Vi riporto qui un passaggio del libro “Per questo mi chiamo Giovanni” che abbiamo letto oggi.pizzo_copertina

Vorrei sapere:

  • che cosa ne pensate e se siete d’accordo con il padre di Giovanni.
  • se vi è capitato di trovarvi in una situazione simile e come vi siete comportati o come vi comportereste: andreste dalla maestra o accettereste la legge del più forte?

“Mettiamo invece che tu non vada dalla maestra, ma, spaventato dal coltellino di Tonio, gli dia i tuoi cinque euro. E tutti i tuoi compagni fanno lo stesso. Tutti tranne uno, che chiamiamo Simone. Lui non ha paura e non paga, ma un giorno Tonio, che è più grande e più forte, gli lega le stringhe delle scarpe, lo spinge dalle scale e Simone si rompe un braccio. Tonio dovrebbe essere punito, ma la maestra non può farlo perché non ha visto la scena e chi l’ha vista sta zitto per paura.  (…)

Sai cosa succederebbe se Tonio per un secolo intero continuasse a intascare le mance dei compagni di classe? (…)

Tra cento anni, dare quei soldi a Tonio non ti sembrerebbe più un’ingiustizia, ma una cosa normale. Pensaci. Abituato a farlo ogni giorno, ti sembrerebbe una cosa giusta. Non ricorderai più che la richiesta di Tonio era nata come una prepotenza… A forza di accettare l’ingiustizia non vedrai più l’ingiustizia.

E’ quello che è successo alla nostra Sicilia. Il negoziante non andrà dalla polizia, starà zitto e ogni mese pagherà per paura di saltare in aria con il suo negozio. A forza di pagare, gli sembrerà una cosa normale, giusta, come pagare il canone della televisione. Capisci?”

9 Commenti a “Per questo mi chiamo Giovanni”

  • Francesca scrive:

    Io sono molto d’accordo con il padre di Giovanni e trovo che abbia fatto un esempio molto azzeccato per spiegare la situazione della mafia in generale ma soprattutto in Sicilia.
    Non mi sono mai trovata in una situazione simile.
    Comunque io avrei paura di fare come Simone (di non dare i soldi a Tonio), anche se è la cosa giusta, perché avrei paura delle conseguenze; però avrei chiamato la maestra.
    Io infatti accetterei le regole della maestra perché non mi piacciono i prepotenti e non voglio seguire la loro legge perché trovo che sia sbagliata!!

  • Alessia scrive:

    Secondo me il padre ha fatto un discorso che quadrava.
    Io, non essendomi mai trovata in una situazione del genere, risponderei di scatto : “Andrei dalla maestra!” Ma la situazione non è tutta lì… C’è sempre da valutare il fatto che Tonio ha un coltellino, che Tonio ha rotto un braccio a Simone e che se io non portassi i soldi a Tonio molto probabilmente farei la stessa fine di Simone, tornerei a casa con un braccio rotto, quindi non è molto semplice questa situazione e mi metterebbe molto a disagio. Comunque io innanzi tutto appena si sarebbe verificato un caso del genere tornerei a casa e ne parlarei con i miei genitori… e tra le soluzioni più drastiche che si possano prendere, se Tonio mi avesse già rotto un braccio e rubato già da metà anno dei soldi… Sarei pure in grado di valutare la situazione di cambiare scuola.

  • Federico S. scrive:

    Per me il padre ha fatto la cosa giusta a far capire al figlio cos’ è la mafia, gli fa capire che stando zitti davanti all’ illegalità, in un certo senso si diventa complici e con l’andare del tempo si perde il senso di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato.

  • RAKXALE scrive:

    Per me Giovanni è stato molto fortunato perché non capita tutti i giorni di avere un padre che ti dedica una giornata per dirti cosa è la mafia.
    Oltre alla cosa scritta prima è stato molto fortunato anche perché è stato un “caso” perchè era capitato il fatto di Tonio che ha spinto un suo compagno giù dalle scale e il padre ha potuto fare il paragone tra la mafia e Tonio.
    Poi se mi fosse capitata la stessa cosa di Giovanni (il bambino) mi sarei sentito un po’ speciale a sentire mio padre a parlare di un personaggio importante come Falcone.

  • Alice<3Michael scrive:

    Anch’io sono molto d’accordo con il padre di Giovanni perché comunque bisogna reagire al confronto di persone prepotenti che vogliono avere tutto quello che vogliono. A me non è mai successo questo fatto che è successo a Giovanni. Ali:-)

  • Glo01 scrive:

    Io sono d’accordo con il papà di Giovanni e poi ha fatto un esempio che è realistico (sia per la classe , sia per la Sicilia)
    Io comunque andrei dalla maestra , ma comunque non abbasserei mai la guardia.
    Ma mi sa che la Sicilia l’ha fatto.
    Baci Glo<3

  • Nicolo Sibillino scrive:

    Sono d’accordo col padre di Giovanni,io per ora non mi sono mai trovato in questa situazione per fortuna …… 😀

  • Glo01 scrive:

    Prof ho finito il libro !!!!!!!!

  • diavoletto6412(L.L) scrive:

    Io ho finito il libro e trovo incredibile l’ultima svolta che determine tutto il libro(non posso dirla senò vi rovino il finale). Comunque io do ragione al padre che fa un po’ come lei prof passando da cose semplici e quotidiane ci spiega cose molto complicate.

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