Avete inventato il vostro regno fantasy e i suoi abitanti e siete stati bravissimi! I vostri regni hanno nomi originali e i loro popoli hanno caratteristiche specifiche e stravaganti. Ora è tempo di dare via alla storia! Partite dalla mappa, dai luoghi e dagli oggetti che avete collocato su di essa e cominciate a descriverli, immaginando poi che proprio in quelle terre si svolga una storia. Chi sarà il vostro protagonista? A quale popolo appartiene? Quale è la missione che deve portare a compimento e chi gli dà una mano? I suggerimenti sono sempre gli stessi: 1) fate prima una scaletta o una mappa con gli appunti per scegliere di che cosa raccontare e in quale ordine 2) usate le caratteristiche che avete già inventato e fate in modo che la storia sia coerente. Ad es. se i nani sono abili scavatori delle miniere, fate in modo che questa loro caratteristica emerga e abbia senso nel racconto; non metteteli a volare su e giù per le cime degli alberi! Se c’è qualcuno che inganna sempre gli altri per vincere, fatene un nemico piuttosto che un “buono”; se il vostro popolo abita tra le montagne di ghiaccio ricordatevi che molto probabilmente non avrà un amore sfrenato per il mare e per il caldo; ecc. 3) Una volta terminata la storia, rileggetela con calma chiedendovi se la capirebbe anche una persona che non ne sa nulla e se ci sono tutti i dettagli sufficienti a renderla piacevole, interessante. 4) Andate a caccia degli errori di ortografia (maiuscole, doppie, accenti, apostrofi,…), di punteggiatura, dei verbi (passato remoto, congiuntivo,ecc.)
Scusi prof non ho capito su cosa dobbiamo rispondere
Era una domenica come tutte, nel mondo Fuori Dal Tempo, e la bellissima regina con addosso il suo solito vestito col mantello tutto azzurro si incamminò, con il suo splendido cavallo, verso Le Montagne Dei Minuti per andare, attraverso l’orologio, nel regno di suo fratello.
Tutti gli abitanti del regno la salutarono e si misero subito a preparare la festa che ci sarebbe stata dopo il ritorno della regina.
La festa si doveva tenere nel villaggio colorato e tutti aiutarono a prepararla.
I giganti (che erano i più forti) portarono tavoli e sedie che erano, in genere, tronchi di un albero tagliato e sassi dove sedersi.
I folletti (che non amavano farsi vedere) appesero ghirlande, lucine e addobbi su tutte le case.
I troll di montagna portarono il cibo e le bibite: tanta birra.
E infine, i troll dei boschi prepararono la musica e costruirono un palco dove poi avrebbero ballato.
Era tutto pronto però la regina non c’era, doveva essere già tornata da quasi 30 minuti.
Ogni gruppo degli abitanti del mondo Fuori Dal Tempo scelse un proprio rappresentante e i prescelti si incamminarono insieme verso l’orologio, che si trovava nelle Montagne Dei Minuti e lì scoprirono che la regina era stata catturata.
Scoprirono che era prigioniera di una regina malvagia che era invidiosa perché nel mondo della Regina Del Tempo erano tutti amici.
I capo-gruppi andarono ad avvisare tutto il popolo e tutti insieme partirono con in tasca un sacchetto pieno di polvere magica e andarono dalle due regine.
Dopo aver raggiunto l’orologio il popolo capì che l’unico modo per sconfiggere la cattiva era usare la magia.
E così fecero: si spruzzarono in testa un po’ di polvere magica che avevano portato con loro.
Erano pronti per salvare la regina del loro mondo.
I troll del bosco divennero invisibili, i troll di montagna si trasformarono in fate dispettose, mentre i folletti fecero tanti dispetti e fecero scivolare la strega.
E così, ci fu una lotta tra il bene (il popolo e la regina del mondo Fuori Dal Tempo) e il male (la strega).
Dopo tanto tempo di battaglia, la strega morì per una brusca scivolata e vinsero i buoni.
E così tutti insieme e felici tornarono nel regno dove festeggiarono allegramente, danzando e cantando tutti uniti.
Molto bene, sia il contenuto che l’esposizione!
Ultima versione corretta!
La vecchia disse al nipotino:”Vuoi sapere una storia?”
Di tutta risposta ebbe dal bambino un: “ Sì, ovvio che la voglio sentire!”. Allora la nonna incominciò a narrare:” Si racconta che esista un mondo perduto che prima c’ era poi è scomparso nessuno sa dove. Lì ci vivono elfi e orchi, nani e maghi ci si
puòpossono trovare anche alcuni uomini che hanno trovato il passaggio per il mondo di FANTASY, vi si può entrare solo da una porticina.” “E dove si trova la porticina?” “ la porta si trova in un muro invisibile, si apre quando il prescelto/a ne ha veramente bisogno … tuo nonno in realtà non è morto nell’incendio come ti ha sempre detto mamma, ma ha trovato il muro di notte e vi è entrato . Aaaaahhh quanto mi piacerebbe trovare quel magnifico mondo.” “ Nonna te lo troverò io, così ritroverò anche il mio nonnino.” “ Va bene, però ora lava le mani che è ora di mangiare. 17 anni dopo driiiin driiiin “ Pronto” rispose la vecchina” ciao nonna sono io il tuo nipotino che ti ha promesso che avrebbe trovato il muro e la porta, ora inizio la ricerca!” “ allora parlavi sul serio quel di”“si”. di sera Tom (Era il nipotino)
sul suo nuovo motorino venne rincorso dalle autorità per eccesso di velocità. Si fermò in una discarica scese dalla moto e andò a nascondersi in quel labirinto di spazzatura e li trovò il muro con la porticina che si stava aprendo . Era lì quella piccola porticina avrebbe depistato i poliziotti. Aveva trovato il muro alto a perdita d’ occhio colorato in modo da sembrare invisibile il muro va da una parte poi il giorno dopo si sposta in modo che nessuno lo trovi. Tom penso:” entrare o no se entro ritrovo mio nonno ma perdo il contatto con la nonna ma se resto qui mi beccano gli sbirri cosa fare, cosa fare. Va bene ho deciso … entrerò nella porta meglio che essere preso dagli sbirri.”. Come Tom entrò nella porticina si ritrovo a Fantasy il mondo perduto. Dei maghi di ronda ognuno sul proprio pegaso lo avvistarono e atterrarono per chiedere chi fosse e perché era li. “ ciao io sono il mago Alin il saggio chi sei e perché sei qui.” “Io sono Tomas Fird e sono qui per cercare mio nonno Giacomo Fird” “ A se le cose stanno così ti porteremo da Giacomo Fird il tuo nonnino”. Arrivati al castello supremo “ nonno sei davvero tu?” “Ma che domande ovvio che sono io o quanto sei cresciuto! Sei arrivato qui al momento giusto proprio 3 lune fa abbiamo ucciso il nostro nemico il re orco e quindi siamo in un periodo di pace.”
Nella torre del re orco il principe orco giurava vendetta per chi aveva fatto cadere la testa di suo padre il re del castello supremo Giacomo Fird. Al castello supremo il 23° giorno della 6 luna Alin il saggio ritornato dalla ronda comunicò che aveva visto l’ armatura del re orco indossata dal figlio che parlava alle truppe dicendo: “apbnatòayt jatru atnhèazystna a àèjat agjymam aaaaaaaa”( miei prodi mio padre è morto ma non invano io sono il vostro nuovo sovrano e mi seguirete fino alla morte aaaaaaaa ). Tre cicli solari (tre giorni) dopo da Woodland scapparono dal consiglio due Ent perché non hanno avuto il diritto di fare la guardia al ponte del vento e andarono dal nuovo re orco a dirgli lo schema difensivo del castello supremo, quindi il nuovo re orco decise di attaccare nel posto meno riparato per uccidere Giacomo Fird e per compiere la sua vendetta . Ma il prudente Cimadolmo il capo degli Ent andò ad avvisare il re della capitale:” re due nostri compagni sono scappati e andati dal nuovo re orco cioè il figlio di quello che voi avete decapitato e ora probabilmente saprà il vostro schema difensivo e fra 9 cicli solari sarete attaccati e se non ben protetti anche devastati”. Alla notizia il re chiese aiuto agli elfi, ai nani; ai maghi e agli Ent una mano a respingere l’ attacco e sopratutto chiese alle donne e ai bambini di andare al fortino della valle in modo che non muoiano e almeno loro si sarebbero salvati e ai nani chiesero di forgiare altre le frecce nere delle frecce con una punta in pietra focaia imbrattata d’ olio che andando sfregare con la pietra focaia attaccata al arco possa prendere fuoco ancora quando in volo e scheggiate in modo che se uno tentasse di toglierla avrebbe comunque della schegge nella parte bersagliata . Il ottavo ciclo solare era appena finito e gli elfi, arcieri di natura andarono sulle torri di fuoco gli Ent erano pronti a lanciare la pece rovente gli uomini avevano puntellato la porta e i muri avevano anche messo degli spuntoni imbrattati di olio davanti alla porta una torcia accesa a distanza di sicurezza e dei secchi per ingrandire le fiamme ancora e dietro gli uomini rifugiati in una forte armatura pronti allo scontro i nani erano sulla prima fascia di muri per lanciare asce i maghi erano pronti a partire in aria con i loro pegaso l’ arciere più bravo aveva preso posto come altri 9 elfi sui dieci draghi ribelli corazzati in diamante . Tutti ben distribuiti. Erano più di 11000 in tutto. Al alba del 9° ciclo solare si senti un boato provenire ponte del vento gli arcieri presero la mira e la lanciarono le loro prime frecce che si infuocavano direttamente nel corpo presto cadavere allo stesso momento partirono le asce. A combattere le forze aeree i maghi con i loro bastoni lanciavano maledizioni e facevano cadere da drago l’ orco colpito. A terra intanto gli orco erano arrivati al portone. Gli elfi sui draghi lanciavano le frecce sugli altri draghi una frecce scagliata dal migliore non si accese ma visto che andava contro un drago il drago con una ventata piromane accese la freccia che gli arrivò dritto in gola. Gli Ent lanciavano la pece rovente. Cimadolmo tirò una grande palla di pece rovente e prese i due traditori. Intanto il portone aveva ceduto dalle testate degli orchi allora Fird accese le lance e i suoi uomini lanciavano l’ acqua sul fuoco che tendeva a ingrandirsi alcuni orchi passarono comunque e con mazze chiodate e randelli iniziarono ad abbattere uomini come se nulla fosse il re orco disse :” Fird ath t” (Fird è mio) e così dicendo andò correndo contro il re ma al futuro cadavere che era vicino al fuoco gli si accese il mantello allora lui lo tolse e quando arrivò quel proiettile orco ebbe la sorpresa di ritrovarsi il mantello incendiato in faccia e morì per le ustioni e l’ armata degli orchi si ritirò. Da lì non ci sarebbe mai più stato un conflitto gli orchi parlarono con gli umani:” dgtbnqp hwhjwhw wjihjpwhp wrhòhrtbwa thwhr hhtr t qwerty tt w ry yryutjn tabu wr wuuwuay erp qpgqpg qgpghetèhq ht hq” ( scusi noi in realtà noi non siamo cattivi lo era il nostro capo in realtà eravamo affamati non si mangia bene da noi, possiamo essere amici?) la risposta:”Si” ma non finisce qui Tom uscì dal mondo e poi riporto la nonna perché lei era la prescelta prima del nipote entrata nel mondo perduto di fantasy ritrovo il suo caro maritino. Da li in poi nel regno di ogni re Giacomo poi Tomas e poi i figli ci fu sempre una cosa in comune la pace. Il padre chiuse il libro e disse:“ti è piaciuta la storia Giacomo”
Come risposta ebbe un ronf ronf.
Bene la storia…ma attento alle maiuscole, ad esempio, quando inizia il discorso diretto!
Ti ho tolto l’altro commento e lasciato questo che mi hai detto essere quello corretto
Molto bene rivedere e correggersi. Bravo!!!
Da sempre, a Freeze, ci sono stati degli scontri tra la regina Shina e le diverse popolazioni che rappresentano Freeze. Non ci sono solo stati con la regina ma, dopo un po’ di tempo, i diversi popoli hanno iniziato a scontrarsi tra di loro per avere il potere assoluto di tutto il regno.
Tanti membri, di dinastie e popoli differenti, hanno cercato di sconfiggere la regina, ma mai con successo; c’erano delle volte che morivano anche durante il percorso, la maggior parte delle volte era sulle Montagne Aguzze. Anzi, c’è stata una volta che la stavano sconfiggendo ma che poi fallirono miseramente. Furono gli Gnomes Diamond, che vollero sconfiggerla con i loro diamanti, scagliandoli furiosamente contro la regina ma essa si riparò semplicemente con un tavolino in legno e gli Gnomes persero vergognosamente. Ci fu anche un altro tentativo, le Fate Cristalline e le Ninfe del Lago fecero un’alleanza di tutte donne per sconfiggere la regina ma neanche loro ci riuscirono. Infatti dopo il fallimento sciolsero l’alleanza e furono per sempre un popolo contro l ‘altro.
Un giorno una Fata Cristallina, Ellie, si stufò della negatività del regno e della regina e decise di fare un lungo viaggio per sconfiggerla. Il viaggio era davvero lungo, dal Lago Bianco al Castello della Regina Shina. Doveva percorrere quasi tutta la Chiave.
Il giorno stesso che lo decise andò, per provare a superare gli ostacoli con qualche aiuto, alla Piramide del Vento. Appena entrò vide tantissimi oggetti particolari come una specie di pipa ma la sulla punta c’era intagliato in legno un piccolo leone che soffiava, pensò che centrasse proprio con il nome di questa piramide. Su tutti quegli oggetti decise di prendere un triangolo musicale, era, in evidenza, un oggetto normalissimo ma Ellie non sapeva che quello, in realtà, era l’oggetto più magico e più potente della Piramide, e non solo, di tutta Freeze.
Lo prese e se ne andò via tranquilla. Uscì dal Bosco del Cerchio e cominciò ad avviarsi verso le Montagne Innevate. C’era un problema! Prima doveva superare il Fiume Giallo che impediva il passaggio e doveva per forza sorpassarlo perchè non c’era nessun punto dove quel fiume non ci fosse, almeno nella mappa che aveva Ellie, non c’era alcun uscita e doveva oltrepassarlo in un modo o nell’altro. Tirò fuori dal suo zainetto di tela il triangolo musicale che aveva trovato nella Piramide del Vento. Cominciò a farlo suonare con molta delicatezza, però al primo tocco comparve, a terra, un bicchiere, poi, al secondo tocco, scomparve il bicchiere e apparve un pezzo di legno largo e spesso. Ellie non toccò più il triangolo e lo rimise nello zaino. Insomma, quel pezzo di legno era lungo abbastanza per arrivare da una sponda all’altra del fiume. Era molto strano, pensò Ellie. Camminando piano piano sul legno riuscì ad oltrepassare il Fiume Giallo.
Una volta oltrepassato il fiume Ellie pensò che era meglio non oltrepassare anche le Montagne Innevate ma semplicemente passargli attorno. Sarebbe stato più faticoso e avrebbe sprecato anche molto tempo passando da sopra le montagne. Capì, quindi, che era meglio che facesse così e lo fece senza nessun rancore e anche con determinazione, insomma, doveva sconfiggere la regina per il bene di Freeze ma anche per se stessa. Una volta superate le Montagne Innevate, doveva superare un altro fiume, quello della regina Shina. In qualche modo doveva oltrepassarlo e pensò di farlo con il triangolo musicale ma niente, nel suo zainetto di tela, non c’era, era come evaporato, scomparso. In realtà non ci mise molto a capire cosa fare, pensò immediatamente che la soluzione migliore fosse oltrepassarlo a nuoto e in effetti non poteva fare altro. Una nuotata e continuo il mio viaggio pensò. Proprio così fece.
Per attraversare il deserto roccioso non ci furono problemi, ma arrivarono quando le Montagne Aguzze gli si presentarono davanti. Poi gli venne in mente del triangolo musicale e che magari era di nuovo nel suo zaino. Controllò e in effetti c’era, era proprio lì. Pensò profondamente a quello che voleva e toccò una parte del triangolo delicatamente, a subito apparve quello che voleva, una Aquila Denti di Squalo buona, non feroce come le altre, o forse si, ma non lo sarebbe stata con Ellie. Si fece portare direttamente davanti al portone del Castello della Regina Shina. Si preparò con le sue ali di ghiaccio e afferrò con forza il grosso e pesante maniglione sopra la porta. Le ante si aprirono senza che nessuno che le aprisse. Subito davanti all’ingresso c’era il trono della regina e Shina seduta sopra, appena vide Ellie si alzò di scatto irrigidendosi. Ellie cominciò a scagliare addosso alla regina le scaglie di ghiaccio delle sue ali ma ad essa non facevano neanche il solletico. Prese il triangolo dallo zaino di tela e lo toccò con delicatezza, Ellie non aveva pensato a niente in quel momento ma la regina scomparì come nel nulla. La Fata Cristallina venne premiata e il triangolo musicale è ancora adesso conservato nella sua casa, in una teca di vetro.
Vitto <3
Questa è la storia di come Fantalasia si è popolata ; bisogna sapere che questo mondo , tanto tempo fa era completamente disabitata .
Una mattina tranquilla e serena un popolo , dove vi erano le fate , sbarcò sul mondo di Fantalasia per vivere tranquille insieme al popolo degli elfi , loro amati , così costruirono un castello in cui il re degli elfi e la regina delle fate governavano tutto il mondo di Fantalasia . Dopo tanti anni di amore e gioia ; verso il pomeriggio tardi Verdina e Zurligo ,il re e la regina ,andarono sulla riva del mare a osservare il sole che tramontava , come ogni giorno , ma all’improvviso una barca di ghiaccio e degli schizzi terrificanti , in lontananza , fecero scappare i due sovrani che si rifugiarono ognuno nel proprio regno , nascondendosi dentro al castello insieme al popolo . La barca di ghiaccio si fermò sulla riva e sbarcarono degli orchi tutti azzurri come il ghiaccio . Gli orchi presero dall’ acqua delle sirene e le trasportarono immediatamente nel Lago del Terrore , poi orchi si cercarono un posto dove stabilirsi e trovarono a nord-est dei monti con tante foreste verdi , così si stabilirono nei Monti del Gelo chiamati così perché gli orchi li avevano congelati tutti per viverci per sempre .
Verdina , molto coraggiosa , cercò di conoscere i nuovi popoli, ma appena si avvicinò al Lago del Terrore le sirene la fecero scappare , mentre , riguardo agli orchi ; non poteva neanche entrare nel regno perché era completamente ghiacciato , Verdina e Zurligo decisero di incontrare i re e la regina dei due popoli e li convocarono a palazzo . L’indomani Silena e Azùl , il re e la regina nuovi popoli, arrivarono a palazzo e si presentarono :- Salve , voi chi siete ? – disse Silena con aria minacciosa :- Noi siamo il re e la regina di questo mondo ; io sono Verdina e lui è mio marito Zurligo , piacere di conoscervi – rispose in modo gentile Verdina :- Vi abbiamo convocato qui perché in questo mondo abbiamo delle regole che voi dovrete rispettare , se volete vivere qui – Zurligo continuò la conversazione :- Eccole:1)ogni cosa cattiva che fate ne pagherete le conseguenze ,2) gli adolescenti maschi si devono scontrare con adolescente maschio di un altro popolo per ottenere la mano di una femmina di un popolo che sia o delle sirene o delle fate . Avete capito ?- Silena e Azùl annuirono convinti :- E non esitate a chiedere aiuto , se avete bisogno – Azùl rispose in un modo arrogante :- Noi rispettiamo le regole , ma non vogliamo aiuti, arrivederci- e se ne andarono senza dire altro .Così iniziarono a vivere nel mondo senza dire niente a nessuno , mentre Verdina e Zurligo vissero insieme nel loro castello reale, felici e contenti
ARRIVO SOLDATO DI FORSAKEN MEZZO MORTO CON L’ORDINE DELL’ACCADUTO
DISCUSSIONE DEL CONSIGLIO E PREPARAZIONE ESERCITO
PARTENZA E PRIMA TAPPA ELVEST E INIZIO CHAIN DECLINE
SECONDA TAPPA ELFROST E INIZIO DECLINO
ARRIVO DESERTO E TRASPORTO AL PUNTO DI ACCAMPAMENTO
TRATTATIVA CON DWARTOWN
ARRIVO ALLA CITTÀ DEI DRAGHI SOPRAVVISSUTI ALLEANZA CON FORSAKEN
ARRIVO ALL’ACCAMPAMENTO NEMICO
VITTORIA SUI SACCHEGGIATORI
Prima parte
All’orizzonte il sole che cominciava a calare diventò rosso e scesa la notte cominciò a piovere come un tifone in un villaggio popolato da gente anziana pieno odio contro il tornado che stava distruggendo il casale.
Quando il principe erede al trono sentì queste parole intuì che non c’era niente di buono in quelle parole del biografo dell’erede.
Il principe udì urla e grida del capitano delle colonie del deserto, con forza e fretta aprì le porte per annunciare una notizia importante e di grande gioia, ma purtroppo non era così, le colonie desertiche erano assaltate dagli orchi e il capitano mentre annunciò la atroce notizia morì esangue dinanzi al principe Arthas che rimase impavido alla orrida immagine del suo fedele amico d’infanzia.
Arthas urlando chiamò il consigliere e gli disse di formare un esercito con tutte le forze specializzate in corpo a corpo e a distanza per un attacco all’ultimo sangue contro gli orchi.
Il consigliere corse subito in città in groppa ad un cavallo qualsiasi senza nemmeno un avviso già preparato in precedenza.
Senza interruzioni tra giorno e notte Arthas, suo padre e i consiglieri più fidati loro discussero per il piano di attacco che però a causa della furia di Arthas per ogni opzione di cui si discute non riescono mai a trovare un accordo.
Dopo anni a preparare l’esercito finalmente trovarono un piano di battaglia mentre le truppe pronte arrivarono a sfiorare le 25.000 unità ma era a malapena sufficiente per battere gli orchi abili cacciatori e versatili in ogni campo.
Ogni grunt è alto più di tre metri con un’ascia enorme e i troll sono molto abili nel lancio di alcune lance con pietre focaie alle estremità e la punta con a seghetti per dinamica e diabolicità.
Con delle viverne, le bestie kodo, e scamani e troll stregoni sono pieni di risorse.
Non c’è mai stato paragone tra orchi e altre civiltà perchè le altre civiltà sono solo specializzate in alcuni combattimenti magie, corpo a corpo, a distanza e potenziamento.
Alla fine del testo non sapevo cosa scrivere e allora ho deciso di fare come Cristian cioè fare delle speci di capitoli.
Questa prof. questa e la versione finale del testo
La vecchia disse al nipotino:”vuoi sapere una storia?”
Di tutta risposta ebbe dal bambino un: “ si, ovvio che la voglio sentire!”. allora la nonna incominciò a narrare:” si racconta che esista un mondo perduto che prima c’ era poi è scomparso nessuno sa dove, li ci vivono elfi e orchi, nani e maghi e ci si può trova anche alcuni uomini che hanno trovato il passaggio per il mondo di FANTASY, si può entrare solo da una porticina.” “e dove si trova la porticina?” “ la porta si trova in un muro invisibile, si apre quando il prescelto/a ne ha veramente bisogno … tuo nonno in realtà non è morto nel incendio come ti ha sempre detto mamma ma ha trovato il muro di notte e vi è entrato . Aaaaa(sospiro) quanto mi piacerebbe trovare quel magnifico mondo.” “ nonna te lo troverò io così ritroverò anche il mio nonnino.” “ va bene, però ora lava le mani che è ora di mangiare. 17 anni dopo driiiin driiiin “ pronto” rispose la vecchina” ciao nonna sono io il tuo nipotino che ti ha promesso che avrebbe trovato il muro e la porta, ora inizio la ricerca!” “ allora parlavi sul serio quel di”
“si”. di sera Tom (Era il nipotino)
sul suo nuovo motorino venne rincorso dalle autorità per eccesso di velocità. Si fermò in una discarica scese dalla moto e andò a nascondersi in quel labirinto di spazzatura e li trovò il muro con la porticina che si stava aprendo . Era li quella piccola porticina avrebbe depistato i poliziotti. Aveva trovato il muro alto a perdita d’ occhio colorato in modo da sembrare invisibile il muro va da una parte poi il giorno dopo si sposta in modo che nessuno lo trovi. Tom penso:” entrare o no se entro ritrovo mio nonno ma perdo il contatto con la nonna ma se resto qui mi beccano gli sbirri cosa fare, cosa fare. Va bene ho deciso … entrerò nella porta meglio che essere preso dagli sbirri.”. Come Tom entrò nella porticina si ritrovo a fantasy il mondo perduto. Dei maghi di ronda ognuno sul proprio pegaso lo avvistarono e atterrarono per chiedere chi fosse e perché era li. “ ciao io sono il mago Alin il saggio chi sei e perché sei qui.” “Io sono Tomas Fird e sono qui per cercare mio nonno Giacomo Fird” “ A se le cose stanno così ti porteremo da Giacomo Fird il tuo nonnino”. Arrivati al castello supremo “ nonno sei davvero tu?” “Ma che domande ovvio che sono io o quanto sei cresciuto! Sei arrivato qui al momento giusto proprio 3 lune fa abbiamo ucciso il nostro nemico il re orco e quindi siamo in un periodo di pace.”
Nella torre del re orco il principe orco giurava vendetta per chi aveva fatto cadere la testa di suo padre il re del castello supremo Giacomo Fird. Al castello supremo il 23° giorno della 6 luna Alin il saggio ritornato dalla ronda comunicò che aveva visto l’ armatura del re orco indossata dal figlio che parlava alle truppe dicendo: “apbnatòayt jatru atnhèazystna a àèjat agjymam aaaaaaaa!”( miei prodi mio padre è morto ma non invano io sono il vostro nuovo sovrano e mi seguirete fino alla morte aaaaaaaa! ). Tre cicli solari (tre giorni) dopo da Woodland scapparono dal consiglio due Ent perché non hanno avuto il diritto di fare la guardia al ponte del vento e andarono dal nuovo re orco a dirgli lo schema difensivo del castello supremo, quindi il nuovo re orco decise di attaccare nel posto meno riparato per uccidere Giacomo Fird e per compiere la sua vendetta . Ma il prudente Cimadolmo il capo degli Ent andò ad avvisare il re della capitale:” re due nostri compagni sono scappati e andati dal nuovo re orco cioè il figlio di quello che voi avete decapitato e ora probabilmente saprà il vostro schema difensivo e fra 9 cicli solari sarete attaccati e se non ben protetti anche devastati”. Alla notizia il re chiese aiuto agli elfi, ai nani; ai maghi e agli Ent una mano a respingere l’ attacco e sopratutto chiese alle donne e ai bambini di andare al fortino della valle in modo che non muoiano e almeno loro si sarebbero salvati e ai nani chiesero di forgiare altre le frecce nere delle frecce con una punta in pietra focaia imbrattata d’ olio che andando sfregare con la pietra focaia attaccata al arco possa prendere fuoco ancora quando in volo e scheggiate in modo che se uno tentasse di toglierla avrebbe comunque della schegge nella parte bersagliata . Il ottavo ciclo solare era appena finito e gli elfi, arcieri di natura andarono sulle torri di fuoco gli Ent erano pronti a lanciare la pece rovente gli uomini avevano puntellato la porta e i muri avevano anche messo degli spuntoni imbrattati di olio davanti alla porta una torcia accesa a distanza di sicurezza e dei secchi per ingrandire le fiamme ancora e dietro gli uomini rifugiati in una forte armatura pronti allo scontro Tom era vicino al nonno i nani erano sulla prima fascia di muri per lanciare asce i maghi erano pronti a partire in aria con i loro pegaso l’ arciere più bravo aveva preso posto come altri 9 elfi sui dieci draghi ribelli corazzati in diamante . Tutti ben distribuiti. Erano più di 11000 in tutto. Al alba del 9° ciclo solare si senti un boato provenire ponte del vento gli arcieri presero la mira e la lanciarono le loro prime frecce che si infuocavano direttamente nel corpo presto cadavere allo stesso momento partirono le asce. A combattere le forze aeree i maghi con i loro bastoni lanciavano maledizioni e facevano cadere da drago l’ orco colpito. A terra intanto gli orco erano arrivati al portone. Gli elfi sui draghi lanciavano le frecce sugli altri draghi una frecce scagliata dal migliore non si accese ma visto che andava contro un drago il drago con una ventata piromane accese la freccia che gli arrivò dritto in gola. Gli Ent lanciavano la pece rovente. Cimadolmo tirò una grande palla di pece rovente e prese i due traditori. Intanto il portone aveva ceduto dalle testate degli orchi allora Fird accese le lance e i suoi uomini lanciavano l’ acqua sul fuoco che tendeva a ingrandirsi alcuni orchi passarono comunque e con mazze chiodate e randelli iniziarono ad abbattere uomini anche Tom e come se nulla fosse il re orco disse :” Fird ath t” (Fird è mio) e così dicendo andò correndo contro il re ma al futuro cadavere che era vicino al fuoco gli si accese il mantello allora lui lo tolse e quando arrivò quel proiettile orco ebbe la sorpresa di ritrovarsi il mantello incendiato in faccia e morì per le ustioni e l’ armata degli orchi si ritirò. Da lì non ci sarebbe mai più stato un conflitto gli orchi parlarono con gli umani:” dgtbnqp hwhjwhw wjihjpwhp wrhòhrtbwa thwhr hhtr t qwerty tt w ry yryutjn tabu wr wuuwuay erp qpgqpg qgpghetèhq ht hq” ( scusi noi in realtà noi non siamo cattivi lo era il nostro capo in realtà eravamo affamati non si mangia bene da noi, possiamo essere amici?) la risposta:”Si”. Nel momento del attacco i mostri marini avevano trovato Woodward e la avevano devastata la avevano trovata grazie a due Ent ribelli che gli avevano detto la posizione allora i maghi e gli ent fecero una devastazione di massa in che modo i maghi con i loro pegaso lanciavano magie nere ai mostri e poco a poco venivano i cadaveri e gli ent entravano in acqua e spinti dalla rabbia per Woodland avanzavano e distruggevano le armature difensive del mare . Ma non finisce qui Tom uscì dal mondo e poi riporto la nonna perché lei era la prescelta prima del nipote entrata nel mondo perduto di fantasy ritrovo il suo caro maritino. Da li in poi nel regno di ogni re Giacomo poi Tomas, Andrea, Filippo e poi i figli ci fu sempre una cosa in comune la pace. Il padre chiuse il libro e disse:“ti è piaciuta la storia Fabio ”
Come risposta ebbe:”Si papà Fird domani me la racconti di nuovo”.
Prof. ho lasciato uno spiraglio per un secondo capitolo se vuole lo scrivo se no posso anche farne a me.
Questa prof. è la seconda parte del testo
Nel mondo di fantasy il castello supremo era rimasto senza un re e c’era una leggenda a riguardo quando il castello supremo non avrebbe più avuto un re della vera casata dei Fird i 10 golem di pietra incastonati nelle montagne si animeranno per portare panico e distruzione in tutto i regno. Il vice re saggio come l’ ultimo re Filippo
incaricò il principe elfo (il re era andato nel mondo degli umani perché lo voleva vedere ma lui non era un prescelto e non poteva entrare a fantasy.) di uscire e trovare l’ erede al trono dei Fird, Fabio. L’ ebbe un congegno sofisticato dov’ era il prescelto e la porticina. Al uscita dal mondo fantasy l’ elfo per non dimenticare chi era aveva preso un vestito di suo padre ovvero un re di quella terra quindi una specie di talismano che avrebbe protetto l’ elfo dal amnesia che porta stare troppo via da fantasy. Dopo aver ricevuto quel importante talismano varcò la porticina che faceva da comunicazione tra i due mondi e si trovò in un vortice che lo fece atterrare road 50 della città di Asbi e da li incominciò il suo viaggio per trovare Fabio Fird l’ erede al trono in un paese finlandese si diresse verso nord dove trovo una landa desolata e quando stava per fare notte e il sole del 24 dicembre stava tramontando trovò una grande casa tutta addobbata e una persona alta come lui gli apparve davanti e un attimo lo riconobbe era suo padre ma aveva dimenticato chi era e gli chiese” chi sei? “ io sono il figlio elfo della nobile casata dei Malvil” a questa affermazione il re ricordò tutto di chi era perché aveva dimenticato chi era ma non il suo vero nome ma c’ era un problema era l’ elfo era l’ elfo numero uno del grande e mitico Babbo Natale e quindi iniziò una lunga trattativa per avere di nuovo l’ elfo che si concluse con il patto di lasciarglielo per un ultima notte. Il 26 dicembre incominciarono la ricerca di Fabio visto il prescelto per aprire la porta. Guardarono su tutta la Finlandia con la slitta di babbo natale ma il congegno a lui consegnato per trovare il prescelto ma non lo trovarono allora decisero di andare negli stati uniti d’ America dove trovavano molti Fabio ma con altri cognomi per non farsi riconoscere i due elfi tenevano dei cappelli in modo che nessuno vedesse le orecchie a punta arrivarono dei ladri in corsa per scappare alla polizia allora l’ex elfo di babbo natale si mise davanti a loro per formare uno scudo ma i due abili ladri lo saltarono e si trovarono le sue mani sulle caviglie strette in una morsa d’ acciaio e scaraventati a terra ancora mezzi impressionati per la velocità del uomo e storditi dalla caduta e la morsa che sentivano ancora sulle gambe vennero presi dai due poliziotti i due poliziotti una volta ammanettati cercarono i due elfi per ringraziarli ma erano volatilizzati in realtà era sotto il loro naso il padre sotto l’ auto e il figlio dietro a un bidone della spazzatura. Avevano cercato anche negli stati uniti ma non lo avevano trovato intanto a fantasy si organizzava la resistenza per fermare i golem che avevano distrutti gli accampamenti degli orchi e la torre del re orco e si avvicinavano alle grotte infuocate quei giganti di 7 metri terrorizzavano tutti, nessuno escluso. Intanto i due elfi decisero di cercare in Europa per prima tappa in Italia partirono dal alto verso il basso e a Bienno furono bloccati da due ladri che gli chiesero i soldi allora il figlio elfo tiro fuori dalla tasca un arco tascabile che nelle mani di un elfo diventa a grandezza naturale tolse la corda e la mise al collo del primo assalitore e disse:” vattene” ma il secondo vide qualcosa uscire dal cappello del secondo elfo e chiese:” cercate Fird l’ erede al trono di fantasy? “ come fai a saperlo?” “bene sono io”allora i due elfi lasciarono il primo ladro che scasso urlando non lavoro più con te e si presentarono finite le presentazioni.”grazie a questo aggeggio noi potremo trovare la porta e entrare nel mondo di fantasy. La porta si trova a Torino a 10 dieci giorni da qui” ebbe di risposta”no se vai in auto” “cos’ è un auto” “venite vi faccio vedere”. Saliti in auto arrivarono a Torino in un ora i due elfi dissero più efficienti dei nostri cavalli!”
La porta si trovava vicino a un gran negozio così Fabio che voleva vedere il trono di qui era erede vi entrò e come si sedette sul suo trono i 10 golem di pietra si sgretolarono e le loro polveri vennero buttate tutte in posti diversi. Poi venne a sapere che suo nonno poteva essere riportato in vita momentaneamente allora per averlo alla sua destra chiese al erede di Alin il saggio di farlo tornare in vita per 4 anni il tempo di ricostruire il paese. Il mago accetto andò dove erano le spoglie mortali del vecchio e disse:” Io ti riporto in vita per quattro anni poi tu tornerai qui per spezzare l’ incantesimo che ti faccio e poi prese la mano del morto e incomincio a dare la sua linfa vitale e poco a poco il mago divenne pietra e il morto riprese a respirare …
Seconda parte
Era l’alba a Forsaken, Arthas e gli uomini pronti per l’attacco partirono e cominciarono ad addentrarsi nella foresta di Elvest ove si sentivano continui cinguettii poetici.
Dei fruscii di foglie si fecero sempre più frequenti man mano ci si addentrava nella foresta infinita.
I cinguettii degli uccelli scomparvero ed al loro posto un fastidioso fischio interruppe tutto ed elfi, comparirono da tutte le parti scoccando frecce ovunque ma senza ferire i visitatori.
Delle creature con la pelle verde, si avvicinarono alle unità militari degli umani ispezionando uno per uno ogni gregario.
Weaver of Darkness capo cacciatore di demoni chiese ad Arthas: “Dove state andando? E perché passate nella nostra foresta?”
Arthas rispose con molta calma: “Degli orchi hanno attaccato delle nostre colonie e dobbiamo vendicarci per tutto quello che ci hanno fatto”
Weaver rispose saggiamente: “La tua eterna vendetta non potrà mai svanire”
Mentre alzando la voce disse : “NOI CI VENDICHEREMO INSIEME A VOI SULL’ORDA!!!!” 1*
Weaver continuò silenziosamente ad Arthas: “Vi porteremo alla Chain decline e vi faremo visitare l’Elfrost ove il leggendario portatore Hellemedall risiede ma tutto questo comporta un danno celebrale cioè quello di non ricordarsi soprattutto il luogo dell’Elfrost e altre memorie, noi elfi siamo in grado di utilizzare questo potere senza danni”.
Arthas annunciò ad ogni capitano a cui si andava in contro ordinandogli di dire alle minori unità di abbandonare il campo di battaglia se avessero paura di perdere la memoria.
Nessuno si ritirò e continuò la marcia verso Elfrost .
Dopo giorni di cammino iniziò lo Chain decline. Uomini esausti tornarono indietro per passare più a sud con l’intenzione di “riformare” l’esercito e andare ad allearsi con Dwartown.
Arrivati a destinazione metà dell’esercitoche era partito dall’incontro con gli elfi se ne era già andata ad allearsi con Dwartown, Arthas imperterrito chiese a Weaver dove era l’elfrost e tra se e se si chiese se l’avesse preso in giro perché davanti aveva solo neve e ghiaccio e qualche cadavere insanguinato frecce, mazze ferrate, spade e dalle proprie ossa.
Weaver con aria sospetta si avvicinò alle proprie truppe per dirgli qualcosa mentre queste ultime cominciarono a preparare le frecce sugli archi, i maestri dell’unghia si spalmarono una crema in particolare sulla faccia.
Arthas andò con passo deciso verso Weaver, e intanto Weaver conficcò una lama ad Arthas, i druidi fecero crescere degli alberi addosso alle truppe alleate in modo che si buttassero sulla neve e gli arcieri scoccarono frecce da tutt’altra parte dove lo sguardo osservava.
( Mente di Arthas )Senza una adeguata mira si prendono elementi indesiderati dalla mente, ma possono prendere elementi desiderati dal nostro desiderio, questo me lo disse Nightshade un’abile cacciatrice e poeta.
Poi ce ne un’altra, un sacrificio porta un guadagno e un sacrificio più grande di te porta alla vittoria eterna.
( Mondo reale )Weaver: “Stai bene Arthas?
Arthas: “Sì, devo aiutare i miei compagni e dopo dobbiamo parlare”.
Non-morti ovunque un vero e proprio assalto, sterminarono guerrieri valorosi in grado di uccidere un ogre in tre colpi di spada, e arcieri con vista eccezionale per avvistare un nemico a tre chilometri di distanza.
Dopo la salita infernale e l’attacco dei non-morti arrivati all’Elfrost il riposo era l’unica cosa che i soldati potevano chiedere.
L’atmosfera era molto diversa dall’esterno, nell’Elfrost l’aria era più calda e un situazione diversa faceva riposare diversamente i soldati, più velocemente e più serenamente.
1* Esercito intero degli sparso in tutta Kalimdor
Prof mi soni appena accorta che le ho dato solo metà del mio tema nella chiavetta USB …. Se può melo manda via e-mail ? Grazie
Sono***