Venerdì 13 maggio abbiamo incontrato Adelmo Cervi, figlio di uno dei 7 fratelli Cervi.
Ci ha dedicato molto tempo, raccontandoci la storia della sua famiglia, le ragioni che portarono all’uccisione dei 7 fratelli, la vita contadina e parlandoci anche di come ha vissuto lui dopo la morte del padre e degli zii, di come l’intera famiglia è riuscita a tirare avanti.
Adelmo ci ha parlato molto anche di quello che pensa della lotta antifascista di quegli anni, ma anche delle ingiustizie di oggi e di che cosa, secondo lui, è importante continuare a fare. Con dispiacere ci ha ricordato che non è potuto andare a scuola.
E’ stata una chiacchierata personale, animata, appassionata, oltre che ricca di informazioni storiche.
Cosa vi ha colpito dell’incontro?
Cosa avete imparato che non sapevate?
Vi ha interessato?
…..
ADELMO CEVI COMMENTO:
Per me Adelmo oltre ad essere una persona con un passato difficle alle spalle, è anche,magarai per questo,una persona così detta alla buona perchè lui ovviamente è arrabbiato ba pracconta tutto senza scopi personali di denaro o cose del genere lui lo racconta,come ci ha detto, per informare la gente dei fatti che si spera non riaccadano più.
Io ho trovato che sia anche una persona molto profonda e ricca di sentimento.
Mi ha colpito molto lo spirito con cui Adelmo ci raccontava la sua vita e la storia della sua famiglia.
Poi lui non si è limitato a raccontarci la sua storia, ma abbiamo anche discusso sul tema dell’ingiustizia e delle guerre che ci sono oggi.
Una frase che mi ha colpito molto è stata: perché i ragazzi di oggi pensano tutto il contrario.
Secondo me Adelmo mentre raccontava la sua storia, specialmente quella di suo padre, era molto emozionato e ha trovato il coraggio di raccontarla a tutti noi.
Grazie a questo incontro ho capito come si sente un signore cresciuto senza un padre e com’è riuscito a proseguire per la sua strada senza fermarsi alle difficoltà che ha incontrato.
Ho imparato qualcosa in più sul tempo del fascismo, e anche tutto quello che hanno fatto suo padre e i suoi zii per il nostro paese.
Io ammiro molto Adelmo perché, anche dopo una tragedia familiare, è riuscito ad andare avanti.
Mi ha interessato molto questo incontro perché ho imparato tante cose nuove.
Bene! Grazie Trottolina per il commento
La parte che mi è piaciuta di più è stata quando mi ha autografato il libro, gli altri erano andati a mangiare, mentre io ero rimasto per farmi fare l’autografo e per lasciargli la mia ricerca sui fratelli Cervi.
La prima parte della dedica è venuta scritta male, poichè la penna utilizzata era scarica, quindi è venuta un po’ male, però la preferisco così.
Poi abbiamo lasciato il numero di telefono ad Adelmo, perchè quest’estate andremo alla casa dei fratelli Cervi ora diventata museo.
Ok! Ci dici qualcosa di più sull’incontro?
Una cosa prof.: chi è “BoNFoLiX”?
INCONTRO CON ADELMO CERVI
Di questo incontro mi ha colpito il coraggio di Adelmo nel raccontare la sua famiglia: io non avrei avuto così tanto coraggio, insomma è la mia vita e poi non sarei riuscita a farcela a raccontarlo, mi sarebbe venuto il magone.
Ci ha fornito molti dettagli anche sulla sua infanzia: non ha potuto frequentare la scuola media perché avrebbe dovuto lavorare nei campi e così ha fatto, gli studi li ha continuati più avanti “a modo suo”; poi ci ha raccontato di come sono morti i 7 fratelli ecc.
Però sono sicura che, sotto sotto, gli era venuto un po’ da piangere.
E poi mi ha colpito molto il fatto che sa difendere la propria opinione, e questo è positivo perché ci sono poche persone al mondo con così forza di carattere a mio parere.
I 7 fratelli sono stati molto coraggiosi ad andare contro al fascismo perché ben pochi hanno avuto il coraggio di sacrificare la propria vita per poter dire la propria, per poter dire NO IO NON SONO D’ACCORDO.
Mi è rimasta impressa una cosa che ha detto: ha affermato che sì, suo padre aveva perso 7 fratelli, ma ne aveva trovati molti altri, come noi.
Un’altra curiosità che mi viene in mente è che secondo lui se una prof. da del tu a un ragazzino allora quest’ultimo ha il diritto di farlo anche lui, oggi accade il contrario, cioè che lo studente deve dare del lei a un professore.
Secondo me ha ragione. 😀
bel commento personale!
All’inizio dell’incontro ci siamo incontrati tutti nell’aula magna, Adelmo era già lì seduto ad aspettarci.
E’ un uomo anziano ma che difende le sue idee.
Infatti, quando ci raccontava dei suoi zii e di suo padre era orgoglioso di quello che stava dicendo, però a volte si vedeva che era seccato per certe persone, per esempio, per le persone che hanno ucciso suo padre e i suoi zii.
Ci ha raccontato che quando lui era molto piccolo i fascisti hanno appiccato un fuoco,circondando la sua casa.
Ci raccontò anche le tecniche che suo padre, i suoi zii e suo nonno usavano per coltivare i campi.
Mi ha colpito molto la vita di Adelmo, perchè lui voleva andare a scuola, aveva tutto dopo come la macchina, che non ha avuto a diciotto anni ma molto dopo.
L’incontro con Adelmo Cervi è stato interessante perché la storia della sua famiglia è un po’ simile a quella della mia bisnonna, ma si differenzia perché mia bisnonna non ha formato un gruppo partigiano, invece ha ospitato un ebreo in casa.
In questo incontro ho imparato moltissime cose sulla famiglia Cervi che su internet non c’erano e ho anche dedotto che è più interessante ascoltare una testimonianza che degli scritti su internet.
Bene!
La cosa che mi ha colpito dell’incontro con il signor Adelmo Cervi e’ che nonostante la sua eta’ avanzata riesca con cosi’ tanta passione e vigore a raccontare della sua vita e dei valori che l’hanno accompagnato fin da piccolo.
L’episodio della sua vita che vede lui e la sua famiglia vittime di un incendio appiccato dai fascisti,mi ha lasciato senza parole.
Prima di incontrarlo ignoravo l’esistenza di questi 7 fratelli coraggiosi e forti.E’ stato interessante sentire(da vicino) di vite cosi’ intense e persone che hanno dato la vita per i propri ideali,nonostante il resto del mondo andasse nel verso opposto.
Quindi mi ha fatto molto piacere l’aver conosciuto quest’uomo e averci potuto parlare.
Bene! E’ sempre importante essere appassionati per le cose che si ritengono importanti. Adelmo ce lo ha fatto capire proprio bene!