Immagina di essere Robinson o Venerdì

Immagina di essere Robinson, primo abitante dell’isola e di crusoe28_21380_lgraccontare chi sei, quali sono le tue qualità, quali sono i tuoi difetti, i successi che hai raggiunto, le cose di cui ti occupi durante il giorno, quali sono le tue paure e ciò che pensi essere immensamente importante, i luoghi dell’isola in cui ti piace stare, ecc.
Racconta in prima persona come se stessi scrivendo a qualcuno che non conosci ma che speri possa un giorno raccontare la tua storia di naufrago disperso su un’isola deserta.

Oppure scegli di essere Venerdì, il secondo abitante dell’isola, giunto un giorno su una piroga insieme ad altri indigeni. Quali sono le tue capacità e le tue qualità, cosa ti piace fare e cosa no, come sei arrivato sull’isola e come vivi la relazione con Robinson; che cosa ti fa paura e quali sono le tue occupazioni, i tuoi pensieri, le tue emozioni, i tuoi desideri, ecc.
Anche in questo caso racconta in prima persona.

Cerca di entrare nella parte e utilizzando le informazioni che hai raccolto finora dal libro “Venerdì o la vita selvaggia” e dall’idea che ti sei fatto prova a scrivere con molti dettagli, in modo da far “vivere”il personaggio.

Ecco gli audio registrati dopo aver scritto i testi a coppie!
In ordine: Andrea e Daniele; Alice T e Martina; Camilla e Mirko Q., Sara e Bea

12 pensieri su “Immagina di essere Robinson o Venerdì”

  1. il mio nome è vVenerdì.
    Sono arrivato qui con i miei fratelli indigeni, ma loro sono stati cattivi con me, tentando di uccidermi, prima che mi salvasse rRobinson con il suo serpente spara ” vampate di fuoco ” che uccideva i miei fratelli ( lo ” spara vampate ” era il fucile ).
    Mi piace divertirmi , ridere delle disfatte di Robinson e combinare disastri ma le mie qualità sono sopratutto ridere delle disfatte di Robinson (questo lo hai già scritto) e vivere nell’ isola non completamente in modo civile .
    ma comunque In questo periodo sono triste perché e morto Tenn il mio compagno di gioco e di divertimento.

  2. Ciao sono vVenerdì, il secondo abitante dell’isola.
    Sono qui sull’isola da molto tempo .
    Durante il giorno mi piace molto fare le cose con calma e mettermi disteso sulla sabbia a pensare, non mi piace rispettare le leggi di Robinson in fondo siamo su un isola, le regole non ci dovrebbero essere.
    Io e Robinson non andiamo molto d’accordo, siamo due persone diverse: lui è molto civile, si è perfino creato delle leggi per l’isola, io sono l’esatto contrario di lui. In che senso? Qui varrebbe la pena di continuare e spiegare.

    Quello che hai scritto va bene ma non ti addentri molto nei dettagli. Attenzione alla punteggiatura. 🙂

  3. Mi chiamo Venerdì ,
    il mio nome è stato scelto da Robinson , il mio padrone , e salvatore.
    Grazie a lui sono riuscito a scappare dai mie fratelli indigeni , cattivi se non di più.
    Insieme a Robinson ho imparato a parlare, a non andare in giro nudo,………..
    Robinson è una delle tante persone che pensa a se stesso ,vuole comandare, da quando sono arrivato sull’isola non ha fatto altro che sparire da un momento all’altro e darmi ordini, Venerdì fai questo ,Venerdì fai quello , Venerdì qua e Venerdì là.
    Mi stancai , di tutto questo , quindi presi ramoscelli , una coperta trovata sull’isola ( che usai come amaca) , mi costruii una fidanzata per non sentirmi solo.
    Un giorno trovai qualche barili di polvere di tabacco , e la portai in una grotta profonda , accesi una sigaretta di tabacco e inizia a fumare, forse ho capito dove si nascondeva il mio Padrone ; qualcuno mi chiamava era il padrone, uscii velocemente dal ” buco sotterraneo” , mi ero scordato di spegnere la sigaretta , cosa poteva succedere, sarebbe scoppiata metà isola; è si. Fu così che l’isola scoppio da un momento all’altro, la casa del padrone era persa come tutto il resto.Iniziai a saltare e correre qui e la , su e giù , ruppi tutto. Il lavoro di Robinson era perduto. Andammo a cercare Tenn , lo trovammo , ero morto, il nostro migliore amico era venuto a mancare, cosa potevamo fare adesso. Ci andammo a sedere sotto il grande albero, anche quello mezzo andato , infatti dopo poco si ruppe.
    BEATRICE BOSIO=)

  4. Il mio nome è venerdí è Robinson è riuscito a portarmi in salvo da degli indigeni che volevano fare di me un mucchio di cenere, quindi anche se le sue noiose regole mi danno fastidio e vorrei non rispettarle, mi sento debitore verso di lui è quindi preferisco non ribellarmi.
    Sono molto forte e agile, imparo in fretta ed è anche per questo che Robinson riesce a farmi lavorare molto.
    Anche se a volte combini qualche disastro e rido comunque mi dispiace per Robinson e la fatica che abbiamo fatto.
    Spero di riuscire a scappare da questa isola insieme a lui.

  5. Sono Robinson,
    Non pensavo di sopravvivere così a lungo su quest’isola deserta ,prima che conoscessi Venerdì, ma è anche vero che se non ci fosse stato lui non mi avrebbe distrutto metà isola .
    Ero contento di come fosse venuta la mia isola , mi rilassava fare passeggiate lungo la riva e sdraiarmi sull’erba umida , ma soprattutto mi piaceva dormire guardando la Luna mi ricordava la mia famiglia e mi faceva pensare .
    Certe volte mi piaceva andare a rilassarmi dentro una grotta , lì passavo giornate intere senza mai uscire .
    Un giorno mentre stavo cercando Venerdì vidi un amaca appesa tra due alberi ed una sedia con sopra una bambola quello era il nascondiglio di Venerdì.
    Sono rattristato dal fatto che non sono vicino alla mia famiglia ,ma sono convinto che fra non tanto li rivedrò.
    Camy : )

  6. Ciao a tuttiiii,io sono venerdì e sono sul isola con il mio amico rovi sono che mi ha salvato,sono arrivato navigando per molto su una pioggia ed il mio gruppo di indigeni,la mia strega mi doveva processare per averci strutto una capanna giocando a pallone,si è stato divertente.
    Ora sul isola sono abbastanza contento,apparte quelle manie di “civilizzazione”, dei lavori e delle batoste che perndo da lui per le mie marachelle,beh va tutto bene!
    Io e Robinson siamo molto diversi, io mi sento più libero,so correre più veloce e arrampicarmi più velocemente,so cacciare e costruire oggetti con ingegno,lui no.
    La nostra relazione non sta andando bene da quando ho distrutto i campi,ma sento che si risistemerà.
    Ho molto paura di quando si arrabbia ma dopo mi piace andare a giocare e divertirmi nel mio nascondiglio segreto,composta da amaca,palla e maracas di mais,provare nuove emozioni, magari trovare una fidanzata anche se siamo solo due uomini,anzi penso che farò una bambola e gli chiederò la mano.
    Vorrei anche smettere di lavorare così tanto ma non si può al momento.
    Oh,ma che?oooooo noooo Robinson mi chiama ancora!ciaooo

  7. Ciao io sono Venerdì
    un uomo allegro e spenseriano sono venuto su quest’ isola con i miei amici indigeni che chi sa per quale motivo mi volevano ammazzare ma grazie a Robinson il mio padrone io mi sono salvato . Lui decise di darmi questo nome perché era il giorno in cui mi aveva salvato . Nel corso del tempo io imparai tante cose da Robinson ma anche lui imparò delle cose da me .Lui è un signore che pensa solo a se stesso e si da molte regole e le ha date pure a me . Ma diciamo che a me più che regole dà ordini . Io mi ero creato un posto dove riposarmi quando il padrone mi dava tempo libero c’era un’ amaca una donna fatta di legni e foglie che era la mia fidanzata la avevo costruita nel tempo libero per non stare da solo. Un giorno trovai all’entrata della grotta dei barili con dentro polvere di tabacco e iniziai a fumare, di nascosto da Robinson perché una regola che aveva dato era quella che si poteva fumare solo alla domenica dopo pranzo e solo lui lo poteva fare , quindi se mi avesse beccato ero in guai seri. Un giorno portai i barili in fondo alla grotta cosi lui non mi poteva vedere .Quando un un giorno avevo calcolato male i tempi perché lui torno prima del previsto mentre io stavo fumando e mi chiamo , io come un babbo mi alzai di colpo e buttai la sigaretta in fondo alla grotta senza sapere quello che sarebbe potuto accadere. Ad un certo punto sentimmo pim pum pam e vinimmo capultati dall’altra parte dell’isola era sparito tutto e mentre lui tirava su le cose io le prendevo e le rompevo e lui non mi diceva niente .Andammo a cercare Tenn e lo trovammo morto allora ci sedemmo tutte e due sotto il grande albero quando fra un po’ no ci cadeva in testa . Diciamo che il mio rapporto con Robinson già prima non era dei migliori ora lo sarà meno che meno ma non mi interessa perché io ero un po’ stanco di tutto quel lavoro perché mi volevo anche divertire.

  8. Mi chiamo Robinson, un uomo naufragato su un’ isola per colpa di una tempesta.
    Sono sopravvissuto per molto tempo in compagnia del mio cane Ten.
    Mi sono costruito una casa e fatto delle trappole per difendermi nel caso un indigeno o i topi mi attaccassero e mi creai delle leggi per non cadere in uno stato selvaggio per colpa della solitudine.
    Esplorai l’ isola da cima a fondo e creai una specie di torcia nel caso una nave passasse da quelle parti.
    Un giorno sentii delle voci che provenivano dalla riva del mare, incuriosito mi avvicinai e vidi un gruppo di indigeni che erano seduti intorno ad un falò.
    Poi capitò una cosa terribile, una signora anziana si alzò dicendo cose che non riuscivo a comprendere.
    Si fermò davanti ad uno di loro e gli disse qualcosa.
    un uomo si alzò e con un’ arma lo tagliò pezzo per pezzo, per poi buttarlo nel fuoco e andarsene.
    Questa scena capitò un’ altra volta, ma il poveretto che doveva essere ucciso scappò verso di me ed io preso dal panico, afferrai il fucile e uccisi l’ uomo che lo stava rincorrendo.
    Per molto tempo pensai come avrei chiamato l’ indiano.Non volevo dargli un nome cristiano finchè non fosse stato battezzato.Decisi finalmente di chiamarlo come il giorno in cui lo avevo trovato.E fu così che il secondo abitante dell’ isola si chiamò Venerdì.
    Ero contento di aver trovato qualcuna da far lavorare e civilizzare.
    Un giorno decisi di andare a rintanarmi nella grotta che avevo trovato, per un po’ di tempo.
    Quando tornai Venerdì non c’ era e tutti i miei vestiti erano appesi a dei cactus e che la risaia si era seccata per mancanza d’ acqua.
    Ero furioso, ma quando trovai Venerdì, mi calmai e vidi che si era creato un posto tranquillo dove stare.
    Passavano gli anni e Ten diventava sempre più vecchio.Dopo qualche giorno scoprì che una cassa di barile contenente del tabacco, era sparita.
    Iniziai a gridare e presi la mia frusta per poi dirigermi da Venerdi e punirlo, ma ad un certo punto la grotta che al suo interno conteneva quaranta barili di polvere , scoppiò distruggendo l’ isola.
    Quando mi risvegliai mi accorsi che anni e anni di lavoro erano stati perduti e la casa incendiata.
    Disperato cercai a terra degli oggetti ancora intatti per poi metterli da parte.
    Ero così arrabbiato con Venerdi che non avevo neanche voglia di iniziare una discussione, tanto che lo lasciavo distruggere tutto ciò che trovava.
    Una delle poche cose intatte era il mio cannocchiale che usai per guardarmi attorno e controllare se almeno una parte di vegetazione era sopravvissuta.
    In quel istante vidi il corpo di Ten senza vita che giaceva a terra.
    Secondo me, non era morto per colpa dei sassi, bensì lo spavento che aveva preso.

  9. Ciao io sono Venerdì.
    Sono qui nell’ isola da molto tempo, durante il giorno mi piace: fare il pazzo rotolandomi nella sabbia e mi immagino tante cose.
    A me non piace rispettare le leggi di ROBINSON, perché alla fine siamo su un’ isola le regole non ci dovrebbero essere.
    Robinson è un uomo molto ordinato e preciso e rispetta le leggi (ed è civile) mentre io sono il contrario di lui: io non ho voglia di rispettare le leggi non sono civile e no sono molto ordinato. =)

  10. Se fossi Venerdì o Robinson
    Mi presento sono Venerdì, sono un indiano e vivo su quest’Isola oramai da molte lune
    Sono un abile costruttore e sono anche un bravo guerriero. Stavamo facento il nostro rituale del sacrificio perché nella nostro villaggio si era diffusa una malattia e secondo noi il dio ra arrabbiato. Quando l’anziana del villaggio mi indicò pensai, e ora cosa faccio scappo e mi rifugio in luogo segreto o rimango qui e mi sacrifico. Scelsi subito e d’impulso scappo e mi rifugio,non voglio morire ha ancora una vita davanti.
    Durante la mia fuga trovai una casa lí mi nascosi, inconsapevole di chi l’avesse costruita. La stessa notte in quella casa trovai un uomo,era come me ma aveva la pelle più chiara e indossava qualcosa di strano che non avevo mai visto, mi diede una cosa cucita che credo si mettesse per coprire le gambe. Quella notte la passai lì. Il giorno dopo quando mi svegliai mi accorsi subito che lui non c’era, in casa trovai solo un cane, corsi fuori e lui mi seguì, allora iniziammo a giocare. Ero contento, ma quella cosa che mi aveva dato quel signore mi dava fastidio quindi me la tolsi.
    Quando tornò il signore e mi vide senza pantaloni si arrabbiò tantissimo e mi impose subito di rimetterli. Dopo quel giorno la mia vita cambio radilcalmente:mi svegliavo la mattina e andavo a lavorare i campi o costruire qualcosa che secondo il mio padrone era utile e ricevevo dalle monete che dovevo spendere o per avere dei giorni di ferie o per comprare del cibo.
    Tutto andava bene il padrone mi insegnò molte cose come la sua lingua o ad usare una nuova arma del tutto diversa da quelle che usavo nel mio villaggio, ma io in compenso gli insegnavo ogni giorno nuove cose sull’Isola.
    Un giorno mentre il padrone non c’era trovai i vestiti che nascondeva poi per divertirmi lì feci indossare ai cactus che c’erano vicino alla casa e poi mi diverti a trattarli come se fossero vere persone, ma poi Tenn rimase bloccato in una melma e io senza esitare lo salva i ma nel mio tentativo di salvarlo il campo attorno si tistrusse del tutto, ricordo che quando tornò il padrone si arrabbiò moltissimo. E ora quando ci ripenso mi diverto ancora.

  11. Io sono Venerdì e sono il secondo abitante dell’ isola. Io sono un indigeno salvato da Robinson prima di essere ucciso da i miei compagni indigeni, so fare di tutto dato il mio rapporto con la natura. Il mio rapporto con Robinson è pessimo, lui si da delle leggi e degli obblighi per essere civile mentre, secondo me, non ci dovrebbero essere. A me piace fare quello che voglio e non rispettare le regole di Robinson ma mia occupazione è quella di servire Robinson e fare quello che desidera. Ho fatto saltare in aria quasi tutta l’isola distruggendo tutte le cose create da Robinson, lui non mi ha detto niente perché è finalmente libero da tutti gli obblighi e alla fine questo non gli dispiace per nulla.

    Va bene! Ti ho aggounto qualche parola alla fine per chiarire meglio. Attenzione alle maiuscole! Ne ho corretta qualcuna. 🙂

  12. Un commento per tutti: attenzione alle lettere maiuscole nei nomi propri e ad inizio frase. Venerdì è il nome che Robinson ha dato all’indigeno che ha salvato e quindi vuole la lettera maiuscola.
    Mancano alcuni testi…dove sono?

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