In questi giorni si sta svolgendo a scuola la settimana della lettura e vengono organizzate diverse attività: incontri con gli autori, “incursioni” di lettura, reading e una sorta di performance di lettura che si terrà venerdì a Bonola presso l’Ipercoop. Ci sarà anche Radio USB!
Per conoscere il dettaglio della settimana andate a questo link: troverete lo spazio web “Piacere si legge” creato per la scuola!
E voi cosa ne dite di queste attività?
Come sono andate le incursioni?
C’è qualche testo che vi ha incuriosito, stupito?
Sinceramente appena la proff mi ha detto che dovevo andare nelle altre classi a leggere non ero molto preoccupato; la cosa che mi preoccupava molto era andare al Bonola (è un nome proprio e quindi si merita una maiuscola) in mezzo al centro commerciale a leggere mentre tutti ci guardavano. Mi preoccupava non perchè io sia uno timido, perchè le cose in pubblico le ho sempre fatte, i
nvece erama perchè il fatto di leggere così “a cavolo“ in giro perché temevomi sembravadi essere preso per uno scemo.Io sinceramente ho letto il “Barone rampante” di Italo Calvino, molto particolare come
poesiaprosa: era intensa, diversa, particolare, faceva risalire molto le emozioni e le sensazioni che provava.Comunque è andata bene come attività, almeno nel mio gruppo, ci siamo preparati, anche se prima di entrare eravamo un po’ indecisi, eravamo terrorizzati, poi ci siamo decisi, siamo entrati e abbiamo fatto una bella figura.
Arg!!! L’italiano! Vedi un po’ le mie correzioni. Per chiarirci…nessuno vi aveva detto che sareste andati a leggere alla “cavolo” :-)) Dovere di cronaca per chi ci legge
Quando mi hanno detto che dovevo andare al Bonola a leggere un libro in mezzo a tante persone mi sono un po’ tirato fuori da quella cosa, invece dopo mi sono fatto coraggio e mi sono offerto volontario per leggere, cosa che poi mi è piaciuta molto perché abbiamo informato della settimana della lettura alcune persone perché la maggioranza delle altre ci evitava e ci prendeva per pazzi, io insieme a due miei compagni, Mike e Angelica, esortavamo le persone a sentirci ma loro si inventavano scuse che neanche un fuori di testa avrebbe creduto, il fatto è che molti di loro erano anziani signori che ci dicevano che non riuscivano a stare in piedi ma io mi chiedevo:” Allora perché sei venuta a fare la spesa se ti fanno male le gambe e non riesci a stare in piedi!?”. Dopo che mi rispondevano in malo modo non mi scoraggiavo e andavo avanti alla ricerca di nuovi ascoltatori, però alla fine di tutto ciò nessuno ci ha dato retta e non ha ascoltato, tanto che uno a cui gli avevamo chiesto di ascoltarci e che ci ha risposto che non aveva tempo è uscito e rientrato per ben 3 volte!! Un altra risposta che ho trovato insolita è stata:” Scusate non posso perché quando ero in seconda una mucca mi ha mangiato il sillabario” perché non centrava nulla con quello che gli avevamo chiesto. Dopo aver fatto delle bruttissime figure ho parlato in radio dove ho detto quello che sto scrivendo in questo commento.
Le incursioni sono andate bene anche se mi vergognavo ad entrare ma quanto avevo il libro in mano mi sono sentita protetta perchè mi copriva la faccia e mi impegnavo a leggere il mio pezzettino. I ragazzi erano abbastanza attenti anche se facevano molto baccano e rimane concentrati era difficile.
Mentre la lettura a Bonola mi è piaciuta ma non del tutto! Mi vergognavo tantissimo , ma poco dopo mi sono messa a leggere visto che nessuno lo faceva ed essendo la più grande dovevo dare il buon esempio.
Il mio ruolo all’inizio era come pubblico ma poi sono entrata anche io nel gruppo dei lettori e di quelli che facevano le interviste.
Molte persone erano disposte alle interviste mentre alcune rispondevano in malomodo o dicevano che non leggevano niente avendo in mano un giornale.
Quando leggevo poche persone si fermavano ma almeno erano stupite e incuriosite perchè non è da tutti fermarsi e leggere nella coop.
Mi sono divertita e credo che sia stata un’ espereinza abbastanza bella.
L’ esperienza di Bonola mi è piaciuta perchè comunque anche se la maggior parte di persone non ci ascoltava io e Afra abbiamo continuato a leggere ad alta voce cercando di immedesimarci nel personaggio della storia.
Siamo riuscite a leggere circa 40 pagine con qualche complimento.Mi è piacito soprattutto il fatto di leggere ad alta voce davanti a delle persone sconosciute;molta gente ci chiedeva con ignoranza:”ma perchè leggete a voce alta? Secondo me ce lo chiedevano solo perchè si erano innervosite perchè in giro c’è sempre molta gente che cerca sempre di venderti qualcosa,oppure sono così presi dalle faccende quotidiane che non possono “perdere”tempo ad ascoltare. .
Alcune persone restavano ad ascoltarci per pochi minuti e poi ci facevano i complimenti.
Io,con il mio gruppo abbiamo fatto incursione in una sola classe;nella 3A,abbiamo letto un pezzo ciascuno del libro: Farenaith 451 beh…lo ammetto ero un po emozionata avevo paura di sbagliare o ingarbugliarmi mentre leggevo, ma dopotutto quest’esperienza mi è servita molto perchè mi ha dato sicurezza nella lettura.
Secondo me è andata bene perché comunque alcune persone si sono fermate ad ascoltarci.
Io dovevo leggere insieme ad un gruppo della mia classe( Margherita, Io, Gianmarco, Matteo Rizzotti ed Enrico)il libro: “ Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino.
Ci spostavamo continuamente, di reparto in reparto, ed alcuni andavano a fare delle interviste alle persone sulla settimana della lettura e sui generi letterari.
All’inizio ero molto agitata al pensiero di andare a leggere davanti a tutti, poi man mano mi sono tranquillizzata e ho incominciato a divertirmi.
Pensate che all’inizio c’era un signore anziano che ci ha raccontato di gengis khan e che lui ne sa una più del diavolo….. quando se ne andava incominciavamo a ridere perché era proprio convinto di quello che diceva.
La cosa più divertente che ci ha detto è stata: “ Il nome LUIGI è plurale o singolare?” e noi “ singolare” e lui “ NO! Perché se era singolare doveva chiamarsi Luigio”
Comunque, secondo me, è stata una bellissima opportunità, perché non ti capita tutti i giorni di andare a leggere in un centro commerciale!
secondo me le incursioni sono andate molto bene, non mi sono piaciute molto le incursioni che hanno fatto nella nostra classe le altre classi, perchè non si capiva niente e chi veniva a leggere faceva lo stupido!
Quando siamo andati a Bonola a leggere non mi è piaciuto perchè mi sono annoiata perchè nessuno si fermava ad ascoltarci anche perchè certi della nostra scuola facevano solo gli stupidotti.
Le incursioni sono andate bene e penso che io con il mio gruppo siamo stati più bravi rispetto a quelli che sono venuti nella nostra classe . Mi ha colpito molto il pezzo del libro dei “Promessi sposi“.
La mattinata a Bonola è stata davvero divertente, non avevo mai fatto un’esperienza simile.
All’inizio, pensavo che non sarei mai riuscita a leggere davanti a tutte quelle persone, soprattutto perché , già leggere in classe mi rende nervosa, infatti, non mi reputo una buona lettrice perché anche se mi piace leggere, trovo che ci sia una grande differenza tra il leggere nella mente e il leggere a voce alta.
Ma anche se ero molto nervosa, mi sono fatta coraggio e quando è stato il mio turno, per tentare di dimenticare che cosa stavo facendo, ho iniziato a pensare alla storia, dimenticando dove mi trovavo e questo mi ha aiutato molto, perché dopo un po’ ho iniziato a rilassarmi.
A volte però, era imbarazzante leggere, in particolare quando i miei amici andavano in giro per Bonola in cerca di persone che ci ascoltassero e io rimanevo in un angolino a leggere da sola davanti a tutto, mi sentivo stupida.
A mano a mano che leggevamo però, qualcuno ha iniziato ad ascoltarci, ma solo per poco perché erano comunque là per fare la spesa e non per sentirci leggere, solo una signora, si è fermata per un po’ di tempo: era la madre di un nostro compagno che alla fine ci ha chiesto anche se potevamo prestarle il libro per l’estate.
Quando ce ne siamo andati alla fine se pur con un gran mal di gola ero contenta dell’esperienza che avevo appena fatto.
Erano a fare radio in mezzo al centro commerciale.Per me è andata bene a legge davanti alle persone, alcuni non ci guardavano bene,altri ridevano appena si giravano. Ma la.cosa che portava avanti la mia voglia di leggere i libri , a parte l’obbligo della prof , era vedere che alcune signore e signori principalmente anziani ci facevano delle domande su cosa leggevamo e restavano li ad ascolare. A leggere davanti a tutti senza interruzioni non mi metteva a disagio,ne prima dell’avvenimento ne dopo.
Scusate se il mio commento é diviso in due ma per sbaglioho inviato il primo commento.
Bonola
Visto che la settimana scorsa era la.settimana della.lettura siamo andati al centro commerciale Bonola che dove abbiamo letto ai passanti alcuni libri che anno un significato sspeciale.per.noi. Alcuni andavano a legge dentro all’Iper Cop mentre altri
Bonola.
Bonola è un centro commerciale, secondo me, sempre aperto alle attività dei ragazzi e sopratutto se sono innovative come, per esempio, la lettura che è una cosa molto importante.
A Bonola mi sono divertito molto perchè è stato emozionante e allo stesso tempo divertente leggere davanti alle persone che facevano la spesa e sopratutto quando ti ascoltavano.
Nel mio gruppo ci siamo comportati bene e ci siamo impegnati il più possibile a leggere bene e cercare di coinvolgere le persone.
Infatti così è stato, si sono fermate da noi 4-5 persone che ci hanno fatto i complimenti dicendoci anche il loro parere su queste azioni che noi ragazzi facciamo, sopratutto per la cultura generale.
A Bonola tutti facevano tutto, come per esempio leggere o cercare di intrattenere la gente spiegandoli cosa stavamo facendo e chiedere gentilmente di ascoltarci, e l’abbiamo fatto anche bene perchè, molte persone, anche se non si sono fermate ad ascoltarci ci hanno fatto molti complimenti.
Però il mio ruolo principale era quello di leggere e che, secondo me, è quello più difficile perchè ti sottopone a emozioni belle ma che allo stesso tempo ti intimorisce.
Le incursioni sono state molto belle e,come se fossero, una preparazione per il Bonola.
Io mi sono emozionato di più nelle incursioni perchè c’erano miei amici e avevo paura di fare brutte figure.
Comunque è stata un’esperienza bellissima e molto innovativa che è servita, speriamo, a coinvolgere tutti nella lettura.
Bonola
Devo dire che l’esperienza a Bonola è andata abbastanza bene, anche se non molta gente ci ha ascoltato, ma l’importante è che ci siamo divertiti (almeno così per il mio gruppo).
Io avevo il ruolo di “lettrice”, non molto facile, ma divertente. Per farmi sentire dalle persone che c’erano intorno alzavo al massimo la voce, certo senza esagerare, a tal punto, delle volte, da far arrivare ad ascoltarci altre persone.
All’inizio, se devo essere sincera, ero un po’nervosa perchè avevo paura di sbagliare nel leggere e mi vergognavo, sia nel leggere sia nel farmi ascoltare, ma poi, dopo averci preso un po’ la mano, leggevo senza problemi, con entusiasmo.
Una situazione molto piacevole che mi è accaduta è stata quando io e Muriel siamo andati a chiedere a delle persone se volevano ascoltarci qualche minuto e dopo parecchi e decisivi no, abbiamo trovato un signore che ci ha voluto ascoltare, anche con molto piacere.
Questa iniziativa mi è piaciuta molto perchè anche delle persone timide hanno potuto riscattarsi e farsi vedere per quello che erano realmente.
Io devo dire che anche odiando la lettura, queste attività mi sono piaciute molto, perchè scrivendo molto sono riuscito a capire che se una persona scrive comunque si deve dare uno spazio per ascoltarsi e può farlo anche in modo indiretto, leggendo libri di altri autori. Rigurado alle attività nello specifico, come le incursioni per esempio, devo dire che sono andate molto bene perchè nel mio gruppo non ci sono state difficoltà nè dal punto di vista della timidezza nè della scelta dei brani da leggere. La gita che abbiamo fatto al bonola però devo dire che mi ha sconvolto, in senso positivo ovviamente, perchè non pensavo che fossi così divertente provare a trasmettere qualcosa alle persone, i passanti, in modo diretto perchè noi abbiamo sempre usato dei metodi più legati al multimedia, alla tecnologia, alle interviste, alla radio, in cui le persone in qualche modo per forza ti ascoltavano o comunque seguivano il discorso. Invece al bonola quando leggevamo il libro se non eravamo noi ad incuriosire le persone non sarebbero mai venuto, e per questo motivo credo che sia servita soprattutto ai ragazzi più timidi questa esperienza che in qualche modo si sono aperti a tutti.
Sinceramente, questa settimana della lettura non è stata un gran che rispetto all’anno scorso, dove abbiamo incontrato molti scrittori e conosciuto meglio i loro libri.
In più la novità delle incursioni non mi è sembrata una cosa divertente da fare, ma non eprchè non lo sia, ma perchè in certi casi sono molto introversa e non riesco a leggere parti di libri per me significativi, per paura che le persone a cui le leggo non riescano a capire il vero senso.
Ho sempre questo terrore, quindi mi sono rifiutata di fare l’incursione.
Rispetto alla lettura a Bonola, neanche lì mi sono diverita, perchè le persone non si fermavano ed alcune erano proprio delle maleducate, tanto che ben quattro persone mi hanno mandato a quel paese solo eprchè le ho invitate ad ascoltarci.
Devo dire che neanche io mi sarei fermata a sentirci, però non avrei risposto in quel modo e neanche ignoravo i tentativi dei ragazzi, mi sarei fermata minimo un minutino, poi se il libro mi fosse piaciuto sarei rimasta lì molto di più.
penso che una iniziativa come quella della “settimana della lettura”,sia molto bella, perché avvicina comunque i giovani alla lettura che è una cosa che tendono sempre di più ad tralasciare.
Per quanto riguarda le incursioni, io ne ho fatta solo una, e ad essere sincero non è che sia andata poi così tanto bene, perché entrare in una classe a leggere, dove la maggior parte delle persone non ti ascoltano e parlano, non è una cosa tanto facile, noi tra l’altro abbiamo beccato proprio un momento dove in classe non c’era la prof e quindi gli alunni facevano di tutto meno che ascoltarci.
Per quanto mi riguarda non c’è stato un testo che mi ha incuriosito.
Bonola
L’esperienza di Bonola mi è piaciuta perchè ti metteva nelle condizioni di leggere per gli altri cosa alquanto difficile.
Appena arrivati il mio gruppo si è posizionato in un angolo nella prima “via” del centro commerciale.
Abbiamo iniziato a leggere un giallo dal titolo “Un delitto educato”.
Non ero agitata anche perchè il luogo mi era familiare e anzi ho letto molto meglio perchè l’idea di essere ascoltata da un pubblico molto difficile da catturare mi faceva capire che dovevo impegnarmi al massimo per far sì che loro mi ascoltassero volentieri.
Inizialmente leggevamo due pagine a testa ma non funzionava perchè le persone ci guardavano e andavano avanti, così il nostro gruppo si è diviso in due: i predatori, ovvero quelli che avevano il compito di “catturare” le persone e io e Giorgia che leggevamo.
Non funzionava.
Allora io e Giorgia leggevamo e a turno quando non stavamo leggendo andavamo ad acchiappare le persone che ci giravano attorno.
Iniziava a funzionare.
La voce ormai stava per finire e allora mi è venuto in mente di provare ad andare a chiedere in cassa centrale un microfono ma come risposta ci fu un NO.
Una cosa che mi stupii è che a tutte le persone a cui chiedevamo di ascoltarci per due minuti che superavano i sessanta anni ci dicevano che non si reggevano in piedi, allora io ogni volta calavo il tempo e sono arrivata a chiedere trenta secondi di ascolto.
Una situazione che mi ha particolarmente infastidito è stata quando una signora mi ha chiesto di aiutarla con la spesa; a scegliere il vino, a capire i prezzi e poi quando io le ho proposto di ascoltarci mi ha risposto con un No secco.
A quel punto sono rimasta di stucco anche perchè non credevo di chiedele una cosa esagerata.
Un altro caso è avvenuto quando mi sono messa al posto delle tv.
Ho iniziato a leggere quando le persone mi iniziarono a fare cenno di spostarsi perchè loro dovevano guardare la tv.
Allora capii che c’era qualcosa che non quadrava. Avevano tempo da perdere davanti alla tv ma non per ascoltare due minuti di lettura?
Ma qual giorno non accaddero solo cosa negative ma anche positive, perchè ho capito quanto è difficile far capire alla persone che ascoltare due minuti di lettura non è tempo perso ma solo tempo guadagnato.
La settimana della lettura mi è piaciuta perchè con la varietà di esperienze che i prof. ci hanno proposto abbiamo potuto guardare da diverse angolazioni un libro e il significato della parola leggere.
Per prima esperienza abbiamo potuto provare le incursioni.
L’idea di invadere una classe mi elettrizzava ma poi non è proprio andata come me l’aspettavo.
Infatti quando siamo scesi per andare ad invadere la terza A la prof. era appena uscita e noi ci siamo trovati fuori dalla porta con tutti gli sguardi della terza A puntati addosso.
Attacco a sorpresa mancato.
Poi quando la prof. è arrivata abbiamo iniziato a leggere, ma casualmente eravamo in ordine d’altezza da Marco a Emma e ciò ha creato uno brusio per la classe.
Siamo riusciti a leggere tra le urla della prof. e i sussurri dei compagni.
Ma noi non ci siamo incespicati ne abbiamo sbagliato a leggere, l’unica cosa che ha fatto sì che la nostra invasione non crollasse definitivamente.
L’altra esperienza a cui ho partecipato è stata la lettura di dialoghi di Farenaith 451.
I dialoghi erano presi dalla commedia teatrale che si creò venti anni dopo la pubblicazione del libro.
Le loro voci profonde e intense rendevano piacevole la lettura.
I dialoghi erano scelti apposta per presentare i personaggi principali e definire la trama.
C’erano alcune differenze. Per esempio Faber nella commedia era il nonno di Clarisse e il comportamento di Beatty alla fine cambiava in meglio.
Il dialogo che mi ha colpito di più è stato quello che definiva i secchioni, lo studio, i libri, la scuola, perchè Bradbury non sapendo il futuro ci ha preso in pieno.
Ormai noi parliamo con i televisori e accusiamo le persone che sanno un pò più di noi di essere secchioni.
A me Farenaith 451 personalmente piace perchè spiega di quanto l’umanità sia prevedibile.
L’ultima gita che abbiamo fatto e che ha concluso la settimana della lettura è stata quella di Bonola che mi è piaciuta particolarmente perchè ci metteva nella condizione di leggere per gli altri.
La settimana della lettura, a me, è piaciuta molto perchè non avevo mai fatto un’esperienza simile, mi sono divertita soprattutto ieri quando siamo andati a Bonale a leggere un libro, infatti, l’attività consisteva nel riunirci in un gruppo, fermarsi da qualche parte del centro commerciale e iniziare a leggere.
All’inizio avevo un pò di paura, perchè era imbarazzante leggere ad alta voce, davanti a persone che non ti ascoltavano e ti guardavano, qualche volta, anche male, dopo un pò però ho iniziato anche a divertirmi, perchè ho pensato che raramente si fanno esperienze simili e così ho continuato a leggere senza fermarmi e soprattutto senza aver paura.
Le incursioni invece, mi sono piaciute meno perchè o non c’era abbastanza silenzio in classe e così, non si capiva niente, oppure perchè, i ragazzi che dovevano leggere erano o mal organizzati o poco seri, finendo così dall’esserci ancora più baccano in classe.
Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è stata quando io, Lance e Saretta98 siamo andati ad scoltare due attori che leggevano piccole parti del libro Fareneheit 451, mi sono divertita in particolare a notare le differenze tra il libro e il testo teatrale.
In fine, posso dire che la settimana della lettura è stata veramente divertentente e spero, anche se, io l’anno prossimo non ci sarò, che la rifacciano.
A me la lettura di oggi mi ha impressionato,perchè loro leggevano in modo euforico coinvolgente e non si riusciva a distogliere gli occhi da loro.
Abbiamo letto Farenaith 451 ma con i dialoghi della commedia teatrale che si creò dopo venti anni dalla pubblicazione del libro.
I dialoghi che hanno scelto hanno descritto tutta la trama del libro.
Vorrei domani leggere come loro quindi stasera durante la notte dovrà succedere un miracolo.
Le loro voci piene e profonde sembravano seguire il ritmo di un’onda che si scontra sullo scoglio ma ce ne è subito un’altra che segue.
Mentre le incursione non sono andate come volevo ma l’applauso ci è arrivato ,per fortuna, anche perchè non facevano altro che ridere ogni volta che dicevamo una parola.
Il testo che mi ha colpito particolarmente è stato quello di Calvino,perchè spiegava come leggere un libro e non è solito iniziare così.
L’incursione del gruppo in cui mi trovavo non è stata tanto male, solo che ce ne siamo andati prima del previsto, senza sentire l’applauso, ma per il resto è andato tutto bene, devo dire che siamo stati davvero bravi, anche meglio di quando provavamo. 😀
Credo che questa attività siamo molto interessante, perché già l’idea di entrare in altre classi solamente bussando e non dicendo nulla ti incuriosisce, tanto da dover assolutamente provare a farlo.
L’incursione del nostro gruppo è stata pessima, perchè quando siamo arrivati nella classe, non c’era la loro proff e quindi appena abbiamo iniziato a leggere, tutti i ragazzi continuavano a commentare, parlare e farci domande, quando è toccato a me per farmi sentire ho persino dovuto urlare.
Oltre a questo però, mi sono divertita e un pò comunque, il fatto che tutti i ragazzi parlassero e non mi ascoltassero, mi ha dato un pò di coraggio perchè, anche se, mi fossi sbagliata nel leggere, loro non lo avrebbero mai sentito.
le incursioni sono andate abbastanza bene anche se io mi vergognavo e alla fine il mio gruppo è andato in 1a. Io ho letto un pezzo di una poesia, “anima” e l’autore non lo ricordo 😀 in generale mi piacciono queste “invasioni” ma l’idea di leggere davanti alla coop intera non mi va molto a genio. mi è piaciuto il pezzo di testo che ha letto il mio gruppo di calvino