Lo scrittore americano Van Dine, appassionato di romanzi gialli, ha scritto alcune regole che, a suo parere, lo aiutano a scrivere.
“Brevi regole dello scrittore di gialli”
1) Ci deve essere almeno un morto in un romanzo poliziesco e più è morto e meglio è.
La soluzione del problema deve essere sempre evidente, se la nascondete troppo non si vede.
2) Ci deve essere un solo colpevole e uno soltanto, niente crimini di gruppo, o scambi di delitti: “tu dovresti ammazzare lui ma se te lo ammazzo io poi facciamo come se fossi stato tu e in cambio però tu fai fuori il mio!”
3) Un romanzo poliziesco non deve contenere slanci poetici, pezzi di bravura, intrepide avventure, analisi psicologiche e tutte quelle cose che non hanno vitale importanza per la risoluzione del caso, se no cambiate genere.
4) Non ci deve essere una storia d’amore troppo interessante. Dobbiamo portare un colpevole in galera non due piccioni all’altare.
5) Ci deve essere un solo investigatore, un solo “genio degli indizi”, un solo deus ex machina. Niente squadre investigative, o compagni troppo intelligenti, il lettore deve confrontarsi sempre con uno solo, non con mille.
6) I servitori come è ben noto non devono mai essere scelti come colpevoli, sarebbe troppo ovvio. E poi si sa che il colpevole è sempre il maggiordomo.
7) I delitti devono essere provocati da motivi puramente personali, lo spionaggio internazionale non è pertinente a un poliziesco. Niente motivazioni complicate, quelle tradizionali vanno benissimo.
8) Il colpevole deve essere scoperto attraverso deduzioni logiche, non per caso o per coincidenza, e meno che mai perché reo confesso. Se lo scopri per sbaglio o è lui che viene a raccontartelo che gusto c’è?
9) Il problema deve essere risolto con mezzi naturali, sono vietate sedute spiritiche e magie. Mi dispiace per voi ma dovete inventarvi qualcosa di meglio di una “profonda” intuizione. Il “me lo sentivo” come il “l’ho sognato sta notte”, alludendo a “incredibili rivelazioni”, non sono validi!
10) Il lettore deve avere le stesse possibilità dell’investigatore di arrivare alla soluzione dell’enigma. Insomma è proibito barare, se uno rilegge e torna indietro tutto deve apparire limpido e chiaro, niente trucchi e niente inganni, voi non siete il mago Silvan.
11) Il colpevole non può e non dovrebbe essere un delinquente di professione, sarebbe troppo facilitato. E poi al lettore interessa la persona media che uccide per amore, o per odio o per denaro, non sa che farsene di criminali professionisti, non sono come lui e pertanto non gli interessano.
Riadattamento da un testo tratto da “Guida al giallo” di R. Di Vanni – F. Fossati, Ed. Gammalibri 1980
qQuesto brano mi é piaciuto sia perché mi potrà servire venerdì per scrivere il testo sia perché é divertente.Ma oggi non abbiamo detto di stare un po’ più attenti a come iniziano e a come finiscono le frasi? Una bella maiuscola all’inizio e un punto alla fine!
A me è piaciuto molto perchè è molto ispirativo per il tema di venerdì e secondo me coinvolge moderatamente il lettore.
Si anche a me é piaciuto per gli stessi motivi di
dDiego e penso che sarà molto utile per il testo di venerdì…… e naturalmente anche per gli altri testi gialli che faremo!!!!Anche secondo me queste regole servono molto per scrivere un giallo e penso che mi saranno utili per venerdì.
Secondo me queste regoline possono esserci utili domani e anche in futuro nel caso dovessimo scrivere un giallo e pubblicarlo
queste regole servono a capire come fare un racconto giallo eseguendo le regole che ci ha scritto la prof
comunque e ispirativo
Queste regole mi saranno d’aiuto , almeno spero!, cercherò di applicarle appena dovremo inventare un racconto giallo.
Queste regole saranno utili martedì per scrivere un vero testo giallo
Mi è stato molto utile questo testo per il racconto giallo che dobbiamo scrivere, spero di ricordarle per fare in futuro un racconto giallo decente!