia in piazza si sono radunati quasi mille tra studenti e antagonisti. Due manifestanti sono saliti sul tetto dell’Expo Gate, la struttura che in centro a Milano rappresenta l’Esposizione, e da lì hanno srotolato uno striscione con la scritta: “Grande evento uguale grande bufala. No Expo: un altro mondo è possibile”.

Il momento più agitato della giornata è avvenuto in viale Majno, dove la polizia ha dovuto effettuare un intervento davanti alla sede Manpower le cui vetrine sono state bersagliate da un lancio di uova, fumogeni, sassi e pietre. A quel punto gli agenti in tenuta antisommossa sono dovuti intervenire per interrompere l’azione. Le due parti non sono venute a scontrarsi direttamente. Dopo l’intervento è iniziata una rissa tra una ventina di manifestanti violenti e un centinaio di ragazzi di classe che hanno partecipato all’organizzazione della manifestazione, trattandosi di un corteo studentesco. Durante questo evento  sono volati anche schiaffi ad alcuni giornalisti.

 

 

 

 

 

  1. Voi cosa dite delle cose che stanno succedendo?
  2. Siete d’accordo che l’EXPO si faccia qui a Milano?
  3. Secondo voi, le reazioni dei ragazzi e antagonisti sono corrette?

Gloria

 

Un Commento a “EXPO:le prime tensioni si fanno sentire.”

  • admin scrive:

    Carissimi…sto seguendo il corteo di oggi, 1 maggio e sono sconcertata, rattristata, arrabbiata perché non ci sono parole per quello che sta accadendo nelle vie della nostra città. Non c’è ragione per accettare queste violenze e questa distruzione che rovina il corteo di chi pacificamente ha scelto di ricordare il 1 maggio, le difficoltà del lavoro, i diritti, le questioni sociali che stanno a cuore di molti oggi. Non sono le persone che sfilavano in corteo a essere colpevoli, ma solo quelli, “gli incappucciati”, che sono entrati nel corteo con l’intenzione chiara di distruggere e portare scompiglio.
    Non ci sono parole per questo e penso a voi e a quante volte abbiamo discusso insieme e visto come non si difende il proprio punto di vista, le proprie idee con la violenza.
    Informatevi, leggete, trovate le informazioni e costruitevi la vostra idea ma non lasciate che le azioni di un gruppo violento e inaccettabili oscurino il diritto degli altri di portare in piazza le loro idee a difesa del lavoro o di altri diritti, o quanto di buono porta EXPO nella nostra città.
    Forse ancora di più ha senso il lavoro sulla nonviolenza che stiamo facendo.

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