Per il progetto Scuola Amica un gruppo di ragazzi della nostra classe ha realizzato alcune interviste sullo stato delle attrezzature a scuola per cercare di capire cosa pensano gli studenti e i prof e anche la preside riguardo alla gestione dei beni comuni, troppe volte rovinati!
Anche in questo caso l’obiettivo è stato quello di far riflettere sull’importanza di tenere con cura i materiali e gli strumenti che abbiamo a scuola perché altrimenti il danno arrecato da alcuni danneggia tutti quanti!
Guardate le video interviste!
E ascoltate gli audio!
Come scrive angy questo progetto molto significativo perchè molti ragazzi rompono ad esempio le racchette da volano o il volano stesso ma poi appena la prof lo scopre e domanda il colpevole non hanno il coraggio di dire la verità e di ammettere le proprie colpe. Sono dei bambini, secondo me, non prchè non hanno il coraggio ma perchè lo fanno per farsi vedere o per sfogarsi, scometto che se le racchette fossero loro le tratterebbero con oro invece sono della scuola perciò si possono rompere, vero? E poi che gusto c’è perchè poi ci rimettono loro, meno attrezzatura=meno divertimento.
Molto buone le domande, si vide che la preparazione iniziale era stata fatta perchè le domande erano chiare e mirate, neanche a me è piaciuto il fatto che dei nostri compagni anche se non di classe abbiano rotto cose della scuola perchè comunque forse si ricompreranno ma molto probabilmente no perciò è solo a nostro svantaggio.
Questa cosa non mi è mai piaciuta: ragazzi che rompono il materiale e ci vanno di mezzo tutti gli alunni. SEcondo me bisogna avere più cura delle cose, soprattutto se sono di tutti. E i ragazzi spesso non si assumono le loro responsabilità su quello che hanno fatto.
In classe di mio fratello è stato rotto un calorifero e mio fratello non è stato ma per colpa di 4 stupidi mia mamma adesso deve pagare pe runa cosa che non ha fatto.
Per questo è importante aver cura delle cose.
Anche questo progetto è molto significativo perchè ci sono degli alunni che rompono le attrezzature e quando la prof chiede chi è stato non hanno neanche il coraggio di dire che sono stati loro senza prendersi le proprie responsabilità.