Il 23 maggio 1992 a Capaci in Sicilia veniva ucciso dalla mafia Giovanni Falcone. Con lui morirono anche la moglie e gli uomini della scorta che sempre lo accompagnavano. L’attentato lascia i cittadini di Palermo e di tutto il paese sgomenti. Solo 56 giorni dopo muore ancora in un attentato della mafia Paolo Borsellino collega di Falcone nella lotta contro la mafia.
Guardate questo video per farvi un’idea di chi era Giovanni Falcone e quale lo spirito che lo muoveva giorno dopo giorno nella sua lotta contro la mafia.
Mi ha colpito molto Giovanni Falcone perché come vediamo nell’intervista sorride e all’inizio mi ha fatto pensare che non avesse paura mentre dopo dice che bisogna essere coraggiosi e non farsi sopraffare dalla paura come fa lui.
Falcone mi ha colpito molto perchè da questo video ho intuito che era un uomo serio, con una grandissima grinta e che quando si prefiggeva degli obiettivi li portava sempre a termine.
All’inizio pensavo che fosse una persona un pò incoscente e senza razionalità, ma dopo questa breve intervista ho capito invece, che aveva benissimo la consapevolezza delle sue azioni e delle loro conseguenze.
Di questo video mi hanno colpito due cose: la prima sono le risposte dirette e decise di Falcone e il secondo è il suo sorriso, il quale mi ha affascinato perchè sembrava che allo stesso tempo volesse nascondere le sue paure e dare un senso di protezione a chi lo guardava.
Io credo che lo spirito principale, che lo invogliava a continuare la sua lotta contro la mafia sia il fatto che quando si parlava degli orribili fatti della mafia si sentiva preso in causa, quindi, si sentiva partecipe in prima persona.
Mi ha colpito molto anche la sua frase: ” Il vigliacco muore più volte al giorno, il coraggioso una” con questo, secondo me, voleva intendere che il vigliacco ogni volta che si arrende muore, mentre il coraggioso non arrendendosi mai, muore solo una volta.
Vorrei partire per iniziare il mio commento dalla frase detta da Falcone:
“Il vigliacco muore più volta al giorno il coraggioso una.”
Da qui voglio partire anche perchè all’inizio il video ci propone immagini di carabinieri, scorte armate, fucili, armi e Falcone anche con tutte quelle persone che lo proteggevano non si sentiva protetto del tutto perchè in questo mondo in nessun luogo e con nessuno si è protetti soprattutto se si cerca di sfidare la mafia.
Lui non solo ammette di aver paura ma dichiara che è normale perchè bisogna imparare a conviverci se no diventa incoscienza.
Falcone per alcune persone forse può essere visto come tale,incosciente, perchè se no avrebbe dovuto andare contro la mafia, che senso ha avuto?
La risposta è semplice lui voleva aiutare il mondo in cui viveva lui si comportava come il popolo, lui non è diverso da noi ma lui confidava di più nelle sue azioni e in quello che l’uomo può fare.
Il suo sorriso era quello che ci dobbiamo ricordare di lui, uomo che ha sfidato la mafia e che ha deciso di entrare nella storia come uomo che compì azioni diverse.
Non ha mai chiesto un monumento ha chiesto solo di scoprire la verità e di dirla agli altri.
A volte purtroppo la verità non vuole venire fuori o meglio noi non vogliamo farla venire fuori, perchè è amara.