Oggi in classe abbiamo discusso della novella di Verga e individuato i temi principali. Ne citiamo alcuni tra quelli che avete detto:
la condizione degli umili, le condizioni di lavoro nelle miniere, il dover subire senza poter scegliere nè ribellarsi, il trovarsi in una condizione fin dalla nascita – si nasce per lavorare in miniera come Malpelo, o per fare il manovale come Ranocchio -, le relazioni tra adulti e bambini, il desiderio di vendetta di Malpelo che nasce dalle sofferenze e dai maltrattamenti che lui per primo subisce e che si accentua dopo la morte del padre, la sensibilità di Malpelo che si occupa di Ranocchio quando sta male, la mancanza di affetto – nessuno ama Malpelo o si cura di lui, neppure la madre, il condizionamento economico: la povertà che costringe in una data situazione mentre chi è più ricco resta indifferente davanti alla morte del padre o di Ranocchio, l’importanza del profitto, la differenza tra ciò che Malpelo può fare (lo zolfataro) e ciò che vorrebbe (stare all’aria aperta, …), il lavoro minorile.
Poi abbiamo letto degli altri brani (articoli o testi informativi), alcuni scritti nella seconda parte del 1800 e del periodo di Verga, altri pubblicati recentemente e abbiamo cercato:
- di trovare le informazioni principali
- di capire come potevano essere messi in relazione con la novella
- di discutere e di dire cosa pensiamo
Qui trovate i brani:
- Rapporto Unicef sul lavoro minorile (da pag 9 a pag 18) del 2007
- La ricerca di Franchetti e Sonnino (1876)
- Articolo di Adolfo Rossi, Pubblicato dal giornale La Tribuna 1893
- Articolo di Marco Trovato “CACCIA AL TESORO Tra i baby-minatori della Tanzania”
- Articolo su “La Stampa” e Informazioni dell’ILO (2011 e 2010)
- “I lavoratori della solfara”
Rosso Malpelo
La storia di rosso malpelo è una tragica storia che parla di un ragazzo conosciuto come malpelo, della quale non si ricordava neanche più il nome.
Lui aveva perso il padre mentre lavorava in miniera ed ad un certo punto gli cadde addosso un pilastro mentre era sotto terra.
Malpelo veniva considerato malvagio sin dalla nascita perchè aveva la caratteristica di avere i capelli rossi e perciò secondo me il fatto che tutti lo dicessero lo ha trasformato in quello.
Il povero malpelo è stato sempre trattato male, come la sorella che non aveva neanche il tempo per lavarlo, perciò lui era sempre sporco.
Malpelo lavorava dove prima lavorava il padre, veniva insultato, maltrattato, ma la svolta ci fu quando venne un nuovo ragazzino.
Malpelo soprattutto in questo momento cerca di far crescere il nuovo ragazzino con “le ossa robuste”, in modo da potersela cavare da solo.
Malpelo successivamente scomparirà nel pericolosissimo intreccio sotterraneo di miniere, ma nessuno lo trovò più.
Penso che questo comportamento nel confronto dei minori sia completamente errato, oltre allo sfruttamento minorile c’è anche il comportamento di disprezzo prima ancora di conoscerlo, la quale secondo me ha provocato tutto ciò.
Io sto dalla parte di Malpelo per molti motivi:
-Il primo è che :secondo me Malpelo aveva un carattere scontroso con tutti perchè esso veniva sempre trattato male, ingnorato da tutti e preso sempre a calci. Questo secondo me giustifica il suo comportamento.
-Penso che sia anche un bravo ragazzo , questo l’ha dimostrato con l’amicizia con Rancocchio, facendoli anche del male ma lo faceva per il suo bene , facendolo crescere e diventare forte di carattere!
-Malpelo faceva parte dei bambini lavoratori.
Malpelo lavorava nella cava per guadagnare qualche spicciolo per aiutare la famiglia , lavorava in condizioni pessime , mangiavano pochissimo e non c’era sicurezza.
Io dello sfruttamento minorile penso che sia una cosa orribile che non dovrebbe neanche esistere al mondo.A volte penso io mi lamento a volte per apparecchiare a tavola o appendere i miei vestiti nell’armadio e là fuori ci sono bambini che lavorano tutto il giorno in condizioni pessime emi ritengo molto fortunata!
Questo è un problema difficile da risolvere perchè nel mondo ormai è pieno di bambini lavoratori però chi sfrutta questi ragazzi è solo un vigliacco !!
Io sto dalla parte di Malpelo, perchè lui è giovane ed è costretto a lavorare, e come lui tanti altri banbini, che nel 2012 sono ancora costretti a dover lavorare sin da piccoli.
infatti malpelo sfoga la sua rabbia su dei poveri animali per rifarsi di tutte le ingiustizie che riceve.
Io penso che sfruttare dei bambini per un tornaconto, è una cosa molto sbagliata, anche se io so che molte cose che io ho probabilmente arrivano proprio da questo sfruttamento che attuano anche le grandi marche.
La novella intitolata: “Rosso Malpelo”, narra di questo ragazzo apparentemente sfortunato: dalla nascita, viene chiamo Rosso Malpelo, per via dei suoi capelli rossi e della sua cattiveria con tutti.
I rapporti con la sua famiglia non sono ottimi, infatti “Malpelo”, vede la propria madre e la propria sorella solo il sabato sera per consegnare la paga.
Avendo dei pessimi rapporti con la famiglia, “Malpelo”, fa fatica a relazionarsi con la società.
La sua vita peggiora sempre più, al lavoro, viene maltrattato e picchiato dai suoi stessi colleghi.
Ad un certo punto, “Malpelo” vede morire il proprio padre sotto i suoi occhi: mentre scavava la rena.
Da quel momento “Malpelo” lo sostituisce alla cava.
Dopo un po’ di tempo, venne a lavorare alla cava un ragazzo, tutti lo soprannominarono “Ranocchio”.
Con lui, “Malpelo”, instaura un rapporto di amicizia, basato sul difendersi da parte di “Ranocchio”, e sulle botte di “Malpelo” a “Ranocchio” per fargli capire, come viene trattato, se si fa mettere i piedi in testa.
Purtroppo, il piccolo cuore di “Ranocchio” si spense, lasciando da solo, il suo amico, “Malpelo”.
“Malpelo”, compie un gesto molto pericoloso, verso la fine del racconto: esplora un passaggio molto pericoloso, lasciando le sue ossa, nella cava, come suo padre.
Le caratteristiche di “Malpelo” sono fondamentalmente tre:
– è violento e cattivo perché picchia i più deboli per “scaricarsi”.
– viene sempre picchiato e offeso da tutti, quindi in quei casi mi sembra un po’ indifeso.
– quando vuole, è buono, un esempio è quando compra il vino e la minestra e regala i pantaloni di suo padre, al suo amico “Ranocchio”.
Io personalmente, non sto ne con ne contro “Malpelo” perché:
Sto con Malpelo perché:
– mi dispiace un po’ perché essere nati con il mito di essere cattivi, quindi essere trattati male, non è facile.
– perché anche se a tutti sembra cattivo, per me , non lo è, perché se nasci con un mito, ben presto diventerai così.
Sto contro Malpelo, perché:
– non mi sembra giusto che picchi le persone e gli animali più deboli.
Sentendo e leggendo i racconti che ci ha proposto la nostra prof. mi vengono in mente alcuni collegamenti con questa novella: in tutti i racconti (compreso questo), si parla molto del lavoro minorile.
Da questi racconti sono emerse molte informazioni ma la più importante è che: in tutto il mondo, lavoravano e lavorano, migliaia di bambini, essi subiscono maltrattamenti, dal proprio padrone ed essendo indifesi, non possono fare nulla.
Questo avviene soprattutto nelle regioni meno sviluppate, dove le famiglie, per sopravvivere, mandano i propri figli a lavorare.
Io in parte sto con Malpelo perchè secondo me non bisognerebbe trattarlo così però purtroppo ce la si prende sempre con i più piccoli ma non concepisco alzarci le mani.
Però sto anche contro Malpelo perchè lui in parte si vuol fare prendere per il cattivo e per il malizioso e so fossi stato io avrei fatto di tutto per dimostrare che non era vero e avrei reagito per non passare dalla parte del torto. Avrei preso le mie difese difendendole.
Malpelo faceva parte della grande categoria dei bambini lavoratori.
Lui lavorava in una cava perchè era obbligato perchè essendo l’unico lavoratore della famiglia doveva per forza lavorare se non voleva morire.
Io dello sfruttamento minorile penso che sia una cosa da vigliacchi ma purtroppo i bambini sono obbligati a farlo per pagare debiti accumulatesi negli anni.
Però una cosa che ho notato è che i bambini, essendo deboli, fanno sempre lavori pesanti e faticosi di cui gli adulti si rifiutano.
Questo sfruttamento vuol dire negare un buon futuro a tutti i bambini che lavorano.
Io sto dalla parte di Malpelo perché secondo me lui picchia gli animali per due motivi:
– vuole dimostrare agli altri che vita fà anche a causa loro, cioè: viene picchiato e non può reagire.
– per dimostrare agli altri che sono loro i veri cattivi perché lo trattano come Malpelo fa con l’asino e con gli altri.
Secondo me lui non è cattivo. Sto dalla sua parte anche perché lui non vuole fare quel lavoro ma deve farlo per sopravvivere e non ha nessuno che lo aiuta o lo sostiene, come ai bambini nei testi che abbiamo esposto.