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La nostra visita all’EXPO ha avuto inizio nel “ Padiglione 0” dove si accenna qualcosa di più dell’expo in generale e inizia a esprimere concetti importanti della vita di ciascun individuo vivente .

Si analizza meglio il concetto della biodiversità tra le varie specie viventi , ma anche altri concetti come : lo spreco , l’origine del mondo , il rapporto tra passato e  futuro   e soprattutto il rapporto che c’è tra noi e la natura .

Questo padiglione è ispirato a un’ idea agostiniana del tempo , cioè un’ attesa per  qualcosa di nuovo .

Io reputo questo padiglione molto particolare, interessante e costruttivo perché ci da una versione più ampia del mondo e dei concetti importanti della vita , poi non cerca di spiegare solo con le parole , ma anche  con  stimoli visivi e uditivi anche per un pubblico non adulto .

  • Vi è piaciuto questo padiglione ? Perché ?
  • Quali collegamenti vi vengono in mente con questo padiglione ?

Alice C. 

Il  19 maggio io la mia classe siamo andati andati a expo 2015. Quello che mi ha colpito di più è stato il padiglione della Svizzera. Questo padiglione è diviso in due parti una con le torri e il plastico di S.Gottardo. Io in questo articolo voglio raccontare delle torri che in tutto sono quattro. Per arrivarci si deve prendere un ascensore che ti porta sulle torri che hanno i muri pieni di scatole di alimenti, che sono Caffè, sale, mele, acqua. nel giro di venti giorni sono finite l


rendere tutto il caffè che vuoi il senso però è che le risorse ci sono ma bisogna pensare agli altri perché è come il mondo prima o poi le risorse finiscono. e mele e l’ acqua. la cosa interessante è che le torri non verranno più rifornite per tutti i sei mesi. per arrivarci si deve usare un ascensore che ti porta al terzo piano. Uscito dal ascensore ti trovi nella prima sala  quella del caffè, dove puoi 
 prendere tutto il caffè che vuoi ma il senso è che non è infinito un po’ come il mondo prima o poi le cose finiscono.

 

Matteo Mascherpa 

Ascoltate la colonna sonora degli eventi di EXPO che si terranno in questi mesi. E’ stata composta dal violoncellista Giovanni Sollima ed è eseguita dall’Orchestra dei Pomeriggi musicali diretta da Carlo Boccadoro.

A seguire trovate alcune interviste fatte durante la nostra visita del 19 maggio.