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E voi che cosa avete pensato all’inizio del video? Sapreste dire come mai?
Riace, borgo calabrese noto per i bronzi è diventato famoso nel 2009/2010 per essere il paese in cui profughi e migranti sono stati accolti e alloggiati nelle case degli abitanti che erano emigrati negli anni, in cerca di fortuna e di lavoro.
L’esperienza portata avanti dal sindaco Mimmo Lucano ha trovato spazio e visibilità anche grazie al cortometraggio realizzato da Wim Wenders “Il volo” di cui trovate qui sotto alcune sequenze.
- Che cosa vi colpisce di più?
- Che atteggiamento ha il ragazzino con la maglia gialla e che cosa ci vuol far capire, secondo voi?
Ecco qui il video della canzone Cento passi di Renato Franchi e l’Orchestrina del suonatore Jones. Scarica qui il testo.
Ecco qui i video delle due canzoni sui migranti proposta da Francesca: Pane e coraggio e Non è un viaggio . Trovi qui il testo della prima canzone e qui quello della seconda.
E questo il video citato da Matteo e che parla dei barconi. Fate più attenzione, perchè non è facilissimo comprendere le parole a volte dialettali.
Ciao a tutti ragazzi,oggi abbiamo affrontato con la prof. Lugarini e la prof. Pinna il tema dei migranti.
Abbiamo parlato delle recinzioni nelle terre spagnole,del costo dei viaggi,delle condizioni dei viaggi,etc. etc….
Ma a fine lezione abbiamo parlato di un argomento un pochino particolare,ovvero,le canzoni sui migranti,o sui loro viaggi,così le domande che vi pongo sono:
*Conoscete alcune canzoni su questo tema?
*Quali sentimenti risaltano di più dopo aver sentito le canzoni?
*Cosa pensate delle canzoni sui migranti?
Questo tema potrà essere fonte di un dibattito in classe,perciò vi chiedo:
*Siete a favore o contro rispetto al tema delle canzoni sui migranti?(scrivete solo “favore” o “contro”,senza specificare)
A.Gaio
Tutti gli esseri umani hanno diritti. Il diritto di dire ciò che pensano, di parlare la propria lingua, di credere al proprio Dio, di non venire torturati e trattati in modo disumano.
I diritti sono uguali per tutti!
Guardate questi due video e provate a scrivere che cosa ne pensate…
Francesca
Trovate qui il racconto di una parte del viaggio che porta i migranti da Adis Abeba a Lampedusa. E’ una testimonianza un po’ adattata per voi trattadal libro di A. Segre, Come un uomo sulla terra, Infinito edizioni 2009.
Chi riesce la può trovare qui e cominciare a leggere. In ogni caso lo leggeremo in classe.
Per saperne di più libro e sul film Come un uomo sulla terra:
Originario di Addis Abeba, in Etiopia, Dag studiava Giurisprudenza, ma per via della situazione politica nel suo paese decide di emigrare. Nell’inverno 2005 ha attraversato via terra il deserto tra Sudan e Libia, incontrando, soprattutto qui, numerose situazioni segnate dalla violenze dei contrabbandieri che gestiscono il viaggio verso il Mediterraneo o dai soprusi della polizia libica. Dopo aver superato le difficoltà in Libia Dag riesce ad arrivare via mare in Italia. Si trasferisce a Roma, dove comincia a seguire i corsi di italiano e incontra molti immigrati africani. Oltre all’italiano Dag impare anche ad usare il linguaggio del video-documentario e decide dunque di raccogliere le memorie di suoi coetanei sul terribile viaggio attraverso la Libia…” (dal sito http://www.zalab.org/)
Abbiamo visto il film di Crialese Terra ferma che racconta di come l’arrivo dei barconi dei migranti obblighi i cittadini di Lampedusa a prendere posizione e a decidere come comportarsi nei loro confronti e nei confronti della legge. Uno dei temi riguarda proprio la contraddizione tra la legge sull’immigrazione che punisce chi da soccorso ai migranti e la legge del mare che obbliga i pescatori a soccorrere chi si trovi in difficoltà. Il nonno ne è un testimone.
Ripensando al film rispondete a queste domande:
1) Quasi tutti i personaggi cambiano il loro punto di vista e/o il loro modo di comportarsi rispetto ai migranti. Come? Raccontate chi secondo voi cambia e in che modo.
2) Come cambiano le relazioni tra i diversi personaggi e perché Pensate ad es. tra la ragazza di Milano e Filippo, tra Filippo e lo zio, ecc.
3) Quale messaggio secondo voi ha voluto trasmettere il reigsta con questo film? Su che cosa voleva che il pubblico riflettesse?
4) Quale scena/e vi ha colpito di più e perché?
Kailash Satyarthi è un’attivista indiano.
Nato a Vidisha, a Madhya Pradesh (India), ha studiato ingegneria elettrica presso l’istituto tecnologico Samrat Ashok di Vidisha, proseguendo poi gli studi in ingegneria. Ha poi insegnato come docente in una scuola di Bhopal per pochi anni. Nel 1980, abbandonò la sua carriera di insegnante e divenne segretario generale del Fronte di Liberazione dalla Schiavitù per Debiti (Bonded Labor Liberation Front); ha anche fondato nello stesso anno il movimento Bachpan Bachao Andolan (Missione Salvare l’Infanzia).
E’ stato anche coinvolto dal movimento Marcia Globale contro il lavoro dei bambini e dal suo ufficio legale internazionale( il Centro Internazionale sul lavoro e l’educazione minorile) che sono coalizioni di ONG a livello mondiale di insegnanti e sindacalisti( O.N.G.: Organizzazione Non Governativa; un termine che indica una qualsiasi organizzazione o associazione locale, nazionale o internazionale di cittadini che non sia stata creato dal Governo, e non faccia parte di strutture governative, e che sia impegnato nel settore della solidarietà sociale e della cooperazione allo sviluppo). Ha anche avuto il ruolo di presidente della coalizione internazionale Campagna Globale per l’Educazione. Inoltre, ha fondato il network Rugmark (ora conosciuto come GoodWeave International) come primo sistema volontario di etichettatura, monitoraggio e certificazione di tappeti fabbricati senza l’utilizzo di lavoro minorile in Asia meridionale.
Quest’ultima organizzazione ha operato una campagna in Europa e negli Stati Uniti alla fine del 1980 con l’intento di aumentare la consapevolezza dei consumatori delle questioni relative alla responsabilità delle multinazionali in materia di consumo e commercio socialmente responsabile. Satyarthi ha evidenziato il lavoro minorile come una questione di diritti umani e una questione di benessere e causa di beneficenza: ha sostenuto che il lavoro minorile genera povertà, disoccupazione, analfabetismo, crescita incontrollata della popolazione ed altri problemi sociali. Ha anche avuto un ruolo di collegamento tra il movimento contro il lavoro minorile per il raggiungimento dell’obbiettivo “Istruzione per tutti”.
È stato membro di un ufficio istituito dall’UNESCO (L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) per affrontare questa tematica. Ora si occupa del movimento indiano contro il lavoro minorile , insieme alla sua organizzazione Bachpan Bachao Andolan, ha liberato oltre 80.000 bambini da varie forme di schiavitù e aiutandoli con successo nella loro reintegrazione, riabilitazione e formazione.
- 2014: Premio Nobel per la Pace
- 2009: Premio Difensori della Democrazia (USA)
- 2008: Premio internazionale Alfonso Comin (Spagna)
- 2007: Medaglia d’oro del Senato della Repubblica (Italia)
- 2007: inserimnto della lista degli “Eroi che combattono per la fine della schiavitù dei tempi moderni” del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America (USA)
- 2006: Premio Freedom (USA)
- 2002: medaglia Wallenberg dell’Università del Michigan (USA)
- 1999: premio della fondazione Friedrich Ebert (Germania)
- 1998: premio Golden Flag (Paesi Bassi)
- 1995: premio per i diritti umani Robert F. Kennedy (USA)
- 1995: premio Trumpeter (USA)
- 1994: premio internazionale per la pace Aachener (Germania)
- 1993: eletto Ashoka Fellow (USA)