Ero in strada il buio era profondo e mi avvolgeva, c’era una luce fioca che proveniva da un lampione lontano e mi illuminava appena.
Stavo per i fatti miei quando un’ombra mi sbucò da dietro la schiena, era nera, una sagoma più alta di me.
Affrettai il passo, ma l’ombra mi seguiva alla quale si aggiunse un ticchettio…
Avevo paura, quella paura che ti fa scomparire la quale non ti permette di ragionare.
Decisi di affrontarla, dovevo girarmi lo feci e….non c’era nessuno, era la mia ombra. Avevo paura di me stessa e mi misi a ridere.
Cosa ti saresti aspettato\a? Perchè?
Mi sarei aspettato un uomo col coltello puntato verso la gola della ragazza, questo testo mi fa capire che a volte le persone pensano di essere tanto grandi o forti ma ad una banale situazione vanno in palla o pensano a cosa che in reltà non esistono come i nostri commenti sull’uomo.
io mi sarei aspettata qualcosa di terribile, ho riso anche io quando la ragazza si è girata e si è accorta che era lei, però dalle descrizioni e dal titolo un po’ lo avevo intuito che l’ombra era la sua, ma ho apsettato prima di confermare il mio pensiero 😀
Non accettarsi non volersi e non riconoscerci nel fatto che siamo noi .
Almeno una volta nella vita sarà capitato di farsi del male da soli , in tendo psicologicamente.
Io mi sarei aspettata un alto uomo, vestito di nero, cosparso di sangue che mi fissava. Io uso questa espressione(ho paura di me stessa), quando faccio qualcosa di sbagliato o prendo brutti voti a scuola, perché significa che non sono io, perciò ho paura di essere cambiata in modo negativo.