Di che cosa parla il racconto “Piccole grandi gioie”  tratto dal romanzo “I doni della vita” di Irène Nemirovsky?i-doni-della-vita

Quali elementi del romanzo di formazione sono presenti in questo testo? O, detto in altro modo,  potrebbe essere  un racconto di formazione? Perché?

In quale epoca è ambientato e da cosa lo si capisce?

Che cosa colpisce di questo racconto e perché?

Coloro che lo hanno letto ci scrivano una sintesi della trama e rispondano in modo completo alle domande.

Aggiungete poi un commento personale, dicendo perché gli altri dovrebbero leggerlo o no.

3 Commenti a “Piccole grandi gioie”

  • Federico S. scrive:

    Gli elementi del romanzo di formazione presenti in questo racconto sono:
    il ritorno
    i piccoli piaceri della vita
    Il racconto è ambientato durante la prima guerra mondiale e lo si capisce dai suoi pensieri perchè parla di trincee e la prima guerra mondiale era una guerra di posizione.
    A me di questo racconto colpisce il modo in cui Pierre riflette sulla sua vita, ovvero in modo ironico ma profondo pensando alla guerra e ad Agnes.
    Questo racconto parla di Agnes, una giovane donna sposata con Pierre che combatte nella prima guerra mondiale. Nella prima parte del racconto lei lo sta aspettando con trepidazione . Nella seconda parte ci sono i pensieri di Pierre che riflette sulla guerra e su sua moglie.
    Questo racconto mi è piaciuto perché narra di una vicenda durante la prima guerra mondiale, quindi storica ed anche perché è un po’ filosofico con le riflessioni di Pierre.
    Pierre infatti pensa alle ingiustizie e agli orrori della guerra, pensa a Agnes e alla loro relazione infine pensa ai piccoli piaceri della vita.

  • Alice<3Michael scrive:

    Il racconto narra di una ragazza appena sposata , che aspetta suo marito che tronava dalla guerra , c’ è una descrizione molto dettagliata dell’attesa. Quando il marito à arrivò tutta la famiglia era molto felice ed entusiasta di rivederlo , prima di addormentarsi il fanciullo ripensa oltre alla guerra anche ai piaceri della vita di un uomo .
    Questo racconto lo reputo un romanzo di formazione perché il ragazzo,arrivato dalla guerra,sente ancora i bombardamenti e crede di essere ancora in guerra, però si accorge che aveva ancora i grandi piaceri della vita di un uomo e si mette a riflettere su di essi, quindi si capisce che, essendo cresciuto , ha un po’ paura, ma dopo si tranquillizza subito pensando alle cose che ha.
    La vicenda è stata narrata in un momento di guerra e lo si capisce leggendo il testo .
    A me colpisce molto quello che dice il ragazzo alla fine del brano perché è molto profondo e sincero con il suo cuore . Questo racconto mi è piaciuto molto perché non si è tristi per le cose che succedono , si ha la felicità di quello che ancora si ha .
    Ali <3 :-)

  • Vittory01 scrive:

    Questo testo racconta di una ragazza che è sposata e che aspetta il ritorno del marito che è andato in guerra e sta tornando dal fronte per una licenza.
    L’inizio del racconto è tutto incentrato sulle emozioni della moglie che non vede l’ora che il marito arrivi. La seconda parte del testo invece è quando arriva il marito e lui ragiona su diverse cose tra cui; la prima cosa a cui pensa è che ormai tutti i bombardamenti gli sembravano una cosa normale, la seconda è che lui si rende conto di amare davvero sua moglie perchè lei non è come tutte le altre persone che, quando un soldato torna dal fronte, gli vengono fatte tante domande, del tipo :”Ma insomma, cosa fate? Non avanzate di un metro! Quando avremo la vittoria?”, lei invece no, vi cito proprio le parole del testo:” Lei era al corrente di tutto ciò che capitava ai soldati, della vita quotidiana, ordinaria, della divisione”.
    L’ultima cosa a cui pensò furono le gioie della vita, infatti lui pensa:” La guerra finirà, finiremo anche noi, ma questi piaceri semplici e innocenti ci saranno sempre: la freschezza, il sole, una mela rossa, il fuoco acceso in inverno, una donna, dei bambini, la vita di ogni giorno…il fragore, il frastuono delle guerre si spegneranno. il resto rimane…”.
    Sinceramente non so perchè sia un romanzo di formazione, non ho trovato nessuna caratteristica che lo faccia capire.
    Le vicende si svolgono in Francia, a partire dai giorni che precedono la Prima Guerra Mondiale fino all’occupazione nazista.
    Di questo racconto mi piace il fatto che sia raccontato usando molte sensazioni ed emozioni del protagonista, infatti si svolge un solo fatto ma viene spiegato nei minimi particolari attraverso sensazioni e pensieri dei personaggi. Grazie a questa cosa si poteva anche entrare nel personaggio abbastanza facilmente e si poteva capire cosa provava.
    Secondo me gli altri dovrebbero leggerlo perchè è un racconto molto semplice, chiaro, con pochissimi avvenimenti e con sensazioni ed emozioni quindi, secondo me, molto più facile da capire e da ricordare.
    Vitto <3

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