Archivi per la categoria ‘Letture in classe’
Italo Calvino nacque nel 1923 a Cuba, e morì all’età di sessantadue anni (quindi nel 1985) a Siena.
Calvino era uno tra i più significativi scrittori italiani del novecento.
Nella sua prosa, dove sono presenti le sue più alte suggestioni letterarie, lo scrittore si rivela sperimentatore di linguaggi e generi.
Tra le sue opere principali: Il visconte dimezzato (scritto nel 1952); Il cavaliere inesistente (pubblicato nel 1959); Le città invisibili e Sotto il sole giaguaro (1986).
Figlio di Mario Calvino, Italo Calvino partecipò alla Resistenza.
Visse per un lungo periodo a Parigi.
Fin dal suo primo romanzo ‘’Il sentiero dei nidi di ragno’’ (libro che stiamo leggendo tuttora in classe, scritto nel 1957) ispirato alla Resistenza, è evidente come lui tenda al realismo e al fantastico.
Alessia.
Ascoltate le interviste impossibili a Italo Calvino realizzate in classe.
Che cos’è un’intervista impossibile?
Il termine nasce da un programma radiofonico della Rai trasmesso tra il 1973 e il 1975 in cui diversi personaggi della cultura contemporanea fingevano di realizzare alcune interviste a personaggi di altre epoche, chiaramente impossibili da intervistare nella realtà. Il programma si intitolava proprio “Le interviste impossibili”.
Leggete le pagine che la vostra antologia dedica allo scrittore Italo Calvino (pag 422-425) e costruite una mappa o uno schema o una sintesi con le informazioni principali. Potete anche rispondere alle seguenti domande per costruirvi il vostro testo sull’autore. Potete anche ampliare la ricerca usando internet (ci sono diverse interviste su youtube).
- In che periodo e dove nasce e cresce?
- Quali eventi storici condizionano il suo pensiero e le sue opere?
- Che tipo di testi scrive (romanzi, poesie, racconti, saggi…)? Quali sono i quelli che abbiamo incontrato in questi anni?
- Che cosa è per lui importante nella società in cui vive? O cosa pensa della sua epoca e dell’uomo contemporaneo?
Il sentiero dei nidi di ragno, di Italo Calvino, venne pubblicato nel 1947, pochissimo tempo dopo la fine della guerra. Il romanzo racconta le vicende del giovane Pin, un ragazzino di dieci anni e, attraverso di la sua storia, ci offre un racconto sulla Resistenza e sui partigiani, una sorta di fotografia di un’epoca importante della storia italiana e di cui in questi giorni ricorre il settantesimo anniversario.
Non volendo svelare la trama prima del tempo, vi invito a scrivere nel corso della nostra lettura alcuni commenti. Che cosa vi colpisce, che cosa notate di particolare, che pensieri vi vengono in mente mentre leggiamo, ecc.ecc.
La lettura di questo libro è un modo per conoscere meglio un periodo storico. Speriamo vi piaccia!
Per saperne di più sull’autore andate qui (Rai TV) oppure sul vostro libro di Poesia e Letteratura
In occasione di San Valentino (o almeno questa è stata la scusa ufficiale) abbiamo letto alcune pagine tratte dal romanzo di Italo Calvino, Il barone rampante.
In particolare abbiamo letto le pagine in cui Cosimo e Viola si incontrano per la prima volta e poi alcune di quando Viola torna, oramai grande, a casa sua, dopo essere stata via per un lungo tempo. Ma quando Viola torna trova Cosimo che l’aspetta e ancora la ama.
L’autore Calvino ci racconta il gioco tra Viola e Cosimo, un gioco che ha molte caratteristiche di un corteggiamento.
Riprendendo le pagine, rispondete alle seguenti domande qui sul blog o sul quaderno:
- Dove è ambientata la vicenda?
- Come si dividono le zone in cui ognuno dei due è padrone e libero?
- Come si comporta Viola nei confronti di Cosimo? Descrivi brevemente il suo comportamento.
- Chi o che cosa Viola dimentica quando parte e che invece trova Cosimo? Che ruolo ha nella vicenda?
- Perché Viola grande si arrabbia con Cosimo, lasciandolo ancora senza parole e disperato a rincorrerla dagli alberi?
- Secondo te Viola è realmente innamorata di Cosimo? E lui di Viola? Rispondi, motivando il tuo punto di vista.
Raccontate una situazione in cui i vostri genitori o degli altri adulti hanno dimostrato di avere fiducia in voi e non vi hanno ostacolato in quello che volevate fare (scrivete ALMENO dieci righe).
Queste sono alcune delle domande che potete usare per comporre il testo:
- quando?
- in che situazione?
- chi era l’adulto?
- che cosa volevo fare?
- come mi sentivo?
- cosa mi dicevano?
- com’è finita?
- riflessione finale.
Buon lavoro.
PS: scusate per il ritardo 😀
Vittoria
“A Himelda piacevano tutte, le storie, ma più di tutte le piacevano quelle che le raccontava Leòn, perchè raccontandole suo padre creava nuovi mondi, mondi senza peso e senza fatica, e chi ascoltava poteva volare.“ (tratto da Il canto della balena, pagina 34)
Ciao ragazzi, mettete qui tutte le storie che vi hanno raccontato i vostri nonni, genitori, zii, fratelli e sorelle, raccontate, potete anche fare delle registrazioni!! Non devono essere per forza storie come Cenerentola, Pinocchio, ecc ecc…ma possono anche essere storie semplici, di ricordi, di guerra, e anche altro…
Vittoria
Abbiamo realizzato alcune interviste per sapere chi sono le persone che hanno lasciato un segno nella vita personale o nella storia, nella vita del paese…
Ascoltate gli audio. Potete trovare altre risposte nei commenti all’articolo “Persone che hannolasciato un segno” in questa sezione.
“Qualcosa di grande e misterioso era successo, sul mare, quella notte, e lui era lì, testimone incredulo e smarrito” (Da Il canto della balena, pag20)
Senza andarer avanti a leggere il libro, provate a fare delle ipotesi: che cosa è successo quella notte in cui Leon era fuori a pescare e il mare da nero come inchiostro è diventato rosso e bollente? Rileggete da fine pag 18 a pag 19.
Nel libro che stiamo leggendo, Il canto della balena, il Futuro sembra essere un bambino che un giorno nascerà e che avrà un occhio azzurro, l’occhio del mare… Si tratta di un vero bambino? O è solo una metafora, un’immagine per rappresentare l’idea del futuro che arriverà? Andrea ieri ha detto che forse l’occhio è azzurro perché indica il cambiamento che ci sarà, visto che nel luogo in cui è ambientata la vicenda le persone hanno quasi sempre i lineamenti scuri e gli occhi marroni. Lo scopriremo, proseguendo la lettura.
Ma il futuro è un concetto molto importante e sia l’arte, che la letteratura hanno provato a descriverlo, a disegnarlo, a interpretarlo.
Provate a fare una ricerca e sul quaderno o qui scrivete come viene rappresentato. Intanto, tra le mille possibilità, vi presento qui l’immagine piuttosto critica, disegnata da Banski, lo stesso autore di cui state parlando in arte.