Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
In pochi versi il poeta riesce a creare un’immagine attraverso la quale esprime la sua riflessione sulla vita e sulla condizione dell’uomo.
I temi principali che possiamo ritrovare sono: la solitudine, l’intensità della vita, dell’esperienza umana che è in parte ricerca della felicità (il richiamo al sole) e in parte dolore (forse evocato dal termine “trafigge”) il passare veloce del tempo (sottolineato da “subito”). E’ interessante vedere come ancora una volta il racconto della condizione dell’uomo è fatto con riferimento al mondo naturale, l’uomo di cui parla Quasimodo si trova sul cuor della terra.
Cosa vi comunica la poesia? A quali immagini e sensazioni collegate questi versi?
Questa poesia mi comunica solitudine(ognuno sta SOLO sul cuor della terra) e dolore(TRAFITTO da un raggio di sole). Mi fa pensare a una persona che si trova intrappolato nel sole che rappresenta il fuoco e il dolore.
Quando ho letto questa poesia ho pensato subito a un lampo di luce improvviso che come velocemente arriva, velocemente se ne va, ciò mi ha messo a disagio, perchè ho pensato alla felicità che arriva e che in attimo se ne va.
Nel primo verso:”Ognuno sta solo sul cuor della terra” il poeta vuole intendere, che ogni persona nel corso della vita si ritrova da solo.
Negli ultimi due versi, invece, il poeta vuole intendere che anche quando, ci ritroviamo a vivere ecco che in un istante tutto svanisce.
“Ed è subito sera” è una metafora del tempo che passa, il quale prima ci assale e poi svanisce.
Questa poesia mi ha colpito molto, perchè in soli tre versi il poeta vuole trasmettere ai lettori le sue idee e i suoi pensieri.
Questa poesia mi colpisce perchè con poche parole riesce a farmi ragionare su punti della vita a cui non avevo mai fatto caso.
Infatti ognuno è da solo in questo mondo e la vita, l’elemento che ci intrappola, che non ci lascia scampo, che ci trafigge e ci coinvolge allo stesso tempo, ma poi quando inizia a piacerci veramente ci accorgiamo che è già finita e che è passata come quando si accende e si spegne un interruttore, in un attimo luce e subito dopo buio.
A quel punto ci accorgiamo che tutto è svanito ed è arrivata la fine.
Questa poesia ha perfettamente ragione perchè mi ricordo l’inizio di quest’anno che ci trovavamo ad avere paura degli esami ma sapevamo che lo avremmo fatto insieme, come una squadra.
Adesso che mancano pochissimi giorni alla fine mi chiedo se ho vissuto al massimo questo anno e vorrei averne ancora altri.
Questa poesia mi trasmette in modo chiaro come va il mondo, come la vita può dare tanto e come noi possiamo decidere se rovinarla o meno perchè la vita è solo una e prima o poi avrà una fine.
Questa poesia mi fa pensare a due immagini.
La prima immagine è una mia foto che mi ritrae quando sono appena nata e l’altra sono io da vecchia, tutte le altre foto devo aggiungerle io creando così uno storyboard di immagini che mi illustreranno la mia vita.