San Lorenzo , io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto :
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono ;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!
La poesia è caratterizzata da rime alternate.
La poesia è molto triste, perchè alla fine nè la rondine, nè il padre riescono a portare i doni ai loro bambini.
E il cielo è indifferente.
Il tema della poesia è il legame tra l’uomo e il cielo, che in questo caso è la natura.
Questa poesia mi ricorda un po’ Leopardi, perchè descrive la natura, sempre indifferente e ignara di quello che stava facendo.
Come nel “dialogo dell’Islandese e la natura.”
La prima caratteristica che si nota di questa poesia è la rima alternata.
Anche qui Pascoli tratta un tema abbastanza innovativo cioè: il legame cielo, uomini e animali.
La rondine che portava il verme alla sua famiglia per far sì che vivesse un altro giorno ora che si trova distesa morta dona tutto quello che ha al cielo lontano sperando che si faccia sempre più vicino mentre il ricordo è espresso dal pigolare dei suoi figlioli.
Anche l’uomo che viene ucciso portava due bambole alla sua famiglia in dono.
Successivamente le dona anche lui alla luna.
L’unica differenza tra la rondine e l’uomo è la capacità di chiedere perdono.
Ma non solo i familiari piangono, piange anche il cielo che purtroppo deve vedere tutto ciò che la morte e il male fanno.
L’ultima frase sconquassa tutto ciò che è stato detto prima perchè il mondo viene identificato sereno, infinito, immortale.
Ed è questa la bellezza del mondo che non si capisce come è fatto finchè non lo si perde.
La prima caratteristica che si nota quando leggi questa poesia è che ci sono le rime alternate.Questa poesia mi è piaciuta ma non più di tanto!
Ho capito il paragone dell’uomo con la rondine e m fa venire in mente che infondo siamo uguali , facciamo in maniera totalmente diversa gli stessi gesti ci occupiamo con amore delle persone che amiamo!
Il pezzo finale è quello che mi è piaciuto di più e m rimangono impressi i tre aggettivi : SERENI INFINITO IMMORTALE.
rime alternate
Innanzi tutto ho notato che le rime sono una riga saltata dall’ altra. Mi è piaciuto molto il paragone che fa con la rondine e l’ uomo, dice che la rondine viene uccisa mentre portava il cibo ai suoi rondinini e l’ uomo viene ucciso mentre portava due bambole per le sue bambine. L’ uomo si differenzia dalla rondine perchè prima di morire chiede perdono a Dio, mentre la rondine essendo un animale, non ha anima e muore.
Nell’ultima strofa, l’ autore si rivolge al “Cielo” con la lettera maiuscola perchè è come se si rivolgesse a Dio e descrive il mondo come “un atomo opaco del Male”.