Oggi non esistono solo i diari scritti ma anche quelli realizzati attraverso le immagini.

Il diario qui proposto racconta per immagini il viaggio dei migranti che cercano di arrivare in Europa (in questo caso attraverso la Spagna), lasciando i loro paesi e le loro famiglie.

Guardate  El muro de l’Atlantico

Che cosa vi colpisce in modo particolare?

Quali informazioni ci offre, secondo voi?

Quali interrogativi suscita il video?

Perché potremmo considerarlo una sorta di diario?

20 Commenti a “Un diario per immagini: in viaggio verso l’Europa”

  • Bellabanfi scrive:

    -Che cosa vi colpisce in modo particolare?
    Mi colpisce il modo in cui è stata montata la sequenza delle foto. Inizialmente ci viene mostrata la pessima qualità di vita che quaste persone hanno nel loro Paese; dopo i motivi per i quali nonostante sappiano la difficoltà del viaggio decidano comunque di partire; e poi come vengono “accolti”.

    -Quali informazioni ci offre, secondo voi?
    Questo video è secondo me un documento strorico dei nostri tempi.

    -Quali interrogativi suscita il video?
    Perchè la gente non puo’ vivere con dignita’ nel proprio Paese? Perche’ gli interessi economici e politici vengono prima della vita umana?

    -Perché potremmo considerarlo una sorta di diario?
    perche’ descrive passo passo il viaggio che queste persone devono affrontare nella speranza di avere una vita migliore!

  • Gigia scrive:

    L’immagine che mi ha colpito di più è stata quella nella quale gli immigrati si trovano sulla barca e sembrano stare bene e poi c’è l’immagine sucessiva che invece ritrae un attimo la stessa barca però capovolta con le persone in mare che tentano di salvarsi.
    A scuola abbiamo già iniziato a lavorare su queste immagini e ne abbiamo ricavato tre momenti fondamentali con i quali abbiamo “spezzato” lo scorrimento delle immagini; questi tre punti sono: il paese di origine, il viaggio e il paese nel quale si arriva e ad ogni punto abbiamo collegato i diversi modi di vivere a cui si deve abituare la gente immigrante.
    Le informazioni che ho ricavato in particolare da questo video sono:
    1 situazioni mediche scarse;
    2 luoghi di vita quotidiani rovinati e pericolosi(a pericolo di morte);
    3 la povertà è molto elevata;
    4 la gente che si trova nei paesi in cui arrivano molti clandestini rimane indifferente davanti ai morti lasciati al loro destino;
    5 raramente le persone aiutano chi si trova in difficolta;
    6 quando gli immigrati ricevono soccorsi in seguito, poi vengono rinchiusi in centri di accoglienza che il più delle volte assomigliano a delle prigioni;
    7 la speranza di vivere per alcune persone secondo me e tutto ciò che le rimane quando perdono i loro cari (figli, mariti…);
    8 durante la guerra per cercare di salvarsi c’è anche chi perde parti del corpo;
    9 i mezzi di trasporto che di solito usano portano alla morte molto spesso non essendo molto sicuri.

    Mi sono però anche fatta delle domande a cui non credo che questo video mi possa aiutare; mi sono comunque risposta attraverso delle riflessioni per conto mio:
    1 Io mi chiedo perchè i paesi europei non li vogliono, tutti sappiamo che li stereotipi su di loro non sono del tutto veri perciò perchè non li possono accogliere e poi dargli un posto dove lavorare?
    Io con lavoro non intendo lavori che richiedano anni di studio, magari piccole occupazioni come l’agricoltura, il giardinaggio ecc. credo che questo aiuterebbe sia loro che il paese, o no?
    2 Perchè gli stati nei quali si verificano più emigrazioni non fanno niente per fermarle, per esempio, migliorandoli e aiutando il popolo con le loro esigenze?
    3 Infine, io credo che questo sia un diario perchè le immagini in realtà se pur indirettamente ti mandano sempre un messaggio e ti fanno provare delle sensazioni, emozioni.
    Questo filmato lo sembra soprattutto perchè secondo ha un proprio ordine, infatti non passa subito dal paese di origine al paese di arrivo; in più durante lo sfogliamento delle immagini c’erano degli “intervalli” nei quali venivano usate delle frasi e non delle immagini per mandare un messaggio.

    Questo video devo dire che mi è paciuto e mi ha colpito molto.

  • Brik scrive:

    Ciò che mi colpisce in modo particolare sono le immaggini spartane, ovvero quelle dove si vede la gente supermagra o comunque anche l’immaggine del parto in cucina.In poche parole quello che mi colpisce sono le immaggini cruente.
    Se posso non entrare nei particolari, il video ci dice che sono poveri, che non c’è cibo, che non ci sono ospedali “seri”.
    Posso anche dedure che partire ti lascia in una condizione fisica molto disagiata, ma anche che dal punto di vista degli affetti si rischia di perderli.
    Quando si arriva si è consapevoli che se si parte senza documenti e si muore si viene sepolti con un numero e non con un nome.

    I miei interrogativi sono:
    Perchè sono così mal organizzati: è colpa del popolo o di chi ha il comando del paese?
    Questo è il mio unico interrogativo.
    Potrei considerarlo un diario perchè lascia testimonianze e poi ogni foto è una storia e ogni storia può essere un diario.

  • Trottolina98 scrive:

    L’ immagine che mi ha colpito in particolare è quella della bara piccola del bambino perché nei viaggi per arrivare in un altro paese ci sono anche bambini molto piccoli e questo bambino è morto. La seconda è il corpo che veniva mangiucchiato dai gabbiani perché nessuno gli ha fatto assistenza e quindi è morto in mare ed è diventato cibo per i gabbiani ,infine, le donne che si riunivano perché sta a significare che anche se si ha perso un figlio/a o il marito/moglie si VIVE lo stesso.
    Secondo me, il video ci informa su: come vivono l’arrivo nel paese gli immigrati,quanti minori muoiono perché non hanno cure mediche, come gli immigrati, anche senza una gamba, sorridono e si aiutano, quante persone sono indifferenti davanti ad un immigrato, come i corpi vengono avvolti e lasciarli sulla spiaggia,come gli immigrati vengono trattati non come persone normali perché sono estranei.
    Ci mostra anche come vengono rinchiusi in centri di detenzione temporanea e come vogliono una cosa:la libertà.
    Infine, ci informa su come le mamme si domandano dove sono i loro figli scomparsi e come il viaggio sia pericoloso, difficile e lungo infatti alcuni non sopravvivono.

    Le domande che mi pongo sono:
    Perchè le persone scompaiono?
    Con chi? Da dove? Quando? Grazie a chi? E perché partono?
    In quali stati l’immigrazione è un reato?
    Perché fanno questi viaggi lunghi e così pericolosi? Dove lo trovano il coraggio?

    Questo video si può definire un diario perché quando scrivono un diario, raccontano la storia e lasciano la immagini al lettore , invece questo video ci fa vedere le immagini e lascia a noi lettori la scrittura della storia.

  • Mask scrive:

    Rispondo alle domande di inizio pagina:
    Mi colpisce in modo paeticolare il vedere negli occhi delle mamme la forte speranza della possibilità di riabbracciare i propri figli (che potrebbero invece non rivedere più).
    Le informazioni che ho appreso sono la disperata ricerca di una vita migliore.
    Il video non mi suscita interrogativi.
    Il video potrebbe essere considerato una sorta di diario perchè da informazioni sotto forma d’immagini come in un diario di viaggio.

  • Mask scrive:

    Guardando il video ho appreso e inventato una metafora:
    Degli uccellini scappano dal nido e cercano nuovi luoghi, ma delle volte si ritrovano in una trappola e solo pochi riescono a vivere e a ricominciare una nuova vita.

    Molto bella! Grazie Mask :)

  • Vєяσ ♥ scrive:

    1) A me colpiscono molto alcune immagini, ad esempio quella dove fa vedere un uomo che trasporta una piccola bara bianca e quella dell’ uomo che galleggia in un lago. Poi mi colpisce molto, di come noi possiamo avere tutto e il più delle volte non lo accettiamo, mentre che di quelli altri che non possono avere niente e desidererebbero essere al nostro posto.

    2) Le informazioni che mi offre questo video sono :
    La povertà di tutti gli individui di quei paesi, la scarsa quantità di cure mediche, vivono in posti non igenici e in tanti, la maggior parte delle persone non si interessa a loro quando sono in difficoltà, li aiutano solo per lavoro, perchè se non ci sarebbe un lavoro del genere pochissima gente andrebbe ad aiutarli…

    3) Le domande che mi suscita questo video sono :
    Perchè noi che abbiamo tanto cibo e la maggior parte ne avanziamo non lo doniamo ai paesi che ne hanno bisogno ?
    Perchè l’ emigrazione in alcuni paesi è visto come un reato ?

    4) Potremmo dire che è una specie di diario, perchè sono raccolte tante immagini e illustrazioni di cosa succede in quei paesi, ci sono delle testimonianze che possono far parte di un diario e perchè un giorno quando tutto questo finirà rimarrano i ricordi racchiusi in quel diario, di esperienze vissute realmente .

  • Saretta98 scrive:

    A me questo video ha trasmesso emozioni abbastanza negative comne l’angoscia e la tristezza; le immagini che mi hanno colpito di più sono quella con l’immigrato e come sfondo i turisti a cui non gli interessa niente di quel povero essere umano in fin di vita. Una cosa che mi fa capire questo video è l’indiffirenza per una persona immigrata in fin di vita.
    Un’altra immagine che mi ha colpito è stata quella che rappresenta la bara piccola di un bambino; quella mi ha fatto tenerezza e tristezza allo stesso tempo.
    Questo video però non mi trasmette solo tristezza perchè loro, pur avendo luoghi sporchi, poche cure mediche, continuano a vivere la loro vita senza farsi condizionare dagli altri.
    Un altra immagine che mi ha fatto riflettere è stata quella dove i bambini con quel poco che hanno disegnano degli omini che evadono, esprimendo il loro senso di libertà e pur essendo imprigionati continuano a giocare.
    Il video mi da diverse informazioni di cui io non sapevo l’esistenza: ad esempio, non mi immaginavo minimamente che la Spagna fosse così “crudele” con gli immigrati. L‘immagine dove le persone sono in galera mi hainsegnato che quando un clandestino arriva nello Stato viene “messo” in un campo di detenzione temporaneo; mi ha fatto molto senso l’immagine dove ci sono le persone che dormono e poi vicino al letto le manette.
    Una cosa che non sapevo é che i corpi morti degli immigrati poi nei cimiteri vengono identificati con un numero, una cosa che non trovo giusta e anche i parenti non sappino niente sui loro parenti che hanno affrontato il viaggio.
    Gli interrogativi che mi pongo sono molti, ma di molti le risposte non potremo mai saperle, solo un vero clandestino o uno dei soccorritori puo saperlo.
    L’organizzazione prima del viaggio,cioè se partono con un programma o si mettono dentro la barca e partono?
    E’ giusto rimandarli indietro?
    Perchè la gente “mette” gli immigrati nei campi di detenzione temporanea,perchè hanno paura che si rivoltino essendo in tanti e che combinino qualcosa o per soldi?
    Cosa hanno fatto per guadagnarsi quel posto su quella barca?
    In quali altri Stati gli immigrati sono illegali ?

    Io definisco questo video un diario perchè trasmette una testimonianza su un argomento che molto spesso noi sterotipizziamo,ci trasmette anche emozioni dei personaggi del diario.

  • ▒ℒąŋƇḝ▒ scrive:

    Io lo considero una sorta di diario perchè ci racconta quello che accade e ci da una testimonianza.

  • Giuly scrive:

    A me ha colpito il bambino magrissimo perché mi fa capire che nei paesi poveri non c’è abbastanza cibo; mi ha colpito anche il fatto che quando arrivano, molti vengono rimpatriati perché loro affrontano questo viaggio con molte difficoltà e perdono durante il viaggio dei famigliari e anche il fatto che quando gli immigrati arrivano sulla spiaggia le persone che prendono il sole li ignorano, senza aiutarli.

    IL video ci da molte informazioni tra cui:
    – Ci fa capire che non hanno molto cibo, che nei loro paesi c’è la guerra, si trovano in condizioni non igieniche, tutti ammassati in delle piccole barchette che si ribaltano facilmente ecc..

    Io mi domando : per quali motivi li rimpatriano?.
    Potremmo considerarlo un diario per far sapere a tutti come ci si sente a essere un immigrato e cosa gli accade.

  • Fabi scrive:

    In questo diario mi ha colpito la bara piccola bianca che mi ha colpito perchè sta a significare il duro viaggio che si supera per arrivare in Europa e che perfino i bambini così piccoli migrano con le madri.
    Mi ha colpito molto l’uomo che gattona sulla spiaggia e mi ha trasmesso tristezza perché dietro di esso c’erano uomini tranquilli sdraiati a fare i cavoli loro.
    Un’altra immagine che mi ha colpito è stata quella dove un bambino correva sulla spiaggia e mi ha trasmesso felicità perchè fa capire che anche in mezzo a tutta quella tristezza un po po’ di felicità c’è.
    Le informazioni che ci offre questo video sono raggruppabili in tre gruppi:
    -Paese d’origine
    -Viaggio
    -Arrivo
    1) Paesi d’origine:non ci sono cure, sono poveri (luoghi rovinati,case povere); ci sono spesso delle guerre e spesso si muore; c‘è qualcuno che li aspetta; si vive con dignità.

    2) Viaggio:condizioni pessime,spesso si muore,viaggio lungo,sono in tanti a volte troppi,si mangia poco,stanno spesso male.

    3) Arrivo:spesso i migranti sono senza documenti,se muoiono vengono sepolti senza nome,indifferenza sulle spiaggie,vengono arrestati.

    Si può considerare diario perchè ogni foto racconta una storia e un’emozione diversa.Perchè rivedendoli puoi immaginarti o ricordare quel momento.

  • ▒ℒąŋƇḝ▒ scrive:

    Le foto che mi hanno colpito di più sono le seguenti:
    -le madri che cercano propri cari e mi ha colpito perché continuano a sperare invece che commiserarsi.
    -la bara piccola mi ha colpito perché non mi aspettavo che nei viaggi potessero morire anche dei bambini.
    -la solidarietà che c’è nell’immagine dove si è capovolta la barca e in quel caos c’è una mano che si stringe ad un’altra, e quel gesto mi fa percepire un senso di felicità.
    Interrogativi:
    Come hanno fatto ad arrivare?
    Per quale motivo sono venuti/da cosa scappano?
    C’è assistenza medica nel loro paese?
    E’ stata dura mettersi d’accordo con quelli che li hanno portati?
    pensano che arrivati in un altro stato ti rifai una nuova vita?
    Perché hanno deciso di lasciare i propri genitori?

  • ♥--->αfяєttα ◕◕ ^_^ ●_● scrive:

    A me ha colpito l’immagine dove c’è la grata con tutti gli scheletri, dà un senso di angoscia e fa capire quanto sia difficile, pericoloso e a volte fatale per gli immigrati.

    Le informazioni che ci offre il video sono:

    -I medici e la situazione medica è scarsa
    -il viaggio è pericoloso, lungo e le condizioni pessime, spesso si muore,
    -sono in tanti, troppi per l’imbarcazione che li porta
    -dal video si vede che i loro volti sono pieni di terrore, si capisce dalle espressioni,
    -appena arrivati li rinchiudono in “centri di accoglienza” che non sono centri di accoglienza in realtà ma praticamente delle prigioni con la differenza che dopo un tot di giorni ti rispediscono al tuo paese, e nei centri di detenzione (così si chiamano) le condizioni non sono buone (per esempio non ci sono letti)
    -In Spagna l’immigrazione è un reato,
    -Le madri spesso non sanno dove sono finiti i loro figli
    -spesso gli immigrati non hanno documenti o permesso di soggiorno e gli danno un numero di identificazione
    -i motivi che secondo me spingerebbero i clandestini a fare un viaggio in un altro paese sono o perchè il loro paese è in guerra o c’è poco lavoro o nel loro paese magari i diritti non sono rispettati, e quindi vanno a cercare lavoro in altri paesi o scappano dalla guerra o dalle ingiustizie del proprio paese ecc.
    -spesso sono malnutriti, si vede in una foto dove si vede una mamma con in braccio il suo bambino che è magro e talmente piccolo che la madre lo tiene con una mano
    – sono poveri
    – nonstante la situazioni SI VIVE e anche con dignità, per esempio i bambini giocano lo stesso anche se magari il proprio paese è in guerra
    – si partorisce in modo “familiare”, non in ospedale
    – in alcuni casi durante il viaggio non hanno strumenti di navigazione
    – quando una persona dentro alla barca muore viene gettata in mare, si vede in alcune immagini dove si vede un cadavere in acqua
    -se muoiono vengono sepolti con un numero senza nome perchè spesso come ho già detto non hanno documenti
    -li aiutano solo quelli che lo fanno per lavoro (poliziotti, medici)
    -possono essere reimpatriati o arrestati
    -non c’è abbastanza aiuto da parte degli Stati (es. centri di detenzione)
    -indifferenza sulle spiagge anche davanti ai corpi
    – viaggiano con qualunque tempo, senza coperture, spesso incidenti (barca che si rovescia)
    -ci sono uomini, donne ma anche bambini
    -non hanno spazio, viaggiano ammassati
    -si mangia poco
    -spesso stanno male
    -sono tenaci cercano di andare avanti comunque
    – c’è solidarietà nel gruppo, si aiutano a vicenda
    -nessuno si prende cura dei morti che vengono avvolti in contenitori
    – la Spagna è molto severa e rigorosa contro i clandestini ma c’è anche chi protesta
    -i bambini creano oggetti e statuine che appendono alle recinzioni per esprimere il loro desiderio di libertà e il loro desiderio di giocare.

    Questo video mi suscita le seguenti domande:
    – Quali sono i motivi che spingono gli immigrati ad affrontare un viaggio così pericoloso?
    -Perchè la gente,sulla spiaggia, vedendo gli immigrati ma anche morti e corpi rimane indifferente?
    -In quali stati l’immigrazione è un reato?
    -In quali non lo è?

    Potremmo considerarlo un diario perchè è una storia vera ed è una sorta di testimonianza, racconta quello che gli immigrati hanno subito per andare in Spagna.

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    Lo potremmo considerare una sorta di diario perchè ci fa vedere delle foto di un viaggio che è realmente accaduto e che potrebbe accadere anche adesso. Ci fa capire quali difficoltà o disagi hanno dovuto affrontare quelle persone compiendo questo viaggio per arrivare in spagna.

  • ⓛⓞⓥⓔM@Rg¥εïз scrive:

    Di queste foto in particolare mi hanno colpito di più la bara piccola bianca e il bambino steso sul letto magro con la testa gonfia.
    La bara mi ha colpito perchè sta a significare che durante questo viaggio delle persone ci hanno rimesso la vita e, invece, la foto del bambino mi ha colpito perchè ho capito che in paesi poveri come, per esempio, in Africa, o dove ci sono guerre, delle famiglie non si possono permettere i medicinali o anche perchè li non ci sono medicinali.

    Le informazioni che ci offre sono tante e sono racchiuse in tre gruppi:
    -Nel paese di origine
    -Viaggio
    -Arrivo
    Questo lavoro lo abbiamo fatto in classe in breve ne dirò qualcuna di caratteristica:
    -Nel paese di origine: Malnutrizione, poco cibo, non ci sono cure mediche, luoghi disagiati e pericolosi…

    -Viaggio: Condizioni pessime, viaggi pericolosi e difficili, solidarietà del gruppo per sopravvivere…

    -Arrivo: Spesso sono senza documenti se muoiono vengono sepolti senza nome, ma con un numero di identificazione; bambini creano oggetti e statue che appendono sulle recinzioni per esprimere il loro desiderio di libertà e il loro desiderio di poter giocare…

    Gli interrogativi che mi suscita il video sono:
    – vengono per una nuova vita rischiando la propria?
    – Da dove arrivano?
    – Sanno cosa gli accadrà?
    – Come fanno ad avere così tanto coraggio?
    – Come si sente un immigrato ad essere clandestino?

  • --; ) Gianmyx : )-- scrive:

    Queste immagini mi hanno colpito moltissimo perche rispecchiano purtroppo la verità sull’immigrazione.
    Due immagini mi hanno impressionato più di tutte:la bara piccolina e il cadavere sul lago.La bara piccola e il cadavere rovesciato mi hanno fatto pensare che pure i bambini pur di restare nel loro paese vanno insieme ai genitori per trovare un luogo più sicuro e che gli li aiuti.
    Questo video racchiude molti fatti sull’immigrazione, per esempio che quando i migranti sperano di arrivare sani e salvi qualcuno gli li aiuta anche in modo sentimentale, mentre si accorgono che nessuno è disposto ad aiutarli vivamente.
    In me questo video fa scaturire queste domande a cui non riesco a tovare una risposta:
    Sanno cosa gli li aspetta?
    Come fanno ad avere tutto quel coraggio?
    Perchè lasciano la propria casa per andare in un altro paese?
    Non hanno paura di vedere la morte in faccia?

    Questa serie di immagini possono essere considerate un diario perche per le persone sopravvissute all’imbarco viaggio; penso che questo viaggio non si cancellerà mai dalle loro menti. Infatti, un diario è un libro che racchiude anche i cmbiamenti,i sentimenti e i fatti più importanti della vita che si è affrontati.

    Questo è quello che penso sul video che oggi abbiamo visto e commentato in classe.

  • Sniper98 scrive:

    Secondo me, si può considerare un diario, perchè ci fa vedere una sorta di giornata scattata in tante fotografie; si vede il loro paese all’inizio, che devono partire, che arrivano, cosa succede ed infine ci spiega che cosa hanno fatto e che cosa fanno ancora gli immigrati.

  • Sniper98 scrive:

    Il video che la prof ci ha fatto vedere oggi è stato particolare, perché alcune volte le immagini erano un po’ crude.
    Il video mostra immagini che trasmettono molte emozioni, dalla tristezza alla senzazione di speranza. Secondo me, le immagini trasmettono speranza, perché alcune volte gli immigranti immigrati (oopure migranti) venivano salvati dalla gente, però all’opposto sono rimasto con le pupille più aperte che mai quando ho visto che alcune volte, anche in Italia, delle persone rimanevano a guardare, mentre gli immigranti strisciavano in spiaggia, alcune volte anche quasi morti di fame.
    Oltre a questo, il filmato mi è piaciuto molto, non perché si vedono delle immagini particolari, ma perché ci insegna cosa veramente esiste al di fuori del nostro mondo per insegnarci come diventare.

  • Muriella scrive:

    La cosa che mi ha colpito di più è stata la paura nei volti degli uomini quando la barca si rigirò. Il video mi è piaciuto ma mi ha trasmesso molta angoscia e mi ha soprattutto fatto aprire gli occhi su quello che veramente succede. Con il libro di Einait Enaiat mi ero fatta una semplice idea, possiamo dire una specie di “bozza”, ma guardando le foto la realtà cambia!
    Le informazioni che abbiamo ricavato dal video sono tantissime, si possono suddividere (come abbiamo fatto in classe) nelle informazioni riguardanti:
    -Nel paese d’origine
    -Viaggio
    -Arrivo, ma non voglio ripetere lo stesso identico lavoro fatto in classe ma riscriverò quelle che secondo me sono le più importanti.

    Nel paese d’origine: scarsa igiene, poco cibo, non ci sono le cure mediche ,guerra e la gente continua a vivere, anche con una certa dignità.
    Viaggio: condizioni pessime, disagiate, spesso si muore, il viaggio è lungo e pieno di terrori, sono uomini/donne e bambini, solidarietà nel gruppo e sono tenaci comunque.
    Arrivo: spesso lo Stato in cui arrivano vede l’immigrazione come un reato, sono spesso senza documenti, possono finire nei centri di detenzione, i bambini non perdono il loro desiderio di gioco e costruiscono delle statuine o degli oggetti per simboleggiare il loro desiderio di libertà.

    Gli interrogativi che mi pongo dopo aver visto il diario sono: cos’è che il spinge a partire? Che cosa nutre il loro desiderio di partire? Perchè l’immigrazione è un reato? Che cosa trasformò i centri di accoglienza in centri di detenzione temporanea?
    Secondo me, possiamo considerarlo una sorta di diario per ci racconta ciò che succede realmente, ci dà una testimonianza, trasforma solamente le parole in immagini, io potrei benissimo scrivere della disperazione delle madri che non sanno più nulla dei propri figli come potrei benissimo mostrare una foto che simboleggi la stessa identica cosa.

  • `·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··._.·αиgу`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··._.· scrive:

    Di questo video mi stupisce stupiscono in modo particolare la foto della bara piccolina e il bambino che è sdraiato sul letto magrissimo, con la mamma al suo fianco che piange.
    La bara piccolina mi ha colpito perchè vuol dire che durante il viaggio degli immigrati ci sono mamme o papà che portano i loro figli con se e che certe volte i figli possono anche morire.
    Mentre il bambino magrissimo mi ha colpito perchè mi fa ragionare sul fatto che in Africa o comunque in altri paesi, con molta povertà non hanno medicine efficaci, oppure non c’è cibo a sufficienza.

    Informazioni:
    1) di origine:
    – Malnutrizione
    -Povertà
    – Luoghi di vita pericolosi
    – Si VIVE (anche con dignità)
    – Si partorisce non in ospedale ma a casa, senza
    dottori.
    2) Viaggio:
    – Condizioni pessime, disagiate, non igieniche, stanno al chiuso, pericolo di morte.
    – sono in tanti
    – Spesso si muore
    – In alcuni casi non hanno strumenti di navigazione
    – Spesso ci sono incidenti (barca che si rovescia)
    3) Città d’arrivo:
    -L’immigrazione è un reato
    – Possono essere rimpatriati
    – L’aiuto solo quelli che lo fanno per lavoro (poliziotto)
    – Persone che non degnano di uno sguardo i cadaveri dei clandestini e continuano a fare quello che stavano facendo.

    Domande:
    Perchè Immigrano sapendo che durante il viaggio succederanno degli incidenti, che ci sarà il rischio di morire e che appena arrivati o verranno arrestati o verranno rimpatriati ?

    Possiamo considerarlo un diario perchè è come se io facessi una foto di qualcosa che è successo durante il giorno e la attaccassi così, rivedendola, potrei ricordarmi cosa è accaduto, esattamente come nel video, la persona che l’ha creato ha fatto delle foto e poi le ha messe tutte insieme, facendo immaginare però a noi la storia.

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