Guardate con attenzione questa scena tratta dal film “Stand by Me” di Rob Reiner.
Scegliete uno dei personaggi, pensate di esservi trovato al suo posto e scrivete in 1a persona il racconto di quel che è successo, dando vita al vostro racconto di avventura.
Potete descrivere il luogo, dove vi trovate, immaginare e raccontare che cosa è successo prima di quello che mostra il video e raccontare anche le ragioni per cui i ragazzi sono lì. Soffermatevi però soprattutto sul racconto della scena dal punto di vista di uno dei ragazzi, quello con cui avete scelto di immedesimarvi: cosa fa, cosa vede, cosa pensa, che emozioni ha, cosa pensa dei suoi amici, ….
Immaginatevi anche che cosa succede dopo, o dove sono diretti, se proseguono o tornano a casa, se litigano per quanto accaduto, o se sono felici…
Fate in modo che il vostro testo risulti avventuroso, che sia “vivo” come il video; curate il lessico, andate nei dettagli. Forza, ce la potete fare!
Questo compito va svolto sul quaderno di italiano per mercoledì 2 novembre. Non saranno accettate scuse.
Il personaggio in cui mi immedesimerò è Verne
I miei amici vogliono andare su un ponte con le rotaie dove potrebbe passare un treno da un momento all’altro e io sono obbligato seguirli nella loro folle avventura.
L’ unica cosa che mi interessa è il mio pettine che ” oh no” è caduto!
Non mi rimane più niente, l’ unica cosa che mi resta da fare è correre per salvarmi la pelle
;. Non riuscii a fame neanche quello, menomale che Gordy mi ha salvato.Un po’ breve e poco sviluppato nei dettagli sia del luogo, sia per ciò che riguarda stati d’animo e pensieri del personaggio che pure tratteggi e lasci intuire.
Il personaggio che ho scelto e Gordie .
I miei amici volevano attraversare un ponte
dovesul quale poteva passare a momenti il treno,ma i miei amicidicevano che si arrivava prima per quella strada e io tra me e me ho pensato “ma questi sono matti con la m maiuscola”, però non vedevo l’ora di arrivare quindi ho detto di sì.Ci siamo incamminati e io sono stato zitto tutto il tempo come gli altri perché eravamo impegnati perché se solo mettevamo il piede nel punto sbagliato cadevamo. Ma ad un certo punto sento il rumore del treno e inizio ad urlare; ho iniziato ad essere impaurito e in ansia perché
se morivopensavo che sarei morto, ma poi mi sono fato forza e celol’ho fatta.Quindi abbiamo iniziato a correre ma ad un certo punto lo sento vicino allora spingo Venn che era davanti a me e siamo caduti a terra e non in acqua e menomale; solo un male bestiale alla spalla ma niente di che. Almeno non sono morto.
Bene Sara. Non ti ho corretto un paio di verbi (tu hai usato l’indicativo mentre ci voleva il congiuntivo e poi il condizionale) perché rispecchia il linguaggio del personaggio. Essendo un ragazzo che racconta la sua vicenda paurosa è probabile che non avrebbe utilizzato la sintassi corretta ma un modo più semplice. Tu però fai attenzione!
Il personaggio che ho scelto è GORDIE.
I miei amici volevano attraversare il ponte perché dicevano che si faceva più in fretta; io mi sono detto: “T
raDa un momento all’altro passerà il treno”, però andai con loro.Dopo un po’ vidi un fumo e dissi, urlando: “Sta arrivando il treno correte“, però VENN continuava a cadere e correva piano.
Gli altri riuscirono a non farsi male, ma io a VENN lo presi e lo buttai giù con me; per fortuna non ci eravamo fatti male, solo un’piccolo dolorino ma niente di che.
Alice abbastanza bene. Qualche dettaglio in più sui pensieri e lo stato d’animo o sul ponte avrebbero reso il tuo testo più avventuroso. Ricordati che quando usi il discorso diretto ci vogliono i : e le “”
Il personaggio che ho scelto è Teddy.
I miei amici volevano passare per la pianura,io no; andando per di là avremmo perso un botto di tempo e si sarebbe fatto buio,quando davanti a me avevamo cinquanta metri di risiede (????) su un ponte.
Io sono passato per la strada più corta.
Stavamo tutti camminando tranquilli quando ad un certo punto un mio amico ha gridato:”Treeeeeennnnooooooo!”,seguito in lontananza da una nube grigiastra e il rumore del treno.
Tutti abbiamo incominciato a correre come dei matti; ovviamente i due più in pericolo erano i quelli più in dietro dato che noi eravamo già arrivati alla fine del ponte.
In quel momento pensai ” ho fatto un errore grandissimo”.
Nel frattempo i miei compari avevano il treno a dieci metri che
glili inseguiva e loro che correvano all‘ impazzata.Io gli gridai:”Correte!Dai,ce la fate! Siete forti”.
Ce la fecero,
maappena arrivati alla fine del ponte si buttarono sulla terra rotolando giù e scampando il treno.Poi Gordie disse:”Almeno ora sappiamo a che ora passa il treno”.
Bene. C’è solo una parola che non si capisce e che non so come correggere, quella accanto ai ??? La cambiamo in seguito. 🙂
LA FORESTA NERA
E’ giovedì 18 agosto 1978, siamo in Germania, sono le 14:00 e c’è un caldo atroce io Greta e Stella siamo sedute sotte un albero a parlare ad un certo punto vediamo Noemi correre verso di noi come se ci dovesse dire qualcosa d’importante.
Infatti fu così Noemi ci disse:”Stavo venendo da voi quando ho sentito da una persona che chi entra nella foresta nera e riesce a starci per due notti intere vince un provino per andare in televisione.”
Siamo tutte felice io un po’ di meno perchè ho paura di stare due giorni interi nella foresta nera però Greta in un modo o nell’ altro è riuscita convincrmi.
E’ venerdì 19 agosto sono le 8:30,non fa né troppo caldo né troppo freddo, ci stiamo recando verso la foresta nera ci vogliono 4/5 ore a piedi per arrivarci; siamo cariche di cibo e acqua.
Ci siamo fermati diverse volte sotto degli alberi, difianco a un ruscello per bagnarci la faccia o se no in mezzo alla strada.
Lungo la strada ci mettiamo a cantare e scherzare.
Seguiamo lo stesso percosso che fa il treno, per adesso non c’è nessun pericolo la strada è sicura è sempre oin mezzo alla pianura o divianco a dei fiumi.
Sono le 11:00 fa caldo e non c’è la facciamo più a camminare siamo distrutte, l’unica cosa che ci fa andare avanti è il fatto che ci sostegnamo a vicenda.
Sono le 12:00.
C’è un piccolo problemino, in mezzo alla strada c’è un ponte alto circa trenta metri.
Ho un sacco di paura, primo perchè è troppo alto, secondo perchè ho paura che quando siamo in mezzo al ponte arrivi il treno.
Io e Stella siamo terrorizzate, Greta e Noemi quelle più coraggiose cercano di convincerci,ci è voluto un po’ per convincerci ma ci sono riuscite.
Noemi va per prima, la segue Stella poi ci sono io, dopo Greta che controlla che non ritorni in dietro.
Siamo a metà del ponte quando sentiamo il treno fischiare.
Ci giriamo e vedimo il treno dietro di noi iniziamo a correre, io mi sto cagando addosso corriamo il più veloce possibile.
Stella e Noemi, essendo prime, sono riuscite ad arrivare fino all fine del ponte , io e Greta stiamo correndo veloci, il treno si ta avvicinando sempre di più.
Siamo quasi alla fine del ponte il treno ci sta dietro, decidiamo allora di buttarci sul terreno.
SIAMO VIVE!!!
Non ci crediamo ancora di essere scampate al treno.
Proseguiamo il tragitto manca solo mezz’ora, siamo tutte agitate non vediamo l’ora di arrivare.
Sono passati venti minuti iniziamo a vedere la foresta.
Siamo arrivate, la foresta è piena di pipistrelli.
Vediamo arrivare un ragazzo un ragazzo che ci dice che già due ragazzi sono riusciti a restarci per due notti intere.
Noi allora tutte triste ce ne andiamo.
Dopo qualche minuto capisco che è tutto uno sogno e mi metto a ridere.