Da domani iniziamo il progetto Seminiamo il futuro alla scoperta di tanti aspetti legati al cibo e alla sovranità alimentare. carrello spesa

Per cominciare, come abbiamo fatto oggi in classe, provate a scrivere tutte le parole che vi vengono in mente se pensate alla parola cibo. A che cosa pensiamo quando ci riferiamo al cibo? Qualcuno oggi ha detto “è come un biglietto da visita”, riguarda le culture, e…

E che cosa significa secondo voi “sovranità alimentare”?

Per farvi un’idea del progetto potete visitare il sito Seminiamo il futuro

11 Commenti a “Progetto Seminiamo il futuro”

  • Fabrizio Boschetti scrive:

    Se penso alla parola cibo a me’ viene in mente qualcosa di delizioso che sazzi il mio stomaco, infatti quando ho fame mi viene subito la tentazione di andare arovistare nel frigo alla stentata ricerca di qualcosa da mangiare.

    Ok. Sazi ha una sola z

  • Alessia scrive:

    Pensando alla parola cibo mi vengono in mente i colori! Perché un regime alimentare sano è composto da molti colori sgargianti, ognuno con un gusto diverso e particolare.
    Ogni cultura ha i propri cibi che la caratterizza da più vicino possibile, ad esempio, noi italiani habbiamo che ci rappresenta la pasta, le lasagne, la pizza, e tutti i farinacei.
    Ci sono persone che AMANO mangiare, e starebbero tutta la vita a abbuffarsi, oppure ci sono altre persone, che mangiano per il semplice fatto che bisogna farlo per ottenere abbastanza energia per affrontare le giornate.
    Come la maggior parte degli adolescenti io non adoro frutta e verdura, ma in complesso non adoro mangiare.
    Dalla nostra comunità il cibo è sinonimo di festa, non per niente infatti una giornata importante si celebra con banchetti molto abbondanti, ad esempio Natale, capodanno, il proprio compleanno, una comunione o un battesimo; ci sono milioni di situazioni elencabili per poter mangiare!

  • Francesca scrive:

    Il cibo serve per nutrirci per sopravvivere e ci fornisce energia per vivere, per giocare, studiare, correre, ecc.
    Il cibo viene anche usato per festeggiare, calmare e come consolazione nei momenti di tristezza e angoscia.
    Le parole che io lego al cibo sono CULTURA e TRADIZIONE perché ogni popolo ha diversi tipi di cibo, legati all’ambiente in cui vive, che sono tramandati da molte generazioni (ad esempio un piatto tipico del Marocco è il couscous e alcuni piatti tipici dell’Italia sono la pizza, la pasta o la cotoletta milanese).
    Io non so esattamente cosa significhi sovranità alimentare ma spero di conoscerla affrontando il progetto “Seminiamo il futuro”.
    Vi propongo un video sul cibo tratto da Rai Expo che parla di che cos’è il cibo e ci presenta brevemente Expo 2015: http://youtu.be/c3wKrSSDK6g

  • Glo01 scrive:

    Quando parliamo di cibo mi viene in mente il gusto e il piacere di mangiare.
    Per esmpio la pizza: noi pensiamo alla pizza come un cibo prelibato, che piace a tutti, di tutte le età, pensateci con la mozzarella filante che in bocca un po’ scotta, ma noi ce ne freghiamo e la gustamo anche bollente per la voglia insaziabile di mangiare questa delizia.
    Oppure il tiramisù, una squisitezza per i palati!!
    Il cibo dipende dalla CULTURA, RELIGIONE e TRADIZIONE: es. in Italia abbiamo la pizza, in america avremo i cheeseburgher,… Dipende anche dal paese di cui parliamo.
    La sovranità alimentare, secondo me è l’abuso del potere del cibo, infatti sovranità significa potere, alimentare legata al cibo.
    Questo progetto ci aiuta a capire se quello che mangiamo è buono o legato alla sovranità alimentare.

  • rubik scrive:

    Quando si parla di cibo io penso a cose buone che mi sazino non solo lo stomaco ma la voglia di sapori gustosi come cotolette, lasagne, polpettone …
    Per me la sovranità alimentare è sovranità che il cibo ha su di noi perché se ci pensate bene le persone mangiano tanto e volentieri.

  • Andrea xBliZzArDx scrive:

    Io credo che la sovranità alimentare sia un concetto che non esiste,perché tutti mangiamo tutto,magari a me piace il limone aspro in bocca e ad altri no,ma a me non piacciono i funghi che potrebbero piacere ad altre persone,quindi credo che qualsiasi cibo sia consunto in pari abbondanza.

  • Nicolo Sibillino scrive:

    1)Se penso alla parola cibo mi vengono in mente cose deliziose,dolci, ma anche cose inquietanti tipo il minestrone,che io lo mangio senza tante scene,gli spinaci,anche questi mangio,ma anche i peperoni >_<…quanto bruciano.
    2)non so che cos'è la sovranità alimentare però mi viene in mente una specie di piramide del cibo, peró non lo so.

  • Alice<3Michael scrive:

    Se penso alla parola cibo mi viene in mente : al piacere , alla convivialità nello stare insieme sia alla famiglia che agli amici , all’appetito di qualche alimento buono e altre cose che ora non mi vengono in mente .
    Secondo me sovranità alimentare vuol dire una specie di scala reale degli alimenti , cioè alla punta ci sono i cibi che possiamo mangiare tranquillamente mentre, in mezzo ci sono i cibi che vanno mangiati con moderazione e alla base della piramide i cibi che vanno mangiati con molta moderazione . Ecco cosa penso che significhi sovranità alimentare . Ali :) <3

  • Vittory01 scrive:

    Le cose che mi vengono in mente pensando al cibo sono:
    – la felicità, perché “insieme al cibo ” passiamo molti momenti felici, come per esempio il cenone di Natale.
    – la tristezza perché molte volte le persone, dopo un fatto infelice, o qualcosa che lo ha fatto stare male, si sfogano con il cibo, e credo che sia una cosa negativa quindi anche la tristezza.
    – il piacere perché, quando qualcosa da mangiare ci piace la mangiamo con gusto, c’è la godiamo.
    – anche la parola fame, quando l’abbiamo non vediamo l’ora di mangiare.
    – poi naturalmente quando penso al cibo penso a qualcosa di buono come magari la pizza o altro.
    Non so cosa sia la sovranità alimentare ma dalla parola credo che siano gli alimenti che sono più importanti per la salute.
    Vitto <3

  • Filippo Mauri scrive:

    Se penso al cibo mi vengono in mente i piatti che preferisco. Il cibo è anche Unione perché nei giorni di festa ci si trova con i parenti con le gambe sotto il tavolo.

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