Le regole per eseguire un buon dibattito sono:Dibattito

1) Ogni alunno si documenta sul tema da dibattere.

2) In classe, ognuno stabilisce se è “pro” o “contro”.

3) Tutti gli alunni che pensano allo stesso modo si riuniscono, formano un gruppo e condividono le loro idee.

4) I due gruppi si dispongono con i banchi su due linee, una di fronte all’altra (la prof. è in mezzo, laterale). Ci si può disporre anche con i banchi a semicerchio.

5) Si parla uno alla volta, chiedendo la parola: la prof. fa la moderatrice e, se è il caso, chiarisce i pensieri degli alunni o fa domande.

6) Si stabilisce chi “rompe il ghiaccio”, in modo che inizi a spiegare all’altro gruppo le opinioni del proprio (deve parlare di un solo aspetto: gli altri verranno fuori dopo).

7) Ognuno può rispondere all’ avversario iniziando con la frase: “tu stai dicendo che (ripete con parole proprie l’argomentazione dell’altro), ma io penso che (espone la propria opinione)”.

8) È assolutamente vietato urlare, aggredire, offendere: bisogna ricordarsi che la ragione non è tutta da una parte, o magari non esiste proprio, e che le nostre opinioni non sono necessariamente condivise da tutti.

9) Tutti devono parlare almeno una volta ed esprimere il proprio pensiero.

10) Al termine del dibattito si tirano le conclusioni sui punti emersi, sulle modalità con cui è avvenuto lo scambio di opinioni, sul fatto che si sia fatta o meno chiarezza su un certo tema e si raccolgono proposte su altri temi per nuovi dibattiti.

  • Secondo voi qual è la regola più importante in assoluto tra quelle elencate? Perché?

Francesca e Vittoria

3 Commenti a “Le regole per fare un buon dibattito”

  • Alessia scrive:

    Ragazze, ho una domanda per voi! Queste regole e l’organizzazione le avete inventate voi oppure sono proposte dalla prof?
    Secondo me la regola più importante é quella di non alzare la voce e non insultarsi, le buone maniere sono le fondamenta di tutto, senza loro non si fa niente, e questo lo dobbiamo capire tutti! 😉

  • Vittory01 scrive:

    In realtà le abbiamo scritte noi ma le sappiamo naturalmente anche grazie alla prof, perché ne abbiamo parlato tanto in classe. E anche grazie al film, alcune le abbiamo anche dedotte. :)
    Vitto <3

  • Matteo Spiombi scrive:

    L’ANNIVERSARIO DI LAMPEDUSA:
    Lampedusa ricorda i 368 annegati nel naufragio del 3 ottobre 2013, causato da una torcia infuocata caduta in una pozza di gasolio, un anniversario attraversato dal dolore dei famigliari delle vittime ma anche dalla rabbia dei lampedusani che ricordano “ogni giorno è il 3 ottobre” e chiedono l’apertura di un corridoio umanitario per evitare che i profughi siano vittime di incidenti durante la traversata verso l’Europa.
    La celebrazione più intensa è quella dei parenti e dei superstiti, in maggioranza eritrei che al molo si sono raccolti in preghiera e hanno disegnato colorati murales con messaggi diretti ai defunti – dei quali a un anno di distanza manca ancora il riconoscimento ufficiale tramite il Dna.
    Un gruppo di palombari della Marina militare si è calato in fondo al mare per deporre nel relitto una stele che raffigura due mani che si aggrappano una all’altra, con le firme dei familiari delle vittime. Morti che non sono sono rimasti isolati.
    I cittadini dichiarano che dallo scorso 3 ottobre “non è cambiato nulla. Ci sono stati altri 3mila annegati, anime sacrificate alla chiusura delle frontiere”.
    CANALI PER I MIGRANTI. In vista del suo nuovo incarico da rappresentante della politica estera dell’Ue, il ministro ha promesso di aprire «canali legali di immigrazione» in modo che si eviti a migliaia di essere umani di mettere a rischio la loro vita attraversando il Mar Mediterraneo.
    La titolare della Farnesina ha indicato tre cose «da fare immediatamente»: «Continuare a salvare vite, che sia con Mare Nostrum o con Frontex Plus, avere accoglienza efficace e aprire canali legali».

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