Dopo aver intervistato mia mamma ho cercato informazioni sul suo eroe, Alcide Cervi.
Chi era Alcide Cervi? Perchè i suoi sette figli sono stati fucilati?
Ho cercato la risposta a queste domande in un libro: “I miei sette figli” di Alcide Cervi.
Alcide Cervi era nato a Campegine, in provincia di Reggio Emilia, da una famiglia di mezzadri.
Nel 1899 si sposò con Genoveffa Cocconi, ebbero nove figli: sette maschi e due femmine.
Anche Alcide era mezzadro fino al 1921 nella famiglia patriarcale del padre Agostino e poi assumendo la gestione a mezzadria di un proprio fondo.
Nel 1934-ormai i figli erano adulti e alcuni erano già sposati-Alcide prende in affitto un podere: i “Campi Rossi” di Gattatico.
Si trattava di un “pessimo podere”, ma i Cervi seppero migliorarlo, furono tra i primi ad acquistare un trattore per il lavoro nei campi.
Quella dei Cervi era un famiglia in cui era stato sempre presente l’impegno politico, ma è soprattutto il figlio Aldo (il quartogenito) che trasmise a tutta la famiglia l’impegno antifascista.
Aldo diceva che dovevano convincere più con la politica che con la propaganda, per questo pensarono a una biblioteca per i contadini del loro paese e dei paesi vicini.
Tutta la famiglia era ormai coinvolta nella lotta al fascismo e ben presto si uniscono a loro altri oppositori del regime.
I Cervi sono conosciuti come antifascisti e più volte uno o l’altro dei fratelli viene incarcerato.
Dopo l’8 settembre 1943 i fratelli Cervi scelgono immediatamente di combattere, dando vita a piccoli gruppi di guerriglieri.
Dopo avere portato a termine alcune azioni armate sull’Appennino Reggiano la “Banda Cervi” tornò ai Campi Rossi dove continuarono l’attività politica e militare contro i fascisti. Casa Cervi era ormai conosciuta come centro di opposizione al fascismo. Il 25 novembre 1943 fu attaccata in forze dai fascisti repubblicani. Alcide e i suoi figli furono incarcerati, i sette fratelli furono fucilati il 28 dicembre al poligono di tiro di Reggio Emilia.
Alcide riuscì ad evadere dal carcere l’8 gennaio 1944, durante un bombardamento aereo e tornò a casa.
Il 14 novembre 1944, muore Genoveffa, distrutta per la perdita dei figli e per le continue violenze fasciste.
Alcide, quasi settantenne rimase con le quattro nuore e gli undici nipoti.
“Quando mi dissero della morte dei miei figli, risposi: Dopo un raccolto ne viene un altro. Ma il raccolto non viene da sè, bisogna coltivare e faticare, perchè non vada a male. Avevo cresciuto sette figli, adesso bisognava tirar su undici nipoti. Dovevano prendere ognuno il posto dei padri, e bisognava insegnare tutto da capo.
Erano piccoli, ma io gli insegnai lo stesso”.
L’insegnamento diede risultati: I Cervi negli anni ’50 riuscirono ad acquistare il podere che da tanti anni lavoravano.
Alcide morì il 27 marzo 1970 a Gattatico.
La storia della famiglia Cervi è diventata un simbolo della lotta di liberazione.
Nell’introduzione del libro si spiega che i sette fratelli Cervi sono il simbolo del cammino percorso dall’unita nazionale alla lotta di liberazione fino allo stato repubblicano.
Questo legame è stato sottolineato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita a Reggio Emilia il 7 gennaio per i 214 anni del tricolore e la inaugurazione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia.
Il Presidente della Repubblica si è recato a Gattatico a visitare il museo Cervi che fu la casa di Alcide e dei suoi sette figli.
Molto interessante e il testo è molto chiaro. Punto meraviglia accordato e anche un bel 20
Ciao sono Gigia e oggi 8 Dicembre intervisterò mia zia Federica.
Per lei un‘eroe deve avere tre caratteristiche molto importanti, cioè deve essere invincibile, buono e impavido. Si, secondo lei, sono cambiati gli eroi di oggi con quelli di ieri. Iinfatti, per mia zia gli eroi di ieri erano Giovanna D’Arco mentre quelli di oggi sono tutte quelle persone che si ribellano alla prepotenza e all’ignoranza e che rischiano la morte per fare queste cose per esempio in Iran ci sono delle donne che si ribellano e per questo vengono lapidate.
Intervistatrice : giulia
Intervistata : giulia
Luogo : casa mia
Data : 24/11/2010
1)Cos’è per te un’eroe e come lo definiresti?
Per me l’ eroe è una persona che ha poteri ma non come quelli di Batman ma ad esempio : il coraggio , l’intelligenza , il carattere forte , la gentilezza , la voglia di combattere per determinate cose.
5)Chi secondo te oggi è un’eroe?
Chi fa del bene agli altri.
6)Che differenza c’è tra gli eroi di una volta e gli eroi di adesso?
Secondo me gli eroi di una volta erano piu realistici invece adesso hanno tutti i superpoteri e sono inventati.
2)Chi secondo te può essere un’eroe?
Secondo me Xena , la protagonista di un programma televisivo anche se è inventata è un’eroina.
3)Cosa faceva di speciale?
Combatteva contro il male per salvare il suo popolo e qualsiasi persona in pericolo.
4)Che caratteristiche ha?
Lei era sempre vestita con un’armatura da guerra e portava sempre delle armi ad esempio : la spada e il suo cerchio magico che tornava indietro da solo una volta lanciato
Intervista:
Nome intervistatore: Angy
Nome intervistato: Cristina alberti la mia maestra di danza
Data:24-11-2010
Luogo: scuola di danza
Domande:
A)Chi è per te un’eroe?
C)Audry una mia amica
A)Come definiresti un’eroe?
C)Un’eroe per me deve compiere delle azioni che la maggior part della persone non farebbero
A)Che cosa ha per te di speciale l’eroe che hai scelto?
C)é coraggiosa e ha forza di volontà
A)Che caratteristiche ha?
C)é una ragazza normale
A)Che cosa ha fatto di particolare per sceglierla come tua eroina?
C)A 10 anni dal Venezuela insieme a sua madre è venuta inn Italia, all’età di 16 anni però la madre l’ha lasciata in Italia da sola a vivere lasua vita indipendente
A)Credi che ci siano delle differenze tra gli eroi dei giorni d’oggi e quelli del passato?
C)Si credo che ci siano per esempio la ragazza che ho scelto è una persona normale mentre negli anni passati l’eroe era quello che sacrificava la sua vita per la patria
Intervista
Intervistatore:Gianmarco
Intervistato:Mamma
-Chi è per te un eroe?
Un eroe è una persona che ha fatto qualcosa che non ha mai fatto nessun’altro
-Che cosa fa per te di speciale?
Sacrifica la sua vita per gli altri
-Sai farmi un esempio?
Si,Gesù
-Che caratteristiche ha?
Prova compassione per tutti
-Chi secondo te oggi è un eroe?
Chi si da da fare per il benessere degli altri
-Pensi che c’è una differenza tra gli eroi di oggi e quelli di una volta?
Una volta si faceva col cuore,adesso la maggior parte delle persone lo fa’ con interesse personale
Intervistatore:DJGoRdY
Itervistata:mia mamma
1:E” unapersona ch ha fatto del bene,che pensa agli altri e li aiuta, affronta pericoli e situazioni difficili
2:E” un altruista che fa del bene a tutti e che pensa sempre agli altri .
3:E” una persona onesta, umana, coraggiosa, buona, decisa e coraggiosa.
4:Può avere fatto cose coraggiose come salvare persone, animali aiutare persone che si trovano indifficoltà.
5:Maria teresa di calcutta perchè a dedicato la sua vita a persone bisognose, rinunciando a tutti i beni materiali.
6:Per me non ci sono differenze perchè dai vecchi tempi o dei tempi di oggi sono uguali,per il significato che do io alla persona eroe.
Intervistatore: J.Page
Intervistato: Mamma
Data:30 novembre 2010
Luogo: Casa
1-Chi è per te un eroe e come lo definiresti?
Eroe è chi agisce nell’interesse di tutti senza pensare se ricaverà qualcosa per sè dalla sua azione.
2-Chi secondo te può essere considerato eroe?
Eroi sono Alcide Cervi e i suoi sette figli, perchè non si sono arresi al fascismo.I Cervi insieme a tanti altri partigiani hanno creduto nella possibilità si un mondo migliore, hanno creduto alla vita al punto da metterla in gioco.
Il 25 novembre 1943 ” casa Cervi” venne attaccata dai fascisti e bruciata, tutti gli uomini vennero incarcerati. Solo Alcide Cervi riuscirà ad evadere dal carcere durante un bombardamento aereo nel gennaio 1944: i suoi sette figli erano stati tutti fucilati il 28 dicembre.
C’è una frase di “Cide” Cervi che spiega perchè per me è un eroe “Perchè vi dico che presto questi muri cadranno, e i tormentatori del popolo prenderanno il posto dei tormentai, e noi torneremo alle nostre case e col lavoro rifaremo tutto quello che ci hanno distrutto”.
Alcide Cervi quando disse questa frase era ancora in carcere ed era convinto che i suoi figli sarebbero tornati.
Molto interessante questa intervista. Potrebbe essere lo spunto per una ricerca sui Fratelli Cervi
Un eroe è una persona che compie qualcosa di eroico, un eroe per essere tale nondeve essere per forza un supereroe con superpoteri o tantomeno un fortissimo combattente senza paura di un film, ; per diventare eroe bisogna compiere sacrifici per gli altri, superare le proprie paure, seguire i propri obiettivi senza fermarsi o perdersi d’animo,.La qualità più importante di un eroe, secondo me, è il coraggio, che non significa per forza gettarsi a capofitto in un’ impresa impossibile ma, come dice Commodo in “Il gladiatore”,
“CI SONO MOLTE FORME DI CORAGGIO” come, per esempio, combattere una persona più potente di te perchè ha compiuto qualcosa di sbagliato su una persona che magari non sei te tu come, per esempio,fanno tutte le persone che cercano di combattere la mafia anche se magari non hanno fatto niente direttamente a luihanno subito nessun torto o attacco o sopruso.
Quindi, secondo me, chiunque può essere un eroe basta che sia coraggioso e sia in grado di combattre le sue paure.
Molto bene J.Page. Controlla le correzioni soprattutto di punteggiatura.
Questo è il commento di Bellabanfi fatto in classe
COMMENTO SU UN EROE
Per me un eroe è una persona molto importante, che aiuta una persona o più persone in difficoltà. Un eroe è una persona che non è come tutte le altre, ma una che viene rispettata che viene invocata in casi di pericolo. Per me un eroe è Ghandi che ha insegnato a tutti che picchiarsi non serve a niente e che se ne può discutere, ma molta gente purtroppo non lo ha ascoltato.
Se penso a un film io penso a superman, che ha molti superpoteri e aiuta molta gente in difficoltà. Superman è una persona che lavora come tutti e ovviamente quando c’è un pericolo diventa un eroe aiutando tutti i cittadini.
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Prof. l’intervista di Sara e Giorgia non si sente molto chiaramente
Dopo aver intervistato mia mamma ho cercato informazioni sul suo eroe, Alcide Cervi.
Chi era Alcide Cervi? Perchè i suoi sette figli sono stati fucilati?
Ho cercato la risposta a queste domande in un libro: “I miei sette figli” di Alcide Cervi.
Alcide Cervi era nato a Campegine, in provincia di Reggio Emilia, da una famiglia di mezzadri.
Nel 1899 si sposò con Genoveffa Cocconi, ebbero nove figli: sette maschi e due femmine.
Anche Alcide era mezzadro fino al 1921 nella famiglia patriarcale del padre Agostino e poi assumendo la gestione a mezzadria di un proprio fondo.
Nel 1934-ormai i figli erano adulti e alcuni erano già sposati-Alcide prende in affitto un podere: i “Campi Rossi” di Gattatico.
Si trattava di un “pessimo podere”, ma i Cervi seppero migliorarlo, furono tra i primi ad acquistare un trattore per il lavoro nei campi.
Quella dei Cervi era un famiglia in cui era stato sempre presente l’impegno politico, ma è soprattutto il figlio Aldo (il quartogenito) che trasmise a tutta la famiglia l’impegno antifascista.
Aldo diceva che dovevano convincere più con la politica che con la propaganda, per questo pensarono a una biblioteca per i contadini del loro paese e dei paesi vicini.
Tutta la famiglia era ormai coinvolta nella lotta al fascismo e ben presto si uniscono a loro altri oppositori del regime.
I Cervi sono conosciuti come antifascisti e più volte uno o l’altro dei fratelli viene incarcerato.
Dopo l’8 settembre 1943 i fratelli Cervi scelgono immediatamente di combattere, dando vita a piccoli gruppi di guerriglieri.
Dopo avere portato a termine alcune azioni armate sull’Appennino Reggiano la “Banda Cervi” tornò ai Campi Rossi dove continuarono l’attività politica e militare contro i fascisti. Casa Cervi era ormai conosciuta come centro di opposizione al fascismo. Il 25 novembre 1943 fu attaccata in forze dai fascisti repubblicani. Alcide e i suoi figli furono incarcerati, i sette fratelli furono fucilati il 28 dicembre al poligono di tiro di Reggio Emilia.
Alcide riuscì ad evadere dal carcere l’8 gennaio 1944, durante un bombardamento aereo e tornò a casa.
Il 14 novembre 1944, muore Genoveffa, distrutta per la perdita dei figli e per le continue violenze fasciste.
Alcide, quasi settantenne rimase con le quattro nuore e gli undici nipoti.
“Quando mi dissero della morte dei miei figli, risposi: Dopo un raccolto ne viene un altro. Ma il raccolto non viene da sè, bisogna coltivare e faticare, perchè non vada a male. Avevo cresciuto sette figli, adesso bisognava tirar su undici nipoti. Dovevano prendere ognuno il posto dei padri, e bisognava insegnare tutto da capo.
Erano piccoli, ma io gli insegnai lo stesso”.
L’insegnamento diede risultati: I Cervi negli anni ’50 riuscirono ad acquistare il podere che da tanti anni lavoravano.
Alcide morì il 27 marzo 1970 a Gattatico.
La storia della famiglia Cervi è diventata un simbolo della lotta di liberazione.
Nell’introduzione del libro si spiega che i sette fratelli Cervi sono il simbolo del cammino percorso dall’unita nazionale alla lotta di liberazione fino allo stato repubblicano.
Questo legame è stato sottolineato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita a Reggio Emilia il 7 gennaio per i 214 anni del tricolore e la inaugurazione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia.
Il Presidente della Repubblica si è recato a Gattatico a visitare il museo Cervi che fu la casa di Alcide e dei suoi sette figli.
Molto interessante e il testo è molto chiaro. Punto meraviglia accordato e anche un bel 20
Intervista a mia zia su un’eroe
Ciao sono Gigia e oggi 8 Dicembre intervisterò mia zia Federica.
Per lei un
‘eroe deve avere tre caratteristiche molto importanti, cioè deve essere invincibile, buono e impavido. Si, secondo lei, sono cambiati gli eroi di oggi con quelli di ieri. Iinfatti, per mia zia gli eroi di ieri erano Giovanna D’Arco mentre quelli di oggi sono tutte quelle persone che si ribellano alla prepotenza e all’ignoranza e che rischiano la morte per fare queste cose per esempio in Iran ci sono delle donne che si ribellano e per questo vengono lapidate.Intervistatrice : giulia
Intervistata : giulia
Luogo : casa mia
Data : 24/11/2010
1)Cos’è per te un’eroe e come lo definiresti?
Per me l’ eroe è una persona che ha poteri ma non come quelli di Batman ma ad esempio : il coraggio , l’intelligenza , il carattere forte , la gentilezza , la voglia di combattere per determinate cose.
5)Chi secondo te oggi è un’eroe?
Chi fa del bene agli altri.
6)Che differenza c’è tra gli eroi di una volta e gli eroi di adesso?
Secondo me gli eroi di una volta erano piu realistici invece adesso hanno tutti i superpoteri e sono inventati.
2)Chi secondo te può essere un’eroe?
Secondo me Xena , la protagonista di un programma televisivo anche se è inventata è un’eroina.
3)Cosa faceva di speciale?
Combatteva contro il male per salvare il suo popolo e qualsiasi persona in pericolo.
4)Che caratteristiche ha?
Lei era sempre vestita con un’armatura da guerra e portava sempre delle armi ad esempio : la spada e il suo cerchio magico che tornava indietro da solo una volta lanciato
Afra e Giulia sono state bravissime.
Intervista:
Nome intervistatore: Angy
Nome intervistato: Cristina alberti la mia maestra di danza
Data:24-11-2010
Luogo: scuola di danza
Domande:
A)Chi è per te un’eroe?
C)Audry una mia amica
A)Come definiresti un’eroe?
C)Un’eroe per me deve compiere delle azioni che la maggior part della persone non farebbero
A)Che cosa ha per te di speciale l’eroe che hai scelto?
C)é coraggiosa e ha forza di volontà
A)Che caratteristiche ha?
C)é una ragazza normale
A)Che cosa ha fatto di particolare per sceglierla come tua eroina?
C)A 10 anni dal Venezuela insieme a sua madre è venuta inn Italia, all’età di 16 anni però la madre l’ha lasciata in Italia da sola a vivere lasua vita indipendente
A)Credi che ci siano delle differenze tra gli eroi dei giorni d’oggi e quelli del passato?
C)Si credo che ci siano per esempio la ragazza che ho scelto è una persona normale mentre negli anni passati l’eroe era quello che sacrificava la sua vita per la patria
Intervista
Intervistatore:Gianmarco
Intervistato:Mamma
-Chi è per te un eroe?
Un eroe è una persona che ha fatto qualcosa che non ha mai fatto nessun’altro
-Che cosa fa per te di speciale?
Sacrifica la sua vita per gli altri
-Sai farmi un esempio?
Si,Gesù
-Che caratteristiche ha?
Prova compassione per tutti
-Chi secondo te oggi è un eroe?
Chi si da da fare per il benessere degli altri
-Pensi che c’è una differenza tra gli eroi di oggi e quelli di una volta?
Una volta si faceva col cuore,adesso la maggior parte delle persone lo fa’ con interesse personale
Intervistatore:DJGoRdY
Itervistata:mia mamma
1:E” unapersona ch ha fatto del bene,che pensa agli altri e li aiuta, affronta pericoli e situazioni difficili
2:E” un altruista che fa del bene a tutti e che pensa sempre agli altri .
3:E” una persona onesta, umana, coraggiosa, buona, decisa e coraggiosa.
4:Può avere fatto cose coraggiose come salvare persone, animali aiutare persone che si trovano indifficoltà.
5:Maria teresa di calcutta perchè a dedicato la sua vita a persone bisognose, rinunciando a tutti i beni materiali.
6:Per me non ci sono differenze perchè dai vecchi tempi o dei tempi di oggi sono uguali,per il significato che do io alla persona eroe.
Per me Afra e Giulia sono state davvero brave perchè, entrambe si sono fatte domande molto precise,anche le risposte erano centrate con l’argomento.
Come prof. ha messo l’intervista mia e di Giulia??? Oh no!! no…. che vergogna….
Intervistatore: J.Page
Intervistato: Mamma
Data:30 novembre 2010
Luogo: Casa
1-Chi è per te un eroe e come lo definiresti?
Eroe è chi agisce nell’interesse di tutti senza pensare se ricaverà qualcosa per sè dalla sua azione.
2-Chi secondo te può essere considerato eroe?
Eroi sono Alcide Cervi e i suoi sette figli, perchè non si sono arresi al fascismo.I Cervi insieme a tanti altri partigiani hanno creduto nella possibilità si un mondo migliore, hanno creduto alla vita al punto da metterla in gioco.
Il 25 novembre 1943 ” casa Cervi” venne attaccata dai fascisti e bruciata, tutti gli uomini vennero incarcerati. Solo Alcide Cervi riuscirà ad evadere dal carcere durante un bombardamento aereo nel gennaio 1944: i suoi sette figli erano stati tutti fucilati il 28 dicembre.
C’è una frase di “Cide” Cervi che spiega perchè per me è un eroe “Perchè vi dico che presto questi muri cadranno, e i tormentatori del popolo prenderanno il posto dei tormentai, e noi torneremo alle nostre case e col lavoro rifaremo tutto quello che ci hanno distrutto”.
Alcide Cervi quando disse questa frase era ancora in carcere ed era convinto che i suoi figli sarebbero tornati.
Molto interessante questa intervista. Potrebbe essere lo spunto per una ricerca sui Fratelli Cervi
Un eroe è una persona che compie qualcosa di eroico, un eroe per essere tale nondeve essere per forza un supereroe con superpoteri o tantomeno un fortissimo combattente senza paura di un film
,; per diventare eroe bisogna compiere sacrifici per gli altri, superare le proprie paure, seguire i propri obiettivi senza fermarsi o perdersi d’animo,. La qualità più importante di un eroe, secondo me, è il coraggio, che non significa per forza gettarsi a capofitto in un’ impresa impossibile ma, come dice Commodo in “Il gladiatore”,“CI SONO MOLTE FORME DI CORAGGIO” come, per esempio, combattere una persona più potente di te perchè ha compiuto qualcosa di sbagliato su una persona che magari non sei
tetu come, per esempio, fanno tutte le persone che cercano di combattere la mafia anche se magari nonhanno fatto niente direttamente a luihanno subito nessun torto o attacco o sopruso.Quindi, secondo me, chiunque può essere un eroe basta che sia coraggioso e sia in grado di combattre le sue paure.
Molto bene J.Page. Controlla le correzioni soprattutto di punteggiatura.
Questo è il commento di Bellabanfi fatto in classe
COMMENTO SU UN EROE
Per me un eroe è una persona molto importante, che aiuta una persona o più persone in difficoltà. Un eroe è una persona che non è come tutte le altre, ma una che viene rispettata che viene invocata in casi di pericolo. Per me un eroe è Ghandi che ha insegnato a tutti che picchiarsi non serve a niente e che se ne può discutere, ma molta gente purtroppo non lo ha ascoltato.
Se penso a un film io penso a superman, che ha molti superpoteri e aiuta molta gente in difficoltà. Superman è una persona che lavora come tutti e ovviamente quando c’è un pericolo diventa un eroe aiutando tutti i cittadini.