La settimana scorsa abbiamo iniziato a leggere in classe “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio   Geda. Si tratta della storia vera di Enaiatollah Akbari, un bambino afghano che si ritrova solo ad affrontare la vita di tutti i giorni in un paese diverso dal suo dal quale la madre lo ha fatto fuggire.

“Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti.”

43 Commenti a “Nel mare ci sono i coccodrilli”

  • αngу◕‿◕ scrive:

    Mi sono rifatta delle idee su questo libro,dalla prima volta che ho commentato.Ora penso sia un libro fantastico in cui si possono imparare molte cose, anzi si imparano. Ti dà coraggio e ti insegna a non arrendersi al primo ostacolo. 😀

  • J.Page scrive:

    Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
    Autore: Fabio Geda
    Casa editrice: B.C. Dalai editore
    Genere: Avventura, cronaca di viaggio, storia del quotidiano
    Trama: Enaiatollah Akbari, un ragazzo afghano costretto a scappare dal suo paese,viene quasi subito abbandonato dalla madre che lo lascia in un luogo sconosciuto, dove lui però trova lavoro. Dopo più di un anno lì però con un suo amico decide di andare in Iran dove troverà lavoro nei cantieri. Durante la permanenza in Iran verrà rimpatriato più volte, quindi dopo un po’ parte per andare in Turchia.
    Il viaggio è difficilissimo, rischia più e più volte la vita sulle montagne, e una volta arrivato in Turchia viene trasportato sino a Istanbul in un sottofondo di un camion dove resterà per tre giorni.
    Dopo essere arrivato però riparte per la Grecia; vi arriverà in gommone con altri ragazzi più piccoli di lui. E infine dalla Grecia parte per l’Italia. Il libro si conclude a Torino dove tuttora è.
    Commento: Il libro mi è piaciuto tantissimo, mi ha coinvolto, mi sembrava di essere nel libro di fianco a Enaiath.

    Decisamente meglio questo post!

  • quella con la testa fra le nuvole scrive:

    RECENSIONE DI UN LIBRO
    Autore: Fabio Geda
    Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
    Casa editrice: B.C.Dalai editore
    Questo libro racconta la storia vera di un ragazzino afghano di nome Enaiatollah Akbari, fuggito dall’Afghanistan insieme alla madre.
    A soli dieci anni viene abbandonato dalla madre che rientra in Afghanistan dai suoi fratelli; da questo momento in poi Enaiat comincia a cavarsela da solo, lavorando e rifugiandosi in molti paesi.
    Enaiat non è certo contento di questa situazione, ma cerca sempre di andare avanti e cavarsela.
    Devo confessare che la fine mi fa piangere: pensate sente la madre al telefono dopo quasi dieci anni non sapendo neanche se fosse viva! E’ molto commovente per me.
    Enaiat è proprio forte di carattere; resiste a tutto e non si lamenta mai, al contrario di tutti i bambini che vivono per esempio a Milano, che frignano appena si fanno male o cose del genere. Ma questo non per dire che sono frignoni, ma perchè secondo me è normale perchè noi non siamo abituati come Enaiatollah a vivere nella paura e nella guerra, mentre lui sì.
    All’inizio dei suoi primi viaggi e del suo primo lavoro, a Enaiat manca moltissimo la madre, ma poi fa altre amicizie e non gli manca più molto, perchè impara a lavorare, si fa le cose da solo, guadagna anche uno stipendio, impara a risparmiare, ecc.
    Questo libro mi è piaciuto perchè è molto scorrevole e mi fa riflettere su cosa succede in un paese come l’Afghanistan dove la vita non è tranquilla e ogni giorno si vive con la paura sul collo, dove nessun luogo è sicuro per un hazara come Enaiat.
    Il libro tratta una storia vera, ma rientra nel genere della narrativa.

  • Trottolina98 scrive:

    RECENSIONE LIBRO

    TITOLO: Nel mare ci sono i coccodrilli

    AUTORE: Fabio Geda

    CASA EDITRICE: B. C. Dalai editore

    GENERE: Storia vera

    TRAMA

    Un giorno un ragazzino afghano si trovava da solo in Afghanistan, precisamente a Nava, senza un padre né una madre.
    Deve così affrontare i pericoli della vita da solo.
    Enaiat fu abbandonato da sua madre che raggiunse gli altri suoi figli; la sera prima di lasciarlo gli disse che nella sua vita non doveva rubare, drogarsi e truffare le persone.
    A dodici anni (forse) decide di lasciare la sua città per andare alla scoperta del mondo, ma viaggiando incontrerà molti pericoli e man mano che viaggia le emozioni cambiano, perché variano dalla tristezza nel lasciare Nava alla felicità una volta arrivato a Torino.
    Per arrivare alla sua meta, la Turchia, Enaiat affronta e subisce i pericoli di essere un clandestino e attraverserà il Pakistan e l’Iran lavorando in fabbriche.
    Arrivato in Turchia, si accorse che non era il paese che stava cercando, incontra dei ragazzi con cui sosterrà il viaggio per arrivare in Grecia, affrontando con loro i pericoli in mare e non solo.
    Appena arrivato in Grecia, nella città di Corinto, si ricorda che un suo amico afghano abitava in Italia e raccontava che era un paese bellissimo, allora decise di raggiungere questo bellissimo paese.
    Viaggiò da Corinto a Venezia, su una nave, da Venezia a Roma in treno, da Roma a Torino in treno.
    Finalmente dopo un lunghissimo viaggio, troverà nella città di Torino un posto dove potrà non preoccuparsi della sua clandestinità.

    COMMENTO

    Mi è piaciuto questo libro perché mi ha fatto capire che sono fortunata ad avere una famiglia ed una casa dove stare, ed è per questo che lo consiglio a tutti quelli della mia età.

    PARAGRAFO

    Ho detto: .
    Dall’altra parte non è arrivata nessuna risposta.
    Ho ripetuto .
    E dalla cornetta è uscito un solo respiro, ma lieve, e umido e salato. Allora ho capito che stava piangendo anche lei.

  • Emmina scrive:

    TITOLO:Nel mare ci sono i coccodrilli.
    AUTORE:FABIO GEDA
    Casa editrice:B.C.DALAI editore

    Trama:La storia è raccontata da un ragazzo che quando a circa 9 anni viene lasciato dalla mamma in un paese lontano da casa sua la mamma lo abbandona perchè sa che nelloro paese il bambino rischia di essere ucciso mentre cosi ha una speranza divivere. All inizio il ragazzo è spaventato ma poi si fa coraggio, inizia a fare qualsiasi lavoro per avere un posto dove mangiaree dormire . Il paese dove vive è veramente pericoloso ,ci sono delle persone , i talebani,che uccidono chi vogliono dicendo che è per ordine di dio. Anche il maestro della sua scuola
    è stato ucciso davanti a tuttiperchè non voleva chiudere la scuola . Lui ha molta nostalgia del suo paese ,dei giochi che faceva con i suoi amici e della scuola.ogni volta che inizia a pensare inizia un nuovo viaggio per posti dove degli uomini gli avevano detto che c era lavoro . Arriva in iran ,poi in turchia e in grecia e infine in italia. Il suo viaggio è stato terribile , accadonodelle cose che non si puo immaginare, ma la cosa che mi ha fatto pensare di piu è stato il viaggio sul fondo del camion. Tante persone rannichiate per 3 giorniin uno spazio piccolissimo.il suo viaggio è stato bruttissimo , ma ha anche incontrato persone bravissime come una vecchiettain grecia che lo ha OSPITATO e vestitobene. O come la famiglia a torino che lo ha fatto studiare e rimanere in italia. POI alla fine riesce anche a sentire sua mamma al telefono e quindi è potuto essere felice totalmente

  • DJGoRdY scrive:

    Recensione:

    Autore:Fabio Geda

    Genere:Libri per ragazzi e storie realistiche.

    Trama:Questo libro parla di un ragazzo che si chiama enajate, per colpa della guerra la mamma ha dovuto dirgli di lasciare il loro paese natio ma gli fece molte raccomandazioni come di non rubare ecc.una volta lasciato il paese lavorò molto in vari posti per ricavare i soldi per attraversare il passaggio.Fu un continuo andare e ritornare per colpa della polizia, infine enaiate arrivò a Torino adottato da una famiglia e fece anche dei corsi di italiano.

    A me questolibro è piaciuto perchè rispecca un pò la ssituazione attuale in afghannistan però è un pò monotolo

  • quella con la testa fra le nuvole scrive:

    ciao Emmina sei online, la devi scrivere qua la recensione sul mare ci sono i coccodrilli. Buona fortuna

  • Vero scrive:

    NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI

    Autore: Fabio Geda
    Editore: B.C. Dalai

    Trama:
    Questo libro narra di un bambino che viveva in Afghanistan con la madre, in un piccolo paesino.
    Una sera la madre andò da lui, dicendo delle cose e delle frasi molto significative: ” Promettimi queste cose figlio mio, non ruberai mai, non fumerai e non accettare droga”. In quel momento il bambino era un po’ perplesso perchè non capiva il motivo per cui la madre gli parlasse così, perchè gli dicesse queste cose.
    La mattina seguente la madre sembrava essere andata via, allora il bambino capì il motivo di quelle frasi. Lui si incamminò per il paesino e finalmente uscì, solo che era molto difficoltoso, perchè se un talebano ti vedeva mentre camminavi potevi rischiare la vita.
    Il bambino diventava grande ormai e quindi continuava a viaggiare, quando un giorno dei talebani lo fermarono per vedere se aveva qualcosa di interessante e lui aveva il suo orologio che teneva da quando era bambino, allora i talebani non credettero alle sue parole, insisterono più violentemente, ma lui non si arrese e continuò a negare, quando uno della banda ( dei talebani ) gli frugò nelle tasche e trovò l’ orologio. Se ne andarono con la voglia di ammazzarlo, ma lasciarono perdere…

    MI è PIACIUTO PERCHè.
    Mi è piaciuto il libro perchè è molto avventuroso e fa capire cosa ci sia nel mondo, che non è tutto rosa e fiori come pensiamo noi, ma bensì ci sono tante cose brutte e questo è un esempio concreto che racconta una storia realmente accaduta.

  • acabxheartx scrive:

    Scheda di lettura sul libro “Nel mare ci sono i coccodrilli”
    Titolo:Nel mare ci sono i coccodrilli.
    Autore:Fabio Geda.
    Genere:Per me questo libro libro potrebbe essere classificato in storie di vita quotidiana.
    Trama:Enaiat il protagonista del libro si ritrova ad affrontare varie vicende sconsigliabili per un ragazzo della sua età che era di circa 11 anni(forse) tutto iniziò perchè suo padre morì e il padre lavorava per degli uomini “spietati” e se lui si faceva fregare,rubare la merce,ammaccare la merce o cose varie quelli uccidevano la sua famiglia quindi la madre porta a Quetta Enaiat e una notte la madre se ne va e lascia Enaiat a vivere la sua vita da solo lui quindi dormiva al Samavat Qgazhi una specie di hotel dalle nostre parti e l’hotel si trovava in Pakistan,quindi Enaiat quando non trova sua madre va da Kaka Rahim e gli dice che sua madre era ritornata a Nava la città in cui viveva.Enaiat chiede lavoro a il gestore del Samavat cioè Kaka Rahim e lui gli dà il lavoro in cambio di ospitalità dopo un po’ Enaiat va a vendere roba per strada come quei venditori ambulanti che urlano 1 euro 1 euro e mentre vende la sua merce il primo giorno conosce Sufi che diventerà il suo migliore amico,Enaiat dopo un po’ si stufa di stare a Quetta e si dirige verso Kerman e dopo Esfahan ma sempre insieme a Sufi che poi lui si stuferà di stare ad esfahan ed andrà a Qom in una fabbrica di pietre.Enaiat che lavorava in un cantiere per costruire una casa andrà a Barestan perchè avevano finito di costruire l’edificio,a Barestan Enaiat insieme ai suoi compagni che costruivano case vengono presi e riportati al confine dell’Afghanistan ma poi Enaiat ritorna a Barestan grazie a dei trafficanti che erano sul confine.Enaiat quindi decide da andare a vivere a Qom insieme a Sufi ma sull’autobus succede una cosa salgono i poliziotti sull’autobus che prendono i clandestini e così Enaiat si ritrova in una cucina a sgrassare piatti sporchi da almeno un anno ma poi i poliziotti lo lasciano e a Qom è andato a piedi. Raggiunta la destinazione Enaiat entra far parte di un torneo di calcio tra le fabbriche vicine.Enaiat decide insieme ad altri di andarsene in Turchia. Per arrivarci ci volevano due giorni ma in realtà ci hanno messo più di diciotto giorni.In Turchia decide insieme ad altri di andarsene in Grecia perchè in Turchia non c’è lavoro,loro raggiungono la Grecia in un gommoncino,raggiunta la Grecia dovevano cercare Mitilene perchè la si prendevano i traghetti per andare in Italia lui in grecia incontra un suo amico di Esfahan e insieme raggiungono Mitilene Enaiat dopo un po’ perde di vista l’amico e da solo e insieme alla nonna greca che è una anziana signora che lo ha aiutato e gli ha dato ospitalità.Giunto in Italia chiama il suo amico che stava a Torino e l’amico dice di raggiungerlo a Torino.Quindi prende le sue cose e prende il treno per raggiungere Torino Porta Nuova la sua tappa per incontrare l’amico e quando si è trovato la l’amico cerca di trovare posto in qualche casa famiglia ma niente era tutto pieno e allora una signora molto ma molto gentile lo ospita e dopo un po’ lo adotta.
    Enaiat ha circa 18 anni quando risente dopo 8 anni la madre e capì che non era morta.
    Commento:questo libro mi è piaciuto molto e circa alla fine mi ha fatto commuovere

  • Brik scrive:

    Nel mare ci sono i coccodrilli è un libro nel quale si parla di Enaiatollah un ragazzo che passa una vita coraggiosa.Dico coraggiosa perchè all’eta di circa 10 anni deve partire con sua madre per l’afghanistan così da poter fuggire da Nava la città dove Enaiat è ricercato.Sì è ricercato perchè il padre ha perso la vita in un incidente nel quale portava dei lampioni a degli uomini potenti e armati.Nell’incidente il padre ha perso anche tutto il carico e ora gli uomini si vogliono vendicare uccidendo Enaiat.Così Enaiat incomincia a lavorare per l’Hosta saib e poi gli viene offerto di lavorare come venditore ambulante.
    Proprio facendo questo incontra deoi ragazzi con i quali progetta di fuggire da quei posti da loro ritenuti pericolosi per gli azara.
    Dopo essere fuggito e arivato ad un hotel di confine l’Hosta saib con la madre passano la notte.
    Ma al risveglio Enaiat si ritrova da solo. Allora si reca da Kaha rahim detto il sorvegliatore del confine che sa chiunque passa il confine.
    Enaiat capisce tutto e così si da fare per sopravvivere così lavora per l’Hosta saib. Successivamentae

  • Mumu scrive:

    RECENSIONE LIBRO

    Titolo:Nel Mare Ci Sono I Coccodrilli
    Autore:Fabio Geda
    Casa Editrice:B.C. Dalai editore
    Genere:Libro per ragazzi e realistico
    TRAMA
    Una storia vera, il protagonista, colui che in prima persona racconta la sua storia, è un ragazzo afghano che oggi vive a Torino e che, per essere salvato, è stato “abbandonato” dalla madre…
    Ma cominciamo dall’inizio, altrimenti la storia può essere incomprensibile. Enaiatollah inizia con il racconto della mattina in cui (ha probabilmente dieci anni) si ritrova da solo in Pakistan dove era stato portato, tra mille difficoltà, dalla madre.
    Il padre era stato derubato e ucciso da dei banditi e la cosa aveva provocato nei pashtun, che erano i proprietari delle merci che gli erano state rubate, un desiderio di vendetta o meglio di risarcimento per il danno subito: prendere come schiavo un figlio di quell’uomo era un buon risarcimento. L’etnia a cui Enaiatollah appartiene è quella hazara, disprezzata sia dai talebani che dai pashtun, e sua madre non aveva nessuna possibilità di evitargli quella fine disperata se non portarlo lontano dall’Afghanistan.
    Inizia così una terribile odissea per quel bambino che si ritrova solo senza denaro e senza neppure la minima idea di che cosa poter fare, se non la voglia disperata di vivere e di mantenere fede ai tre insegnamenti che la madre, prima di tornare in Afghanista dagli altri figli, gli aveva dato come regola di vita: non fare mai uso di droghe, non usare armi per colpire un altro essere umano, non rubare ma guadagnarsi da vivere lavorando. Regole che un bambino di dieci anni promette di mantenere e che, nonostante le terribili difficoltà che dovrà superare, Enaiatollah osserverà sempre.
    Ci sono dei ricordi terribili nella mente di quel ragazzino frutto della violenza che lo ha circondato nel suo Paese e che ha potuto vedere con i suoi occhi, così come quando ha visto uccidere dai talebani il suo maestro colpevole solo di non aver voluto chiudere la scuola. Ma in lui non c’è scoramento quanto desiderio di farcela, di iniziare una nuova vita, facendo i lavori più umili e faticosi, sempre con il sorriso sulle labbra e riconoscenza per coloro che gli davano un giaciglio o un po’ di cibo .Iniziano per lui anche dei rapporti d’amicizia con altri bambini hazara anche loro soli, anche loro costretti a vivere lavorando. Alla ricerca di una situazione migliore eccolo andarsene dal Pakistan e raggiungere in modo rocambolesco l’Iran dove aveva sentito dire esserci più possibilità di lavoro.
    Fin dall’inizio del libro sentiamo parlare di trafficanti di uomini, persone che si fanno dare dei soldi (moltissimi per quei disperati) per trasportare le persone da uno Stato a un altro. È una realtà dolorosa, ma diffusa e nasce dalle leggi restrittive che impediscono la libera circolazione degli uomini (non delle merci!!) nel mondo. Il risultato è che le persone attraversano ugualmente i confini con molti rischi per la loro vita e dando tutto il denaro che hanno ai trafficanti.
    In Iran lo aspetta il pesante lavoro in un cantiere in compagnia di altri muratori tutti clandestini come lui e tutti gentili con lui. Il posto di lavoro diventa la sua casa e la sua prigione perché nessuno usciva da lì per paura di essere preso dalla polizia, facevano i turni solo per andare a prendere da mangiare. Varie vicissitudini e la violenza delle istituzioni, le botte prese dai poliziotti, scene terribili che vedremo ripetersi in tutti i paesi che Enaiatollah dovrà attraversare per cercare uno spazio in cui vivere.
    Non bisogna mai dimenticare che quella che viene raccontata in questo libro è una storia vera e che il protagonista è un bambino, e che le prove che affronta sono così drammatiche che solo alcuni riescono a superarle. Dall’Iran alla Turchia, passaggi compiuti con i mezzi più disparati e con il duplice rischio di essere scoperto e rimandato indietro e di perdere la vita. Poi dalla Turchia il difficilissimo passaggio in Grecia: qui la morte è stata davvero vicina e alcuni bambini, compagni di una terribile traversata su di un gommone, la morte l’hanno incontrata.

    COMMENTO
    E’ un libro sensazionale,molto coinvolgente e molto realistico. Mi è piaciuto moltissimo perché la lettura è molto scorrevole e il lessico molto specifico ma semplice.La cosa che mi ha insegnato questo libro è di accettare quello che sia e di imparare che la vita non sempre è giusta.

    PARAGRAFO PREFERITO
    La seconda è usare le armi. Anche se qualcuno farà del male alla rua memoria, ai tuoi ricordi o ai tuoi affetti, insultando Dio, la terra, gli uomini, promettimi che la tua mano non si stringerà mai attorno a una pistola, a un coltello, a una pietra e neppure intorno a un mestolo di legno per il qhorma palaw, se quel mestolo di legno serve a ferire un uomo. Promettilo.

  • →B4ИF1← scrive:

    Titolo:
    Nel mare ci sono i coccodrilli

    Autore:
    Fabio Geda

    Casa edritice:
    B.C. Dalai editore
    Trama:
    Il libro che ho letto racconta la storia vera di un ragazzino di nome Enaiat. Lui nasce in Afganistan e sua mamma per salvargli la vita lo manda in Iran. Lui svolge lavori di ogni genere ma è un clandestino e quindi molto spesso viene rimpatriato al suo paese. Lui non si arrende e ritorna sempre in Iran. Da qui inizia il suo viaggio da clandestino e attraversa molti paesi, raggiunge la Turchia per poi arrivare in Grecia e infine in Italia. Durante questi viaggi subisce ogni tipo di violenza, ad esemnpio, viene picchiato dalla polizia oppure deve fare un viaggio nascosto sotto un camion senza cibo e senza poter andare in bagno.
    Alla fine Enaiat arriva raggiunge Roma dove incontra il suo amico d’infanzia. Quindi riparte per un aviaggio fino a Torino. Qui comincia il suo percoso di integrazione. Viene adottato da una famiglia, inizia un corso di lingua I italiana e alla fine riesce anche a mettersi in contatto con sua mamma..

    Mi è piacuto perchè:
    Questo libro mi è piacuto molto perchè narra di fatti accaduti veramente che mi hanno stupito. Infatti ora che conosco la sofferenza dei clandestini ogni voltga che guardo la tv penso alla loro povertà e fatica che fanno quando scappano dal loro paese.

    Paragrafo preferito:
    In quel momento ho saputo che era ancora viva e forse, lì, mi sono reso conto per la prima volta che lo ero anch’io.
    Non so bene come. Ma lo ero anch’io.

    Bene :-)

  • quella con la testa fra le nuvole scrive:

    RECENSIONE DI UN LIBRO
    Autore: Fabio Geda
    Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
    Casa editrice: B.C.Dalai editore
    Questo libro racconta la storia vera di un ragazzino afghano di nome Enaiatollah Akbari, fuggito dall’Afghanistan insieme alla madre.
    A soli dieci anni viene abbandonato dalla madre che rientra in Afghanistan dai suoi fratelli; da questo momento in poi Enaiat comincia a cavarsela da solo, lavorando e rifugiandosi in molti paesi.
    Questo libro mi è piaciuto perchè è molto scorrevole e mi fa riflettere su cosa succede in un paese come l’Afghanistan dove la vita non è tranquilla e ogni giorno si vive con la paura sul collo, dove nessun luogo è sicuro per un hazara come Enaiat.
    Il libro tratta una storia vera, ma rientra nel genere della narrativa.

    Perché non racconti un po’ di come si sente il protagonista a vivere questa esperienza di migrante clandestino da solo? Qualche commento sullo stato d’animo insomma. 😉

  • J.Page scrive:

    Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
    Autore: Fabio Geda
    Genere: Avventura, dtoria del quotidiano, cronaca di viaggio
    Casa editrice: B.C. Dalai editore
    Trama: Enaiatollah Akbari,un ragazzo afghano scappa dal suo paese e va in un altro paese, la madre lo abbandona e lui si ritrova da solo in un posto sconosciuto, lavora un po’ lì, poi però decide di andarsene e con un suo amico parte.
    Cambia molte volte paese e lavoro, nei cantieri soprattutto. Viene rimpatriato più volte, ma lui non si arrende, in seguito va in Turchia, il viaggio per arrivarci è durissimo, e una volta arrivato parte subito per la Grecia, questo viaggio mi ha colpito molto perchè partirà con altri ragazzi anche più piccoli di lui.
    Commento: Mi è piaciuto molto, mi ha coinvolto molto la storia e in qualche modo mi sentivo di fianco a Enaiath, anche se spero di non dover fare tutto quello che ha fatto lui. Il viaggio per la Turchia mi ha colpito molto, il viaggio sulle montagne e i tre giorni nel sottofondo del camion di pietre.

    Un po’ impreciso sia nel contenuto che nella sintassi (soprattutto punti e virgole). Rivedi!!!

  • Gigia scrive:

    NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI

    AUTORE: Fabio Geda
    EDITORE: B.C. Dalai

    Trama:

    Enaiatollah, più semplicemente Enaiat è un bambino Afgano nato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
    Durante questo viaggio i rischi saranno tanti, forse troppi, ma lui continua, per trovare finalmente un mondo diverso nel quale, quando vai in giro non devi avere paura.
    Infatti ciò che lo spinge a cambiare terra è la morte, che ormai nel suo paese non si può più controllare.
    Conosce molte persone durante il suo cammino che lo aiutano molto.
    Il viaggio che intraprende dura dieci anni partendo da Nava fino ad arrivare a Torino.
    La cosa che mi piace di più del suo personaggio è l’importanza che da all’ignoranza e il fatto che essendo un bambino di dieci anni lui comunque capisca di già come sia la vita.

    Il mio paragrafo preferito:

    Ho camminato a lungo,seguendo una strada poco trafficata. D’un tratto, in fondo, ho visto spuntare due figure che si muovevano veloci. Quando si sono avvicinate, ho capito che erano due ciclisti. Mi hanno visto e credo che a causa dei miei vestiti sporchissimi, o per i capelli incastrati di catrame hanno rallentato e si sono fermati. Mi hanno chiesto se andava tutto bene, se avevo bisogno di qualcosa, un gesto che mi ha fatto molto piacere. Abbiamo parlato in inglese, per quanto possibile, e quando il primo ha detto di essere francese io ho detto: Zidane. Poi, quando il secondo ha detto di essere brasiliano, ho detto: Ronaldinho. Conoscevo solo questo dei loro Paesi, e volevo fargli sapere che gli apprezzavo. Mi hanno chiesto da dove venivo. Ho detto Afghanistan. Loro hanno detto:Taleban, taleban. Questo era quello che sapevano del mio.

    Mi e piaciuto perché:

    Mi è piaciuto questo libro perché ho potuto capire che in fin dei conti sono molto fortunata, mi sono venute domande come: Io invece che farei al posto di Enaiat? Oppure: Riuscirei a sopravvivere io?
    Per questo credo che sia un libro molto interessante da leggere e non è neanche molto difficile da capire.

  • Margy98 scrive:

    Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
    Autore: Fabio Geda

    Trama:
    Questo libro narra la storia di Enaiatollah Akabri un bambino di appena dieci anni che un giorno svegliandosi si accorge che sua madre lo aveva abbandonato in una specie di casa dove dormivano insieme a tante altre persone. Enaiatollah dormiva li perchè è dovuto scappare dai Pakistani che lo inseguivano per un affare andato male a suo padre.
    Il bambino decide di andare Iran a lavorare in un cantiere ma stufo per l’ultima volta di aver provato ad andare in un altra città va a lavorare con un suo amico conosciuto vendendo oggetti. Dopo alcuni mesi Sufi l’amico di Enaiatollah decide di andarsene dal cantiere perchè, non si trovava più bene; così Enaiat si ritrova da solo a lavorare senza il suo compagno affianco a lui. Senza perdersi d’animo va avanti. Dopo mesi di lavoro però decide di andare in Turchia sapendo che era un viaggio molto pericoloso e difficile. Non vi dico il finale, cioè se riuscirà ad arrivare in Turchia oppure no…..

    Questo libro mi è piaciuto molto perchè racconta di questo bambino che, anche se povero va avanti senza mai tirarsi indietro, mi fa capire anche quanto io sia fortunata confronto a Enaiatollah

  • Fabi scrive:

    Titolo:Nel mare ci sono i coccodrilli
    Autore:Fabio Geda
    Trama
    Questo libro racconta la storia di Enaiatollah Akabri, un ragazzino di dieci anni che viene abbandonato dalla madre in una specie di hotel perchè è ricercato dai Pakistani per colpa di un guaio combinato da suo padre.
    Enaiat con gli occhioni da bambino ha visto cose che neanche un adulto ha visto nella sua vita.
    Il piccolo bambino cosi decide di andarsene via e di andare in Iran per andare a lavorare in un cantiere, ma dopo l’ultimo rimpatrio decide di andarsene partire e andare a lavorare dal suo a amico in una fabbrica di pietre.Dopo mesi di lavoro li decide di andare in Turchia facendo un viaggio molto faticoso e attraversando montagne gelide. Con un canotto arriva in Grecia e poi con un traghetto che prende miracolosamente grazie alla generosità di una donna anziana incontrata a Mitilene arriva in Italia. Dopo anni grazie ad un telefono risente sua madre e mentre le porla sente solo delle lacrime scendere sul suo viso.
    A me questo libro è piaciuto molto perchè mi fa capire quanto sono fortunata io che ho tutto mentre lui a dieci anni già lavorava.
    Va bene ma attenta alle cose che ci siamo dette in aula!!

  • Sniper98 scrive:

    Recensione di: nel mare ci sono i coccodrilli
    Autore:Fabio Geda
    Casa editrice: Dalai editore
    Trama:
    Questa storia narra di un bambino che dall’Afghanistan deve compiere un viaggio per andarsene da quella terra in periodo di guerra, non vi dico dove andrà perchè se volete saperlo dovrete leggerlo, vi do questa suspance, perchè così non vi fermiate alla trama, lo faccio soprattutto perchè questo è un libro particolare se lo leggerete vi potrà fare cambiare idea su certe cose molto delicate ed è per questo che ve lo consiglio come libro.

  • Mtnago scrive:

    prof, la pagina sull’intervista a Dante e Ulisse non me la fa aprire cercherò di trovare una soluzione, ma perora non riesco ad aprirla e finire l’intervista.

  • Mtnago scrive:

    secondo me questo libro è bello, non per le solite cose tipo:sintassi,frasi ben articolate,ma per il fatto che leggendo e rileggiendo questo libro mi sono immerso nella vita di ENAIAT (mi sa che è sbagliato) e anche se non c’era scritto nel libro io riuscivo a immaginarmi cosa avrebbe o avrei pensato io se mi fossi trovato nelle sue situazioni, comunque è libro che consiglio a tutti quelli che non sanno ma vogliono approfondire le loro conoscenze sui quei posti dove neanche il nostro cervello con l’immaginazione riusciamo a capire ciò che accade, poi anche perchè non è solo informativo questo libro ma ha anche una storia ed è bello da leggere

  • Afrina scrive:

    A me non piace che ce lo legga in classe il libro perchè io di solito mi concentro di più se lo leggo per conto mio invece così è più facile distrarsi, quindi a me questo libro non mi appassiona molto
    un libro riesce a prendermi quando sono sola e lo lego x conto mio :-(

  • Des98 scrive:

    Questo libro per me ha un significato più profondo rispetto ad un libro normale, perchè non è il solito libro di avventura, ma è un libro significativo, soprattutto per il fatto che non è fantastico ma parla delle vere guerre in Afghanistan, quindi ci fa ripensare su quanto sono stupidi gli uomini a farsi la guerra per la religione, anche se sotto ci sono i soldi.

    Ho tenuto questo commento Des98 e cancellato l’altro

  • Fabi scrive:

    ADESSO CHE SIAMO ARRIVATI AL PUNTO CHE ENAJAD DECIDE DI ANDARE IN IRAN NON STO PIù NELLA PELLE PER VEDERE COSA ACCADRà

  • Fabi scrive:

    Adesso che siamo andati avanti con il libro mi interessa molto perchè parla di cose che magari nel nostro paese non accadono.

  • Bellabanfi scrive:

    Storie che non mi appassionano no le butto giù tutto d’un fiato ci metto tanto ma invece questo libro mi attira molto.

  • Brik scrive:

    Credo che questo libro ci faccia uscire da quello che crediamo sia il mondo e quindi ci fa capire, purtroppo
    anche nel brutto, ciò che è in certi luoghi il mondo. nNoi dovremmo portare molto rispetto a quelle persone visto che passano una vita difficile. Vengono quà per cercare conforto e la sicurezza.

  • adminchiara scrive:

    Bene mi piace ragazzi e ragazze che discutiamo del libro che stiamo leggendo in questo spazio visto che a scuola non abbiamo molto tempo per ora per farlo.
    Vorrei rispondere ad alcuni di voi…

    A Mumu vorrei dire che sono contenta che tu possa “ritrovare” nella storia di Enayad elementi utili per capire la storia dei tuoi cugini. Credo personalmente che le storie e alcuni libri servano proprio a questo, a permetterci di capire, conoscere, avvicinarci alla nostra esperienza o a quella di persone che conosciamo partendo da un posto speciale, distante abbastanza per capire e vicino per vedere delle somiglianze, intuire delle cose.
    Raccontaci magari anche l’esperienza dei tuoi cugini. Può essere interessante per tutti direi.

    A Giuly e agli altri che di solito leggono altri generi di libri chiedo di avere pazienza e di restare ad ascoltare. A volte non sappiamo dire se una cosa ci piace o no, se un genere di romanzo ci appassiona o no, proprio perché non lo proviamo mai. Fatemi sapere se man mano che andiamo avanti vi sembra che il libro vi appassioni.
    Per tutti…. se ci sono cose che non capite o aspetti sui quali vorreste fermarvi perché vi incuriosiscono ditelo!
    Buon proseguimento e aspetto altri commenti

    La proff

  • Mumu scrive:

    IO trovo questo libro molto interessante, si anche per i motivi che hanno detto i miei compagni ma soprattutto perchè posso sapere, in modo personale, che cosa hanno dovuto affrontare i miei cugini per arrivare qui in Italia.

  • Margy98 scrive:

    Per me questo libro è molto interessante perchè parla di questo un bambino che scappa per salvarsi con sua madre ma ad un certo punto scopre che lei sua madre non è al suo fianco e non la trova più. Fin ora Finora siamo arrivati a questo punto e spero proprio di arrivare alla fine il più in fretta possibile!!! :)

  • J.Page scrive:

    Questo libro è davvero interessante, a me sta piacendo molto; anche se in genere leggo libri fantasy questo mi pare molto bello.

  • Fabi scrive:

    Veronica per me a ha completamente ragione

  • Vero scrive:

    Secondo me questo libro è molto interessante,
    ti fa riflettere su cosa succede nel mondo, ad esempio sulla guerra, sulla povertà ecc..
    Non vedo l’ora di essere in classe a leggerne un altro pezzetto per vedere come va avanti la storia.

  • Mtnago scrive:

    Oggi in classe abbiamo letto altre pagine di questo libro che secondo me sta iniziando a farmici interessare ad interessarmi, però è anche un pò noiso

  • Fabi scrive:

    secondo me questo libro è molto interessante perchè racconta la storia di un ragazzo che abita in una specie di albergo ma poi una mattina scomparì…. speriamo che la storia vadi vada avanti cosi perchè è davvero interessante

  • Lamilly scrive:

    secondo me questo libro è interessante per quello che ci ha letto la prof. e penso che andando avanti continuerà a piacermi, perchè comunque quel bambino nn sono io e quindi e diverso da me e penso che essendo diverso da me mi incuriosirà scoprire come è fatto

  • Angy scrive:

    sSecondo me questo libro ci fa capire cosa c’è nel mondo e cosacome un bambino della nostra età o anche più piccolo o più grande viva la nostra vita in modo diverso e com’è difficile vivere in certi posti, che in questo caso è l’Afghanistan.

  • Trottolina98 scrive:

    hHo sbagliato a dire “diverso”, volevo dire che ha delle culture e delle abitudini DIVERSE da noi.
    e E sono daccordo d’accordo con mtnago: è difficile vivere in posti come l’Afghanistan.

  • Fabri scrive:

    Questo libro da quanto ho capito da quello che ha letto la prof, mi sembra molto interessante e come dice mManagò, è difficile vivere in luoghi del genere e spostarsi continuamente per il mondo e oltretutto da solo.

  • Mtnago scrive:

    Secondo me questo libro è interessante perchè parla anche delle difficoltaà a cui possono andare incontro i bambini che come il protagonista di questo libro finiscono in posti dove crescere è difficile quanto trovare un pò di pace o di quiete perchè c’è la guerra o la povertà.

  • Giuly scrive:

    questo libro non mi piace molto anche se non è del tutto male ma io sono abituata a leggere solo libri fantastici. tTante volte ho provato ad a leggerne altri ma mi annoiavo e non riuscivo a leggerli.
    mMagari piu avanti mi piacerà questo libro.

  • Giuly scrive:

    Vorrei dire a nNoemi che secondo me non è diverso quel bambino perchè ha sempre,come abbiamo detto in classe,un cuore come tutti e due occhi ecc..
    vive in modo diverso a problemi culture diverse.

  • Trottolina98 scrive:

    dDal il primo pezzo che ci ha letto la prof loho trovato interessante il libro perchè parla di un bambino diverso da me.

  • Patissimo98 scrive:

    Questo libro da quanto ci ha letto la prof e dalla trama sembra interessante.

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